Ritorno semifinale Inter-Sampdoria 1-0
Inviato: 22.04.09 - 15:08
Mourinho difende la Juve
"A Torino non era razzismo"
MILANO, 22 aprile 2009 - José Mourinho non lo nasconde: "Se arriviamo in finale sarà una sorpresa per tutti. In questo momento siamo fuori: la Samp ha vinto 3-0 all'andata e ha un vantaggio importante. Per noi è difficile, ma tutto è possibile". Insomma, l'Inter ha bisogno di un'impresa per ottenere la qualificazione alla finale della Coppa Italia.
TITOLARI - Mou ipotizza gli scenari: "La Samp dice che ha il 51% di possibilità di andare in finale? Parlano in modo difensivo, come quando l'Inter dice che per lo scudetto bisogna aspettare la matematica. Se loro segnano un gol, non mi sembra che ne possano prendere cinque. Se segnano, è finita. Se noi andiamo in gol prima di loro, non necessariamente all'inizio, la partita diventerà calda da un punto di vista calcistico. Ora vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia, questo è lo stimolo. L'obiettivo principale è lo scudetto, nessuno lo cambierebbe con la Coppa Italia". Ma l'Inter non snobba la competizione: "Domani schiero una squadra forte. Giocano Ibra e Julio Cesar".
VITA DURA - Il tecnico portoghese disquisisce poi della realtà calcistica italiana. "Per uno straniero come me, allenare in Italia è una grande esperienza. Se arriva questo titolo, questa grande esperienza diventa anche qualcosa di molto importante a livello di carriera. Non sono tanti gli allenatori stranieri ad aver vinto lo scudetto e sono pochi quelli che lo hanno fatto al primo anno. Un tecnico può essere amato o odiato, ma alla fine conta il risultato. Gli allenatori italiani sono abituati a questo ambiente, non soffrono per la mentalità. Ma tutti devono essere consapevoli che il 50% della categoria non lavora fino alla fine della stagione. Il 75%, tra cambi a metà anno e alla fine del campionato, non lavorano a lungo termine". Insomma, la precarietà è evidente: "La vita qui non è facile - sostiene -. Per questo dico che gli allenatori italiani sono bravi dal punto di vista tecnico e sono abili a gestire questa pressione".
UNA MANO ALLA JUVE - Inevitabile tornare a parlare dei cori contro Balotelli a Torino e della decisione del giudice sportivo di chiudere l'Olimpico ai tifosi per una giornata. Per Mourinho ciò che è accaduto "non è razzismo, ma solo un modo ignorante di dimostrare dissenso per un avversario antipatico perché ti fa gol. Se posso dire qualcosa in difesa della Juve è che quella di sabato non è stata la prima volta. È successo in tanti stadi e anche in casa nostra". Mourinho, in ogni caso, rifiuta l'idea che l'Italia sia un paese razzista: "Non lo è, e non lo è neanche il calcio italiano".
CAMBIASSO CI CREDE - Tornando alla Coppa Italia, i nerazzurri non considerano chiuso il discorso finale. La fiducia non manca, come conferma Esteban Cambiasso: "Sappiamo le difficoltà che si celano dietro un tentativo di rimontare un 3-0, ma non dobbiamo di menticare che nell'ultima ga ra giocata a San Siro, quella contro il Palermo, ci trovavamo in vantaggio 2-0 già a fine primo tempo: se dovessimo ripetere quel risultato, tutto potrebbe diventare possibile".
Sono 19 i convocati dal tecnico dell'Inter, José Mourinho per la semifinale di ritorno di Coppa Italia dell'Inter contro la Sampdori. Ecco l'elenco:
Portieri: Toldo, Julio Cesar, Orlandoni;
Difensori: Cordoba, Maxwell, Burdisso, Materazzi, Chivu, Santon;
Centrocampisti: J. Zanetti, Vieira, Cambiasso, Mancini, Krhin;
Attaccanti: Ibrahimovic, Cruz, Crespo, Obinna, Balotelli.