VERSO TARANTO SORRENTO

[DelfiniRossoblu]

Il match clou della 21° giornata si giocherà in notturna lunedì sera, diretta su Raisport

[DelfiniRossoblu]

Emergenza difesa


A leggere il borsino a fine giornata, sembrava trattarsi di una iattura. Due sedute, la prima allo «Iacovone» e la seconda a Sava, slittate di ventiquattro ore per via del posticipo di lunedì contro il Sorrento, sono bastate a mettere momentaneamente ko la difesa, fin qui il reparto più brillante del Taranto. Fosse giorno di vigilia, Dionigi sarebbe in alto mare: con Bremec influenzato, Prosperi ai box per un'infiammazione al polpaccio sinistro, Coly vittima di una elongazione all'adduttore sinistro (in serata ha fatto un'ecografia) e Di Bari contuso alla caviglia destra dopo uno scontro di gioco con Cutrupi, primo guardiano di riserva. Comporre l'arcigna linea a 3 sarebbe un'impresa, se soltanto l'impegno contro i rossoneri cadesse di domenica. Per questo il posticipo, mai come questa volta, risulta gradito. In preallarme, vista la probabile emergenza, c'è anche Colombini, appena 125' in campo da settembre a oggi e chiaramente fuori dai piani: per divergenze con la proprietà più che per la disistima di Dionigi. Nel Taranto, a tarda sera, erano preoccupati più per pretattica, almeno in attesa degli sviluppi odierni. Considerando Bremec e Prosperi (a Pavia rimpiazzato da Di Bari) fuori pericolo di resa i dubbi maggiori riguardano Coly, fermatosi per gli stessi acciacchi già due volte in questa stagione: in termini di solidità, l'esatto opposto di un gigante d'ebano. Nel suo caso, si prenderebbero tutte le precauzioni necessarie. Dunque fin da oggi, giorno di prove generali. Dionigi lavorerà con ciò che è rimasto nel magazzino. E terrà le dita incrociate, perché in tal senso non sono previsti arrivi dal mercato. Gli innesti attesi riguardano la prima linea ed é su questi che anche ieri ha continuato a lavorare il consulente di mercato Angeloni. Che, sin dalla buonora, ha provato ad avvicinare Curiale, cinque reti in 16 partite con la Triestina e già a un passo dal Taranto due anni fa, prima che si virasse su Ferraro. A secco di stipendi da sei mesi l'attaccante, figlio di emigranti siciliani in Germania, ha nicchiato dopo aver preso informazioni sulla situazione dei rossoblù. La mossa di Angeloni é parsa per lo più a scopo precauzionale, considerate le priorità: Mendicino (Gubbio) e Gurma (Reggiana). Strappati gli ok dei club, il Taranto sta incontrando le resistenze degli atleti: questioni di categoria, nel primo caso, logistiche nel secondo. È anche un dilemma per i rossoblù che preferiscono Mendicino, ma che dalla Reggiana vorrebbero prendere due piccioni con una fava: l'esterno offensivo Esposito (ieri sondato anche dalla Carrarese) nel pacco con Gurma e Girardi come parziale contropartita, se soltanto i due atleti fossero disposti a fare le valige. L'altra pista sempre valida per il sostegno conduce a Fiore, in scadenza di contratto con il Chieti. In un caso o nell'altro, fino a ieri sera mancano accordi ufficiali. L'idea iniziale era quella di mettere i rinforzi per l'attacco a disposizione di Dionigi già per la gara contro Sorrento, ma gli intoppi tipici del periodo indurranno l'allenatore emiliano a ripartire dall'ultima prima linea: con Chiaretti e Rantier ai lati di Guazzo. Scelta per cui potrebbe optare anche il collega Ruotolo, sempre in attesa di fosforo mediana: Danucci Stabia), dopo Esposito (Verona) e Beati (Frosinone), l'ultima candidatura vagliata. Mancherà lo squalificato Camillucci. Tornano, invece, disponibili Romeo e Croce. Resta invariato il modulo: 4-4-1-1, con Ginestra (capocannoniere del girone con 11 gol) riferimento più avanzato. di Fabio Di Todaro

[DelfiniRossoblu]

Mendicino, ci siamo quasi. Fiore 'sale'. Beil torna a casa




Ettore Mendicino sembra aver sciolto la riserva. Ma risponderà oggi. E' molto più sì che no, al punto che il Taranto in qualche modo si sente la firma in tasca. Anche se verosimilmente l'affare si chiuderà "tecnicamente" tra domenica e lunedì, nei giorni in cui i dirigenti saranno a Milano per le ultime operazioni, oggi sembra essere il giorno della definizione almeno virtuale. Ieri il giocatore ha ribadito il suo assenso di massima, chiedendo però altre ventiquattr'ore. Logico, per chi gioca in B e vorrebbe fare un ultimo tentativo per rimanere nella categoria. Anche perché il Taranto è disposto a pazientare: Mendicino non ha costi elevati, arriverebbe in prestito (tornando dal Gubbio alla Lazio, prima), ha vent'anni e potrebbe quindi entrare tranquillamente in competizione con gli altri, provando a guadagnarsi il posto. C'è sempre l'intenzione non dichiarata ufficialmente del Taranto di vendere Girardi, ma non sembra facile e quindi diventa conveniente cominciare a ragionare sulle tre punte centrali per un posto, se dovesse arrivare il rinforzo atteso. Se non dovesse essere Mendicino - ma a questo punto appare improbabile - il Taranto troverà alternative: una possibile, oltre alle solite, è quella di Devis Curiale della Triestina. Poi toccherà all'esterno, che sarà una delle ultime mosse, probabilmente una carta da giocare lunedì. Il nome nuovo è quello di Samon Reider Rodriguez, del Casale, ma in pole position rimangono sempre Esposito della Reggiana e Fiore del Chieti, con quest'ultimo in forte ascesa nella classifica di gradimento della società, vista la fattibilità dell'operazione (che in ogni caso potrebbe anche essere spostata, nella più "lunga" delle ipotesi, a giugno) e la qualità del giocatore. Rimane anche in elenco Giacomelli del Pescara, per il quale ci sono richieste che producono titubanze, al momento. Ma nell'ultimo giorno potrebbero anche non concretizzarsi alcuni contatti attualmente in piedi e il Taranto potrebbe "tuffarsi". Oggi, invece, tornerà a casa Florian Beil, attaccante tedesco che al Taranto interessa ma che si doveva fermare solo per un breve periodo. Dionigi non ha avuto il tempo per valutarla, anche se allo staff tecnico sembra piaciuto. Se ne parlerà, però, eventualmente più avanti. di Fulvio Paglialunga

[DelfiniRossoblu]

Recuperati Di Bari, Prosperi e Bremec. Out Coly. Tutto il resto è pronto. Sarà lo stesso Taranto di Pavia ad eccezione di Coly. Mendicino è stato convocato e partirà dalla panchina.

Bremec
Sosa
Di Bari
Prosperi
Antonazzo
Sciaudone
Di Deo
Rizzi
Chiaretti
Rantier
Guazzo

[DelfiniRossoblu]

TARANTO-SORRENTO 1-0
I Divisione/A 2011/12, 21° Giornata - Lun 30.01.2012

TARANTO: Bremec; Sosa, Di Bari, Prosperi; Antonazzo, Di Deo, Sciaudone (35' st Giorgino), Rizzi; Chiaretti, Guazzo (22' st Mendicino), Rantier (15' st Alessandro).
A disposizione: Faraon, Cutrupi, Colombini, Garufo.
Allenatore: Davide Dionigi

SORRENTO: Rossi; Vanin, Di Nunzio, Nocentini, Bonomi; Romeo, Niang, Armellino, Basso (35' st Croce); Carlini (30' st Sabato); Ginestra (37' st Scappini).
A disposizione: Chiodini, Corsetti, Bondi, Breglia.
Allenatore: Gennaro Ruotolo

ARBITRO: Giuseppe Cifelli di Campobasso
Assistenti: Emanuele Bellagamba di Macerata e Leonardo Camillucci di Macerata
MARCATORI: 40' st Di Bari (TA)
AMMONITI: Niang (SO), Chiaretti (TA), Di Nunzio (SO); Carlini (SO), Di Bari (TA), Sosa (TA)
ESPULSI: Nell'intervallo espulsi Dionigi (all. TA) e Ruotolo (all. SO); Di Nunzio (SO), al 29' st, per fallo da ultimo uomo.
NOTE: Angoli: 9-5. Recupero: 6' pt e 5' st. Prima del calcio d’inizio osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ex Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro; Spettatori 6472, per un incasso di € 64.691,81

[DelfiniRossoblu]

La rete di Di Bari

[DelfiniRossoblu]

Ricordo di Claudio

[DelfiniRossoblu]

Dionigi: "Non mi aspettavo un Sorrento così rinunciatario, sono venuti qui a giocare quasi tutti dietro la linea della palla snaturando il loro modo di giocare e per questo ci hanno messo un po difficoltà - ha commentato a fine gara il tecnico rossoblù -. Assurdo quel calcio di punizione a due in area invece del rigore, mai successo in vent'anni. Mentre dobbiamo dire grazie all'arbitro per averci dato quel gol ingiustamente annullato: impensabile fischiare il fuorigioco sul corner".

"Nel complesso una buona gara figlia di un ottimo primo tempo condito da diverse occasioni. Nella ripresa abbiamo sofferto un po di stanchezza ed il terreno inguardabile, ma a parte un paio di occasioni anche molto pericolose degli ospiti, siamo stati bravi a riprendere in mano pallino del gioco fino alla vittoria".

"Abbiamo superato una compagine forte come il Sorrento, e lo abbiamo fatto con il nostro grande carattere. Il successo lo dedico a chi vuol bene al Taranto".

[DelfiniRossoblu]

IL GOAL E' REGOLARE

[DelfiniRossoblu]

Vinta una battaglia campale
di UT (the original)

Ieri delle nubi minacciose più del solito si erano addensate sul cielo dello Iacovone, ed è stata una battaglia campale. Una partita molto fisica su un terreno pesante e scivoloso. Incrociavamo una delle più forti corazzate del campionato e nel pieno di un mare in tempesta che non ha concesso respiro, siamo riusciti non solo ad evitare di naufragare sotto le sue bordate e ma di contro siamo riusciti a mettere a segno l'arrembaggio decisivo per far interamente nostro il bottino dei 3 punti.
E' stata veramente una lotta dura, contro un avversario duro e molto pericoloso, che in fase difensiva non è andata molto per il sottile, il genere di avversari e il genere di gara alla quale possiamo anche resistere...ma che difficilmente riusciamo a fare nostre.

Ecco il Taranto gioca un discreto primo tempo, molto voglioso ma come al solito scarsamente decisivo, cerca di dare ampiezza al gioco senza trovare la profondità, mentre il Sorrento rintuzza pericolosamente con occasioni più pericolose e tiene in bilico il confronto.
Nel secondo tempo il Taranto se la vede brutta almeno fino ai cambi e all'espulsione che crea la superiorità numerica, da quel momento parte il countdown...e la corsa contro il tempo per far proprio il match.

Anche stavolta il goal è arrivato sugli assalti scientemente confurionari dei nostri calci d'angolo...che racimolati spesso a grappoli...lasciano diversi rammarichi per occasioni sprecate e mal giocate...ma che al conto finale grondano anche di goal pesanti.

Quando gli spazi si chiudono, quando le nostre bocche di fuoco hanno le polveri bagnate, ecco che il furore dell'assalto all'arma bianca, del corpo a corpo in area rigore...sprigiona il colpo vincente dell'arrembaggio alla porta avversaria.

Tutto ciò non basterebbe se la nostra difesa non fosse così brava a non subire, chiusure puntuali, recuperi in extremis, ennesimo paratone di Bremec che pesa come un macigno e quel pizzico di fortuna nel palo colto dal velenoso tiro di Ginestra.

Il Taranto ha vinto e ha meritato di vincere: è riuscito ad affondare la corazzata del Sorrento. Viva il Taranto. Gli avversari sono avvisati, il Taranto non molla.

[tarantocalcio]

[DelfiniRossoblu]

Dionigi il condottiero, il predestinato
di UT (the original)

E' questa una squadra veramente spartana, indomita e tenace, persino adamantina: ossia trasparente, dura e inscalfibile come un diamante.
Una squadra da battaglia, quelle di fioretto o di sciabola, che passa con disinvoltura dai preziosismi tattici all'assalto all'arma bianca, che contiene quando subisce e che quando anche non dispone di un gancio diretto per mettere ko l'avversario...lo colpisce ripetutamente ai fianchi per fiaccare la lucidità dell'avversario con l'arma del calcio piazzato.
Il Taranto è un corpo unico, questo è il suo primato inarrivabile mediante il quale anche nelle situazioni peggiori sa attivarsi con furore per scaturire una forza a volte incalcolabile, è come una specie di NOS delle auto da corsa...non appena un po' di questo miracoloso gas entra nella camera scoppio viene fuori una bella vagonata di cavalli in più, e tutti all'improvviso, inizia allora una lotta contro il tempo per sovvertire l'equilibrio per far propria la partita.
Dionigi è il predestinato, è il condottiero, non più solo della squadra...ma di tutto il popolo rossoblu.
Giuste se vogliamo le critiche portate dagli editoriali di oggi sul suo "nervosismo", ma ormai Dionigi è completamente in sintonia e simbiosi con la piazza, si viaggia sulle stesse frequenze, è l'interprete gli umori della gente, siamo quasi alla fusione mentale collettiva, il leader spirituale e carismatico incontrastato.
Ora io non so come andrà a finire...ma a prescindere da tutto, una figura come Dionigi non sarà mai un ex, poco più di un anno da allenatore...ma per quanto mi riguarda sarà da Taranto per sempre, da Taranto e tra i grandi.