Partitella in notturna stasera allo Iacovone, tra la prima squadra e la berretti, per abituare i calciatori alla luce dei riflettori.
Era già successo ieri sera. Chi in serata si è aggirato, per caso, nei dintorni dello stadio, è rimasto suggestionato dal sempre più raro spettacolo di uno Iacovone illuminato.

Lunedì, infatti, il Taranto giocherà tra le propria mure amiche il classico posticipo notturno che Rai Sport manda in diretta sul satellitare.
Di fronte ci sarà la Cavese di Mr.Marco Rossi:
Classe ’64 e nato a Druento in provincia di Torino, Marco Rossi è un ex calciatore cresciuto nel fertile vivaio del Torino, con cui ha debuttato anche in Serie A, ed ha poi vestito le casacche di Campania-Puteolana, Catanzaro, Brescia, Sampdoria, Piacenza, America di Città del Messico, Eintracht Francoforte, Ospitaletto e Salò.
Ha iniziato successivamente la carriera di allenatore, cominciando con il settore giovanile del Lumezzane, sulla panchina della formazione Berretti. Nel 2004/2005 lo stesso club bresciano gli ha affidato la guida della prima squadra in Serie C1. Rossi ha ottenuto una facile salvezza con il 12° posto finale. L’anno successivo è stato riproposto ancora una volta dal Lumezzane, che però non si è salvato dalla retrocessione. Lo stesso Rossi era stato rilevato da Walter Salvioni nel corso del torneo. Il mister aveva avuto il merito nel corso della stagione di lanciare il bomber, poi del Cagliari, Matri. Nonostante tutto, nel 2006/2007 gli viene offerta sempre in Serie C1 la panchina della Pro Patria, squadra che conduce alla salvezza, dopo che era stato esonerato e poi richiamato, dopo il breve interregno di Loris Dominissini. Nella stagione successiva, però, la stessa squadra bustocca retrocede sul campo, attraverso i play-out per mano del Verona. La Pro Patria è sfortunata nella fase finale del campionato e nei play-out subisce un gol al 90’ al Bentegodi ad opera del redivivo Morante, mentre in casa incassa il gol decisivo, dopo il vantaggio siglato da Negrini, all’89’ per mano dell’uzbeko Zeytulaev.
Una Cavese che sembra una squadra meno forte rispetto al passato, nonostante la riconferma di molti giocatori di lungo corso e l'innesto di qualche buon giovane ad opera del DG Maglione.
Crisi di risultati e crisi societaria.
La Cavese in casa ha rimediato due pareggi e una sconfitta, quest'ultima ad opera del Foggia ed è stata l'unica squadra al momento a non segnare contro i Satanelli di Zeman. Fuori casa ha pareggiato a Nocera...e perso all'ultimo minuto con il Gela. Ha segnato solo 3 goal, uno in sicilia e gli altri due in casa contro il Cosenza, tutti messi a segno da giovane e promettente Camillo Ciano, giovanissimo attaccante di solo 20 anni, l'uomo più pericoloso di mister Marco Rossi:
Nome completo: Camillo Ciano
Nato il: 22/02/1990
Nato a: Marcianise (Caserta)
Altezza: 181 cm
Ruolo: attaccante
CARRIERA GIOVANILE
Ogni giorno c'è una folla di osservatori sui campetti della scuola calcio Vernal, a Marcianise, il motivo? Il giovanissimo attaccante Camillo Ciano. Conteso da Juventus, Roma, Brescia e Padova aspetta la prima chiamata del Napoli e non ha dubbi: sceglie di vestire la maglia azzurra, il sogno di ogni bambino campano.
Stupisce tutti nella stagione 2008/09. La maglia è quella del Napoli, la squadra primavera, e Camillo in un anno riesce a segnare 29 gol (20 in campionato e 9 in coppa), trascinando gli azzurrini fino all'accesso ai play-off scudetto.
Nel finale di stagione si parla molto di un suo esordio in prima squadra in sostituzione di un Zalayeta sotto tono, ma l'allenatore Donadoni nonostante il Napoli non corra più per obiettivi europei non ha mai il coraggio di convocare il giovane bomber di Marcianise.
2009/10: LECCO
In estate il Napoli dirotta Ciano a Lecco a fare esperienza in Lega Pro. L'aria attorno al lago manzoniano non è propriamente calma, ma nonostante una stagione di crisi preannunciata l'attaccante campano segna una doppietta all'esordio in Coppa Italia di C nel 5-3 contro il Pavia. Ciano non si ferma più: va a segno nella vittoria esterna contro il Pro Patria in un azione di contropiede, punisce con una doppietta da bomber puro la debole difesa dell'Alessandria, l'ultimo dei gol lo segna a novembre: un gol da 3 punti contro il Pergocrema. All'inizio del 2010 la parentesi azzurra nel Viareggio, durante il quale mostra di non aver perso al Nord le sue qualità e segna 2 reti.
2010/2011 CAVESE
Aveva giá impressionato al suo esordio in maglia biancoblù nella gara contro il Cosenza, Camillo Ciano, siglando 2 reti, di cui una strepitosa, e meritandosi l’appellativo di "fenomeno" da parte dei tifosi biancoblù. Ora ha confermato in pieno di poter essere davvero "l’arma in più" di questa Cavese.
3 reti in 2 partite sono sicuramente un ottimo biglietto da visita e viste le premesse sembra normale che la tifoseria metelliana sia entusiasta dell’ultimo colpo messo a segno dal ds Maglione.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Beppe Galli, il suo procuratore, lo dipinge così: "Puo' fare la mezzapunta e l'attaccante, ha una tecnica sopra la media, sui calci piazzati mette la palla dove vuole. Chiaramente deve crescere dal punto di vista atletico". Il suo mancino è terrificante e lo rende pericoloso da ogni posizione, sia con traiettorie potenti sia ad effetto. E' una prima punta fisica, che gioca e fa giocare con le sue sponde e sfrutta notevolmente il suo fisico.
La Cavese, che vive anche un momento societario delicato in attesa di una ricapitalizzazione da parte dei soci per scongiurare il fallimento. In questa settima si sono succedute diverse dichiarazioni di allarme, prima di Mr.Rossi, poi del Capitano Schetter:
“Siamo gli unici in Italia a vivere nel caos più totale. Siamo quasi ad ottobre e non abbiamo ancora percepito uno stipendio di quest'anno nè quelli arretrati e soprattutto, non c’è chiarezza in società. Non sappiamo neppure chi è il nostro presidente”.
o come quelle al vetriolo dello stesso Maglione:
"Esigo una proprietà entro il prossimo 5 ottobre. Se mi sarà detto di non essere più gradito, nessun problema»: il dg Maglione, molto infastidito dalle ultime dichiarazioni di Di Donato, lancia il suo ultimatum alla società. «Se vado via io, comunque, non sarò certo il solo, visto che sia il tecnico che la squadra sono legati a me"
Insomma tutto lascerebbe pensare ad una partita abbordabile, ma se si vuole andare lontano...non bisogna fidarsi di nessun avversario, tantomeno di quello più disperato. La partita, lo sappiamo benissimo, è sentitissima dalla tifoseria cavese, che non mancherà certo di caricare i suoi calciatori a dovere. Pertanto il Taranto dovrà mantenere alta la concentrazione, oltre che trovare la sua definitiva identità tattica...senza lasciarsi andare troppo in balia degli eventi e degli episodi di partita in partita.
Tornando a Brucato, il mister come al solito vuole tenere tutti sulla corda. Il primo problema da affrontare è la sostituzione dell'infortunato Di Deo, reduce da un trauma cranico, ne avrà per una ventina di giorni. In pole position c'è Pensalfini, anche se ha caratteristiche completamente diverse dal primo, poi sgomitano Taulo e Branzani. Proprio Taulo sarebbe l'uomo ideale per surrogare le geometrie di Di Deo, il problema è che non gioca da diverso tempo e non ha il ritmo partita, quasi sicuramente Brucato gli preferirà Pensalfini...adattandolo al ruolo: più corsa e meno geometrie.
Quasi sicuramente si abbandonerà l'ardito modulo del 4-2-4...con Ferraro che tornerà in panchina per far spazio a Rantier, reduce da una buona prova domenica scorsa....quindi sarà 4-2-3-1
BREMEC
ANTONAZZO MIGLIACCIO COTRONEO RIZZI
GIORGINO PENSALFINI
GARUFO RANTIER CIOTOLA
INNOCENTI