Presagi privati e pubblici "déjà vu"
di UT (the original)
Il presagio. Una predizione fondata su determinati segni, una forma dell'antica divinazione. Questa è la storia di un Presidente e della sua squadra di calcio: il Taranto. Ma non è una storia come le altre, è la nostra storia, quella di un romanzo popolare a tinte rossoblu. Se nel passato abbiamo potuto trovare affinità tra la storia del Taranto e i romanzi verghiani del ciclo dei vinti, ora qualcosa è cambiato. Fate veramente attenzione, perchè ad un certo punto, la conferenza stampa di ieri, assume, tutto d'un tratto, i contorni grotteschi del paranormale.
D'Addario per giustificare la sua assenza dalla panchina nell'ultima settimana, parla chiaramente di un cattivo presagio sull'esito della partita Taranto Foligno.
Ora va osservato come, secondo il Presidente, la sua scarsa competenza di calcio, sia in realtà surrogata dalla sua profonda conoscenza degli uomini. In virtù di questo dono, egli ha avuto un un "presagio" e lo ha assecondato, rinunciando ad essere presente in panchina. Se fossimo in un film, in un giallo horror, in questo momento sentireste tutti salire di volume un'inquietante e ansiosa colonna sonora. E invece no.
Ma se il presagio è un fatto privato di D'Addario, l'altro fenomeno paranormale in atto è totalmente pubblico perchè vissuto da quasi tutti: il Déjà vu. Nel senso che la storia dell'ultimo campionato si sta ripetendo pedissequamente in quest'ultima stagione, che alcune pedine e attori, magari cambiano di posto...ma che infine...già possiamo immaginare l'esito infausto del campionato.
Per finire alla battuta finale del Presidente "Auguri a tutti" e si sente rispondere "e di ce cose?"
Vorrei richiamarvi sul fatto che il termine che noi usiamo comunemente "Auguri", deriva da "àugure" (dal latino augur, all'accusativo augurem), ed era un sacerdote dell'antica Roma che aveva il compito di interpretare la volontà degli dèi. Esisteva sia l'auguria privata che quella pubblica. L'augure non doveva predire quale fosse la cosa migliore da fare, ma solo se un qualcosa su cui si era già deciso incontrasse o meno l'approvazione divina. L'arte degli auguri era chiamata "augùrio" o "auspìcio".
C'è veramente qualcosa di paranormale in questo Taranto...
a margine dell'attività degli "Auguri"
Essi studiavano il volo degli uccelli, per capire se un qualcosa che si è deciso...incontra il favore degli dei. Bene, sentite quello che ora ho da dirvi, ieri alle 15.40 circa...facendo la strada interna che porta a Taranto da Talsano, uno stormo di uccelli si è sollevato dalla salina e mi ha centrato l'auto con diversi escrementi....
Ora io non sono pratico di antica divinazione romana, ma non so cosa possa significare....cattivi presagi...o se la "m****" porti fortuna come sostiene qualcuno...
