COPPA ITALIA
La AS Taranto Calcio comunica che sono ufficialmente aperte le prevendite per il primo turno di Tim Cup, Taranto – Feralpi Salò. Nella sezione Biglietteria del sito internet ufficiale astaranto.it tutti i link per l’acquisto o-line dei titoli d’ingresso e per visionare i punti vendita nel tarantino e nel bresciano. Sempre su astaranto.it i prezzi dei biglietti per la gara di domenica 8 agosto (ore 20.30) e, giorno per giorno, gli aggiornamenti relativi andamento della prevendita. Da oggi, infine, la AS Taranto raccoglierà le domande più frequenti dei suoi tifosi sulla prevendita. I più diffusi interrogativi dei sostenitori rossoblù verranno raccolti in un’apposita sezione per migliorare le procedure di acquisto dei titoli d’ingresso. Le domande possono essere inoltrate via mail all’indirizzo
info@taranto-sport.it o postate sulla bacheca della fan page AS Taranto su Facebook.
DAL RITIRO
La rifinitura pomeridiana, utile alla rifinitura di alcuni accorgimenti tattici alla vigilia dell’incontro amichevole contro l’Andria, ha offerto la possibilità di tirare le somme sullo stato dell’infermeria rossoblù. E’ stato Guido Petrocelli, responsabile dello staff medico ionico, a spiegare tra una partitella a tema e una sfida a campo ridotto, livello di affollamento dell’infermeria e tempi di recupero. Tutto sommato il bilancio è positivo. Nicola Barasso ha preferito continuare ad allenarsi nella giornata di riposo, recuperando un giorno di palestra e mostrando di aver smaltito i fastidi degli scorsi giorni. Possibile possa essere considerato un suo impiego part-time nell’amichevole contro l’Atletico Roma. Dalle Marche provengono buone notizie per ciò che concerne lo stato di forma di Nicola Ciotola e Jonathan Berg. Al di là delle più rosee previsioni i progressi di quest’ultimo, per Guido Petrocelli. Confortanti anche le notizie per ciò che concerne l’ex Hellas, che oggi ha ripreso a correre. La tegola in casa rossoblù è, come noto, l’infrtunio a Fabio Prosperi. Da applausi l’attaccamento a maglia e compagni mostrato anche nella seduta pomeridiana, con il difensore in stampelle e tenuta di allenamento a incitare i compagni a bordo campo. Meno confortanti, invece, le notizie su i suoi tempi di recupero. Per il pescarese si prospettano almeno due settimane di stop. Sicuramente la AS Taranto non potrà contare su di lui per l’incontro casalingo con il Feralpi Salò.
INTERVISTE
PRESIDENTE D'ADDARIO
Ieri in tarda serata l’arrivo. Giusto in tempo per un rapido pasto e un veloce saluto a Brucato e Del Nevo. Oggi una giornata vissuta quasi interamente accanto alla AS Taranto. Senza trascurare nessuno. Enzo D’Addario, in compagnia della moglie Ernesta, fa il suo arrivo sul green del Centro Sportivo Roccaporena in mattinata e sul terreno di gioco stringe la mano a tutti i suoi uomini.
Ai vecchi in segno di saluto, ai nuovi per presentarsi. A pranzo è il turno dello staff tecnico con D’Addario in compagnia di Brucato, Del Nevo, Redavid e Spagnulo per gli ultimi aggiornamenti dal campo. Al pomeriggio, infine, è il momento di stampa e tifosi. Con Enzo D’Addario che prima assiste alla seduta pomeridiana in compagnia dei sostenitori ionici arrivati da Taranto e poi torna a parlare. Con serenità e determinazione. “Ho aspettato di valutare ogni aspetto del ritiro prima di esprimermi e non posso che dirmi soddisfatto. Roccaporena è un angolo di paradiso, le strutture sono di altissimo livello e l’atmosfera è quella ideale per la preparazione. Non può che inorgoglirmi vedere questa creatura funzionare in questa maniera dopo neanche dodici mesi”. Organizzazione e imprenditorialità, si sa, sono cardini iamovibili del D’Addario-pensiero. Al punto che il presidente della AS Taranto ne fa obiettivo programmatico per i rossoblù. “Sappiamo che il calcio da i suoi verdetti sul campo e che questi dipendono da una serie di fattori, non tutti controllabili. Il nostro obiettivo è chiedere il massimo a chiunque faccia parte di questa famiglia. Ovvero pretendere il massimo impegno da parte di tutti i calciatori in campo e la massima professionalità e organizzazione da parte di tutto lo staff. Al di là dei risultati voglio che i nostri tifosi possano essere orgogliosi di essere rappresentati da questa società. Se il buongiorno si vede dal mattino, questo ritiro ci restituisce buoni segnali rispetto alla qualità di un lavoro corale”. Un coro diretto solo da qualche mese da un altro D’Addario, Valerio. “Se parliamo del Taranto, Valerio non va valutato come un figlio, ma come un dirigente. A cui va il merito di aver mostrato una grossa crescita con i fatti. Dall’organizzazione d’azienda al mercato, dalle forniture al ritiro, il suo primo bilancio è estremamente positivo”. Passi l’organizzazione e la politica dei proclami zero. Ma davvero la famiglia D’Addario ha abbandonato l’obiettivo dell’approdo a quella categoria del calcio professionistico italiano individuata dalla seconda lettera dell’alfabeto? “L’esperienza serve per migliorare, lo dico da imprenditore prima ancora che da presidente. Chiunque vorrebbe vincere, Ma per farlo sappiamo che serve solidità e prospettiva. A me interessa che l’AS Taranto diventi un progetto affascinante, solido, divertente e di lungo periodo. Capace di restituire gioia a una piazza che viene da decenni di delusioni. Se saremo bravi lungo questo percorso le soddisfazioni verranno da sé”.
IL NEO ACQUISTO COTRONEO
Dopo una stagione difficile con il Padova, il difensore Paolo Cotroneo è pronto ad iniziare una nuova avventura in Lega Pro, con la maglia del Taranto. Ai nostri microfoni il giocatore ci spiega come si è arrivati a questa soluzione e soprattutto, da rappresentante dell'Aic (Associazione Italiana Calciatori ndr), dice la sua sui nuovi regolamenti di serie B e Lega Pro che tutelano i giovani, ma non il resto dei giocatori.
Sei ormai un giocatore del Taranto, con che spirito inizi questa nuova avventura?
"Voglio mettere al servizio della squadra il mio entusiasmo e la voglia di fare benissimo. Spero che si possano anche raggiungere obiettivi importanti".
Per te, quindi, non è stato un problema scendere di categoria?
"No, magari ci ho pensato all'inizio, ma non più di tanto. Arrivo in una piazza importante, con una grande tifoseria ed una grande società che vuole fare le cose in grande. Sono tutti carichi e sono ancora più convinto della scelta che ho fatto".
A Padova cosa lasci?
"Lascio tantissimi bei ricordi, tantissimi amici e purtroppo è finita come non mi aspettavo. Gli auguro comunque un mondo di bene e tantissima fortuna".
Ti aspettavi che potesse arrivare questa rivoluzione?
"Sì perché ci siamo salvati all'ultimo momento utile. Con una proprietà ambiziosa e importante è anche giusto cambiare dopo stagioni così".
Vedendo il mercato di quest'anno, da svincolato, temevi che le cose potessero andare per le lunghe?
"Quella è la paura che ho avuto dal primo luglio fino ad ora. Nel calcio, come nel mondo, c'è crisi e si va sempre più a rilento nelle trattative. Per questo mi sento fortunato, ho già trovato squadra e mi dispiace per chi dovrà partire fino agli ultimi giorni di agosto. Come per l'economia mondiale, spero che anche il calcio possa pian piano riprendersi".
Ti aspettavi che potesse arrivare questa crisi anche per voi?
"Il mondo del calcio sembra a parte, ma alla fine non è così. Purtroppo a pagare siamo noi calciatori".
Questa situazione può essere causata anche dai regolamenti di serie B e Lega Pro atti a favorire i giovani?
"Questa è una cosa su cui ho lottato anche lo scorso anno da rappresentante dell'Aic a Padova e su cui lotterò sempre. Non si può essere considerati vecchi a ventiquattro anni, questo significa tagliare le gambe alle persone che sudano e lavorano per guadagnare da vivere. Si parla tanto di far giocare i giovani, ma questa politica sarebbe meglio attuarla in serie A, dove girano anche più interessi e soldi e tutto è più facile. Non si possono sponsorizzare i giovani e buttare fuori tutti i giocatori da venticinque anni in su".
Concordi coi tuoi colleghi sul fatto che la pausa invernale sia troppo corta?
"Sì ed inoltre sarebbe importante, dopo questa sosta, non giocare subito due o tre partite ogni tre giorni. A questo punto è meglio tornare in campo dopo dieci giorni piuttosto che dopo quindici e giocare tre partite in nove giorni. E' anche una questione di ambiente e di temperature, in Italia quello è il periodo più rigido e se ci si fa caso in quel periodo arrivano tantissimi infortuni".
Del vostro contratto collettivo che non è ancora stato rinnovato cosa pensi?
"Anche qui non sono d'accordo e speriamo si metta tutto a posto il prima possibile. Sicuramente siamo una classe agiata, ma anche noi abbiamo i nostri diritti e doveri".
Ti preoccupa la situazione della B nella prossima stagione se non arriveranno ulteriori introiti?
"La situazione è molto triste, vedere una serie B con tutte queste società, anche importanti, in difficoltà è un segnale forte. Bisogna riflettere e fare per forza qualcosa, ma questo qualcosa non è fare giocare solo i giovani perché così si risparmia, ma si perde spettacolo e si crea anche disoccupazione. Non è vero che si creano posti di lavoro".
MERCATO
Ultimi giorni di ritiro per il Taranto a Roccaporena: tirando le somme di questa parentesi precampionato ci si può rendere conto che gran parte del lavoro svolto in Umbria è stato effettuato con la squadra quasi al completo, tra probabili titolari e immediati rincalzi. I test amichevoli hanno dato già le prime indicazioni per mister Brucato, il quale è alla ricerca della migliore sistemazione degli uomini per i suoi schemi.
Il tecnico valdostano sembra non voler lasciare nulla al caso e anche gli ultimi acquisti sembrano mirati: in arrivo c’è Paolo Cotroneo, classe 1984 ex Padova, che ha firmato un contratto fino al giugno del prossimo anno con opzione per un altro anno. In partenza invece Riccardo Bolzan, difensore senza più spazio in squadra e quindi accasatosi con un contratto biennale alla Nocerina.
Il Taranto comunque continua trattative importanti per aumentare lo spessore qualitativo del proprio organico, con lo sguardo rivolto verso pedine che possano esprimersi al meglio con gli schemi di Brucato: Thomas Job e Mattia Marchesetti sono i soliti noti, mentre Angelo Antonazzo non sembra più un nome lontano. Il difensore di origini tarantine sembra aver trovato l’accordo con la società jonica, ma adesso occorre trovare la chiave per svincolarsi dal Chievo, squadra di appartenenza del ventinovenne difensore. Sembra allontanarsi, invece, il ritorno a Taranto di Simone Calori.
Dall’infermeria giungono notizie confortanti: l’infortunio di Prosperi sembra meno grave del previsto, anche se salterà con certezza sia l’amichevole contro l’Atletico Roma che la gara di domenica di Coppa Italia TIM.
Giovedì il Taranto riprenderà gli allenamenti sul terreno amico dello stadio Iacovone, e prendere così confidenza col terreno di casa e con il clima umido e caldo del capoluogo jonico.
Domani si svolgerà l’ultima amichevole contro l’Atletico Roma e ci si catapulterà nelle gare ufficiali della stagione già da domenica prossima con l’incontro di Coppa Italia TIM in programma allo Iacovone domenica contro il Feralpisalò. Con riferimento alla gara di domenica, la società ha comunicato i prezzi dei tagliandi: si va dagli 8 euro per la curva nord (ridotto 6) ai 10 per la gradinata (ridotto 8). In tribuna due prezzi: 15 e 25 euro (12,50 e 22 i ridotti). 10 euro il prezzo dei biglietti del settore ospiti.