Taranto, scatta il turnover
«Dovremo accostarci al match contro il Carpi con l'attenzione e l'umiltà che ci ha sempre contraddistinto durante il nostro cammino. Solo mantenendo inalterate tali prerogative potremo disputare al Giglio una gara in sintonia con il nostro soddisfacente avvio di campionato». Parole del tecnico rossoblù Davide Dionigi, proferite subito dopo la vittoria di domenica contro il Viareggio che ha consegnato ai rossoblù il primato solitario in classifica. Un primato sostanzialmente meritato. ma che deve essere vissuto con la naturalezza e la tranquillità necessarla per non minare l'equilibrio venutasi a creare all'interno di uno spogliatoio unito più che mai ed impermeabile a qualsiasi polemica esterna. Merito soprattutto del tecnico Dionigi, il quale ha impartito all'interno del proprio gruppo delle direttive comportamentali alle quali la squadra sembra essersi adattata senza particolari problemi. Ed ecco, dunque, spiegata la striscia di risultati utili consecutivi, non solo dovuta alla bontà tecnica del progetto. Per primeggiare, si sa, è importante che tante componenti si incastrino alla perfezione, e completino un punte senza imperfezioni. Sicuramente è ancora presto, ma il Taranto di quest'anno ha sicuramente tutte le carte in regola per recitare fino in fondo un ruolo da assoluto protagonista in questo campionato. Ieri, intanto, la squadra ha sostenuto una doppia seduta di allenamenti. Al mattino la squadra, sotto la guida del preparatore atletico Paolo Redavid ha lavorato in palestra, mentre nel pomeriggio la truppa si è trasferita a Palagianello dove agli ordini del tecnico Dionigi ha perfezionato schemi e situazioni di gioco con particolare attenzione ai calci piazzati. Oggi, sempre a Palagianello, è previsto il consueto test di metà settimana contro gli Allievi, nel quale l'allenatore potrà valutare scelte ed alternative in vista della delicata sfida esterna contro il Carpi. Considerando che l'impegno in Emilia inaugurerà un tour de torce abbastanza impegnativo (tre sfide in appena otto giorni, con il turno interno infrasettimanale contro la Ternana e la trasferta di Vercelli, domenica 16) è facile ipotizzare che anche in questa circostanza Dionigi opererà un turnover necessario a far rifiatare coloro i quali sino a questo punto della stagione hanno accumulato maggiore fatica, senza, però, intaccare il suo credo tattico che è e rimarrà il 3-4-3. Pertanto davanti a Bremec, potrebbero agire in difesa Sosa, Coly e Prosperi, confermando così la composizione del reparto vista domenica scorsa contro il Viareggio, riservandosi, invece, delle variazioni a centrocampo. Sulle fasce potremo vedere Garufo a destra e Rizzi a sinistra, a meno che le condizioni di Sabatino non siano talmente buone (rientra dopo uno stop di due settimane) da indurre il tecnico a schierarlo dal primo minuto. Ad Antonazzo potrebbe, quindi, essere concesso un turno di riposo. Con Giorgino a centrocampo ci potrebbe essere Di Deo, mentre il tridente (Rantier, Chiaretti e Girardi) non dovrebbe subire variazioni. Questa mattina, infine, una delegazione della squadra sarà all'istituto tecnico commerciale "Pitagora" per portare una concreta testimonianza nell'ambito del progetto "Educazione alla Salute e allo Sport". di Alfredo Ghlonna
Taranto, è iniziata l'operazione-Carpi
Obiettivo puntato sul Carpi, prossimo avversario del Taranto capolista. Gli ionici, infatti, domenica sul manto erboso dello stadio «Giglio» di Reggio Emilia (lo stadio dei modenesi è interessato da lavori di ristrutturazione che lo renderanno fruibile solo da fine novembre) cercheranno conferme nel bigmatch di giornata, che li vedrà opposti ad una delle formazioni rivelazione di questo inizio di torneo. Gli emiliani, dopo un inizio travolgente, contrassegnato da tre vittorie consecutive (di cui, però. una a tavolino contro il Viareggio) nelle ultime due uscite hanno racimolato un solo punto, anche se sul piano del gioco l'undici modenese non ha affatto demeritato. Il Taranto, però, non ha alcuna intenzione di arrestare la propria corsa, soprattutto considerando che il momento di forma appare propizio. Ecco perché domenica l'intendimento del team di Dionigi sarà sempre il solito: vincere ed imporre il proprio gioco. Ieri la squadra ha sostenuto una doppia seduta di allenamenti. In mattinata il tecnico Dionigi ha fatto lavorare il gruppo in palestra, mentre nel pomeriggio a Palagianello il tecnico si è soffermato su tattica e situazioni di gioco, provando anche schemi su calci da fermo. Oggi, invece, è previsto il consueto test (contro la squadra Allievi), nel quale l'allenatore valuterà lo stato di salute dei suoi uomini. Dall'infermeria, inoltre, giungono buone notizie. Sabatino è completamente recuperato, anche se il suo utilizzo al Giglio non è affatto scontato. Allenamento differenziato invece per Pensalfini (sulla via della completa guarigione) e per Jack Degasperi, il quale sembra voler accelerare i tempi per il suo rientro. di A. G.
Un cambio per reparto, Dionigi ci pensa
Tre partite in una settimana è un ritornello. Che non dovrebbe esserlo nemmeno, visto che il Taranto è già passato da un tour de forte del genere. La differenza è che dopo cinque partite non siamo più nell'era del turnover, si va verso una definizione più chiara della squadra che per definizione verrà chiamata titolare, che poi cambierà in base alle esigenze più impellenti o alle condizioni fisiche. Ma non saranno più rotazioni sistematiche. Le variazioni, però, per la gara di domenica a Reggio Emilia contro il Carpi sono possibili. Forse una per reparto.
DI BARI CERCA POSTO
Vito Di Bari fino a domenica mattina era titolare designato nella partita con il Viareggio. Per tutti, forse anche secondo le sue sensazioni. Ma Davide Dionigi ha pescato Coly all'ultimo momento. Il tecnico lo fa spesso: schierare qualcuno che ha visto pronto quasi senza farglielo capire in settimana. Mandarlo in campo lasciandolo un po' sorpreso, per far passare il messaggio che fino a un attimo prima della partita nessuno è sicuro di giocare e nessuno ha la certezza di finire in panchina. Però Di Bari ha molta considerazioe all'interno dello staff e domenica potrebbe trovare spazio. Al momento si gioca il posto con Prosperi, più che con Coly.
CHI TRA DI DEO E VICEDOMINI?
Al Giglio potrebbe essere la prima volta da titolare di uno tra Vicedomini e Di Deo. Entrambi hanno vissuto in modo curioso questa prima parte di stagione: erano teoricamente la coppia titolare, insieme si sono fatti male (prima che il campionato cominciasse), insieme sono tornati disponibili e, adesso, stanno mettendo minuti nelle gambe per rientrare eradualmente (Di Deo ne ha giocati 31 in due partite. Vicedomini 22 domenica scorsa). Ora sembra il momento, a giudicare dalle valutazioni di Dionigi, per lanciare uno dei due dal primo minuto. Però il tecnico non ha deciso. E si pone due domande. La prima: chi dei due? Qui la risposta dipende dalle assicurazioni tattiche e fisiche che i giocatori daranno in settimana. La seconda: al posto di chi? Non è facile, nemmeno pensando alla necessità di riposare, rinunciare a uno tra Giorgino e Sciaudone, che hanno formato una coppia affiatata e sono in continua crescita.
ATTACCO, LAVORI IN CORSO
Pure davanti un nome nuovo dovrebbe esserci. E i candidati per una maglia sono tanto Russo quanto Guazzo. Il primo potrebbe essere schierato se Dionigi dovesse decidere di dare un turno di riposo a Rantier, ma è più probabile che una giornata in stand by tocchi, se a qualcuno deve toccare, a Girardi. Non proprio perché domenica non ha convinto, ma soprattutto perché non è passato inosservato il suo rientro rapido negli spogliatoi senza passare dalla panchina, al momento della sostituzione. Un gesto che è apparso quasi polemico e che nei giorni scorsi è stato stigmatizzato all'interno dello spogliatoio. Tutto è tornato a posto, non ci sono strascichi, però potrebbe servire far passare il messaggio di disciplina interna. Che può essere: Girardi ha sbagliato, quindi aspetta un giro; oppure Girardi ha sbagliato, ha capito e tanto basta per rimanere in campo, se tatticamente serve. A patto che la questione sia chiusa. E tutti, non solo lui, abbiano compreso. di Fulvio Paglialunga