VERSO TARANTO SORRENTO
Inviato: 27.01.12 - 09:55
Il match clou della 21° giornata si giocherà in notturna lunedì sera, diretta su Raisport


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Emergenza difesa
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A leggere il borsino a fine giornata, sembrava trattarsi di una iattura. Due sedute, la prima allo «Iacovone» e la seconda a Sava, slittate di ventiquattro ore per via del posticipo di lunedì contro il Sorrento, sono bastate a mettere momentaneamente ko la difesa, fin qui il reparto più brillante del Taranto. Fosse giorno di vigilia, Dionigi sarebbe in alto mare: con Bremec influenzato, Prosperi ai box per un'infiammazione al polpaccio sinistro, Coly vittima di una elongazione all'adduttore sinistro (in serata ha fatto un'ecografia) e Di Bari contuso alla caviglia destra dopo uno scontro di gioco con Cutrupi, primo guardiano di riserva. Comporre l'arcigna linea a 3 sarebbe un'impresa, se soltanto l'impegno contro i rossoneri cadesse di domenica. Per questo il posticipo, mai come questa volta, risulta gradito. In preallarme, vista la probabile emergenza, c'è anche Colombini, appena 125' in campo da settembre a oggi e chiaramente fuori dai piani: per divergenze con la proprietà più che per la disistima di Dionigi. Nel Taranto, a tarda sera, erano preoccupati più per pretattica, almeno in attesa degli sviluppi odierni. Considerando Bremec e Prosperi (a Pavia rimpiazzato da Di Bari) fuori pericolo di resa i dubbi maggiori riguardano Coly, fermatosi per gli stessi acciacchi già due volte in questa stagione: in termini di solidità, l'esatto opposto di un gigante d'ebano. Nel suo caso, si prenderebbero tutte le precauzioni necessarie. Dunque fin da oggi, giorno di prove generali. Dionigi lavorerà con ciò che è rimasto nel magazzino. E terrà le dita incrociate, perché in tal senso non sono previsti arrivi dal mercato. Gli innesti attesi riguardano la prima linea ed é su questi che anche ieri ha continuato a lavorare il consulente di mercato Angeloni. Che, sin dalla buonora, ha provato ad avvicinare Curiale, cinque reti in 16 partite con la Triestina e già a un passo dal Taranto due anni fa, prima che si virasse su Ferraro. A secco di stipendi da sei mesi l'attaccante, figlio di emigranti siciliani in Germania, ha nicchiato dopo aver preso informazioni sulla situazione dei rossoblù. La mossa di Angeloni é parsa per lo più a scopo precauzionale, considerate le priorità: Mendicino (Gubbio) e Gurma (Reggiana). Strappati gli ok dei club, il Taranto sta incontrando le resistenze degli atleti: questioni di categoria, nel primo caso, logistiche nel secondo. È anche un dilemma per i rossoblù che preferiscono Mendicino, ma che dalla Reggiana vorrebbero prendere due piccioni con una fava: l'esterno offensivo Esposito (ieri sondato anche dalla Carrarese) nel pacco con Gurma e Girardi come parziale contropartita, se soltanto i due atleti fossero disposti a fare le valige. L'altra pista sempre valida per il sostegno conduce a Fiore, in scadenza di contratto con il Chieti. In un caso o nell'altro, fino a ieri sera mancano accordi ufficiali. L'idea iniziale era quella di mettere i rinforzi per l'attacco a disposizione di Dionigi già per la gara contro Sorrento, ma gli intoppi tipici del periodo indurranno l'allenatore emiliano a ripartire dall'ultima prima linea: con Chiaretti e Rantier ai lati di Guazzo. Scelta per cui potrebbe optare anche il collega Ruotolo, sempre in attesa di fosforo mediana: Danucci Stabia), dopo Esposito (Verona) e Beati (Frosinone), l'ultima candidatura vagliata. Mancherà lo squalificato Camillucci. Tornano, invece, disponibili Romeo e Croce. Resta invariato il modulo: 4-4-1-1, con Ginestra (capocannoniere del girone con 11 gol) riferimento più avanzato. di Fabio Di Todaro

