Parolo

[tarantocalcio]

si, BELLISSIMA.
ma ci piacerebbe vedere te, anche se siamo assolutamente certi che sei un figaccio holliwoodiano e non un nerd sega....ops!
abbandona il tuo spacciatore che è meglio va!

Ok, chiedo scusa se ho esagerato. Ma qui è una sorta di Bar quindi qualche commento "alterato" in modo spropositato ci può stare. Rinnovo le mie scuse se ho disturbato la tua sensibilità

[kolao95]

Mi scuso pure io se ti hanno dato fastidio i miei commenti..

[complimenti]

vi siamo molto grati per le, sentite, scuse!

[AMMAZZALORSO]

Primo gol in maglia gialloblù, bello ma inutile ai fini del risultato. Il centrocampista del Parma Marco Parolo (27) esprime il suo rammarico per l'andamento della partita del San Paolo, partendo dall'analisi della sua realizzazione: “Mi sono buttato di testa su quella palla e ho segnato, mi sembra un bel gol. Sono contento per questo, mi dispiace non sia servito. Un risultato pesante per come è andata la partita. Un match aperto dove la differenze l’ha fatta la rabbia del Napoli in zona gol. Credo sia stata una partita aperta, anche noi là davanti abbiamo avuto le nostre occasioni: ci è mancata la cattiveria che, invece, loro hanno avuto. Loro sono partiti fortissimo nei primi dieci minuti, bravi noi a raddrizzare la partita, giocandocela nel finale del primo e all’inizio del secondo tempo ma, ripeto, non siamo stati grintosi come loro: loro partivano sempre con la giusta cattiveria là davanti. Molte volte siamo arrivati sotto porta ma ci è mancato l’ultimo passaggio”.

[AMMAZZALORSO]

Un gol al San Paolo non importantissimo ai fini del risultato e tanta corsa per la squadra. Stiamo parlando di Marco Parolo arrivato in estate dal Cesena per puntellare il reparto di centrocampo. Quest'oggi il mediano ha incontrato i giornalisti nella sala stampa di Collecchio per discutere del prossimo impegno in casa del Catania di Maran.

Come ci arriva il Parma a questa gara con il Catania?
“Ma diciamo che arriviamo a questa partita, che è la più difficile da quando è iniziato il campionato, venendo da buone prestazioni e ci manca il risultato importante. Arriviamo con molta rabbia e con la voglia di raggiungere questo risultato con l'umiltà e la consapevolezza di andare ad affrontare una partita molto difficile, loro in casa sono una squadra molto forte. Hanno perso una brutta partita a Bologna però penso che siano carichi per affrontarci al meglio. Noi dobbiamo andare a Catania sapendo che dobbiamo giocare con le nostre idee e come abbiamo giocato nelle ultime partite mettendoci quella cattiveria di voler fare un risultato importa.”

Dopo aver incontrato le migliori della classe ti senti di dire che il calendario fa meno paura?
“Penso che le partite che giochi contro le grandi squadre sono le più facili perché difficilmente sbagli l'atteggiamento, sei sempre concentrato e vuoi dimostrare il massimo e infatti cosi è stato. Abbiamo giocato con tutti e penso che magari, a parte qualche risultato pesante come a Napoli, la squadra ha sempre fatto la sua prestazione contro chiunque. Invece le partite come quella con il Catania sono le più difficili perché le devi affrontare con lo spirito giusto e essere concentrati perché sono quelle che nascondono le maggiori insidie. Penso che non c'è nulla di facile in questo campionato e lo hanno dimostrato i risultati che sono arrivati e noi dobbiamo andare a Catania consapevoli che è come se andassimo a Torino contro la Juvenuts.”

Forse è un po' presto dopo sei partite ma un bilancio sul Parma e uno su Parolo?
“E' un Parma in crescita anche come mentalità e inserimenti di noi nuovi. Ci stiamo inserendo nel gruppo ognuno portando il suo contributo. Penso che se noi nuovi continuiamo su questa strada e con questo spirito questo Parma può solo migliorare e fare risultati importanti.”

Tu e Galloppa, in genere, ricevete gli stessi compiti dall'allenatore o a seconda dell'avversaria a te chiede cose diverse?
“Diciamo che è a seconda delle situazioni di gioco, perché comunque il mister chiede l'inserimento di una mezzala in area e devi essere presente molto nella fase offensiva sopratutto nella finalizzazione. Può capitare che a volte uno dei due resti più basso per aiutare Valdes o Musacci e qualcun altro si alzi. Proprio a seconda della partita uno interpreta a proprio piacimento e secondo quello che il mister ci chiede.”

Tu vieni da due stagioni diverse tra di loro. In questo inizio di stagione a quale pensi di somigliare di più?
“Penso di essere in una via di mezzo, sto cercando di inserirmi in questa squadra. Sto impegnandomi per crescere anche io come contributo che posso dare alla squadra e come rapporto con i compagni. Anche fisicamente sto migliorando e penso che da qui in poi sarà una continua crescita. Sono molto positivo per quanto mi riguarda.”

Un giocatore del Parma con che spirito guarda le partite di Champions? C'è ancora l'ambizione di poterci arrivare in certi palcoscenici o è un semplice apprendistato?
“Sicuramente quando uno gurada certe partite, certe atmosfere, sogna sempre che succeda qualsiasi cosa. La speranza di giocare quelle partite c'è sempre anche a 35 anni, sono quelle più belle da giocare. Magari prima uno vedeva Juventus-Parma e sperava di essere li in quella partita. Un calciatore non deve mai avere limiti e deve essere molto ambizioso, conscio sempre dei propri pregi e dei difetti. Penso che si può migliorare fino a 35/36 anni ed abbiamo l'esempio in squadra di giocatori sono i primi a tirare il gruppo e sono i più anziani. Quindi chi è nell'età di mezzo e i più giovani devono seguire questo esempio e aver voglia di arrivare il più in là possibile.”

La tua esclusione con il Milan com'è stata motivata dall'allenatore?
“Ma non c'è neanche bisogno di motivarle certe cose, siamo un gruppo forte dove ci sono giocatori importanti. Ci sono tanti giovani e molti possono giocare e hanno dimostrato di essere da Parma penso che comunque sia una squadra che fa della competitività tra i vari compagni il suo punto di forza. Non ci sono giocatori intoccabili e siamo un gruppo dove tutti possono giocare.”

Quando sei entrato che compiti ti hanno dato?
“Dovevo coprire più la zona, siccome il Milan era pericoloso con le ripartenze, centrale aiutando la difesa in quel frnagente. C'erano compagni che erano più stanchi e dovevo portare la mia forza e la mia energia in campo per cercare se possibile di vincere la partita.”

Che impressioni ti sei fatto dei livelli di forza di questo campionato, ti sei fatto un'idea di quelle che faranno il campionato del Parma?
“Ma io penso che Juventus e Napoli siano le squadre che in questo momento sono più attrezzate per fare un campionato continuativo di vertice. La Juvenuts ha dimostrato di avere quella fame, quella voglia di risultato e sarà difficile anche quest'anno batterla. Il Napoli ha dimostrato di avere dei giocatori fenomenali in attacco ed è una squadra molto pericolosa quando riparte. Gente come Cavani quando gli capita una palla fa gol ma a livello di squadra penso che la Juve sia più forte. Per il resto penso sia un campionato equilibrato, si può perdere o vincere contro chiunque quindi bisogna avere la stessa mentalità. Penso che il Parma in queste sei partite ha dimostrato una certa costanza di rendimento che gli permette di far punti sempre e di giocarsi le partite a viso aperto. Se noi continuiamo cosi ci toglieremo delle soddisfazioni.”

Sei d'accordo nel dire che uno dei problemi maggiori del Parma attuale sia la poca prolificità in attacco?
“Ma io penso che sia un discorso che vada riguardare un po' tutti quanti noi, anche i centrocampisti e i difensori. Quando si creano delle azioni e si buttano della palle in aera non ci sono solo gli attaccanti ma ci siamo anche noi anche gli esterni. Dobbiamo essere più bravi e cattivi in fase realizzativa perché molte volte arriviamo bene ma poi in area di rigore non ci riusciamo ad avere quello spunto giusto o anticipare il difensore. Penso che sia un problema corale e non degli attaccanti. Forse noi tutti dobbiamo migliorare.”

[Meridiano]

Grande Parolo

[AMMAZZALORSO]

Marco Parolo sembra aver già dimenticato la sconfitta di Catania. Archiviata nella categoria “incidenti di percorso”. Dimenticato ma non cancellato: anzi, sembra dire il centrocampista, meglio che il Parma abbia imparato la lezione. Tanto che da qui alla gara interna con la Sampdoria (stadio Tardini, domenica 21 ottobre, ore 15), sulla porta degli spogliatoi esporrebbe un cartello con poche ma significative parole: "Ragazzi dobbiamo crederci perché valiamo. Dobbiamo crederci perché siamo forti, credere nel nostro potenziale e nel gruppo. Questa deve essere la nostra forza".

Prima però bisogna smaltire l'arrabbiatura del dopo Catania.
"Giusto essere arrabbiati ma anche giusto prendere le cose con la giusta moderazione. I primi giorni c'è la rabbia. Poi si riflette sulla sconfitta, cercando di ripartire dalle cose buone fatte sino ad ora. Ovvero le prime sei giornate di campionato, con la convinzione di poter fare risultato. Nelle prime sei gare siamo stati a volte anche belli, forse poco concreti. Ecco, dalla gara di Catania arriva un insegnamento: quel poco che hanno creato lo hanno tramutato in gol".

Il Parma storicamente soffre di questi alti e bassi.
"Non è facile avere continuità di rendimento. Diciamo che in un anno se sbagli due o tre partite va già bene. Questa con il Catania è una, l'archiviamo e la prendiamo come un passo falso ma anche come insegnamento ".

Donadoni chiede con insistenza l'inserimento in avanti dei centrocampisti.
"Dobbiamo conoscerci meglio. E entrare in sintonia con gli atattaccanti, permette ai centrocampisti di inserirsi meglio. Il nostro allenatore chiede sempre questo tipo di movimenti, tanto che in alcune gare può accadere che capitino più occasioni a noi che non agli attaccanti. E proprio per questo dobbiamo essere più cattivi, più determinati ed andare dentro l'area di rigore".

Intanto c'è la sosta. Lei crede che, dopo una sconfitta, un po' di pausa faccia bene oppure vorrebbe tornare subito in campo?
"Meglio giocare subito. Sia dopo una sconfitta quando si è arrabbiati sia dopo una vittoria perché si corre il rischio di sedersi. Però dobbiamo sfruttare questi giorni per crescere ancora fisicamente e, perché no, conoscerci sempre meglio. Non dimentichiamo che ci sono molti giovani".

Alla ripresa del campionato, al Tardini arriva la Sampdoria. Che sta viaggiando a mille.
"La Sampdoria sta facendo molto bene, con risultati importanti. L'abbiamo affrontata in amichevole e si è visto che sanno giocare a calcio. Sarà una partita aperta ma credo che questo Parma abbia dimostrato di potersela giocare con tutti. Affrontiamo la Sampdoria con lo spirito giusto e con un pizzico di fortuna in più e tanta concretezza, i risultati arriveranno".

[Meridiano]

Sta segnando gol Pesanti complimenti

[AMMAZZALORSO]

Il secondo gol in maglia crociata di Marco Parolo ha permesso al Parma di andare al riposo in vantaggio 2-1: “Sono molto soddisfatto, ma soprattutto per la vittoria della squadra. Nel secondo tempo sul 3-1 mi dicevo “Fa che non sospenda, fa che non sospenda”, perché il campo stava peggiorando. A un certo momento nell’acqua mi sono anche divertito, mi è riuscita qualche giocata. Probabilmente i risultati ci danno quella spensieratezza che poi ci fa restare tranquilli e cercare la giocata. Abbiamo dimostrato ancora di essere un grande gruppo, di avere grande voglia. Anche chi è entrato lo ha fatto con lo spirito giusto, Acquah e Sansone hanno rincorso tutti fino all’ultimo”. Il segreto del gruppo per Parolo è “l’umiltà. Anche prima della partita il mister ci raccontava del suo Milan, una squadra di grandissimi campioni aveva l’umiltà per correre più dell’avversario, perché non possiamo farlo noi? In questo modo arrivano anche i risultati, che ripagano noi e il pubblico che anche oggi è venuto a tifare per noi nonostante la serata poco clemente”. Con la terza vittoria in fila, il Parma sale a 15 punti: “Vuol dire che ne mancano 25 a quota 40. Quindici punti sono comunque tanti, ma sono quelli che abbiamo meritato. Stiamo crescendo come gruppo, ci stiamo aiutando l’un l’altro anche per sopperire ad assenze importanti, come quella di Galloppa”.

[JerryMaguire]

Cosa aveva sbagliato ieri!!!!

[AMMAZZALORSO]

Premiato da Sky come migliore in campo, al termine del match del Tardini, Marco Parolo ha detto la sua sul pareggio ottenuto contro il Siena di Serse Cosmi: "Sono due punti persi. Avessimo giocato nel primo tempo come nel secondo, forse avremmo fatto meglio. Dispiace, perché non è la prima volta che partiamo col freno a mano tirato. Cosa è cambiato nel secondo tempo? E’ stato un cambio di mentalità e non di modulo. Se metti in campo aggressività, fai bene con qualsiasi modulo. Ad Udine sarà difficile, loro hanno giocatori importanti. Ma abbiamo giocatori importanti anche noi, perciò scendiamo in campo con lo spirito giusto e prendiamoci dei punti importanti".

[AMMAZZALORSO]

L’undicesimo risultato utile consecutivo al Tardini non ha portato al Parma i 3 punti sperati: “Peccato perché se avessimo avuto nel primo tempo la voglia che abbiamo messo nella ripresa potevamo sicuramente costruire più occasioni per sbloccare la gara”, spiega a fine partita il centrocampista crociato Marco Parolo. “Siamo partiti col freno a mano tirato e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto perché non è la prima volta che ci capita. Le occasioni le abbiamo avute, il Siena ha liberato bene l’area in un paio di occasioni, ma potevamo fare di più. Certo, anche gli episodi non ci hanno detto bene Meglio nel secondo tempo perché abbiamo avuto un’altra mentalità, non tanto per il modulo. Ogni modulo è buono se interpretato con la giusta voglia. Peccato, secondo me questi sono due punti persi”. Guardando la classifica, infatti, una vittoria avrebbe portato il Parma al sesto posto: “Sì, peccato. Ma non ci dovevamo illudere prima così come non ci dobbiamo abbattere adesso. Non è detto poi che contro Udine e Inter non possiamo fare punti. Anzi, abbiamo dimostrato di essere una squadra che può creare più occasioni contro squadre che giocano e quindi lasciano spazi”. Sui fischi del Tardini al fischio finale, Parolo non fa drammi: “Il pubblico ha sempre ragione. Anche oggi è venuto allo stadio sotto la pioggia, si aspettava la vittoria come noi. Ci abbiamo provato soprattutto nel secondo tempo. Avessimo trovato il gol al 44′ i fischi si sarebbero forse trasformati in applausi. Penso che alla fine ci voglia sempre buon senso nel valutare le situazioni, anche se capisco la delusione dei tifosi perché è anche la nostra”.

[doriangrey1983]

Ma è possibile che marco o segna e gioca da 7 oppure prende 5/5,5? Uffa!

[kolao95]

Sta segnando gol Pesanti complimenti

[SirPsychoSexy]

Sta segnando gol Pesanti complimenti

C'era Parolo sul forum? Ahahahahahahahahah