God Bless America

[crash83]

Obama ufficialmente 44° Presidente degli Stati Uniti d'America.

Discorso molto bello, concreto ma anche ricco di ideali. Mi hanno colpito soprattutto le parole sulla grandezza dei valori antichi, che spingono sul grande spirito patriottico degli americani e soprattutto già anticipa quale sarà la linea che verrà seguita da Obama sui vari temi (soprattutto ecomomici: protezionismo?) ; mi è piaciuto l'accenno ai gravi problemi portati dall'estremizzazione delle ideologie (fascismo comunismo e quindi il razzismo di stato fino a pochissimi decenni fa) e alla costruzione di nuovi ideali per andare incontro alle nuove sfide moderne; poi ancora il richiamo alla pace ("chi non vuole la pace è nemico degli USA" ; Ahmadinejhad ) , che era preventivabile come discorso ma anche molto velato (Israele ? ) ; la concretezza e l'onestà nel parlare della crisi senza minimizzarla o snobbarla come facciamo noi a più riprese, e molta molta altra carne al fuoco. Beati gli americani... Se non ci diamo una ripulita qui in Italia e in Europa facciamo 'na finaccia da qui ai prossimi 10 anni

[Rossazzurro]

Mi è piaciuto tanto il discorso di Obama. Soltanto gli italiani non siamo ancora riusciti a capire che sarebbe ora di cambiare...

p.s. : ci vuole coraggio a difendere l'operato di Bush. Chi ha seguito la cerimonia su Skytg24 capisce a chi mi riferisco.

[Vis Pesaro]

Mah.. io trovo la demagogia statunitense aria fritta. Pompata dai mass-media.
Tanti paroloni ma nei fatti ci saranno cambiamenti di rotta? Dubito.
Dubito perchè dietro ai politici chi tesse le fila sono le plutocrazie, le banche, le multinazionali, i petrolieri, le lobby sioniste e massoniche, le "sette" religiose ecc.
Non mi soprenderei che il governo Obama decidesse di mostrare i muscoli nei confronti dell'Iran.
Non credo in un cambiamento tanto radicale: il sistema economico rimarrà sempre quello, la geopolitica rimarrà sempre quella.
Vi ricordate cosa diceva il principe di Salina ne "il Gattopardo"?

[Nicchio]

Diciamo che Obama dovrebbe essere "un pochino meglio" di Bush e delle condotte che in linea di massima tandono ad avere i repubblicani.

Resta il fatto che, come già detto da alcuni di voi, in realtà a comandare non è lui ma un nutrito gruppo di persone che sta dietro e lavora in maniera più o meno silenziosa. Su tutti banchieri, petrolieri ma sopratutto industriali con particolare riferimento a quelli bellici. Quest'ultimi decidono più di ogni altro le sorti degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda il popolo americano lo reputo (ovviamente in linea di massima) molto superficiale. Un popolo di persone che si lascia affascinare dalla demagogia, dallo sfarzo e dall'immagine che un presidente è in grado di dare. Lo dimostra la fin troppo solenne cerminoia di insediamento che si è tenuta e le "lacrime" di fronte al discorso di Obama in cui tra l'altro c'è già un frase che può affascinare un supeficiale ma che in se è contradittoria e può essere interpretata ( e quindi anche riutilizzata dalle persone stesse che l'anno utilizzata) in maniera tremendamente negativa.
Mi riferisco a quella citata da crash:
"Chi è contro la pace è nemico degli stati uniti"

Con la parola "pace" che dovrebbe escludere a priori la parola "nemico" utilizzata, invece, dagli stessi che promuovono la "pace".
Il fatto è che alla prima scusa quale un Iran che interviene nella questione medio-orinete o che mostra segnali di guerra o altre cavolate.... si può riutilizzare la frase appena citata dicendo "L'Iran è contro la pace" con le conseguenze che vi potete immaginare...

[Meridiano]

Obama ufficialmente 44° Presidente degli Stati Uniti d'America.

Discorso molto bello, concreto ma anche ricco di ideali. Mi hanno colpito soprattutto le parole sulla grandezza dei valori antichi, che spingono sul grande spirito patriottico degli americani e soprattutto già anticipa quale sarà la linea che verrà seguita da Obama sui vari temi (soprattutto ecomomici: protezionismo?) ; mi è piaciuto l'accenno ai gravi problemi portati dall'estremizzazione delle ideologie (fascismo comunismo e quindi il razzismo di stato fino a pochissimi decenni fa) e alla costruzione di nuovi ideali per andare incontro alle nuove sfide moderne; poi ancora il richiamo alla pace ("chi non vuole la pace è nemico degli USA" ; Ahmadinejhad ) , che era preventivabile come discorso ma anche molto velato (Israele ? ) ; la concretezza e l'onestà nel parlare della crisi senza minimizzarla o snobbarla come facciamo noi a più riprese, e molta molta altra carne al fuoco. Beati gli americani... Se non ci diamo una ripulita qui in Italia e in Europa facciamo 'na finaccia da qui ai prossimi 10 anni

A parte la politica penso' che se lo lasciano lavorare in santa pace, possa fare bene e dare un nuovo volto all'America che con Bush non ne uscita abbastanza bene verso il resto del mondo in tutti i lati,economico, militare,politico,sociale, cmq auguri ad Obama

[Daniste]

Io non vedo tutto questo cambiamento...o per lo meno, non vedevo nemmeno prima un possibile enorme cambiamento...per come la vedo io gli USA sono un paese che tende ad autogovernarsi, in cui è più il paese a influire sui presidenti e i loro schieramenti e le loro decisioni che viceversa...e questo è il motivo per cui nel bene e nel male gli USA sono un paese che storicamente risente molto poco dei cambiamenti di schieramenti governanti, e che rimane bene o male sempre fedele ad un certo modello...cosa che, a parte qualche deviazione pericolosa che a volte viene intrapresa (economicamente e politicamente) e che di certo è criticabile, permette a questo paese di avere nonostante tutto un'identità comune e ben definita...dico nonostante tutto perchè di divisioni ce ne sono tante, di problemi interni anche (integrazione, disparità, ecc.), ma onestamente non vedo come potrebbero non esserci visto la quantità di elementi diversi che si mescolano in questo paese.
Cosa potrà dare allora Obama? Di certo avrà modo di lasciare un marchio politico, economico, e sociale...ma penso che il vero plus della sua presidenza sarà l'ondata di fiducia che potrà dare alle persone di ogni razza e condizione sociale...quello che è mancato molto negli ultimi anni è la credibilità del "sogno americano", che per quanto possa sembrare stupido è una parte importantissima della spinta di questo paese...credo che nessun altro presidente avrebbe potuto dare una scossa sotto questo aspetto.
C'entra poco, ma un commento anche su questo: non sono d'accordo su alcuni commenti che ho letto qui "sugli americani"...mi sembrano identici a quelli che fanno su di noi all'estero identificandoci come "mafia, pizza, e mandolino", e che tanto ci fanno storcere il naso...51 stati, centinaia di milioni di persone...onestamente per me è impossibile catalogarli tutti sotto poche caratteristiche comuni, lo ritengo un po' superficiale

[crash83]

Io mi vorrei soffermare soprattutto sulla questione economica. Come giustamente è stato detto, le scelte politico-economiche neli Stati Uniti spesso e volentieri vengono influenzate dalle banche e dalle lobby di potere, che fanno il bello e il cattivo tempo. Con Bush forse, a sua volta a capo di una grande lobby, si è toccato l'apice di questo modo di far politica che non ha certo ostacolato la crisi economica appena giunta, anzi. Oltre al cambiamento di cui parla Dani, che sicuramente è il cavallo di battaglia di Obama, il simbolo di questa elezione, credo che i cambiamenti maggiori possano avvenire proprio in questo senso: liberalizzazione, ostacolo dell'oligopolio delle lobby, autonomia della politica da queste. E infatti il primo sforzo di Obama sembra proprio indirizzato in questo senso, come da lui detto ieri: guerra alle lobby ed eliminazione dei privilegi. Sarebbe veramente un cambiamento strutturale molto imporante tanto per iniziare

[Gooner]

Come giustamente è stato detto, le scelte politico-economiche neli Stati Uniti spesso e volentieri vengono influenzate dalle banche e dalle lobby di potere, che fanno il bello e il cattivo tempo.

Un po' come Hillary Clinton che si era battuta per un'assistenza sanitaria statale e fu fatta tacere dalle lobby farmaceutiche. (pagata profumatamente eh)

[crash83]

Come giustamente è stato detto, le scelte politico-economiche neli Stati Uniti spesso e volentieri vengono influenzate dalle banche e dalle lobby di potere, che fanno il bello e il cattivo tempo.

Un po' come Hillary Clinton che si era battuta per un'assistenza sanitaria statale e fu fatta tacere dalle lobby farmaceutiche. (pagata profumatamente eh)

Eh Hillary Clinton in effetti aveva un pò tracciato la strada giusta, anche se ... anche se qualcosina lì di poco chiaro è avvenuto, come documentato da Sicko, il film di Michael Moore uscito lo scorso anno che parla della sanità in America mettendo in luce molte scelte discutibili della Clinton (come dici giustamente tu, pagata). Ma anche come Bersani in Italia, che nel precedente governo Prodi aveva iniziato una battaglia per liberalizzare e per abolire i privilegi dei taxisti, degli avvocati, dei notai, ecc... ma che purtroppo ha preferito per vari motivi cedere alle pressioni e sostanzialmente interrompere questo processo che secondo me dovrebbe essere fatto.