La Calabria si è capovolta
Martedì 17 Marzo 2009 23:22
di Peppe Caridi - "Cosentini progettanti, Catanzaresi praticanti, Riggitani ... parlanti": questo vecchio 'saggio' di terra Calabria è stato rispolverato da Nino Calarco, Senatore della Repubblica e direttore de "La Gazzetta del Sud" all'interno del dibattito sulle condizioni e il possibile sviluppo del Sud targato Veneziani.
Ma non ha avuto neanche il tempo di completare il concetto, che il Sindaco Scopelliti l'ha voluto interrompere. Con entusiasmo, orgoglio (tanto orgoglio) e un pò di rabbia.
"Non è più così" ha tuonato dal palco del Cilea, urlando al microfono che "La Calabria si è capovolta".
Sono retaggi antichi, e il Sindaco Scopelliti rappresenta una comunità che per lunghi decenni ha dovuto subire l'onta di una Regione furba, produttiva e in cui tutto ruota intorno all'asse Cosenza - Catanzaro. A partire dallo scippo del capoluogo nel '70 fino al transito dell'A3 da Cosenza, alla valanga di finanziamenti per i centri turistici e ricettivi della Sila (a dispetto di un'Aspromonte bistrattata, in cui non solo non viene supportata la grande risorsa di Gambarie, ma non se ne parla neanche per la Diga del Menta, il vero inghippo dell'acqua salata a Reggio e Provincia) e per l'aeroporto di Lamezia Terme, rispetto a quello dello Stretto ogni anno messo sempre più da parte.
Non ha resistito, Peppe Scopelliti, e tra rabbia e soddisfazione ha evidenziato l'importanza del riconoscimento di Reggio come "Città Metropolitana", che forse in passato "la nostra comunità aveva solo potuto lontanamente sognare".
E allora Scopelliti racconta cosa sta succedendo in Calabria.
"I consiglieri comunali di Catanzaro hanno indicato al Sindaco Rosario Olivo, la via da seguire, dicendo che Reggio è l'unica vera città della Calabria ed è l'unica realtà che in questa Regione sta crescendo. 'Dovremmo imparare da loro' gli hanno detto".
A Cosenza, addirittura, sono andati oltre.
"Un gruppo di consiglieri comunali del Pdl ha chiesto le dimissioni al sindaco, Salvatore Perugini per l'evidente incapacità di amministrare la Città, a dispetto di una realtà come Reggio Calabria che sta facendo passi da gigante".
"La Calabria s'è capovolta - continua Scopelliti - e siamo noi oggi la realtà pulsante di questo territorio. La conquista dello 'status' di Città Metropolitana, caro direttore Calarco, significa in prospettiva l'Area dello Stretto di Reggio e Messina e in quest'ottica noi sapremo crescere, sapremo dimostrare che siamo bravi, intraprendenti, capaci di esserci fatti da soli senza gli aiuti, i trucchetti e gli agganci di qualcuno".
Riuscendo a stento a farsi sentire, a causa degli applausi scroscianti della platea, il direttore Calarco, soddisfatto e compiaciuto, chiude con sei semplici parole: "Non ho nient'altro da aggiungere".
Pochi minuti prima aveva ricordato le battaglie parlamentari compiute negli anni '80 per la realizzazione e l'affermazione dell'Area Metropolitana dello Stretto, e aveva chiesto ai giovani del territorio di non mollare proprio adesso, di prendere il testimone e di continuare per la strada della conurbazione tra Reggio e Messina.
Con quell'antico 'saggio' di terra Calabra aveva, forse, voluto sondare il campo, di lanciare una provocazione.
Chissà che non abbia avuto proprio la risposta che si aspettava: grinta, passione, speranza. E progettualità.
Da quel momento in poi, ha osservato il Sindaco con lo sguardo con cui un padre guarda il figlio nei momenti in cui gli dà le più belle soddisfazioni.
La sensazione è che stasera il senatore Calarco abbia avuto dal Sindaco uno dei regali più belli possibili e immaginabili: la consapevolezza che i tanti passi avanti degli ultimi tempi altro non sono se non una semplice tappa di un cammino ancor più grande, importante e fruttuoso. Un punto di partenza e non d'arrivo.
Oltre alla presa di coscienza che, certi 'saggi', ormai è meglio lasciarli in soffitta.
La Calabria si è capovolta.
mica diamo qualcosa di nostro cosi..NOI... 
. Chiudo l'off topic 
:yeah2:
se ne parla.... 