Foti (Pdl): "Reggio città metropolitana primo passo per Area integrata dello Stretto"
Martedì 24 Marzo 2009 18:26
Ogni giorno oltre diecimila pendolari attraversano lo Stretto. Nei fatti esiste un’area di oltre un milione di persone che vivono e operano quotidianamente insieme, che si muovono lungo gli stessi territori e portano avanti le proprie attività lavorative, si tratta dell’Area Metropolitana dello Stretto.
Il ministro CALDEROLI - dichiara l’on. Nino Foti PDL - è stato chiarissimo intervenendo nel corso del dibattito parlamentare svoltosi oggi in Aula confermando che <<è condivisibile l’idea di un’unica Area Metropolitana dello Stretto” e specificando come ” oggi questa soluzione non può essere ancora prevista normativamente per legge perché servono delle intese tra le Regioni Sicilia e Calabria pur ritenendola una soluzione giusta da perseguire nel prossimo futuro>>. Parole – prosegue l’on. Nino Foti - che appalesano un pensiero assolutamente condiviso da me come da molti altri colleghi deputati.
Tutti quelli che come il sottoscritto si sono impegnati per raggiungere questo primo risultato, il riconoscimento del titolo di città metropolitana per Reggio Calabria, hanno chiara l’importanza dell’obiettivo finale quello di istituire una grande Area Integrata Metropolitana dello Stretto”. L’Area dello Stretto è oggi una realtà palpabile con mano. Il riconoscimento della città di Reggio Calabria e del suo comprensorio tra le aree metropolitane è un segnale di attenzione nei confronti di un territorio che ha bisogno di strumenti e d’iniziative nuove che ne favoriscano lo sviluppo e il rilancio.
Messina è già tra le "Città Metropolitane" riconosciute con legge Regionale, e adesso quindi si può concretamente immaginare la realizzazione di una futura Area Integrata Metropolitana dello Stretto. Esistono già numerose iniziative di collaborazione tra le Istituzioni locali delle due sponde, per costruire e promuovere politiche per la realizzazione dell’Area Metropolitana dello Stretto, una grande area che metta in rete e in sinergia le potenzialità e le aspirazioni non solo delle due città dello Stretto, ma anche del comprensorio di Gioia Tauro con il suo porto, di Villa San Giovanni, della costa Jonica, di Taormina e delle isole Eolie.
Due grandi aree unite dal mare e dalla condivisione delle medesime problematiche del lavoro e della mobilità, che hanno bisogno di interventi simmetrici a sostegno dell’occupazione, della qualità della vita e dello sviluppo e del potenziamento dell’attuale sistema dei trasporti. “Forse un po’ per scaramanzia – prosegue l’on. Nino Foti - sin dal primo momento mi sono astenuto dal rilasciare dichiarazioni in merito al tentativo di far ottenere alla città di Reggio Calabria il titolo di Città Metropolitana, pur essendo tra i primi firmatari dell’emendamento che lo prevedeva, presentato dall’on. Bocchino e altri, e quindi approvato in sede di Commissioni Riunite. A dire il vero l’iniziativa di un emendamento, peraltro da me entrambi sottoscritti per tempo, in tale direzione va ascritta pure ad altri colleghi di altra parte politica come l’on. Maria Grazia Laganà (PD) e l’on. Aurelio Misiti (IDV). Sul punto vi è stata dunque sin dal principio una intesa bipartisan. Peccato che in varie inchieste giornalistiche e nelle dichiarazioni di molti colleghi in Aula, si è ipotizzato però che questi emendamenti siano il frutto di una lobby parlamentare a favore della città di Reggio Calabria poiché in realtà la città non avrebbe i requisiti necessari per essere considerata una vera città metropolitana. Nulla di più infondato, ci sono ragioni vere ma quel che più importa e che è un tassello di un progetto politico molto importante che riguarda un’area particolarmente interessata da importanti investimenti di risorse da parte del Governo Berlusconi. Un’opera su tutte: il Ponte sullo Stretto. Una grande opera la cui realizzazione andrebbe letta più che in chiave di conurbazione tra le due città, come un passaggio strategico per un rilancio sinergico di tutto il Mezzogiorno.
Per tornare all’iniziativa parlamentare che ha portato al riconoscimento del titolo di città metropolitana per Reggio Calabria credo che, qualora si ravvisasse anche un aspetto “leggermente campanilistico” in questa nostra iniziativa non penso questo debba sorprendere nessuno. Non vedo cosa ci sia di male o di strano a voler tutelare l’interesse e il futuro di una città, qualsiasi essa sia: Trieste, Verona, Milano o appunto Reggio Calabria. Non ci si deve scandalizzare poi troppo, poiché questo accade quotidianamente in Parlamento. Leggera preoccupazione dovrebbe destare piuttosto il tono usato e l’accento anti meridionalista tenuto nei confronti di questa iniziativa. In questi ultimi giorni dal lato leghista contro questa ipotesi sono insorti addirittura autorevoli esponenti di primo piano quali il Sindaco Tosi e il Ministro Maroni. Una tesi contraria a questa ipotesi è stata promossa addirittura dalle colonne di uno dei più importanti quotidiani italiani. Ebbene, pur condividendo in minima parte alcuni rilievi mossi circa le dimensioni e i numeri della città dello Stretto interessata dal provvedimento, è evidente che le critiche mosse a questa ipotesi non hanno tenuto conto dell’obiettivo finale che consiste, oggi come ieri, nell’istituzione di un’area integrata metropolitana dello Stretto di Messina. Proprio per fare chiarezza su questo – termina l’on. Nino Foti - oggi in sede di esame del provvedimento in Assemblea abbiamo presentato un ordine del giorno che definisce sia il mio pensiero sia quello di molti altri colleghi che in modo concreto credono sull’importanza e sulla reale fattibilità dell’istituzione di un’Area Metropolitana dello Stretto visto che di fatto già esiste una continuità territoriale che accomuna i comuni di Messina e Reggio Calabria pur essendo ubicati in due regioni, Sicilia e Calabria. Un'unica realtà che il Ponte sullo Stretto unirà anche geograficamente.
Il compito adesso spetta alle Regioni Sicilia e Calabria nel mettere in campo ogni sforzo necessario affinché si giunga in fretta alle necessarie intese per garantire un collegamento tra le due aree metropolitane dello Stretto attraverso un impianto normativo che superi le difficoltà di carattere costituzionale legate al sovradimensionamento territoriale che la creazione di questa grande area metropolitana comporta. Solo allora, Reggio Calabria e Messina potranno definitivamente avviarsi verso un futuro insieme. Intanto il primo passo è stato fatto in questa direzione.
On. Nino Foti
ps....non massacrate troppo l'articolo e la persona che lo ha scritto...

