Dominik87 ha scritto:certo ci sono interessi a rimanere allo stato attuale da parte dei petrolieri e dei fornitori di energia che se si abbandonassero i combustibili fossili dovrebbero riconvertire i loro impianti per altre produzioni o uscire dal giro, ma comunque il petrolio finirà e gradatamente cambieremo tutti.
Ai produttori di auto importa poco se si cambia, si devono fare nuovi progetti, ma ci sarà sempre chi li compra e i costi si possono scaricare sul consumatore.
Ad esempio io ho comprato un auto a GPL , il solo fatto che ci sia l'impianto gpl mi è costato 1000euro in piu', se volevo il nuovi disel "blu motion" dovevo pagare altri 1600euro in +....a loro non frega un cavolo fare un nuovo motore tanto alla fine lo pago io.
il problema dei costi che si riflettono sul consumatore c'è anche per il nucleare: è vero che produrremmo energia da soli ma prima di guadagnarci ne passerà di tempo, perchè dovremmo prima smaltire tutti i costi di costruzione delle centrali e dei depositi.
Cosa diversa è se investissero nella ricerca ma non si hanno previsioni dei tempi di creazione di un ipotetico brucia-scorie nè di investimenti. Quindi...
chin8 ha scritto:Mi riprometto di leggere approfonditamente tutti gli interventi di questo topic, ma nel frattempo colgo l'opportunità per esporre il mio pensiero: Io in linea di principio non sarei contrario all'impiego di energia nucleare ma sono assolutamente contrario al tipo di nucleare che intenderebbero introdurre. mi spiego: oltre ai problemi relativi ai costi e alla tempistica per la costruzione delle centrali (ho visto che già altri hanno fatto degli accenni su questo punto) ci sono altri aspetti da considerare:
- si costruiscono centrali di terza generazione per utilizzare una materia prima che si stima esaurirà in una fascia di tempo che va dai 50 ai 70 anni. Leggevo ieri che poi non si può in corsa "aggiornare le centrali alla quarta generazione" (che si caratterizzano per l'utilizzo di una diversa materia prima) quindi le vecchie andrebbero messe in dismissione e saremo punto e a capo.
- puntare sul nucleare nel modo inteso dall'Italia significa bloccare qualsiasi altro investimento su altre tipologie di energia: quindi prendiamo una scelta che, visti gli elevati costi di avviamento, monopolizzerà gli investimenti energetici per anni (e puntare su un nucleare di terza generazione, e quindi "vecchio", mi sembra una soluzione poco lungimirante).
- Magari sarò smentito da qualcuno, ma dai numeri che ho letto in giro il nucleare a livello di produzione energetica non è che risolva TUTTI i problemi energetici dell'Italia: mi spiego, in Giappone 55 centrali nucleari e molto avanzate producono il 30% del fabbisogno energetico nazionale. In Italia se ne apri 5 cosa si spera di ottenere?
sono d'accordo su tutto tranne che sulla 4a generazione: per quanto ne so so io, nessuno ha ancora avviato la costruzione di queste centrali. Pare che siano ancora in fase di progettazione, anche se molto avanzata. Inotre, ci verrebbero a costare molto di più visto che i pezzi delle eventuali centrali italiane arriverebbero dalla Francia.