Il tatuaggio deve essere fatto a regola d'arte, e quindi non cancellabile. Il brand mette a disposizione i loghi "autorizzati" da copiare, che possono essere impressi sulla pelle in dimensioni che variano a seconda del gusto del cliente. Per ottenere gli sconti basta presentarsi alle casse e mostrare l'epidermide dipinta.
Il cliente diventa quindi spazio pubblicitario per il marchio. La trovata ha sollevato il dibattito negli Stati Uniti sui limiti del marketing, e dell'etica ad esso legata. Si arriva a parlare di "tribù commerciali", gruppi di persone che ricorrono ad un sistema di segni antico (il tatuaggio) per veicolare il grande fenomeno del Ventesimo Secolo (il consumismo). Oppure, più semplicemente, in tempi di crisi si fa di tutto pur di farsi fare uno sconto?
Per me sta gente non ha le rotelle a posto..
Come non è normale gente come Boateng che si fa tatuare una scritta dentro il labbro






