Altra guerra in arrivo?

[Vis Pesaro]

Un po' di dichiarazioni che fanno capire il clima che tira:

Barak (ministro difesa Israeliano) scettico sul buon esito delle sanzioni dice che: "Siamo uno stato sovrano, possiamo attaccare senza il via libera degli Usa" e "non ci saranno 500mila morti, neanche 5000 o 500" per Israele.

Rogozin (vice premier russo) dice che "ogni attacco militare all'Iran è un attacco alla Russia"

Patrushev (capo dell' FSB, ex KGB) ha detto di aver paura di una grande guerra se Israele spinge gli Usa. Definisce "inesistente" la minaccia nucleare iraniana e che non può dotarsi clandestinamente di materiale dall'oggi al domani, che il concetto di pericolo-Iran è stato "ripetuto fino alla nausea".

Hu Jintao (presidente cinese) dice che la Marina «deve accelerare la sua trasformazione e la modernizzazione in maniera robusta, e fare estesi preparativi per la guerra, per offrire un contributo più grande alla salvaguardia della sicurezza nazionale».

Panetta (capo Pentagono): "gli Usa sono e resteranno una presenza nel Pacifico. Semmai, ci rafforzeremo".

[Vis Pesaro]

Israele preme.

L'Iran possiede materiale radioattivo sufficiente a produrre quattro bombe atomiche. A denunciarlo e' stato il capo dell'intelligence israeliana, il generale Avi Kochavi, parlando ad una conferenza sulla sicurezza che si svolge ad Herzliya, a nord di Tel Aviv. "Oggi le agenzie internazionali concordano con Israele che l'Iran ha circa 100 chili di uranio arricchito al 20 per cento, il che e' abbastanza per produrre 4 bombe atomiche". Teheran, ha proseguito il capo degli 007 israeliani, "e' molto attivo nello sviluppo di capacita' nucleari e noi abbiamo le prove che stia cercando di fabbricare armi nucleari".
Quanto all'ipotesi di un attacco militare, il vicepremier israeliano, Moshe Ya'alon, ha sottolineato che "e' possibile colpire tutti gli impianti nucleari" in Iran. "E lo dico in virtu' della mia esperienza come capo di Stato maggiore", ha aggiunto. Sull'efficacia di raid aerei contro l'Iran avevano espresso dubbi diversi analisti, tra cui il think tank americano dell'esperto nuclear David Albright. Secondo quest'ultimo, gli attacchi non riuscirebbero a smantellare il grosso della produzione nucleare iraniana poiche' le centrali sono state disseminate in diverse zone del Paese.

Per arrivare a produrre una testata atomica serve il 97% di U 235 o almeno una cifra superiore all'85%.
L'Iran si tiene al 20% che è guardacaso la cifra che permette un reattore nucleare autofertilizzante (--> http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_FBR ) di funzionare (uso civile).
Probabilmente vogliono costruire un reattore di questo tipo --> http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_n ... _Kalpakkam in futuro, oppure come dice l'Iran di esportare all'estero il materiale prodotto.

[MrVaridoianis]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... 9D/188891/

Eccoli qua, fingono di non essere a conoscenza dei deliri dei loro figliocci..

[Vis Pesaro]

Gli Usa non hanno perso tempo e nel giorno della risoluzione di condanna degli attacchi a Homs (non vincolante), accusano l'Iran di collusione con Al Qaeda!!
Fa ridere i polli..

Sulla Siria ormai è ovvio che i media si rifanno a fonti inquinate. Continuare a parlare di "attivisti" è abbastanza fuorviante. Leggete questo rapporto degli osservatori della Lega Araba (aka petromonarchie del Golfo).

"La Missione ha osservato che molti partiti hanno riferito falsamente di esplosioni o di violenze si erano verificate in diverse località. Quando gli osservatori sono andati in quei luoghi, hanno scoperto che quei rapporti erano infondati".

"Recentemente si sono verificati incidenti che potrebbero aumentare il divario e inasprire i rapporti tra le parti. Questi incidenti possono avere gravi conseguenze e portare a perdite di vita e di proprietà. Tra gli incidenti vi sono bombardamenti di abitazioni, di treni che trasportavano carburante, di veicoli che trasportavano gasolio, ed attentati che prendevano di mira polizia, stampa e condotte petrolifere. Alcuni di questi attacchi erano opera del Free Syrian Army ed altri di diversi gruppi dell'opposizione".

"In alcune zone, questa entità armata ha reagito attaccando sia le forze di sicurezza siriane che i cittadini, facendo sì che il Governo rispondesse con maggiore violenza".

"La Missione ha preso atto che il Governo ha cercato di aiutarla nello svolgimento del suo mandato, rimuovendo tutti i possibili ostacoli incontrati nel suo cammino. Il Governo ha altresì facilitato gli incontri tra le differenti fazioni. Non si è ostacolata la missione nell'effettuare interviste di cittadini siriani, sia dell'opposizione che quelli favorevoli al Governo".

"I cittadini ritengono che la crisi debba essere risolta in modo pacifico attraverso la sola mediazione araba, senza ricorrere all'intervento internazionale"

"La Missione ha inoltre osservato che, secondo le squadre in campo, i media hanno esagerato la natura degli incidenti, il numero di persone uccise in incidenti e le proteste in alcune città".

[Vis Pesaro]

In Siria c'è un valzer di alleanze incredibili, si sta ripetendo quello che accadde nella guerra russo-afghana. Vi immaginereste gli USA alleati con Al Qaeda?

In Siria gli Usa stanno supportando indirettamente Al Qaeda, i Fratelli Musulmani, gli insorti iracheni, i wahabiti e i salafiti sunniti. Tutte le fazioni cercano di usare l'altro come taxi per raggiungere i propri scopi.

Lì c'entra la geopolitica. I repubblicani spingono per armare direttamente il CNS siriano mentre la Clinton è titubante perchè ha detto chiaramente che dietro le quinte c'è Al Qaeda. Le opposizioni siriane sono 2: quella che cerca l'accordo con Assad e quella intransigente jihadista.
Ad Aleppo e altre località kamikaze si sono fatti esplodere e Al Zawahiri ha rivendicato.

La Turchia spinge per la No Fly Zone (aka intervento armato esterno) sulla Siria e soffia sul fuoco dicendo che Assad ha armi chimiche nei suoi bunker.

Gli Usa tentano di isolare l'Iran, accerchiarlo. Collateralmente ci guadagnano Israele e le petromonarchie (Arabia Saudita, Qatar). L'Arabia Saudita svilupperà l'atomica ma all'occidente sembra non interessare.

Poi si danneggiano gli interessi russi perchè in Siria hanno uno sbocco sul Mediterraneo col porto navale (e militare) di Taurus.

Barak e Israele gongolano pensando di infliggere un colpo mortale agli shia di Hezbollah --> niente più rifornimenti iraniani = fine di Hezbollah = fine della resistenza
Hamas secondo Brezinski che cita anche Sun Tzu "The best strategy is to let your opponent defeat himself", si sta ammorbidendo e la Siria si sta aprendo al mercato perchè Assad ha abbandonato i principi socialisti del partito Baath.
Sebbene sunnita, Hamas prima era pro-Assad mentre adesso ha cambiato fronte.
Assad non si è detto contrario alla pace con Israele ma vuole i territori indietro a come era nel '67 (aka rivuole le alture del Golan), Israele dice ok ma vuole lo smantellamento di Hezbollah e il taglio di ogni rapporto con l'Iran sicchè può continuare col colonialismo e l'aparthaid in Cisgiordania.

L'analista israeliano Weizmann spinge invece per il bombardare senza se e senza ma l'Iran e che non provocherebbe la destabilizzazione della regione. Anzi, secondo lui, Turchia e Arabia Saudita urlerebbero contro Israele ma in fin dei conti sarebbero contente di neutralizzare l'Iran, loro competitor regionale.

[Vis Pesaro]

Siria: competizione per il gas naturale?
Tanti paesi competono per il gas naturale offshore in quella zona mediterranea.



Leggete:

Exploration activity has increased in the Eastern Mediterranean in recent years following a series of
major multi-TCF (trillion cubic feet) gas discoveries made in the offshore southern Levantine Basin
(Figure 1). Licensing rounds are scheduled to be announced during 2011 for areas in offshore Syria,
Lebanon, and Cyprus, which are believed to share strong geological similarities with these discoveries.

In 2010, the U.S. Geological Survey gave some indication of the stakes in the swelling disputes over the region's potential energy wealth. It reported that the continental shelf in the eastern Mediterranean contains an estimated 122 trillion cubic feet of gas as well as at least 4 billion barrels of oil.

[Vis Pesaro]

Si spacca la Libia

La Cirenaica (zona ricca di petrolio e gas; l'80% della ricchiezza del paese) proclama unilateralmente una semi-autonomia, avrà un consiglio regionale e un esercito proprio non dipendente da Tripoli.

Ma è chiaro che con l'insurrezione anti-Gheddafi il petrolio della Cirenaica è diventato la posta in gioco della guerra. Forse si spiega anche così l'atteggiamento bellicoso della Francia (cit. Il Sole 24 Ore)

[Vis Pesaro]

Gli Stati uniti hanno ordinato 330 milioni di commesse alla Boing per produrre bombe anti-bunker di notevole portata da montare sugli aerei stealth, Israele ha chiesto nuovi aerei di rifornimento e bombe gbu 28 (http://it.wikipedia.org/wiki/GBU-28) agli Usa.

Israel is to put off possible attack on Iran in exchange for more advanced US bombs, says Israeli daily Maariv

Attacco all'Iran vicinissimo..? Secondo Maariv solo un posticipo a dopo le elezioni americane.
Netanyahu ha detto che le sanzioni non hanno funzionato.

L'Europa andrebbe a farsi friggere senza il petrolio, secondo gli iraniani (irib.ir) il prezzo della benzina in italia, grazie alle sanzioni è crescito del 18%

Fate il pieno di benzina adesso che a Pasqua costerà 2 euro al litro (Confesercenti)

[Vis Pesaro]

Passa il piano della SWIFT (corporation che raggruppa 10mila banche mondiali): Iran escluso dal sistema bancario internazionale dopo che la sua banca centrale era crollata e la moneta svalutata. L'inflazione vola al 20%. Danneggiati anche gli iraniani che lavorano all'estero, per loro sarà impossibile inviare denaro tramite le banche al loro paese di origine.

La presenza americana nello stretto di Hormuz sarà raddoppiata in pochi mesi.

Prezzo del petrolio stabile, ma era già salito di 10-20 dollari al barile in previsione di ciò. L'Arabia Saudita ha detto che aumenterà la produzione.

La Marina statunitense rafforza ulteriormente lo schieramento navale nel Golfo Persico. Oltre alle unita' della V flotta in Bahrein, il Pentagono si appresta ad inviare altri 4 navi ciacciamine e altri 4 elicotteri CH-53 Sea Stallion dotati di sistemi per l'individuazione delle mine sottomarine. L'obiettivo di Washington, ha spiegato l'ammiraglio KJonathan W. Greener, e' rafforzare la sicurezza dello Stretto di Hormuz, il collo di bottiglia tra Iran e Oman da cui passa il 20% del petrolio mondiale, che l'Iran ha ripetutamente minacciato di bloccare in caso di attacco contro ler sue installazioni nucleari. A gennaio il capo delle forze armate iraniane aveva avvertito gli Usa di non far rientrare nel Golfo altre portaerei nel Golfo dopo che la Uss John C. Stennis aveva superato Hormuz. Da allora il Pentagono ha inviato un'altra portaerei a propulsione nucleare, la Uss Abaham Lincoln, scortata da una squadra navale .

[Vis Pesaro]

SYRIA DEBUNKING LIES: LE BALLE DI AL JAZEERA

La narrazione secondo cui i siriani si ribellino al dittatore volendo abbatterlo e creare una democrazia è una invenzione.

La propaganda di Al Jazeera (100% controllata dall'emiro Al Thani)
Il capo di Al Jazeera, Wadah Khanfar, si è dimesso sotto pressione dall'emiro (= monarca assoluto) qatariota Khalifa Al Thani dopo che Wikileaks ha riferito di un incontro tra il direttore e membri della CIA.

A former Al Jazeera reporter Omar Chatriwala claimed that the US government would discuss content that they thought were inappropriate to Wadah, and ask for content to be removed.

Al suo posto viene messo un membro della famiglia reale qatariota:

The Qatar-funded station praised Khanfar for "outstanding contributions" and named his successor, Sheik Ahmad bin Jasem bin Muhammad Al-Thani, a Qatari businessman and member of the royal family.

Esodo di dimissionari da Al Jazeera. Criticando la copertura degli eventi in Siria e Bahrain i giornalisti Ali Ashem della redazione di Beirut e il tunisino Ghassam bin Jeddo hanno aperto il vaso di pandora. L'ultimo dimissionario è l'amministratore delegato Hassan Shaaban sempre di Beirut. In totale una 20ina di dimissionari. Il tutto parte dalle critiche di bin Jeddo e Ali Ashem. "Linea editoriale troppo ideologica" aka troppa propaganda sulla Siria e silenzio sul Bahrain.

“Dentro al Jazeera avevo l’impressione di non essere più un cronista ma un funzionario del ministero dell’Informazione del Qatar [..] non è più informazione indipendente”

“Centinaia di siriani anti Assad, armati di kalashnikov, che attraversano il confine libanese nella zona di Wadi Khaled. Arrivati nel villaggio siriano di Talkalakh sparano e uccidono soldati dell’esercito regolare”. Hashem definisce gli oppositori “militian”, miliziani, e non “fighter”, combattenti, e non è una semplice distinzione linguistica.

Ma per gli inglesi Al Jazeera merita un premio. Premio ad Al Jazeera come migliore canale informativo del 2012.

Alleanza tra Usa e Paesi del Golfo Persico. Tra affari e geopolitica anti-iraniana
In Qatar c'è la più grande base americana dove risiede la V flotta a monitorare lo stretto di Hormuz.
La Fox News di Murdoch ha come secondo azionista bin Talaal che è membro della casa reale saudita.
I sauditi hanno pesanti interessi nell'economia americana, dalla Coca cola a Twitter (per censurare meglio?)
Esiste pure la U.S.-Saudi Arabian Business Council (USSABC)

[Vis Pesaro]

Falliti i negoziati sul nucleare iraniano a Baghdad, se ne riparlerà il 18 giugno a Mosca.
Emissario Usa corre in Israele a riferire. Scopo della missione della Sherman in Israele e' di ribadire ''l'impegno irremovibile degli Stati Uniti alla sua sicurezza''.

Intanto escono fuori queste notizione sospette:

Iran, trovato livelli di uranio al 27%
Aiea: "Superiore ai limiti consentiti"
La Repubblica islamica respinge le accuse, sostenendo che il suo programma nucleare ha esclusivamente uno scopo pacifico
http://www.repubblica.it/esteri/2012/05 ... -35921403/

Fiat sospende i rapporti commerciali con l'Iran
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=165574

Che vantaggio economico trarrebbe la Fiat a non commerciare più con l'Iran? mi pare una imposizione dall'alto. Infatti la stessa Fox News su questo fatto titola: "Bowing to pressure". Ricordiamoci che la Fiat possiede l'americana Chrysler e segue la Hyundai e la Porsche in questa decisione.
http://www.foxnews.com/leisure/2012/05/ ... s-to-iran/

Uk defence chiefs prepare for conflict
http://www.guardian.co.uk/world/2012/ma ... sfeed=true

nell'aria c'è puzza di guerra...

[Nicchio]

Falliti i negoziati sul nucleare iraniano a Baghdad, se ne riparlerà il 18 giugno a Mosca.
Emissario Usa corre in Israele a riferire. Scopo della missione della Sherman in Israele e' di ribadire ''l'impegno irremovibile degli Stati Uniti alla sua sicurezza''.

Intanto escono fuori queste notizione sospette:

Iran, trovato livelli di uranio al 27%
Aiea: "Superiore ai limiti consentiti"
La Repubblica islamica respinge le accuse, sostenendo che il suo programma nucleare ha esclusivamente uno scopo pacifico
http://www.repubblica.it/esteri/2012/05 ... -35921403/

Fiat sospende i rapporti commerciali con l'Iran
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=165574

Che vantaggio economico trarrebbe la Fiat a non commerciare più con l'Iran? mi pare una imposizione dall'alto. Infatti la stessa Fox News su questo fatto titola: "Bowing to pressure". Ricordiamoci che la Fiat possiede l'americana Chrysler e segue la Hyundai e la Porsche in questa decisione.
http://www.foxnews.com/leisure/2012/05/ ... s-to-iran/

Uk defence chiefs prepare for conflict
http://www.guardian.co.uk/world/2012/ma ... sfeed=true

nell'aria c'è puzza di guerra...

e io aggiungo che negli ultimi 2000 anni di storia, in seguito a forti crisi c'è sempre stata una guerra (e talvolta forti anche prese di potere)