Signoraggio bancario
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- Iscritto il:26.07.08 - 11:16 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Ultimamente stavo cercando di approfondire un po' certi temi che difficilmente vengono trattati alla luce del sole.
Su vari articoli e libri leggo che in Italia al di là delle migliaia di disparità, situazioni antidemocratiche e ingiustizie, il più grosso e importante problema sia quello del fenomeno del signoraggio bancario.
Era un sentore che io avevo da tempo: il periodo in cui sono andato troppo dietro a Travaglio mi ha fatto capire certe cose. Alcuni malpensanti si chiedevano il perchè lui non trattasse quasi mai questo argomento; io ho correlato il tutto al fatto che lui continua, regolarmente, a parlare a ruota libera in prima serata, quando invece in Italia quasi tutto il resto è censurato, più o meno velatamente. Sinceramente inizio a credere sempre di più che le due cose siano quantomai correlate, e che quindi Travaglio non è lo spirito libero e assetato di democrazia che molti dipingono, e forse i suoi afflati di "libertà" in realtà non sono tali.. ma questa è un'altra storia.
Per forza di cose non sono un grande esperto di economia anche se sto cercando di informarmi il più possibile, ma in sostanza credo di aver capito che in Italia lo Stato non è padrone del proprio sistema monetario. Mi sono informato: prima il denaro veniva prodotto solo ed esclusivamente dalla Zecca di Stato, e naturalmente era proporzionata alla quantità di ricchezza disponibile per produrla.
Con l'introduzione della carta-moneta, che in sostanza aveva un valore intrinseco pari a zero, ma soltanto un valore nominale, la situazione ci è sfuggita di mano. Considerando che la Banca d'Italia che produce la carta-moneta è effettivamente una s.p.a. e quindi di statale ha veramente poco, non è difficile immaginare che i problemi di inflazione/deflazione derivino in gran parte da lì. Da una non corretta produzione, o quantomeno non proporzionata a quanta se ne dovrebbe produrre, di carta-moneta. Che viene venduta poi allo Stato secondo il suo valore nominale, e non secondo quanto è servito per produrla..
Cioè.. non vorrei esemplificare troppo la questione, ma a me pare sin troppo chiaro. Praticamente qualsiasi altro paese del mondo è padrone del proprio sistema monetario, noi no.. lo Stato ha un debito pubblico enorme, in maggioranza con la Banca d'Italia, che è in sostanza la banca preposta alla produzione delle comuni banconote, ma è privata e in mano a certa gente..
Faccio un bagno di umiltà: non sono assolutamente un esperto di economia, ma credo che documentandosi molte cose si possano imparare anche da soli. Se tutta questa storiella è effettivamente vera, direi che non stiamo messi male, ma peggio di quanto pensassi.
Perchè Travaglio non parla mai di signoraggio, anzi, fa il qualunquista, e dice che non c'entra un càzzo con il nostro debito pubblico?
Perchè Grillo 11 anni fa sputtana per filo e per segno il fenomeno del signoraggio e poi di fronte alla STESSA e IDENTICA domanda postagli nel 2008 si irretisce e chiama "pazzi" coloro che si interrogano sull'annosa questione "di chi sono i nostri soldi?".. ??
Allora quel Barnard non era forse così alienato e avulso dalla realtà quando additava Travaglio come il perno centrale di un fantomatico "antisistema"..
Su vari articoli e libri leggo che in Italia al di là delle migliaia di disparità, situazioni antidemocratiche e ingiustizie, il più grosso e importante problema sia quello del fenomeno del signoraggio bancario.
Era un sentore che io avevo da tempo: il periodo in cui sono andato troppo dietro a Travaglio mi ha fatto capire certe cose. Alcuni malpensanti si chiedevano il perchè lui non trattasse quasi mai questo argomento; io ho correlato il tutto al fatto che lui continua, regolarmente, a parlare a ruota libera in prima serata, quando invece in Italia quasi tutto il resto è censurato, più o meno velatamente. Sinceramente inizio a credere sempre di più che le due cose siano quantomai correlate, e che quindi Travaglio non è lo spirito libero e assetato di democrazia che molti dipingono, e forse i suoi afflati di "libertà" in realtà non sono tali.. ma questa è un'altra storia.
Per forza di cose non sono un grande esperto di economia anche se sto cercando di informarmi il più possibile, ma in sostanza credo di aver capito che in Italia lo Stato non è padrone del proprio sistema monetario. Mi sono informato: prima il denaro veniva prodotto solo ed esclusivamente dalla Zecca di Stato, e naturalmente era proporzionata alla quantità di ricchezza disponibile per produrla.
Con l'introduzione della carta-moneta, che in sostanza aveva un valore intrinseco pari a zero, ma soltanto un valore nominale, la situazione ci è sfuggita di mano. Considerando che la Banca d'Italia che produce la carta-moneta è effettivamente una s.p.a. e quindi di statale ha veramente poco, non è difficile immaginare che i problemi di inflazione/deflazione derivino in gran parte da lì. Da una non corretta produzione, o quantomeno non proporzionata a quanta se ne dovrebbe produrre, di carta-moneta. Che viene venduta poi allo Stato secondo il suo valore nominale, e non secondo quanto è servito per produrla..
Cioè.. non vorrei esemplificare troppo la questione, ma a me pare sin troppo chiaro. Praticamente qualsiasi altro paese del mondo è padrone del proprio sistema monetario, noi no.. lo Stato ha un debito pubblico enorme, in maggioranza con la Banca d'Italia, che è in sostanza la banca preposta alla produzione delle comuni banconote, ma è privata e in mano a certa gente..
Faccio un bagno di umiltà: non sono assolutamente un esperto di economia, ma credo che documentandosi molte cose si possano imparare anche da soli. Se tutta questa storiella è effettivamente vera, direi che non stiamo messi male, ma peggio di quanto pensassi.
Perchè Travaglio non parla mai di signoraggio, anzi, fa il qualunquista, e dice che non c'entra un càzzo con il nostro debito pubblico?
Perchè Grillo 11 anni fa sputtana per filo e per segno il fenomeno del signoraggio e poi di fronte alla STESSA e IDENTICA domanda postagli nel 2008 si irretisce e chiama "pazzi" coloro che si interrogano sull'annosa questione "di chi sono i nostri soldi?".. ??
Allora quel Barnard non era forse così alienato e avulso dalla realtà quando additava Travaglio come il perno centrale di un fantomatico "antisistema"..
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Re: Signoraggio bancario
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Re: Signoraggio bancario
Su Travaglio e Grillo (e altri di varie parti politiche) forse qualcuno di voi si ricorda come la penso...
Tutta questa cosa che riporti non l'avevo mai considerata, è molto interessante e me ne informerò meglio.
Al di là del fatto che poi Travaglio Grillo & Co. c'entrino o meno in determinate cose, mi basta il fatto che qualcuno inizi a farsi qualche domanda su persone che si pongono come la verità assoluta in maniera abbastanza sconcertante a mio modo di vedere, a destra, al centro, e a sinistra.
Ultima modifica di Daniste il 28.12.09 - 19:12, modificato 1 volta in totale.
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Re: Signoraggio bancario
Sai Dani, la cosa sconcertante è che Travaglio perlomeno di signoraggio non ne ha mai parlato, quindi se è "corrotto" lo è sempre stato.
Grillo invece nel 98' mi fa una disamina così precisa e attenta, e poi nel 2008 non solo rinnega, ma cade nel vago per evitare di approfondire ancora l'argomento? Eh beh, più chiaro di così..
Grillo invece nel 98' mi fa una disamina così precisa e attenta, e poi nel 2008 non solo rinnega, ma cade nel vago per evitare di approfondire ancora l'argomento? Eh beh, più chiaro di così..
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Re: Signoraggio bancario
2 precisazioni:Alexito90 ha scritto:...
1) La moneta che si stampa in Italia, da quando c'è l'Euro, è stampata dietro decisioni che vengono prese a livello europeo dalla BCE. Gli Stati Membri non hanno più autonomi poteri in tale ambito.
2) La Banca d'Italia sarà anche una S.p.A., ma sicuramente a partecipazione maggioritaria statale (non ho verificato, ma credo sia superfluo, è così per molti ex enti pubblici).
Sul resto non ne so molto di più, la politica economica non è di certo la mia materia.
Ultima modifica di RUMePERA il 28.12.09 - 22:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Signoraggio bancario
1) Si, giusto. C'è scritto anche sulle banconote.. Bankitalia è un ramo di BCE.RUMePERA ha scritto:2 precisazioni:Alexito90 ha scritto:...
1) La moneta che si stampa in Italia, da quando c'è l'Euro, è stampata dietro decisioni che vengono prese a livello europeo dalla BCE. Gli Stati Membri non hanno più autonomi poteri in tale ambito.
2) La Banca d'Italia sarà anche una S.p.A., ma sicuramente a partecipazione maggioritaria statale (non ho verificato, ma credo sia superfluo, è così per molti ex enti pubblici).
Sul resto non ne so molto di più, la politica economica non è di certo la mia materia.
2) Temo di no.. la maggior parte della quota azionaria è in mano a dieci fondazioni che con lo stato hanno a che fare meno che zero..
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Re: Signoraggio bancario
No, ma ti dico: per quanto mi riguarda chiunque (ma davvero chiunque, eh) non ha nulla di criminale in base a voci, ai si dice, a riflessioni personali, eccetera...le cose, finchè non provate e dimostrate vanno sempre prese per quello che sono...quindi per quanto mi riguarda, nel caso in particolare, non penso che in base a questo Travaglio sia più credibile o meno di prima, o abbia più o meno diritto di prima di parlare...non mi cambia nulla.Alexito90 ha scritto:Sai Dani, la cosa sconcertante è che Travaglio perlomeno di signoraggio non ne ha mai parlato, quindi se è "corrotto" lo è sempre stato.
Grillo invece nel 98' mi fa una disamina così precisa e attenta, e poi nel 2008 non solo rinnega, ma cade nel vago per evitare di approfondire ancora l'argomento? Eh beh, più chiaro di così..
Semplicemente mi fa piacere che ci si pongano delle domande, e che si usi un po' di spirito critico quando si legge, ascolta, o vede qualcosa o qualcuno...andrebbe fatto con tutti: in tv, sui giornali, sulla rete, dappertutto è pieno di chi racconta cose "vere"...tanti, troppi, portano fatti, documenti, verità, parole che confermano le loro tesi e ne smentiscono altre...solo che il metodo di queste persone è di raccontare solo parti delle cose, riportare solo parti, estrapolare...quindi si mettono in condizioni di dire cose vere, che nessuno può contestare, ma che nel complesso non sempre corrispondono esattamente al globale...e l'opinione pubblica non ha la possibilità di capire come distinguere: normalmente ha altro da fare piuttosto che spendere giornate spulciando in leggi, sentenze, libri di storia, eccetera...e quindi certe tesi e certe persone vengono prese come verità assolute, incontestabili...chiaramente non tutti fanno così, e chi lo fa non lo fa sempre...e chiaramente è un problema che non riguarda solo Travaglio o Grillo, è più esteso e ben distribuito tra le parti.
La mia conclusione, quello che avevo scritto mesi fa in una discussione qui, è la seguente: attenzione a questi paladini (ancora una volta: mi riferisco a tanti, non certo solo a Travaglio e Grillo), attenzione a prenderli come la verità assoluta e a basare tutte le proprie convinzioni sulle loro tesi.
Per un libro che dice A e lo dimostra inconfutabilmente ce n'è sempre uno che lo smentisce e dimostra il contrario...non è matematica, non è fisica...giocare con i fatti, con le parole, è facile per chi lo fa di mestiere...e allora chi ha ragione? Si può essere così sicuri che Tizio è il giusto e Caio lo sbagliato?
A fare così si rischia di scottarsi, sempre...e quando poi è tardi ce ne si accorge.
Tutti devono poter parlare, però chi ascolta dovrebbe sempre prendere con le molle...tutti...
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- Località:Catania [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Signoraggio bancario
Il primo punto è esatto, sul secondo credo di ricordare che una quota superiore al 90% sia delle altre banche e delle assicurazioni, mentre la restante parte è di altri enti pubblici come l'Inps. Se non è esatto correggetemi pure.RUMePERA ha scritto:2 precisazioni:Alexito90 ha scritto:...
1) La moneta che si stampa in Italia, da quando c'è l'Euro, è stampata dietro decisioni che vengono prese a livello europeo dalla BCE. Gli Stati Membri non hanno più autonomi poteri in tale ambito.
2) La Banca d'Italia sarà anche una S.p.A., ma sicuramente a partecipazione maggioritaria statale (non ho verificato, ma credo sia superfluo, è così per molti ex enti pubblici).
Sul resto non ne so molto di più, la politica economica non è di certo la mia materia.

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Re: Signoraggio bancario
L'unica quota statale all'interno dell'azionariato di Bankitalia è l'Inps che detiene il 5%.Mascarinho ha scritto:Il primo punto è esatto, sul secondo credo di ricordare che una quota superiore al 90% sia delle altre banche e delle assicurazioni, mentre la restante parte è di altri enti pubblici come l'Inps. Se non è esatto correggetemi pure.RUMePERA ha scritto:2 precisazioni:Alexito90 ha scritto:...
1) La moneta che si stampa in Italia, da quando c'è l'Euro, è stampata dietro decisioni che vengono prese a livello europeo dalla BCE. Gli Stati Membri non hanno più autonomi poteri in tale ambito.
2) La Banca d'Italia sarà anche una S.p.A., ma sicuramente a partecipazione maggioritaria statale (non ho verificato, ma credo sia superfluo, è così per molti ex enti pubblici).
Sul resto non ne so molto di più, la politica economica non è di certo la mia materia.
Il restante 95% è in mano a banche e assicurazioni (se cerchi su internet trovi tranquillamente la lista e le quota di ognuna), tutte quante naturalmente s.p.a. e quindi attinenza zero con lo stato.
Il principio è questo: lo Stato si fa prestare il denaro prodotto dalla BCE, non secondo il valore intrinseco, ma secondo il valore nominale (quello che trovate scritto sulle banconote) a cui va aggiunto l'interesse (che credo graviti intorno al 2-3 %). In sostanza, allo Stato una banconota da 100 € viene a costare circa 102/103 €. Questo sistema quindi crea per lo stato italiano un debito pubblico non solo inestinguibile, ma soprattutto destinato a crescere all'infinito.
Perchè lo Stato non ha la sovranità monetaria per potersi occupare, come è giusto che sia, della distribuzione del denaro nel paese? Perchè noi ci facciamo prestare dei pezzi di carta (che ormai vengono prodotti senza corrispettivo in oro e quindi sono effettivamente pezzi di carta) ??
In America la situazione è identica, soltanto che al posto della BCE/Bankitalia c'è la potentissima Federal Reserve, che esiste da quasi 100 anni se non erro.
John F. Kennedy firmò un esecutivo, l'esecutivo 1110, il 4 Giugno del 1963, secondo il quale escludeva la Federal Reserve e assicurava allo stato il monopolio del sistema monetario. Fu l'unico negli ultimi 50 anni a riuscire a produrre denaro che non costituisse debito.
Casualmente, nel Novembre dello stesso anno, fu assassinato. E questo esecutivo coperto di sabbia e polvere.
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- Iscritto il:22.07.08 - 15:31 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Signoraggio bancario
Sì la Banca d'Italia è in larghissima parte privata.
Il problema del signoraggio però è molto molto molto complesso, gli economisti stessi sono in disaccordo e c'è da dire che, per quanto tecnicamente esistente questa pratica (da sempre non da oggi) va dimostrato se in effetti le banche centrali ci lucrano sopra o meno e se eventualmente il debito pubblico è in larga parte causato da questo. Vi segnalo a tal proposito di informarvi sulla figura del professor Giacinto Auriti e sul suo lavoro. Accanto a questo binario, ce n'è un altro: l'ideologizzazione del signoraggio. Bisogna dire che allo stato attuale la teoria del signoraggio non appare nei libri di economia ed è una teoria presente solo su internet, tacciata dai più come una teoria complottistica. Questo va detto, al di là di tutto: la teoria del signoraggio non è accettata dall'economia moderna. L'ideologizzazione purtroppo ha un pò sgonfiato questa teoria al di là della sua importanza (secondo me innegabile) e l'ha molto ridimensionata, trasformandola in un argomento utilizzato dall'estrema destra per demonizzare le banche e devastarne il ruolo di centralità nell'economia moderna, oltre che per evitare i problemi attuali dicendo che le cose vanno male perchè il sistema è intrinsecamente sbagliato; diciamo che ci sono molti risvolti psicologici in questa teoria. Io ammetto di non capirne nulla di economia, quanto ne so deriva essenzialmente dall'essermi informato su internet presso varie fonti, sia signoraggisti sia che no, ecco perchè la mia conoscenza rimarrà sempre incompleta. Per me possono avere ragione tutti, visto che tutti hanno idee accettabili e coerenti, probabile che la verità stia a metà strada.
Arrivando al discorso di Travaglio e Grillo, io credo che loro, come molti altri, abbiano maturato nel corso di questi ultimi anni una sorta di pregiudizio di fondo, una chiusura nei confronti di questa storia; pregiudizio che non fa bene a nessuno e che non aiuta a portare alla luce la verità. Travaglio credo che si sia capito essere un anti-signoraggista, non so da cosa derivino le sue convinzioni ma sono del tutto rispettabili, almeno finchè non arrivi una nuova economia universale che teorizzi il signoraggio come pratica riconosciuta e illegale. Questo atteggiamento di chiusura senza dubbio rappresenta una ideologizzazione all'opposto: meglio far finta di nulla piuttosto che andare a fondo e riconoscere che il sistema delle banche, sul quale si poggia una parte politica molto eterogenea del nostro paese e non solo, è in realtà un sistema molto poco trasparente e forse artefice di molti problemi di oggi? Secondo me no e non basta dire di non essere un giornalista esperto in economia, perchè poi i dati pro Padoa Schioppa e contro Tremonti li porta nelle sue argomentazioni, anche di natura tecnica spesso. L'atteggiamento di Grillo a tal proposito è emblematico: prima all'attacco, al fianco di Auriti, poi assolutamente ostile verso chi osa solo fare una domanda sul signoraggio... Da qui a dire che Travaglio e Grillo sono collusi col sistema banche, che non vogliono portare a galla una verità per loro scomoda, che sono anche loro dei furfanti, beh, ce ne passa: si ricade nell'ideologizzazione.
Qualcosa c'è, è innegabile; non è possibile che un giornalista della caratura di Travaglio, senza dubbio sopra la media dei giornalisti italiani, reputi questo discorso un tabù; mi viene da pensare che la sua reticenza nel rispondere (e a volte anche il suo insultare l'interlocutore) derivino dal considerare oggi la tesi del signoraggio come una sorta di scusa cosmica portata avanti dal sistema che essi stessi combattono solo per giustificare i propri fallimenti. E' un atteggiamento di chiusura, lo ripeto, sbagliato; forse anche complice se si rivelerà un giorno la natura illegale del signoraggio, ma al momento bisogna accettare le loro posizioni; obiettivamente queste reticenze danno da riflettere per chi vede in loro degli organi di informazione credibili e assolutamente eccellenti nel mare di mediocrità dell'informazione italiana, perchè la verità dei fatti va ricercata sempre e comunque, anche se scomoda. Per me, e mi auguro per tutti quelli che lo ascoltano con piacere e interesse nelle sue cronache giudiziarie, bisogna sempre usare lo spirito critico, con la volontà di informarsi in maniera imparziale e onesta, senza far diventare nessuno profeta o portatore della parola santa. Rendendosi conto però che è meglio avere 1000 Travaglio e Grillo piuttosto che 1000 Vespa e Feltri, che invece manipolano l'informazione in maniera subdola e vergognosa, così come la grande maggioranza dei giornalisti italiani. Non può essere una storia così piena di sfumature, così sfuggente e così strana come il signoraggio a far cambiare idea su dei giornalisti bravi e competenti, che hanno come unico problema quello di essere a volte troppo oltranzisti e troppo chiusi nelle loro verità... ma questo è il rischio che bisogna anche un pò correre per cercare di avere un'informazione migliore nel nostro paese.
Il problema del signoraggio però è molto molto molto complesso, gli economisti stessi sono in disaccordo e c'è da dire che, per quanto tecnicamente esistente questa pratica (da sempre non da oggi) va dimostrato se in effetti le banche centrali ci lucrano sopra o meno e se eventualmente il debito pubblico è in larga parte causato da questo. Vi segnalo a tal proposito di informarvi sulla figura del professor Giacinto Auriti e sul suo lavoro. Accanto a questo binario, ce n'è un altro: l'ideologizzazione del signoraggio. Bisogna dire che allo stato attuale la teoria del signoraggio non appare nei libri di economia ed è una teoria presente solo su internet, tacciata dai più come una teoria complottistica. Questo va detto, al di là di tutto: la teoria del signoraggio non è accettata dall'economia moderna. L'ideologizzazione purtroppo ha un pò sgonfiato questa teoria al di là della sua importanza (secondo me innegabile) e l'ha molto ridimensionata, trasformandola in un argomento utilizzato dall'estrema destra per demonizzare le banche e devastarne il ruolo di centralità nell'economia moderna, oltre che per evitare i problemi attuali dicendo che le cose vanno male perchè il sistema è intrinsecamente sbagliato; diciamo che ci sono molti risvolti psicologici in questa teoria. Io ammetto di non capirne nulla di economia, quanto ne so deriva essenzialmente dall'essermi informato su internet presso varie fonti, sia signoraggisti sia che no, ecco perchè la mia conoscenza rimarrà sempre incompleta. Per me possono avere ragione tutti, visto che tutti hanno idee accettabili e coerenti, probabile che la verità stia a metà strada.
Arrivando al discorso di Travaglio e Grillo, io credo che loro, come molti altri, abbiano maturato nel corso di questi ultimi anni una sorta di pregiudizio di fondo, una chiusura nei confronti di questa storia; pregiudizio che non fa bene a nessuno e che non aiuta a portare alla luce la verità. Travaglio credo che si sia capito essere un anti-signoraggista, non so da cosa derivino le sue convinzioni ma sono del tutto rispettabili, almeno finchè non arrivi una nuova economia universale che teorizzi il signoraggio come pratica riconosciuta e illegale. Questo atteggiamento di chiusura senza dubbio rappresenta una ideologizzazione all'opposto: meglio far finta di nulla piuttosto che andare a fondo e riconoscere che il sistema delle banche, sul quale si poggia una parte politica molto eterogenea del nostro paese e non solo, è in realtà un sistema molto poco trasparente e forse artefice di molti problemi di oggi? Secondo me no e non basta dire di non essere un giornalista esperto in economia, perchè poi i dati pro Padoa Schioppa e contro Tremonti li porta nelle sue argomentazioni, anche di natura tecnica spesso. L'atteggiamento di Grillo a tal proposito è emblematico: prima all'attacco, al fianco di Auriti, poi assolutamente ostile verso chi osa solo fare una domanda sul signoraggio... Da qui a dire che Travaglio e Grillo sono collusi col sistema banche, che non vogliono portare a galla una verità per loro scomoda, che sono anche loro dei furfanti, beh, ce ne passa: si ricade nell'ideologizzazione.
Qualcosa c'è, è innegabile; non è possibile che un giornalista della caratura di Travaglio, senza dubbio sopra la media dei giornalisti italiani, reputi questo discorso un tabù; mi viene da pensare che la sua reticenza nel rispondere (e a volte anche il suo insultare l'interlocutore) derivino dal considerare oggi la tesi del signoraggio come una sorta di scusa cosmica portata avanti dal sistema che essi stessi combattono solo per giustificare i propri fallimenti. E' un atteggiamento di chiusura, lo ripeto, sbagliato; forse anche complice se si rivelerà un giorno la natura illegale del signoraggio, ma al momento bisogna accettare le loro posizioni; obiettivamente queste reticenze danno da riflettere per chi vede in loro degli organi di informazione credibili e assolutamente eccellenti nel mare di mediocrità dell'informazione italiana, perchè la verità dei fatti va ricercata sempre e comunque, anche se scomoda. Per me, e mi auguro per tutti quelli che lo ascoltano con piacere e interesse nelle sue cronache giudiziarie, bisogna sempre usare lo spirito critico, con la volontà di informarsi in maniera imparziale e onesta, senza far diventare nessuno profeta o portatore della parola santa. Rendendosi conto però che è meglio avere 1000 Travaglio e Grillo piuttosto che 1000 Vespa e Feltri, che invece manipolano l'informazione in maniera subdola e vergognosa, così come la grande maggioranza dei giornalisti italiani. Non può essere una storia così piena di sfumature, così sfuggente e così strana come il signoraggio a far cambiare idea su dei giornalisti bravi e competenti, che hanno come unico problema quello di essere a volte troppo oltranzisti e troppo chiusi nelle loro verità... ma questo è il rischio che bisogna anche un pò correre per cercare di avere un'informazione migliore nel nostro paese.
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Re: Signoraggio bancario
Bel discorso.crash83 ha scritto:Sì la Banca d'Italia è in larghissima parte privata.
Il problema del signoraggio però è molto molto molto complesso, gli economisti stessi sono in disaccordo e c'è da dire che, per quanto tecnicamente esistente questa pratica (da sempre non da oggi) va dimostrato se in effetti le banche centrali ci lucrano sopra o meno e se eventualmente il debito pubblico è in larga parte causato da questo. Vi segnalo a tal proposito di informarvi sulla figura del professor Giacinto Auriti e sul suo lavoro. Accanto a questo binario, ce n'è un altro: l'ideologizzazione del signoraggio. Bisogna dire che allo stato attuale la teoria del signoraggio non appare nei libri di economia ed è una teoria presente solo su internet, tacciata dai più come una teoria complottistica. Questo va detto, al di là di tutto: la teoria del signoraggio non è accettata dall'economia moderna. L'ideologizzazione purtroppo ha un pò sgonfiato questa teoria al di là della sua importanza (secondo me innegabile) e l'ha molto ridimensionata, trasformandola in un argomento utilizzato dall'estrema destra per demonizzare le banche e devastarne il ruolo di centralità nell'economia moderna, oltre che per evitare i problemi attuali dicendo che le cose vanno male perchè il sistema è intrinsecamente sbagliato; diciamo che ci sono molti risvolti psicologici in questa teoria. Io ammetto di non capirne nulla di economia, quanto ne so deriva essenzialmente dall'essermi informato su internet presso varie fonti, sia signoraggisti sia che no, ecco perchè la mia conoscenza rimarrà sempre incompleta. Per me possono avere ragione tutti, visto che tutti hanno idee accettabili e coerenti, probabile che la verità stia a metà strada.
Arrivando al discorso di Travaglio e Grillo, io credo che loro, come molti altri, abbiano maturato nel corso di questi ultimi anni una sorta di pregiudizio di fondo, una chiusura nei confronti di questa storia; pregiudizio che non fa bene a nessuno e che non aiuta a portare alla luce la verità. Travaglio credo che si sia capito essere un anti-signoraggista, non so da cosa derivino le sue convinzioni ma sono del tutto rispettabili, almeno finchè non arrivi una nuova economia universale che teorizzi il signoraggio come pratica riconosciuta e illegale. Questo atteggiamento di chiusura senza dubbio rappresenta una ideologizzazione all'opposto: meglio far finta di nulla piuttosto che andare a fondo e riconoscere che il sistema delle banche, sul quale si poggia una parte politica molto eterogenea del nostro paese e non solo, è in realtà un sistema molto poco trasparente e forse artefice di molti problemi di oggi? Secondo me no e non basta dire di non essere un giornalista esperto in economia, perchè poi i dati pro Padoa Schioppa e contro Tremonti li porta nelle sue argomentazioni, anche di natura tecnica spesso. L'atteggiamento di Grillo a tal proposito è emblematico: prima all'attacco, al fianco di Auriti, poi assolutamente ostile verso chi osa solo fare una domanda sul signoraggio... Da qui a dire che Travaglio e Grillo sono collusi col sistema banche, che non vogliono portare a galla una verità per loro scomoda, che sono anche loro dei furfanti, beh, ce ne passa: si ricade nell'ideologizzazione.
Qualcosa c'è, è innegabile; non è possibile che un giornalista della caratura di Travaglio, senza dubbio sopra la media dei giornalisti italiani, reputi questo discorso un tabù; mi viene da pensare che la sua reticenza nel rispondere (e a volte anche il suo insultare l'interlocutore) derivino dal considerare oggi la tesi del signoraggio come una sorta di scusa cosmica portata avanti dal sistema che essi stessi combattono solo per giustificare i propri fallimenti. E' un atteggiamento di chiusura, lo ripeto, sbagliato; forse anche complice se si rivelerà un giorno la natura illegale del signoraggio, ma al momento bisogna accettare le loro posizioni; obiettivamente queste reticenze danno da riflettere per chi vede in loro degli organi di informazione credibili e assolutamente eccellenti nel mare di mediocrità dell'informazione italiana, perchè la verità dei fatti va ricercata sempre e comunque, anche se scomoda. Per me, e mi auguro per tutti quelli che lo ascoltano con piacere e interesse nelle sue cronache giudiziarie, bisogna sempre usare lo spirito critico, con la volontà di informarsi in maniera imparziale e onesta, senza far diventare nessuno profeta o portatore della parola santa. Rendendosi conto però che è meglio avere 1000 Travaglio e Grillo piuttosto che 1000 Vespa e Feltri, che invece manipolano l'informazione in maniera subdola e vergognosa, così come la grande maggioranza dei giornalisti italiani. Non può essere una storia così piena di sfumature, così sfuggente e così strana come il signoraggio a far cambiare idea su dei giornalisti bravi e competenti, che hanno come unico problema quello di essere a volte troppo oltranzisti e troppo chiusi nelle loro verità... ma questo è il rischio che bisogna anche un pò correre per cercare di avere un'informazione migliore nel nostro paese.
Dunque: cerco di stringare al massimo la mia opinione. La cosa che a me risulta molto molto strana è che Travaglio, che nelle sue esternazioni tratta praticamente tutti gli argomenti possibili immaginabili (mafia, corruzione, apparato legislativo, operato di ministri, giudici, e altro altro ancora) fa reticenza su un problema poco chiacchierato, di cui molti non conoscono l'esistenza, avvolto da un alone di mistero. Insomma, un argomento ideale da "sputtanare" (uso questo termine per arrivare subito al dunque) secondo quello che è il suo modo di fare giornalismo. Perchè?
Tra l'altro, io ritengo che sia assolutamente un comportamento poco professionale quello di comportarsi in maniera ostile e scorbutica con chi, poraccio, ha avuto la pazienza di seguirlo per chiedergli delucidazioni in merito.. e di risposta ha ricevuto dei "vai a cagare", "hai rotto i cogliòni".. questo non è un modo di fare adatto ad un giornalista di spessore, a mio avviso.
Ha ragione che non è un economista e non può spingersi troppo oltre, ma con tutto ciò che legge, ascolta e metabolizza per poi esternarlo nelle sue uscite, vuoi vedere che non può farsi un minimo di cultura su questo argomento? Io, personalmente, lo trovo troppo strano.. fa il vago, dice che il signoraggio non influisce se non in minim(issima) parte sul debito pubblico. Però poi elogia l'operato di Prodi, Padoa-Schioppa e Draghi e critica pesantemente quello di Tremonti : i primi tre, guarda caso, ex consulenti della Goldman Sachs (una tra le più grosse banche d'affari del mondo).. arriva addirittura a paragonare il fenomeno del signoraggio ad una "leggenda metropolitana" come quella dei coccodrilli nelle fognature.. io personalmente non trovo molto costruttiva questa reticenza, e onestamente un minimo anche sospetta. Almeno il beneficio del dubbio, vorrei che mi/ci fosse concesso..
Ora il problema è: per avere delucidazioni su questo tema e tentare di capirci qualcosa in più, a chi bisogna rivolgersi? Difficile trovare persino dei libri che approfondiscono l'argomento.. saremo costretti a rimanere, come al solito, all'oscuro di tutto? Perchè se si tratta di un'enorme montatura (come dice Travaglio che sminuisce il fenomeno del signoraggio) domani un qualsiasi pinco pallino non si alza e dice "Il signoraggio è una cagata perchè funziona così, così e così.."??..
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Re: Signoraggio bancario
Posso fare un appunto?
Ma Travaglio spazia de che?
Sarà un anno che sento i passaparola e in tutti parla sempre e solo di Berlusconi..
Spazia in argomenti che riguardino lui e solo lui.. come si fa a dire "che spazia?"
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Re: Signoraggio bancario
@ Alex
E' un atteggiamento eccessivamente estremizzante. Il suo più grande difetto è che sta diventando schiavo del suo personaggio già da un pò di tempo; lui è un grandissimo cronista che si occupa di cronaca giudiziaria, ha scritto anche un libro su calciopoli prendendosi tanti improperi della allora dirigenza juventina. Lui non guarda in faccia nessuno, destra, sinistra, centro, banchieri, sacerdoti, giornalisti, dirigenti e chi più ne ha più ne metta. Ho capito un pò come è fatto Travaglio: è una persona onesta, professionale e colta, ma ha il difetto di essere un pò intollerante con le tesi degli altri, è un pò saccente e a tratti arrogante. Se la pensi diversamente da lui prende d'aceto, ecco perchè oda i contraddittori. La tesi del signoraggio lui la vede come un qualcosa usato dalla destra attuale per smontare Prodi, Padoa Schioppa e tutta la sinistra italiana, che in effetti ha in sè molti esponenti che hanno fatto lunga carriera nelle banche dagli anni 70 a oggi. E' come se accettare il signoraggio per lui significasse sminuire il suo lavoro di giornalista che va contro il sistema (riagganciandomi alla definizione di Paolo Barnard, che secondo me in parte aveva ragione, ma anche lui tendeva ad estremizzare troppo le cose); insomma, accettare solo la possibilità che esista un sistema di banche mondiali, e quindi italiane, nelle quali moltissime delle persone che lui propone come le più belle, le migliori e le più oneste di contro al sistema berlusconiano, siano in realtà esse stesse carnefici, autrici di una frode dimensioni così grandi, beh, per Travaglio vorrebbe dire un automatico declassamento del suo lavoro.
Mi spiego: la cronaca giudiziaria ha un senso se, oltre a raccontare quanto sono ladri e quanto sono disonesti Berlusconi, Dell'Utri e compagnia bella (ed è vero, se non oggettivamente, quasi), spiegasse che dall'altra parte ci sono invece personaggi onesti, leali e senza scheletri dell'armadio. Ed è quello che fa in maniera neanche troppo subliminare (forse subliminare anche per lui) Travaglio. Questo è un sillogismo che non mi trova d'accordo, non tanto perchè non è vero quello che Travaglio dice, quanto per il semplice fatto che siamo in Italia e al 99% la gente che sta a grandi livelli nelle istituzioni e nelle aziende non credo sia gente trasparente... Ecco perchè io Travaglio lo prendo per quello che è e non credo alle contrapposizioni bravo/buono: per me è una ricca fonte di notizie, di idee, di informazioni che in genere io cerco di riscontrare in modo da avere un'idea più chiara della situazione sociale e politica italiana. Chi lo reputa un profeta per me è fuori strada, come chi si tappa le orecchie e gli occhi e preferisce non ascoltare quello che dice, fermandosi al "tanto sono tutti così ma lui attacca solo Berlusconi" (cosa peraltro neanche vera se uno leggesse tutti i lavori che lui fa, anche se ultimamente mi rendo conto che sta calcando molto la mano ( @ Dade )). Sono entrambi atteggiamenti dal mio punto di vista sbagliati e parziali, che difficilmente porteranno alla comprensione delle cose. Così come è sbagliatissimo e fuorviante l'atteggiamento di chiusura totale di Travaglio alla teoria del signoraggio... che può essere, vera, falsa, in parte vera, in parte falsa, ma che meriterebbe più onestà intellettuale, anche contro i propri interessi, anche a costo di dire "forse ho sbagliato nella valutazione di alcuni gruppi di persone". Travaglio meriterebbe un bel bagno di umiltà, ma la contrapposizione e l'odio che ormai regnano nel panorama italiano rendono difficile ogni opera di mea culpa
. Servirebbe... un anno zero davvero. Anche questa storia del signoraggio è qualcosa di allucinante, fa venire i brividi. Resta il fatto che Travaglio, al di là delle pecche caratteriali, al di là dell'atteggiamento un pò tipico dei conservatori, al di là forse anche di mancanza di conoscenza piena su alcune tematiche su cui lui non vuole o non può indagare e si chiude nella sua torre d'avorio di saccenza, beh resta il fatto che Travaglio è uno dei migliori esponenti del giornalismo italiano, apprezzato anche all'estero, e questo qualcosa significherà, penso.
E' un atteggiamento eccessivamente estremizzante. Il suo più grande difetto è che sta diventando schiavo del suo personaggio già da un pò di tempo; lui è un grandissimo cronista che si occupa di cronaca giudiziaria, ha scritto anche un libro su calciopoli prendendosi tanti improperi della allora dirigenza juventina. Lui non guarda in faccia nessuno, destra, sinistra, centro, banchieri, sacerdoti, giornalisti, dirigenti e chi più ne ha più ne metta. Ho capito un pò come è fatto Travaglio: è una persona onesta, professionale e colta, ma ha il difetto di essere un pò intollerante con le tesi degli altri, è un pò saccente e a tratti arrogante. Se la pensi diversamente da lui prende d'aceto, ecco perchè oda i contraddittori. La tesi del signoraggio lui la vede come un qualcosa usato dalla destra attuale per smontare Prodi, Padoa Schioppa e tutta la sinistra italiana, che in effetti ha in sè molti esponenti che hanno fatto lunga carriera nelle banche dagli anni 70 a oggi. E' come se accettare il signoraggio per lui significasse sminuire il suo lavoro di giornalista che va contro il sistema (riagganciandomi alla definizione di Paolo Barnard, che secondo me in parte aveva ragione, ma anche lui tendeva ad estremizzare troppo le cose); insomma, accettare solo la possibilità che esista un sistema di banche mondiali, e quindi italiane, nelle quali moltissime delle persone che lui propone come le più belle, le migliori e le più oneste di contro al sistema berlusconiano, siano in realtà esse stesse carnefici, autrici di una frode dimensioni così grandi, beh, per Travaglio vorrebbe dire un automatico declassamento del suo lavoro.
Mi spiego: la cronaca giudiziaria ha un senso se, oltre a raccontare quanto sono ladri e quanto sono disonesti Berlusconi, Dell'Utri e compagnia bella (ed è vero, se non oggettivamente, quasi), spiegasse che dall'altra parte ci sono invece personaggi onesti, leali e senza scheletri dell'armadio. Ed è quello che fa in maniera neanche troppo subliminare (forse subliminare anche per lui) Travaglio. Questo è un sillogismo che non mi trova d'accordo, non tanto perchè non è vero quello che Travaglio dice, quanto per il semplice fatto che siamo in Italia e al 99% la gente che sta a grandi livelli nelle istituzioni e nelle aziende non credo sia gente trasparente... Ecco perchè io Travaglio lo prendo per quello che è e non credo alle contrapposizioni bravo/buono: per me è una ricca fonte di notizie, di idee, di informazioni che in genere io cerco di riscontrare in modo da avere un'idea più chiara della situazione sociale e politica italiana. Chi lo reputa un profeta per me è fuori strada, come chi si tappa le orecchie e gli occhi e preferisce non ascoltare quello che dice, fermandosi al "tanto sono tutti così ma lui attacca solo Berlusconi" (cosa peraltro neanche vera se uno leggesse tutti i lavori che lui fa, anche se ultimamente mi rendo conto che sta calcando molto la mano ( @ Dade )). Sono entrambi atteggiamenti dal mio punto di vista sbagliati e parziali, che difficilmente porteranno alla comprensione delle cose. Così come è sbagliatissimo e fuorviante l'atteggiamento di chiusura totale di Travaglio alla teoria del signoraggio... che può essere, vera, falsa, in parte vera, in parte falsa, ma che meriterebbe più onestà intellettuale, anche contro i propri interessi, anche a costo di dire "forse ho sbagliato nella valutazione di alcuni gruppi di persone". Travaglio meriterebbe un bel bagno di umiltà, ma la contrapposizione e l'odio che ormai regnano nel panorama italiano rendono difficile ogni opera di mea culpa
Ultima modifica di crash83 il 29.12.09 - 17:23, modificato 2 volte in totale.
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Re: Signoraggio bancario
Ma se Berlusconi gravita a sè tutti gli argomenti, mi sembra anche ovvio..Dade85 ha scritto:Posso fare un appunto?
Ma Travaglio spazia de che?
Sarà un anno che sento i passaparola e in tutti parla sempre e solo di Berlusconi..
Spazia in argomenti che riguardino lui e solo lui.. come si fa a dire "che spazia?"
Parli di mafia? C'è Berlusconi
Parli di corruzione? C'è Berlusconi
Parli di legislazione e leggi? C'è Berlusconi
Parli di ministri dissennati? Berlusconi è il capo dei ministri
Potrei finire domani mattina..
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Re: Signoraggio bancario
Qui siamo in sintonia.crash83 ha scritto:@ Alex
E' un atteggiamento eccessivamente estremizzante. Il suo più grande difetto è che sta diventando schiavo del suo personaggio già da un pò di tempo; lui è un grandissimo cronista che si occupa di cronaca giudiziaria, ha scritto anche un libro su calciopoli prendendosi tanti improperi della allora dirigenza juventina. Lui non guarda in faccia nessuno, destra, sinistra, centro, banchieri, sacerdoti, giornalisti, dirigenti e chi più ne ha più ne metta. Ho capito un pò come è fatto Travaglio: è una persona onesta, professionale e colta, ma ha il difetto di essere un pò intollerante con le tesi degli altri, è un pò saccente e a tratti arrogante. Se la pensi diversamente da lui prende d'aceto, ecco perchè oda i contraddittori. La tesi del signoraggio lui la vede come un qualcosa usato dalla destra attuale per smontare Prodi, Padoa Schioppa e tutta la sinistra italiana, che in effetti ha in sè molti esponenti che hanno fatto lunga carriera nelle banche dagli anni 70 a oggi. E' come se accettare il signoraggio per lui significasse sminuire il suo lavoro di giornalista che va contro il sistema (riagganciandomi alla definizione di Paolo Barnard, che secondo me in parte aveva ragione, ma anche lui tendeva ad estremizzare troppo le cose); insomma, accettare solo la possibilità che esista un sistema di banche mondiali, e quindi italiane, nelle quali moltissime delle persone che lui propone come le più belle, le migliori e le più oneste di contro al sistema berlusconiano, siano in realtà esse stesse carnefici, autrici di una frode dimensioni così grandi, beh, per Travaglio vorrebbe dire un automatico declassamento del suo lavoro.
Mi spiego: la cronaca giudiziaria ha un senso se, oltre a raccontare quanto sono ladri e quanto sono disonesti Berlusconi, Dell'Utri e compagnia bella (ed è vero, se non oggettivamente, quasi), spiegasse che dall'altra parte ci sono invece personaggi onesti, leali e senza scheletri dell'armadio. Ed è quello che fa in maniera neanche troppo subliminare (forse subliminare anche per lui) Travaglio. Questo è un sillogismo che non mi trova d'accordo, non tanto perchè non è vero quello che Travaglio dice, quanto per il semplice fatto che siamo in Italia e al 99% la gente che sta a grandi livelli nelle istituzioni e nelle aziende non credo sia gente trasparente... Ecco perchè io Travaglio lo prendo per quello che è e non credo alle contrapposizioni bravo/buono: per me è una ricca fonte di notizie, di idee, di informazioni che in genere io cerco di riscontrare in modo da avere un'idea più chiara della situazione sociale e politica italiana. Chi lo reputa un profeta per me è fuori strada, come chi si tappa le orecchie e gli occhi e preferisce non ascoltare quello che dice, fermandosi al "tanto sono tutti così ma lui attacca solo Berlusconi" (cosa peraltro neanche vera se uno leggesse tutti i lavori che lui fa, anche se ultimamente mi rendo conto che sta calcando molto la mano ( @ Dade )). Sono entrambi atteggiamenti dal mio punto di vista sbagliati e parziali, che difficilmente porteranno alla comprensione delle cose. Così come è sbagliatissimo e fuorviante l'atteggiamento di chiusura totale di Travaglio alla teoria del signoraggio... che può essere, vera, falsa, in parte vera, in parte falsa, ma che meriterebbe più onestà intellettuale, anche contro i propri interessi, anche a costo di dire "forse ho sbagliato nella valutazioni di alcuni gruppi di persone". Travaglio meriterebbe un bel bagno di umiltà, ma la contrapposizione e l'odio che ormai regnano nel panorama italiano rendono difficile ogni opera di mea culpa. Servirebbe... un anno zero davvero. Anche questa storia del signoraggio è qualcosa di allucinante, fa venire i brividi.
In effetti è un po' la stessa impressione che ho avuto io: ho avuto modo di notare più volte questo atteggiamento di saccenza e arroganza nei confronti del contraddittorio. Forse anche perchè il massimo del contraddittorio che ha dovuto fronteggiare sono stati i vaneggiamenti di gente come Ghedini, Tremonti, Castelli che andava a scaldare la poltrona ad Annozero..
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