Chiude 90° minuto: la fine di un'epoca?
Inviato: 29.11.11 - 08:11
Si discuterà anche di diritti sportivi nel cda Rai in programma oggi pomeriggio, che vede all'ordine del giorno le misure per il risanamento dei conti aziendali. Tra gli interventi allo studio c'è anche una riduzione degli investimenti per il calcio, che potrebbe comportare la cancellazione di un pezzo di storia della televisione pubblica: Novantesimo minuto.
Subito il cdr di Rai Sport ha chiesto al direttore, all'azienda e all'Usigrai se «le notizie rispondano al vero e come intendano muoversi su questa delicata materia». Per la Rai e «per la nostra testata sarebbe una grande sconfitta che andrebbe a punire milioni di abbonati Rai. Per questo motivo il cdr di Rai Sport è deciso a lottare fino in fondo per evitare che il servizio pubblico dimentichi le esigenze dei propri abbonati, favorendo così le tv a pagamento». Il direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli ha detto di «credere che ci sia e si possa trovare un punto di mediazione senza cancellare nulla». E ha aggiunto che se passassero i tagli, riguarderebbero eventualmente «il solo Novantesimo Minuto. In questo caso resterebbe viva la Domenica Sportiva».
De Paoli ha tenuto a spiegare che «è una linea di tagli che non può non condividere con l'azienda visto anche il momento del paese». «Rispetto all'ultimo rinnovo, con un campionato spalmato su 4 giornate, è chiaro poi - ha proseguito - che sono diritti sviliti» Secondo quanto si è appreso, alcuni consiglieri del Cda sarebbero orientati a tagliare ulteriormente l'offerta nella trattativa privata con la Lega per i diritti in chiaro, conservando La Domenica sportiva, ma rinunciando al racconto della domenica pomeriggio, subito dopo le partite, anche alla luce della rivoluzione dello scenario provocato dall'avvento della pay tv. E - sempre secondo quanto si apprende - l'ipotesi potrebbe passare in consiglio perchè consentirebbe un risparmio considerevole, in grado di contribuire all'abbattimento del passivo che, senza interventi, sfiorerà i 100 milioni nel 2012.
Del resto l'anno prossimo a pesare saranno anche gli esborsi per altri due eventi sportivi, le Olimpiadi e gli Europei di calcio. Tra le altre misure sul tappeto, anche risparmi strutturali nelle diverse aree gestionali, valorizzazione del patrimonio, con la vendita anche degli immobili di Torino e Venezia, e interventi sulle sedi di corrispondenza.
Fonte:La Stampa
Subito il cdr di Rai Sport ha chiesto al direttore, all'azienda e all'Usigrai se «le notizie rispondano al vero e come intendano muoversi su questa delicata materia». Per la Rai e «per la nostra testata sarebbe una grande sconfitta che andrebbe a punire milioni di abbonati Rai. Per questo motivo il cdr di Rai Sport è deciso a lottare fino in fondo per evitare che il servizio pubblico dimentichi le esigenze dei propri abbonati, favorendo così le tv a pagamento». Il direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli ha detto di «credere che ci sia e si possa trovare un punto di mediazione senza cancellare nulla». E ha aggiunto che se passassero i tagli, riguarderebbero eventualmente «il solo Novantesimo Minuto. In questo caso resterebbe viva la Domenica Sportiva».
De Paoli ha tenuto a spiegare che «è una linea di tagli che non può non condividere con l'azienda visto anche il momento del paese». «Rispetto all'ultimo rinnovo, con un campionato spalmato su 4 giornate, è chiaro poi - ha proseguito - che sono diritti sviliti» Secondo quanto si è appreso, alcuni consiglieri del Cda sarebbero orientati a tagliare ulteriormente l'offerta nella trattativa privata con la Lega per i diritti in chiaro, conservando La Domenica sportiva, ma rinunciando al racconto della domenica pomeriggio, subito dopo le partite, anche alla luce della rivoluzione dello scenario provocato dall'avvento della pay tv. E - sempre secondo quanto si apprende - l'ipotesi potrebbe passare in consiglio perchè consentirebbe un risparmio considerevole, in grado di contribuire all'abbattimento del passivo che, senza interventi, sfiorerà i 100 milioni nel 2012.
Del resto l'anno prossimo a pesare saranno anche gli esborsi per altri due eventi sportivi, le Olimpiadi e gli Europei di calcio. Tra le altre misure sul tappeto, anche risparmi strutturali nelle diverse aree gestionali, valorizzazione del patrimonio, con la vendita anche degli immobili di Torino e Venezia, e interventi sulle sedi di corrispondenza.
Fonte:La Stampa