La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
- PeppeJackson
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LA NOSTRA TERRA, LA SICILIA, E' CHIUSA PER DIGNITA! NELLE STRADE E NEI CASELLI SUCCEDE IL FINIMONDO CONTRO QUESTA POLITICA CHE CI HA MESSO IN GINOCCHIO! LA BENZINA E' ARRIVATA A QUASI 2 EURO A LITRO! DI TUTTO CIO I TG NAZIONALI SE NE STRAFOTTONO! IL SICILIANO DOVREBBE PAGARE IL CANONE RAI QUANDO IL TG1 NON DEDICA UN SERVIZIO DI m****??! MATRIX?? MATTINO 5 CON BARBARA D'URSO CHE FA FINTA DI PIANGERE?? DOVE c**** SONO GLI SPECIALI?? NEL MIO PICCOLO APRO QUESTO POST IN UN FORUM NAZIONALE! IL PROBLEMA NON RIGUARDA SOLO LA NOSTRA REGIONE MA TUTTA L ITALIA! MANDIAMO A CASA QUESTI SIGNORI!
QUESTO E' IL PUNTO:
La Sicilia è in ginocchio. Niente benzina, niente cibo. Strade e porti bloccati, rifiuti invadono alcune città. E' l'effetto delle proteste degli autotrasportatori ma anche di agricoltori e pescatori, raggruppati nel "Movimento dei forconi". Sull'isola le chiamano le "Cinque giornate di Sicilia". Sono i giorni dello sciopero che sta bloccando un'intera regione, con segnali di diffusione anche in Calabria. Difficili da raggiungere anche le mete turistiche. E le proteste rischiano di continuare a oltranza.
Mentre le associazioni di coltivatori e artigiani prendono le distenze, Confindustria insinua il dubbio che dietro alle proteste, partite per l'aumento del prezzo della benzina, ci sia un'infiltrazione della mafia. E lo fa attraverso le parole del suo numero uno in Sicilia: "Stiamo presentando un dossier per documentare la presenza di esponenti vicini alle cosche mafiose ai posti di blocco". Accuse ribadite anche questa mattina sempre da Lo Bello: ""Abbiamo evidenze chiare sul fatto che in molti blocchi e manifestazioni in Sicilia sono presenti esponenti riconducibili a Cosa nostra. Sappiamo che e' cosi' ad Augusta, a Lentini e dove le proteste sono piu' dure", dice il presidente degli industriali siciliani Ivan Lo Bello. "Nostri associati - aggiunge colui che ha messo la firma sul codice antimafia nella sua organizzazione - hanno visto esponenti della criminalita' mafiosa nell'ambito delle manifestazioni. Questo non vuol dire che Cosa nostra stia dietro a questi blocchi, ma che c'e' una presenza inquietante da monitorare attentamente". Per Lo Bello alcune ragioni della protesta sono fondate, ma "la risposta non possono darla coloro che hanno un passato dubbio, o alcuni bravi posti ai crocicchi della protesta, ne' demagoghi in servizio permanente effettivo". Il risultato delle proteste? "L'unico risultato è l'autolesionismo che già produce alla Sicilia per 20 milioni di euro".
L'accusa scatena il finimondo, mentre ai "ribelli" siciliani arrivava la solidarietà di autrasportatori e disoccupati calabresi pronti a mobilitarsi anche occupando oggi la Salerno-Reggio Calabria. Un'accusa rimbalzata a Palazzo d'Orleans, la sede del governo regionale, dove il governatore Raffaele Lombardo con i prefetti delle maggiori città è rimasto impegnato tutto il giorno in un vertice senza esito con i rappresentanti delle cordate più agguerrite, da quelli di "Forza d'urto" ai determinati leader dei "Forconi". Tutti duri e violenti contro Lo Bello che ha trovato sponda nel procuratore di Palermo Francesco Messineo e nel procuratore nazionale antimafia Piero Grasso con riferimento "a fenomeni possibili, da accertare con rigore e severità".
Prende gli applausi invece Maurizio Zamparini, il presidente del Palermo calcio, applaudito ai blocchi dove per radio arrivava la sua voce: "Mafiosi sono quelli che stanno uccidendo l'Italia che produce, non i manifestanti. Probabilmente aderiranno al "Movimento della gente" da noi fondato l'anno scorso a Roma. Stessa rabbia. Agricoltori e autotrasportatori sono disperati perché questo Stato sta uccidendo quelli che lavorano e producono...". Un'apoteosi.
SICILIA STREMATA, "BLOCCHI A OLTRANZA"; SOS A MONTI - I padroncini dell'Aias alla mezzanotte di oggi, come comunicato alla Commissione di garanzia sciopero, interromperanno la protesta iniziata domenica scorsa. Ma tutti gli altri autotrasportatori indipendenti, assieme ai produttori agricoli e ai pescatori delle marinerie, "continueranno la protesta a oltranza", afferma il comitato 'Forza d'urto'. Un ennesimo colpo alle speranze dei siciliani, stremati da cinque giorni di proteste, dalla penuria di carburante e dagli scaffali dei supermercati che vanno vuotandosi. Numerosi gli arresti per furto di benzina, ad auto e barche, uno dei sintomi dell'esasperazione; mentre ad Agrigento i vigili urbani sono rimasti a piedi per mancanza di carburante. Da questa mattina i vertici del movimento sono riuniti in un'assemblea permanente e aperta a tutti nella zona industriale di Catania. La tensione resta alta. "I presidi non li togliamo e la protesta andra' avanti - spiega Mariano Ferro del Movimento dei forconi - perche' attendiamo ancora risposte concrete. Questo popolo si' e' messo in cammino e non possiamo fermarlo senza una vera ragione. Ma - spiega - allargheremo le maglie dei presidi per permettere il rifornimento delle stazioni di servizio e la presenza di generi di prima necessita'". Il governatore Raffaele Lombardo oggi ha sentito il presidente del Consiglio Mario Monti: "Abbiamo discusso di quanto sta accadendo in Sicilia. Al piu' presto, gia' all'inizio della prossima settimana, ci incontreremo a Roma per affrontare i nodi di una vertenza delicata e complessa. E' la dimostrazione di come nessuno abbia sottovalutato le ragioni di chi sta manifestando. Non condividiamo certo i metodi della protesta, ma dopo il colloquio con Monti sono convinto che riusciremo a sbloccare positivamente la situazione".Nel suo blog, Lombardo ha detto che sta facendo tutto quello che puo', ma che non ha "il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire li' il disagio e la protesta". Sono 26, secondo i dati dei manifestanti, i blocchi stradali principali che interessano sette delle nove province, ognuno dei quali con un coordinatore. Gli autotrasportatori continuano a presidiare i caselli in entrata e uscita a Messina. Ai caselli di Tremestieri si trova la concentrazione maggiore di manifestanti, mentre il resto si trova sul versante opposto, alla barriera di Divieto a Villafranca Tirrena. Situazione difficile anche allo svincolo di Catenanuova (Enna), sull'autostrada A/19, Palermo-Catania. Resistono ancora i blocchi agli svincoli autostradali e sulla statale 114, nel siracusano. Le forze dell'ordine continuano a scortare i trasporti essenziali, tra cui i carichi di ossigeno, destinati agli ospedali e alle cliniche private, che escono dallo stabilimento Air Liquide di Siracusa.
QUESTO E' IL PUNTO:
La Sicilia è in ginocchio. Niente benzina, niente cibo. Strade e porti bloccati, rifiuti invadono alcune città. E' l'effetto delle proteste degli autotrasportatori ma anche di agricoltori e pescatori, raggruppati nel "Movimento dei forconi". Sull'isola le chiamano le "Cinque giornate di Sicilia". Sono i giorni dello sciopero che sta bloccando un'intera regione, con segnali di diffusione anche in Calabria. Difficili da raggiungere anche le mete turistiche. E le proteste rischiano di continuare a oltranza.
Mentre le associazioni di coltivatori e artigiani prendono le distenze, Confindustria insinua il dubbio che dietro alle proteste, partite per l'aumento del prezzo della benzina, ci sia un'infiltrazione della mafia. E lo fa attraverso le parole del suo numero uno in Sicilia: "Stiamo presentando un dossier per documentare la presenza di esponenti vicini alle cosche mafiose ai posti di blocco". Accuse ribadite anche questa mattina sempre da Lo Bello: ""Abbiamo evidenze chiare sul fatto che in molti blocchi e manifestazioni in Sicilia sono presenti esponenti riconducibili a Cosa nostra. Sappiamo che e' cosi' ad Augusta, a Lentini e dove le proteste sono piu' dure", dice il presidente degli industriali siciliani Ivan Lo Bello. "Nostri associati - aggiunge colui che ha messo la firma sul codice antimafia nella sua organizzazione - hanno visto esponenti della criminalita' mafiosa nell'ambito delle manifestazioni. Questo non vuol dire che Cosa nostra stia dietro a questi blocchi, ma che c'e' una presenza inquietante da monitorare attentamente". Per Lo Bello alcune ragioni della protesta sono fondate, ma "la risposta non possono darla coloro che hanno un passato dubbio, o alcuni bravi posti ai crocicchi della protesta, ne' demagoghi in servizio permanente effettivo". Il risultato delle proteste? "L'unico risultato è l'autolesionismo che già produce alla Sicilia per 20 milioni di euro".
L'accusa scatena il finimondo, mentre ai "ribelli" siciliani arrivava la solidarietà di autrasportatori e disoccupati calabresi pronti a mobilitarsi anche occupando oggi la Salerno-Reggio Calabria. Un'accusa rimbalzata a Palazzo d'Orleans, la sede del governo regionale, dove il governatore Raffaele Lombardo con i prefetti delle maggiori città è rimasto impegnato tutto il giorno in un vertice senza esito con i rappresentanti delle cordate più agguerrite, da quelli di "Forza d'urto" ai determinati leader dei "Forconi". Tutti duri e violenti contro Lo Bello che ha trovato sponda nel procuratore di Palermo Francesco Messineo e nel procuratore nazionale antimafia Piero Grasso con riferimento "a fenomeni possibili, da accertare con rigore e severità".
Prende gli applausi invece Maurizio Zamparini, il presidente del Palermo calcio, applaudito ai blocchi dove per radio arrivava la sua voce: "Mafiosi sono quelli che stanno uccidendo l'Italia che produce, non i manifestanti. Probabilmente aderiranno al "Movimento della gente" da noi fondato l'anno scorso a Roma. Stessa rabbia. Agricoltori e autotrasportatori sono disperati perché questo Stato sta uccidendo quelli che lavorano e producono...". Un'apoteosi.
SICILIA STREMATA, "BLOCCHI A OLTRANZA"; SOS A MONTI - I padroncini dell'Aias alla mezzanotte di oggi, come comunicato alla Commissione di garanzia sciopero, interromperanno la protesta iniziata domenica scorsa. Ma tutti gli altri autotrasportatori indipendenti, assieme ai produttori agricoli e ai pescatori delle marinerie, "continueranno la protesta a oltranza", afferma il comitato 'Forza d'urto'. Un ennesimo colpo alle speranze dei siciliani, stremati da cinque giorni di proteste, dalla penuria di carburante e dagli scaffali dei supermercati che vanno vuotandosi. Numerosi gli arresti per furto di benzina, ad auto e barche, uno dei sintomi dell'esasperazione; mentre ad Agrigento i vigili urbani sono rimasti a piedi per mancanza di carburante. Da questa mattina i vertici del movimento sono riuniti in un'assemblea permanente e aperta a tutti nella zona industriale di Catania. La tensione resta alta. "I presidi non li togliamo e la protesta andra' avanti - spiega Mariano Ferro del Movimento dei forconi - perche' attendiamo ancora risposte concrete. Questo popolo si' e' messo in cammino e non possiamo fermarlo senza una vera ragione. Ma - spiega - allargheremo le maglie dei presidi per permettere il rifornimento delle stazioni di servizio e la presenza di generi di prima necessita'". Il governatore Raffaele Lombardo oggi ha sentito il presidente del Consiglio Mario Monti: "Abbiamo discusso di quanto sta accadendo in Sicilia. Al piu' presto, gia' all'inizio della prossima settimana, ci incontreremo a Roma per affrontare i nodi di una vertenza delicata e complessa. E' la dimostrazione di come nessuno abbia sottovalutato le ragioni di chi sta manifestando. Non condividiamo certo i metodi della protesta, ma dopo il colloquio con Monti sono convinto che riusciremo a sbloccare positivamente la situazione".Nel suo blog, Lombardo ha detto che sta facendo tutto quello che puo', ma che non ha "il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire li' il disagio e la protesta". Sono 26, secondo i dati dei manifestanti, i blocchi stradali principali che interessano sette delle nove province, ognuno dei quali con un coordinatore. Gli autotrasportatori continuano a presidiare i caselli in entrata e uscita a Messina. Ai caselli di Tremestieri si trova la concentrazione maggiore di manifestanti, mentre il resto si trova sul versante opposto, alla barriera di Divieto a Villafranca Tirrena. Situazione difficile anche allo svincolo di Catenanuova (Enna), sull'autostrada A/19, Palermo-Catania. Resistono ancora i blocchi agli svincoli autostradali e sulla statale 114, nel siracusano. Le forze dell'ordine continuano a scortare i trasporti essenziali, tra cui i carichi di ossigeno, destinati agli ospedali e alle cliniche private, che escono dallo stabilimento Air Liquide di Siracusa.
Ultima modifica di PeppeJackson il 20.01.12 - 18:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Muta proprio no, è da 2 giorni che ne parlano in tv.
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
veramente sta succedendo da settimane e nessuno ha mai detto niente....ieri marco mazzoli dello zoo di 105 ha chiamato il direttore di studio aperto e gli ha chiesto come mai nessuno ne parla facendo anche dei riferimenti di sottomissione dei media verso la politica e i politici...siamo in un paese alla deriva...e la colpa è solo e soltanto della classe politica...tutti porci...questa è la verità
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- Località:Catania [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Secondo me, sbagliano ad interrompere lo sciopero. I veri problemi li avrebbero causati bloccando tutto per almeno un'altra settimana. In fin dei conti, chi come me non fa un lavoro che lo porta a viaggiare (es. agente di commercio) ed aveva fatto il pieno prima della serrata, ha ancora benzina da vendere (l'unico problema è il pericolo di furti
). Chi si è rifornito prima che gli scaffali dei supermercati si svuotassero (cioè la stragrande maggioranza), non ha problemi di cibo. Insomma, i cittadini privati non stiamo soffrendo più di tanto questo sciopero.

Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
ne parlano su Virgin radio e in rete (le fonti che seguo io). tv non ne guardo quasi mai, ma effettivamente non hanno detto nulla...e poca roba anche a radiorai1.
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Su Radio Capital e su Sky ne parlano da un paio di giorni, però è vero che l'esposizione mediatica è stata a stento mediocre.
Tra me e me facevo una riflessione: se domani mi dicessero che quello che sta accadendo qua si sta verificando in... che ne so... in Molise, risponderei
Cioè, la cosa che più mi ha deluso è che un tale dispiegamento di forze e di uomini, che sta interessando solo la Trinacria e la sua gente, sarebbe stato molto più funzionale se i loro colleghi sparsi per l'Italia avessero preso spunto ed iniziato a bloccare tutto lo stivale! Un po' come sanno fare molto bene in Francia.
E allora sì che se ne sarebbe parlato, a tutti i livelli!
Invece la benzina è finita a noi siculi, i supermercati vuoti sono quelli siculi, la merce che non sta potendo partire per il collocamento sul mercato e per l'expo è quella sicula! Insomma, serve davvero questo movimento con queste modalità?
Tra me e me facevo una riflessione: se domani mi dicessero che quello che sta accadendo qua si sta verificando in... che ne so... in Molise, risponderei
Cioè, la cosa che più mi ha deluso è che un tale dispiegamento di forze e di uomini, che sta interessando solo la Trinacria e la sua gente, sarebbe stato molto più funzionale se i loro colleghi sparsi per l'Italia avessero preso spunto ed iniziato a bloccare tutto lo stivale! Un po' come sanno fare molto bene in Francia.
E allora sì che se ne sarebbe parlato, a tutti i livelli!
Invece la benzina è finita a noi siculi, i supermercati vuoti sono quelli siculi, la merce che non sta potendo partire per il collocamento sul mercato e per l'expo è quella sicula! Insomma, serve davvero questo movimento con queste modalità?
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- Nome:Giuseppe [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Non mi trovo assolutamente d'accordo con questa rivolta,anti democratica e antisociale,una rivolta che non sta recando alcun danno ai poteri forti ma solo ai cittadini!!
è vero che noi adulti qualche giorno possiamo benissimo resistere,ma i bambini e i neonati ??
In paese i supermercati sono vuoti,non 'è più latte e non ci sono più pannolini per i bimbi!!
I camionisti erano al corrente dei blocchi imminenti che si sarebbero fatti oggi già dalla settimana scorsa. A differenza di noi la maggior parte della popolazione era assolutamente ignara e questo a prova del fatto che il fenomeno non nasce come popolare.
Oggi Tutti gli autoveicoli che dovevano dirigersi a Catania sono stati fermati e DOVEVANO dimostrare solidarietà al movimento abbandonando il mezzo,e i commercianti hanno dovuto chiudere le attività per mezza giornata.
Si sono potute intravedere molte cose,e non c'era ovviamente nessuna facoltà nel poter scegliere di aderire o meno. I toni ed i modi erano a dir poco intimidatori, in una maniera che nessun siciliano che voglia campare cent'anni potrebbe mai fraintendere.
I commercianti oggi o chiudevano oppure non sapevano più se trovavano il negozio.
Un amico vicino alla zona dove ci sono stati i blocchi ha potuto assistere alla scena di Un ragazzo africano venditore ambulante, che evidentemente non conosce bene questi codici comportamentali che è stato circondato, gli hanno aperto gli sportelli è fatto capire in maniera poco velata cosa doveva fare.
Non è potuto passare quasi nessuno,solo se c'era qualche visita medica e in tal caso si doveva mostrare qualcosa che lo attestasse.
Purtroppo qua vedo che questa ventata di rivoluzione crea tanto entusiasmo ed accende gli animi di chi, forse, non si rende conto di cosa sta succedendo.Un sacco di ragazzi oggi dovevano darsi degli esami,nulla da fare,non sono potuti andare a Catania,oppure sono riusciti a passare solo dopo ore.
Questa azione non è in alcun modo fatta per dare alcun beneficio ai siciliani. Nessuno si è presentato al palazzo della regione per pretendere una migliore gestione delle risorse, una riduzione dei costi e tutte una serie di progetti utili alla Sicilia
NESSUNO
CIO CHE E' IN CORSO E' UNA MACRO ESTORSIONE.
qui questi forcaioli stanno mostruosamente speculando sul disagio e l'ignoranza della gente per costruirsi un credito politico, a partire da Forza Nuova(partito neo fascista) che si cela dietro, così come tanti altri individui di discutibile reputazione!!
A mio avviso Ciascun cittadino e ciascuna categoria, in qualsiasi regione di Italia in questo momento è in difficoltà, ma l'uso della violenza e della prepotenza per l'accaparramento di privilegi non è ammissibile.
Tutto ciò e molto triste e mi amareggia tantissimo, come siciliano,perchè sono d'accordissimo allo sciopero,ma non in queste condizioni e in questa maniera,stile squadracce di Mussolini che manganellavano!!
è vero che noi adulti qualche giorno possiamo benissimo resistere,ma i bambini e i neonati ??
In paese i supermercati sono vuoti,non 'è più latte e non ci sono più pannolini per i bimbi!!
I camionisti erano al corrente dei blocchi imminenti che si sarebbero fatti oggi già dalla settimana scorsa. A differenza di noi la maggior parte della popolazione era assolutamente ignara e questo a prova del fatto che il fenomeno non nasce come popolare.
Oggi Tutti gli autoveicoli che dovevano dirigersi a Catania sono stati fermati e DOVEVANO dimostrare solidarietà al movimento abbandonando il mezzo,e i commercianti hanno dovuto chiudere le attività per mezza giornata.
Si sono potute intravedere molte cose,e non c'era ovviamente nessuna facoltà nel poter scegliere di aderire o meno. I toni ed i modi erano a dir poco intimidatori, in una maniera che nessun siciliano che voglia campare cent'anni potrebbe mai fraintendere.
I commercianti oggi o chiudevano oppure non sapevano più se trovavano il negozio.
Un amico vicino alla zona dove ci sono stati i blocchi ha potuto assistere alla scena di Un ragazzo africano venditore ambulante, che evidentemente non conosce bene questi codici comportamentali che è stato circondato, gli hanno aperto gli sportelli è fatto capire in maniera poco velata cosa doveva fare.
Non è potuto passare quasi nessuno,solo se c'era qualche visita medica e in tal caso si doveva mostrare qualcosa che lo attestasse.
Purtroppo qua vedo che questa ventata di rivoluzione crea tanto entusiasmo ed accende gli animi di chi, forse, non si rende conto di cosa sta succedendo.Un sacco di ragazzi oggi dovevano darsi degli esami,nulla da fare,non sono potuti andare a Catania,oppure sono riusciti a passare solo dopo ore.
Questa azione non è in alcun modo fatta per dare alcun beneficio ai siciliani. Nessuno si è presentato al palazzo della regione per pretendere una migliore gestione delle risorse, una riduzione dei costi e tutte una serie di progetti utili alla Sicilia
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qui questi forcaioli stanno mostruosamente speculando sul disagio e l'ignoranza della gente per costruirsi un credito politico, a partire da Forza Nuova(partito neo fascista) che si cela dietro, così come tanti altri individui di discutibile reputazione!!
A mio avviso Ciascun cittadino e ciascuna categoria, in qualsiasi regione di Italia in questo momento è in difficoltà, ma l'uso della violenza e della prepotenza per l'accaparramento di privilegi non è ammissibile.
Tutto ciò e molto triste e mi amareggia tantissimo, come siciliano,perchè sono d'accordissimo allo sciopero,ma non in queste condizioni e in questa maniera,stile squadracce di Mussolini che manganellavano!!
Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
anche il punto di vista di peppe è interessante, voi che siete lì scrivete, così noi riusciamo a farci un'idea migliore di quello che sta avvenendo...
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Ieri so andato a Palermo per motivi personali, in AUTOSTRADA ERO SOLO... PASSAVA QUALCHE MACCHINA, PER IL RESTO TUTTO BLOCCATO A PALERMO, non passano manco i camion con pannolini e farmaci... tutti fermi e protesta che si sta estendendo in Calabria, a Messina traghettano solo le macchine, i camion con i viveri che devono andare al nord come quelli con la frutta vengono bloccati a Messina Boccetta

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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Grazie socio... qui produciamo la benzina a priolo e siracusa al petrolchimico e noi la paghiamo quasi a 1.90.... e meno male che siamo a statuto speciale....RUMePERA ha scritto:ne parlano su Virgin radio e in rete (le fonti che seguo io). tv non ne guardo quasi mai, ma effettivamente non hanno detto nulla...e poca roba anche a radiorai1.
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... ca/185009/
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Quello di prima era scritto da me,questo invece è un articolo interessantissimo di un ragazzo di Augusta:
Per una volta, sento di esprimere una voce fuori dal coro. Un pensiero distonico rispetto all’apparente assuefazione che sembra aver investito, senza troppi punti di domanda, le migliaia di persone unite nelle manifestazioni di questi giorni in tutta la Sicilia. Il movimento dei Forconi, gli autotrasportatori, i pescatori, gli agricoltori e i braccianti, disoccupati, studenti, comitati, associazioni. Tutti accomunati dalla voglia di scendere in strada e protestare. Qualcuno parla di “rivoluzione culturale”, altri di “riscatto del popolo siciliano”, altri ancora, in perfetto stile leghista, di “lotta per una Sicilia libera da Roma ladrona”. E così via, in un’escalation di imbarbarimento generale e di profetismo che sembra non lasciare spazio a giudizi e richiederebbe un’adesione acritica alla mobilitazione, senza remore, nè perplessità. Qualunquismo, demagogia e tanta confusione. Ma, come dicono i “rivoluzionari” di questi giorni, l’importante è bloccare tutto, fermare la Regione e farsi sentire. Ma per cosa? A quale fine? Cosa si propone? quali le idee? Cosa si rivendica?
Questi e molti altri sono i dubbi, più che legittimi, nutriti da chi come me rifiuta di abdicare alle proprie facoltà intellettive per buttarsi nella mischia. E non si tratta di banale e aprioristica diffidenza. Per gli individui abituati a pensare e riflettere prima di agire, accettare di prendere parte ad una manifestazione popolare ( e sentirsene parte!), qualunque essa sia, implica innanzitutto la libertà di scelta in assoluta autonomia e secondo coscienza. E come scegliere se non dopo averne appreso la reale sostanza?
L’informazione sui fatti, la comprensione di essi, rendono il cittadino libero e consapevole. In democrazia, chi si fa promotore di una presunta battaglia ha il diritto-dovere di farsi capire, prima ancora di chiamare le persone a raccolta. Deve sapere da che parte andare, quali strade imboccare, e quanto è disposto ad accogliere le idee e le proposte dei cittadini che intende coinvolgere. In parole spicciole, occorre avere ben chiari propositi e finalità delle azioni promosse.
Limitarsi a protestare non basta. E non prospetta nulla di buono. Il disagio che coinvolge i siciliani, il sud – i più vessati dalla crisi economica e dalle scelte irresponsabili dei governi – è chiaro a tutti e rischia di degenerare in qualcosa di più grave e serio. Una protesta “senza testa”, seppur mossa da innegabili ragioni, può sfociare in violenta ribellione e caos. Può liberare la strada a frange estremistiche pronte alla strumentalizzazione e a far danno. E questo sarebbe il definitivo fallimento di una lotta per il bene comune. Un film vecchio e già visto.
Per questo, occorre prima di tutto stabilire la rotta da seguire. Mettere nero su bianco una linea programmatica su cui convenire. Se è vero che questa battaglia non é solo di alcune categorie, ma è di tutta la parte sana di questa Sicilia, l’apporto “intellettuale” dei cittadini – di tutti, dal pescatore al professore – non può e non deve mancare. Immagino uno straordinario laboratorio Culturale e Politico a cielo aperto.
Una gigantesca “agorà partecipata”articolata in varie assemblee-distretti, nelle piazze, da Trapani a Siracusa, che lavori attivamente nella redazione di una “Costituzione dei cittadini”, di un documento popolare di rivendicazione che contenga delle proposte concrete e innovative sulle tematiche più rilevanti: ambiente, cultura, lavoro, servizi, tassazione. Sarebbe il primo storico atto normativo frutto di un vero e proprio cantiere di democrazia diretta, pura emanazione del popolo, da presentare ai governi nazionale e regionale che sarebbero chiamati a discuterne nelle sedi istituzionali. Le idee, prima dei forconi e dei numeri, sono la vera forza d’urto.
- MrVaridoianis
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- Iscritto il:26.07.08 - 11:16 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Sono d'accordissimo con il punto di vista di ogeid, se si eccettua il fatto che lui non ammette affatto quel tipo di rivoluzione mentre io si. Ma ad una condizione. Bisogna SAPERE per cosa si sta protestando, PROPORRE delle strade alternative, il che implica il dover STUDIARE da capo a fondo la situazione per cui si intende combattere.
Queste proteste sono, come al solito, strumentalizzazioni. Di gente ignorante, che vuole "mandarli a casa" ma non sa neanche chi sono e che mestiere svolgono. Ho sentito qualcosa ieri sera a Porta a Porta, era gente volenterosa ma fondamentalmente molto ignorante. Bisogna avere l'umiltà di capire che per combattere il potere bisogna conoscerlo, conoscerlo significa studiare, documentarsi, e non bloccare i trasporti per fare un po' di clamore per poi ritornare alla vita di sempre (perchè è così che finisce ogni protesta di questo genere).
Piccolo appunto: i siciliani vogliono pagare meno la benzina perchè è lì che buona parte del petrolio viene raffinato per essere poi distrubuito. In Basilicata viene estratta una quantità di petrolio che copre più del 6% del fabbisogno nazionale, e non abbiamo agevolazioni di nessun tipo. Anzi.
Queste proteste sono, come al solito, strumentalizzazioni. Di gente ignorante, che vuole "mandarli a casa" ma non sa neanche chi sono e che mestiere svolgono. Ho sentito qualcosa ieri sera a Porta a Porta, era gente volenterosa ma fondamentalmente molto ignorante. Bisogna avere l'umiltà di capire che per combattere il potere bisogna conoscerlo, conoscerlo significa studiare, documentarsi, e non bloccare i trasporti per fare un po' di clamore per poi ritornare alla vita di sempre (perchè è così che finisce ogni protesta di questo genere).
Piccolo appunto: i siciliani vogliono pagare meno la benzina perchè è lì che buona parte del petrolio viene raffinato per essere poi distrubuito. In Basilicata viene estratta una quantità di petrolio che copre più del 6% del fabbisogno nazionale, e non abbiamo agevolazioni di nessun tipo. Anzi.
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- Località:CATANIA [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
Forza d'urto: "Noi andiamo avanti"
A mezzanotte la fine del blocco dei tir, ma il movimento ha chiesto alla questura la proroga per i presìdi ai caselli: "Sciopero a oltranza, anche se in maniera meno dura. Vogliamo dignità per i siciliani". Studenti in corteo a Palermo bruciano la bandiera italiana. Lombardo: "Mercoledì incontrerò Monti, la protesta va portata a Roma". Carburante introvabile, ladri in azione e città deserte. Ospedali e farmacie in difficoltà, nei supermercati scarseggiano acqua, latte e carne
A mezzanotte la fine del blocco dei tir, ma il movimento ha chiesto alla questura la proroga per i presìdi ai caselli: "Sciopero a oltranza, anche se in maniera meno dura. Vogliamo dignità per i siciliani". Studenti in corteo a Palermo bruciano la bandiera italiana. Lombardo: "Mercoledì incontrerò Monti, la protesta va portata a Roma". Carburante introvabile, ladri in azione e città deserte. Ospedali e farmacie in difficoltà, nei supermercati scarseggiano acqua, latte e carne
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Re: La SICILIA e' Bloccata l'italia è muta
PeppeJackson ha scritto: Ospedali e farmacie in difficoltà, nei supermercati scarseggiano acqua, latte e carne
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