Cannabis per uso terapeutico: via libera nelle Marche
Inviato: 03.04.08 - 17:12
La Regione Marche apre alla cannabis per uso terapeutico. La giunta ha autorizzato i servizi di farmacia delle Aziende ospedaliere, dell'Inrca e delle Asur a garantire l'erogazione dei cannabinoidi a carico del Servizio sanitario regionale.
Attualmente non sono disponibili in Italia formulazioni commerciali registrate, basate su principi attivi e su derivati di sintesi dei cannabinoidi. Questi farmaci sono reperibili solo in alcuni Paesi europei e Nordamericani, in Israele e in Sudafrica.
Il ministero della Salute ha inserito lo scorso anno alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi nella nuova classificazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Questo fa sì che alle farmacie ospedaliere sia consentita l'importazione di tali medicinali purchè abbiano acquisito la prescrizione medica, l'assunzione di responsabilità del medico e l'autorizzazione all'importazione concessa dall'Ufficio centrale stupefacenti del Ministero della Salute.
L'uso di questi farmaci è indicato nella spasticità secondaria a malattie neurologiche, nella nausea e nel vomito non sufficientemente controllati indotti da chemioterapia o radioterapia, nel dolore cronico neuropatico.
Attualmente non sono disponibili in Italia formulazioni commerciali registrate, basate su principi attivi e su derivati di sintesi dei cannabinoidi. Questi farmaci sono reperibili solo in alcuni Paesi europei e Nordamericani, in Israele e in Sudafrica.
Il ministero della Salute ha inserito lo scorso anno alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi nella nuova classificazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Questo fa sì che alle farmacie ospedaliere sia consentita l'importazione di tali medicinali purchè abbiano acquisito la prescrizione medica, l'assunzione di responsabilità del medico e l'autorizzazione all'importazione concessa dall'Ufficio centrale stupefacenti del Ministero della Salute.
L'uso di questi farmaci è indicato nella spasticità secondaria a malattie neurologiche, nella nausea e nel vomito non sufficientemente controllati indotti da chemioterapia o radioterapia, nel dolore cronico neuropatico.
