Troppi infortuni? Bisogna cambiare preparazione
Come volevasi dimostrare.
Alla fine hanno vinto i giocatori, nel Milan cambierà tutto dal punto di vista medico. In questi mesi avevamo più volte segnalato come il rapporto di fiducia tra medico e paziente si fosse pericolosamente incrinato. I casi Nesta e Borriello, ancor più che Kakà, ne erano una dimostrazione. È vero, il Milan Lab e il dottor Messerman (responsabile del centro, ndr) non erano direttamente responsabili delle cure, ma dei recuperi sì.
Tutto questo deve far riflettere. Il problema è che le grandi squadre devono ripensare al loro modo di prepararsi: i metodi utilizzati dai preparatori medici italiani erano all'avanguardia, ma non si sono adattati alle nuove esigenze. In Inghilterra e Spagna corrono di più. Il motivo è molto semplice: ci si allena giocando. Il preparatore pensa soprattutto agli scarichi. Da noi, invece, muscolature e articolazioni sono portate al limite e si rompono. Siamo stati orgogliosi di essere stati all'avanguardia, ora dobbiamo essere modesti nel capire che sbagliamo.
Troppi infortuni? Bisogna cambiare preparazione
- 19angelo85
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Re: Troppi infortuni? Bisogna cambiare preparazione
Ho sentito anche su sky che Milanlab ha fatto più danni che cose utili. Tra le cose positive c'è che è molto semplice vedere la condizione fisica di un calciatore ma, per ciò che riguarda la fase del recupero, ha fatto molti danni e per questo l'anno prossimo le cose cambieranno.
Condivido anche il fatto che in Spagna e in Inghilterra corrono di più e la colpa è riconducibile a una preparazione sbagliata e a un esasperato lavoro sui muscoli e sulle articolazioni come dice giustamente Caressa. Però non bisogna dimenticare anche le condizioni dei vari campi di allenamento di Trigoria, lo stadio San Siro dove giocano ogni domenica Inter e Milan e altre strutture che non sono assolutamente all'altezza della situazione.
Condivido anche il fatto che in Spagna e in Inghilterra corrono di più e la colpa è riconducibile a una preparazione sbagliata e a un esasperato lavoro sui muscoli e sulle articolazioni come dice giustamente Caressa. Però non bisogna dimenticare anche le condizioni dei vari campi di allenamento di Trigoria, lo stadio San Siro dove giocano ogni domenica Inter e Milan e altre strutture che non sono assolutamente all'altezza della situazione.