Si parla ormai da molti anni del problema dei 'nostri' settori giovanili. L’Italia, evidentemente, ha fatto parecchi passi indietro rispetto al decennio scorso quando le nazionali giovanili erano tra le più attrezzate e vincenti. Ora non più. La colpa, secondo il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini, è dell’eccessivo numero di stranieri che impedirebbero la crescita dei ragazzi nostrani. "Gli stranieri che sono in serie B, in Lega Pro e anche nello stesso campionato Primavera sono troppi e creano problemi, sono un 'tappo' alla crescita dei nostri giovani – afferma l’ex giocatore del Milan.
Albertini ha le idee ben chiare e trova una soluzione, peraltro già utilizzata in altri Paesi. "Non basta più il campionato Primavera, ci vuole una seconda squadra, come in Spagna e nelle altre nazioni. Un Juve 2 o Inter 2 che possano giocare nei Dilettanti o in Lega Pro: questi ragazzi devono misurarsi con gente più grande di loro, non coi coetanei. Serve un campionato vero per farli crescere".
Infine il vicepresidente della federazione parla del problema economico che ha coinvolto molte società nelle ultime stagioni: "Non si può andare avanti ogni anno con società che scompaiono, coi ripescaggi. Gli stipendi alti? Non sono tutti. Negli ultimi tempi c'è stata una consistente diminuzione degli ingaggi ma almeno per i grossi club si può prevedere un tetto minimo di stipendio e il resto legato ai premi".
Fonte: Yahoo-Eurosport
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