Caro Sdengo.....

[19angelo85]

Caro Sdengo...

Anche questa volta sei riuscito a riempire le pagine dei giornali con una impresa importante, in una piazza importante, con una squadra che hai reso importante. Sono d’accordo con te, questa è la tua più grande soddisfazione che hai raggiunto e non perché hai voluto dimenticare di colpo le annate di Foggia o quelle di Roma ma perché hai vinto dopo che ti avevano detto che eri finito, che eri ormai un vecchio pensionato il cui rapporto con il calcio esisteva solo attraverso i rotocalchi sportivi.

Ma tu che sei stato uno diverso, uno dei pochi anticonformisti in un mondo dominato dalla ovvietà e dalla bugia, anche questa volta, hai avuto ragione dimostrando che non eri al capolinea.

Da foggiano avrei voluto festeggiare con te, perché il tuo progetto era quello ma, considerando dove è il Foggia e dove sei tu adesso, forse ho capito la tua scelta e solo adesso la rispetto senza se e senza ma; le nostre strade non si incroceranno più, un po’ perché l’età passa anche per te e un po’ perché sarà molto difficile che noi torneremo a lottare per qualcosa di importante tanto da meritarti ancora; i miracoli si avverano una sola volta e noi eravamo stati fortunati ad avere una doppia chance.

Resti comunque un mito, una persona da imitare ma che non verrà mai uguagliata, resterai un vincente silenzioso e un perdente scomodo perché tu sei unico e tale resterai.

Hai vinto nel giorno delle rivincite, nel giorno in cui a Torino piangevano i bianconeri e festeggiavano i granata, nel giorno in cui il Napoli portava a casa un trionfo che mancava in bacheca dai tempi di Maradona e nel giorno in cui Valentino Rossi dimostrava al mondo di non essere finito… mancavi solo tu a dispetto di chi ti voleva ancora seduto su una panchina a leggere il giornale.

Complimenti ancora per il successo, da foggiano ti dico di essere genuinamente invidioso perché forse mi ero illuso che avresti potuto un giorno esultare tra bandiere rossonere ma evidentemente era già tutto scritto nel tuo destino.

Sono anche contento perché questa vittoria un po’ ti consola per la disgrazia che hai subito essendo stato privato dell’affetto di colui che da decenni consideravi un po’ un tuo figlioccio, evento che ti ha fatto piangere in pubblico, dimostrando che alla fine anche tu sei in carne ed ossa come noi e non il freddo uomo che conoscevamo: se sono contento per la tua vittoria è anche perché saprai a chi dedicarla.

Ti auguro un futuro ancora più roseo con questa o con un’altra squadra perché tiferò non per i tuoi colori ma solo ed esclusivamente per te, uomo vero in un mondo falso.

[Meridiano]

Caro Sdengo...

Anche questa volta sei riuscito a riempire le pagine dei giornali con una impresa importante, in una piazza importante, con una squadra che hai reso importante. Sono d’accordo con te, questa è la tua più grande soddisfazione che hai raggiunto e non perché hai voluto dimenticare di colpo le annate di Foggia o quelle di Roma ma perché hai vinto dopo che ti avevano detto che eri finito, che eri ormai un vecchio pensionato il cui rapporto con il calcio esisteva solo attraverso i rotocalchi sportivi.

Ma tu che sei stato uno diverso, uno dei pochi anticonformisti in un mondo dominato dalla ovvietà e dalla bugia, anche questa volta, hai avuto ragione dimostrando che non eri al capolinea.

Da foggiano avrei voluto festeggiare con te, perché il tuo progetto era quello ma, considerando dove è il Foggia e dove sei tu adesso, forse ho capito la tua scelta e solo adesso la rispetto senza se e senza ma; le nostre strade non si incroceranno più, un po’ perché l’età passa anche per te e un po’ perché sarà molto difficile che noi torneremo a lottare per qualcosa di importante tanto da meritarti ancora; i miracoli si avverano una sola volta e noi eravamo stati fortunati ad avere una doppia chance.

Resti comunque un mito, una persona da imitare ma che non verrà mai uguagliata, resterai un vincente silenzioso e un perdente scomodo perché tu sei unico e tale resterai.

Hai vinto nel giorno delle rivincite, nel giorno in cui a Torino piangevano i bianconeri e festeggiavano i granata, nel giorno in cui il Napoli portava a casa un trionfo che mancava in bacheca dai tempi di Maradona e nel giorno in cui Valentino Rossi dimostrava al mondo di non essere finito … mancavi solo tu a dispetto di chi ti voleva ancora seduto su una panchina a leggere il giornale.

Complimenti ancora per il successo, da foggiano ti dico di essere genuinamente invidioso perché forse mi ero illuso che avresti potuto un giorno esultare tra bandiere rossonere ma evidentemente era già tutto scritto nel tuo destino.

Sono anche contento perché questa vittoria un po’ ti consola per la disgrazia che hai subito essendo stato privato dell’affetto di colui che da decenni consideravi un po’ un tuo figlioccio, evento che ti ha fatto piangere in pubblico, dimostrando che alla fine anche tu sei in carne ed ossa come noi e non il freddo uomo che conoscevamo: se sono contento per la tua vittoria è anche perché saprai a chi dedicarla.

Ti auguro un futuro ancora più roseo con questa o con un’altra squadra perché tiferò non per i tuoi colori ma solo ed esclusivamente per te, uomo vero in un mondo falso.