Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Signori
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(ANSA) - "Mandateci gli atti per consentirci di accelerare sul versante sportivo dell'inchiesta". E' il senso di una telefonata che il capo della procura della Figc, Stefano Palazzi, ha fatto di nuovo (dopo quella susseguente allo scoppio dello scandalo) al Pm di Cremona, Roberto Di Martino. La risposta del magistrato è stata collaborativa: ha preannunciato l'arrivo delle prime carte entro la settimana.
E' escluso quindi, si fa presente in ambienti federali, l'arrivo di parte della documentazione per oggi.
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
di Carlo Tarallo per Dagospia (07/06/2011)
Calciomarcio come un frullatore impazzito: tutti dentro!!!
Intanto spunta pure la "pista austriaca" sul campionato appena terminato: un bookmaker avrebbe segnalato scommesse anomale su mezza Serie A. "Il bookmaker austriaco Skysport365 - scrive ilmattino.it - dovrebbe consegnare nei prossimi giorni ai magistrati l'elenco di dieci partite della serie A appena conclusa su cui si sono registrate scommesse «anomale». Sugli incontri sarebbero state registrate puntate elevate, tanto da costringere il bookmaker a sospendere le giocate.
Flusso di puntate che si sarebbe riversato successivamente sui siti asiatici costringendo anche questi ultimi a fermare gli scommettitori. Tra le partite indicate ci sarebbero due incontri della Lazio e almeno uno del Napoli. Che vi siano state puntate non regolari sugli incontri di queste formazioni, viene comunque fatto notare, non significa che le squadre siano direttamente coinvolte. Tra le squadre di serie A che comparirebbero nella lista dell'agenzia di scommesse, ci sarebbero tra le altre anche la Roma, il Lecce, il Bologna e il Cagliari".
CALCIOSCOMMESSE: PARTITA PER PARTITA I MOVIMENTI ANOMALI DEI MATCH SOTTO INCHIESTA
Tutta Italia puntava sull' «1 primo tempo» di Atalanta-Piacenza - addirittura il 97% del totale - e sulla vittoria del Siena contro il Sassuolo sin dai primi 45 minuti (89%). E' quanto emerge dall'analisi che Agipronews ha compiuto sui dati forniti dai principali concessionari di scommesse.
Di seguito i dati dettagliati sulle scommesse di 16 delle 18 partite sotto inchiesta.
MONZA-CREMONESE (21/11/10): Più di una scommessa su due (siamo circa al 52%) va sulla «X», quotata a 2,55. Il match è finito 2-2.
SPAL-CREMONESE (16/01/2011): Oltre il 91% delle scommesse finisce sul segno «1», offerto in apertura a 1,80 e poi ritoccato fino a 1,60. L'incontro, però, termina sull'1-1.
BENEVENTO-VIAREGGIO (13/02/2011): anche in questo caso preferenza assoluta sul segno «1», scelto nel 99% delle giocate e "tagliato" da 1,45 a 1,35. La partita poi si conclude sul 2-2: l'esito finale è "sballato", ma il risultato premia il 96% degli scommettitori che hanno puntato sull'Over (almeno tre reti nel corso dell'incontro). Valeva 2,30, contro l'1,50 dell'Under (massimo due gol).
LIVORNO-ASCOLI (25/02/2011): ancora una volta plebiscito per i padroni di casa, con l'«1» al 94% di preferenze (a quota 1,70, poi abbassata a 1,60), e ancora una volta un errore, visto l'1-1 finale.
VERONA-RAVENNA (27/02/2011): stavolta festeggia il "club" dell'«1». Il 94% degli scommettitori punta sul Verona (prima a 1,70, poi a 1,60), che porta a casa i tre punti con un secco 4-2.
BENEVENTO-COSENZA (28/2/2011): come già successo in occasione di Benevento-Viareggio, anche stavolta l'"abbuffata" di giocate si concentra su due tipologie di scommessa. L'«1» (a 1,50) è l'esito prescelto nel 91% delle giocate, in coppia con l'Over, all'84%, quotato in partenza a 2,00 e poi passato a 1,82. La partita finisce 3-1.
ASCOLI-ATALANTA (12/3/2011): circa il 66% degli scommettitori punta sicuro sul segno «2», dato a 2,10. Ma al fischio finale le squadre escono dal campo sull'1-1, punteggio che premia il 26% delle puntate che ha creduto nella «X».
TARANTO-BENEVENTO (13/3/2011): il pareggio a 2,75 fa gola e ottiene il 52% delle preferenze. Va male, perché la partita finisce 3-1, anche se chi ha scommesso sull'Over a 2,15 (il 51% degli scommettitori) può esultare.
ATALANTA-PIACENZA (19/3/2011): è probabilmente il match più "bersagliato" dagli scommettitori. Percentuali bulgare si registrano sia sull'«1» classico (95%, e quota che passa da 1,50 a 1,30), sia, soprattutto, su due varianti. La vittoria dell'Atalanta già alla fine dei primi 45 minuti («1 primo tempo») viene pronosticata nel 97% delle giocate, con relativo aggiustamento della quota da 2,00 a 1,50.
f Ancora più drastico il crollo per l'esito parziale/finale «1/1» (bergamaschi in vantaggio sia alla fine della prima frazione, sia al fischio finale): da 2,15 precipita a 1,55 visto il 98% di preferenze. Previsioni che trovano riscontro sul campo, con l'Atalanta avanti per 3-0 già al termine del primo tempo (il 3-0 sarà anche il risultato finale). Sotto i riflettori anche l'Over, preferito nel 77% dei casi a quota 2,05.
ALESSANDRIA-RAVENNA (20/3/2011): piemontesi dati vincenti nel 77% delle scommesse, a quota 1,90, il pareggio (2,85) è al 20%. L'incontro si chiude sul 2-1.
INTER-LECCE (20/3/2011): l'allerta è scattata per le percentuali eccessive sull'Over 3,5 (almeno quattro gol al novantesimo). L'esito "alto" aveva totalizzato l'80% delle giocate (con una quota passata da 2,40 a 2,00), ma il match non va oltre l'1-0.
BENEVENTO-PISA (21/3/2011): fiducia netta al Benevento (87%), offerto a 1,55. Traffico consistente anche sull'Over (a 1,92), che arriva al 70%, ma viene smentito dal risultato sul campo: 1-0.
PADOVA-ATALANTA (26/3/2011): i bergamaschi, offerti a 2,45, ottengono la maggior parte delle preferenze (58%), ma va forte anche il pareggio (2,50), che ottiene il 26%. Finisce 1-1.
RAVENNA-SPEZIA (27/3/2011): il Ravenna è il più giocato (73%), ma c'è da segnalare la forte "discesa" in quota dello Spezia, che con il 12% delle giocate passa da 4,25 a 3,60. Gli spezzini vincono per 1-0.
SIENA-SASSUOLO (27/3/2011): come per Atalanta-Piacenza le giocate impazzano. L'«1» vale 1,55 e vola al 97%, l'esito parziale/finale «1/1» fa il paio con l'89% delle scommesse e con una quota che da 2,35 si abbassa a 1,75. I bianconeri si impongono poi per 4-0 e a festeggiare è anche chi ha puntato sull'Over (circa il 63% degli scommettitori) a 2,02.
REGGIANA-RAVENNA (10/4/2011): la Reggiana è favorita sia in quota (1,85) che nelle percentuali di gioco (83%). La «X» si ferma al 15% (a 2,70). Al fischio finale la Reggiana vince per 3-0.
Calciomarcio come un frullatore impazzito: tutti dentro!!!
Intanto spunta pure la "pista austriaca" sul campionato appena terminato: un bookmaker avrebbe segnalato scommesse anomale su mezza Serie A. "Il bookmaker austriaco Skysport365 - scrive ilmattino.it - dovrebbe consegnare nei prossimi giorni ai magistrati l'elenco di dieci partite della serie A appena conclusa su cui si sono registrate scommesse «anomale». Sugli incontri sarebbero state registrate puntate elevate, tanto da costringere il bookmaker a sospendere le giocate.
Flusso di puntate che si sarebbe riversato successivamente sui siti asiatici costringendo anche questi ultimi a fermare gli scommettitori. Tra le partite indicate ci sarebbero due incontri della Lazio e almeno uno del Napoli. Che vi siano state puntate non regolari sugli incontri di queste formazioni, viene comunque fatto notare, non significa che le squadre siano direttamente coinvolte. Tra le squadre di serie A che comparirebbero nella lista dell'agenzia di scommesse, ci sarebbero tra le altre anche la Roma, il Lecce, il Bologna e il Cagliari".
CALCIOSCOMMESSE: PARTITA PER PARTITA I MOVIMENTI ANOMALI DEI MATCH SOTTO INCHIESTA
Tutta Italia puntava sull' «1 primo tempo» di Atalanta-Piacenza - addirittura il 97% del totale - e sulla vittoria del Siena contro il Sassuolo sin dai primi 45 minuti (89%). E' quanto emerge dall'analisi che Agipronews ha compiuto sui dati forniti dai principali concessionari di scommesse.
Di seguito i dati dettagliati sulle scommesse di 16 delle 18 partite sotto inchiesta.
MONZA-CREMONESE (21/11/10): Più di una scommessa su due (siamo circa al 52%) va sulla «X», quotata a 2,55. Il match è finito 2-2.
SPAL-CREMONESE (16/01/2011): Oltre il 91% delle scommesse finisce sul segno «1», offerto in apertura a 1,80 e poi ritoccato fino a 1,60. L'incontro, però, termina sull'1-1.
BENEVENTO-VIAREGGIO (13/02/2011): anche in questo caso preferenza assoluta sul segno «1», scelto nel 99% delle giocate e "tagliato" da 1,45 a 1,35. La partita poi si conclude sul 2-2: l'esito finale è "sballato", ma il risultato premia il 96% degli scommettitori che hanno puntato sull'Over (almeno tre reti nel corso dell'incontro). Valeva 2,30, contro l'1,50 dell'Under (massimo due gol).
LIVORNO-ASCOLI (25/02/2011): ancora una volta plebiscito per i padroni di casa, con l'«1» al 94% di preferenze (a quota 1,70, poi abbassata a 1,60), e ancora una volta un errore, visto l'1-1 finale.
VERONA-RAVENNA (27/02/2011): stavolta festeggia il "club" dell'«1». Il 94% degli scommettitori punta sul Verona (prima a 1,70, poi a 1,60), che porta a casa i tre punti con un secco 4-2.
BENEVENTO-COSENZA (28/2/2011): come già successo in occasione di Benevento-Viareggio, anche stavolta l'"abbuffata" di giocate si concentra su due tipologie di scommessa. L'«1» (a 1,50) è l'esito prescelto nel 91% delle giocate, in coppia con l'Over, all'84%, quotato in partenza a 2,00 e poi passato a 1,82. La partita finisce 3-1.
ASCOLI-ATALANTA (12/3/2011): circa il 66% degli scommettitori punta sicuro sul segno «2», dato a 2,10. Ma al fischio finale le squadre escono dal campo sull'1-1, punteggio che premia il 26% delle puntate che ha creduto nella «X».
TARANTO-BENEVENTO (13/3/2011): il pareggio a 2,75 fa gola e ottiene il 52% delle preferenze. Va male, perché la partita finisce 3-1, anche se chi ha scommesso sull'Over a 2,15 (il 51% degli scommettitori) può esultare.
ATALANTA-PIACENZA (19/3/2011): è probabilmente il match più "bersagliato" dagli scommettitori. Percentuali bulgare si registrano sia sull'«1» classico (95%, e quota che passa da 1,50 a 1,30), sia, soprattutto, su due varianti. La vittoria dell'Atalanta già alla fine dei primi 45 minuti («1 primo tempo») viene pronosticata nel 97% delle giocate, con relativo aggiustamento della quota da 2,00 a 1,50.
f Ancora più drastico il crollo per l'esito parziale/finale «1/1» (bergamaschi in vantaggio sia alla fine della prima frazione, sia al fischio finale): da 2,15 precipita a 1,55 visto il 98% di preferenze. Previsioni che trovano riscontro sul campo, con l'Atalanta avanti per 3-0 già al termine del primo tempo (il 3-0 sarà anche il risultato finale). Sotto i riflettori anche l'Over, preferito nel 77% dei casi a quota 2,05.
ALESSANDRIA-RAVENNA (20/3/2011): piemontesi dati vincenti nel 77% delle scommesse, a quota 1,90, il pareggio (2,85) è al 20%. L'incontro si chiude sul 2-1.
INTER-LECCE (20/3/2011): l'allerta è scattata per le percentuali eccessive sull'Over 3,5 (almeno quattro gol al novantesimo). L'esito "alto" aveva totalizzato l'80% delle giocate (con una quota passata da 2,40 a 2,00), ma il match non va oltre l'1-0.
BENEVENTO-PISA (21/3/2011): fiducia netta al Benevento (87%), offerto a 1,55. Traffico consistente anche sull'Over (a 1,92), che arriva al 70%, ma viene smentito dal risultato sul campo: 1-0.
PADOVA-ATALANTA (26/3/2011): i bergamaschi, offerti a 2,45, ottengono la maggior parte delle preferenze (58%), ma va forte anche il pareggio (2,50), che ottiene il 26%. Finisce 1-1.
RAVENNA-SPEZIA (27/3/2011): il Ravenna è il più giocato (73%), ma c'è da segnalare la forte "discesa" in quota dello Spezia, che con il 12% delle giocate passa da 4,25 a 3,60. Gli spezzini vincono per 1-0.
SIENA-SASSUOLO (27/3/2011): come per Atalanta-Piacenza le giocate impazzano. L'«1» vale 1,55 e vola al 97%, l'esito parziale/finale «1/1» fa il paio con l'89% delle scommesse e con una quota che da 2,35 si abbassa a 1,75. I bianconeri si impongono poi per 4-0 e a festeggiare è anche chi ha puntato sull'Over (circa il 63% degli scommettitori) a 2,02.
REGGIANA-RAVENNA (10/4/2011): la Reggiana è favorita sia in quota (1,85) che nelle percentuali di gioco (83%). La «X» si ferma al 15% (a 2,70). Al fischio finale la Reggiana vince per 3-0.
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
di Dagospia.com (07/06/2011)
Tutto quello che avreste voluto sapere sul calcio e mai avete osato chiedere
Premessa: il rapporto malsano tra calcio e scommesse balza agli "orrori della cronaca" nel lontano 1980, quando scoppia il primo scandalo e in manette ci finiscono fior di calciatori di serie A. La differenza tra trent'anni fa e oggi è però enorme: all'epoca scommettere era proibito, oggi non più. Le scommesse sportive in Italia sono legali dal 1998: il regolamento sportivo impone però ai calciatori di non scommettere. E i cosiddetti "biscotti" (cioè l'alterazione fraudolenta di un risultato), nel frattempo, sono diventati reato penale. Nel 1980 i calciatori riconosciuti colpevoli furono condannati dalla giustizia sportiva, ma vennero assolti dalla giustizia ordinaria.
Le sentenze sportive di trent'anni fa fecero molto discutere: alcune squadre palesemente coinvolte se la cavarono. Come racconta l'ex calciatore Carlo Petrini (che si beccò tre anni e mezzo di squalifica) nel libro "Il fango del dio pallone", venne "graziata" la Juventus, che pure, secondo molte testimonianze, "taroccò" la partita con il Bologna (un 1-1 con due gol da comiche: basta riguardarsi il filmato dell'epoca).
Petrini è un personaggio discutibile, ma le sue descrizioni dei fatti sono troppo circostanziate per pensare che si sia inventato tutto. Secondo lui, tra i giocatori che scommisero su quel Bologna-Juve, c'erano Dossena (mai condannato dalla giustizia sportiva) e Colomba (che se la cavò con tre mesi per omessa denuncia).
Dossena è attualmente il commentatore più importante di Rai Sport: è infatti la "seconda voce" nelle partite della Nazionale (durante la telecronaca di Italia-Estonia di venerdì scorso, interrogato sul nuovo scandalo, s'è salvato in corner: "Il problema delle scommesse fa parte della nostra società". Se lo dice lui...). Colomba è un allenatore di lungo corso: quest'anno ha salvato il Parma dalla retrocessione.
Giocatori, scommesse, partite truccate: allora come oggi. Ma allora c'erano i "picchettari" (spesso collusi con la malavita organizzata), che movimentavano cifre importanti, ma non stratosferiche. Oggi il movimento "legale" delle scommesse sportive (oltre il 90% delle quali vengono effettuate sul calcio) tocca i 4 miliardi e mezzo di euro (il totale del 2010), a cui vanno aggiunti, si stima, altri 2 miliardi e mezzo di scommesse "illegali".
Scommesse illegali? Certo, in Italia non ci facciamo mancare nulla: la legge che regola le scommesse nel nostro Paese è assai restrittiva, ma ha qualche "buco". Semplifichiamo: chi non ha la licenza assegnata dai Monopoli di Stato, è fuorilegge. Solo che i bookmakers "fuorilegge", invocando alcune sentenze più "liberiste" dell'Unione Europea, operano lo stesso, da "clandestini".
Se questo già complica la situazione per le agenzie "fisiche" (quelle in cui si va a giocare di persona), nel campo delle scommesse effettuate su Internet (una bella fetta del mercato, stimabile intorno al 40% del totale), l'illegalità è la regola. I siti "non autorizzati" (quasi sempre di proprietà di bookmakers stranieri) sono tantissimi e proprio per la loro minore "tracciabilità" sono molto spesso utilizzati dai calciatori-scommettitori. L'Eldorado dei siti illegali è in Asia.
Torniamo allo scandalo dei giorni nostri: che le scommesse stiano minando la credibilità del calcio, anche più di quanto emerga dall'inchiesta di Cremona, è fuori di dubbio per qualsiasi addetto ai lavori che non abbia gli occhi bendati. Anche perché si è a mano a mano mischiato con un altro malcostume del calcio: quello dello "scambio di favori".
È notorio, infatti, che nelle ultime giornate di campionato, ormai da decenni, le squadre più "motivate" (per ragioni di classifica) abbiano molto spesso la meglio anche su avversarie sulla carta molto più forti. Si potrebbero fare decine e decine di esempi: tanto che le quote dei bookmakers a un certo punto della stagione (si comincia sempre prima: quest'anno il fenomeno ha riguardato gli ultimi sette-otto turni di serie A e B) "impazziscono": vittorie che dovrebbero essere pagate 5 o 6 volte la posta, sono quotate 1.30; pareggi che in genere valgono più o meno 3 volte la posta, si trovano a 1.40-1.50.
I calciatori-scommettitori uniscono l'utile al dilettevole: combinano il risultato per "ragioni sportive" e in più ci scommettono sopra. Le partite "chiacchierate" del 2011 che potrebbero far parte di questa categoria sono Chievo-Sampdoria 0-0 e Brescia-Bologna 3-1. In entrambi i casi i bookmakers (non solo italiani) avevano sospeso l'accettazione delle puntate rispettivamente sul segno X e sul segno 1, che poi si sono verificati. Anzi, per Brescia-Bologna si sospetta addirittura che le giocate riguardassero il risultato esatto di 3-1.
Ma che cosa ha permesso il dilagare di questo malcostume? In primo luogo, almeno in Italia, un diffuso senso di impunità, cioè la quasi certezza di non essere scoperti, oppure (ancor peggio) la quasi certezza di passarla liscia anche se scoperti. Dal 1998 a oggi sono stati innumerevoli i casi in cui si è sospettato che le scommesse potessero aver influenzato il risultato di una partita, ma le indagini sono state poche e le condanne pochissime, e quasi sempre lievi.
Il primo piccolo-grande scandalo che ha riguardato un match italiano nell'era "post-legalizzazione" risale al 2000: per l'anonima partita di coppa Italia Atalanta-Pistoiese viene registrata un'incredibile quantità di puntate, pari a un miliardo delle vecchie lire, sullo stesso, particolarissimo (e in genere poco giocato) esito: 1 primo tempo, X finale.
Dall'indagine sportiva emerge che alcuni calciatori delle due squadre si sono accordati per quel risultato. Tra questi, Cristiano Doni (uno dei protagonisti dello scandalo attuale), che sarà peraltro assolto già in primo grado. Altri calciatori, invece, vengono condannati (a un anno di squalifica) in primo grado e assolti in appello. Con grande sorpresa generale, visto che le indagini avevano chiaramente evidenziato che i calciatori incriminati avevano chiamato al telefono amici e parenti per invitarli a puntare sul risultato "taroccato".
Nove anni dopo, il direttore sportivo dell'Atalanta dell'epoca, Randazzo, ha detto la sua sull'argomento in un libro autobiografico: "Io, in tutta chiarezza, ho il grandissimo dubbio che l'illecito sia stato commesso e, aggiungo, che sia stato commesso con il coinvolgimento dei giocatori e, forse, degli stessi allenatori delle due squadre. È un dubbio che mi porto dietro e che nessuna sentenza, rispettabilissima ed enunciata da grandi giuristi, riuscirà a rimuovere". Forse non tutti sanno che... uno dei calciatori prima condannati e poi assolti (giocava nella Pistoiese) è Allegri, l'allenatore del Milan campione d'Italia.
In questi anni, di casi come quello di Atalanta-Pistoiese, ce ne sono stati tanti, e quasi tutti sono finiti nel nulla. Altro esempio: svariati calciatori, per lo più dell'Udinese, sono stati coinvolti nel 2005 in uno "scandaletto" sempre legato alle scommesse. La condanna sportiva più alta è ammontata a cinque mesi di squalifica, toccati, guarda caso, a Sommese, anche lui nuovamente coinvolto nell'inchiesta di Cremona. D'altra parte, anche Bettarini era già stato squalificato in modo lieve. Quando entri in un certo "giro", pare che sia davvero difficile uscirne.
A forza di insabbiare, il bubbone si è ingrossato a dismisura. Nelle serie minori (dalla Lega Pro in giù), come riportato da una puntuale inchiesta pubblicata in questi mesi dalla "Gazzetta dello Sport", il malaffare impera: con le scommesse si finanzia tutto il "giocattolo", perché di soldi "puliti", in giro, ce ne sono pochissimi.
Le proprietà di intere squadre sono nelle mani di mafia, camorra o ‘ndrangheta, che nelle scommesse hanno trovato un'irripetibile occasione di riciclaggio. I calciatori, che spesso non vengono pagati dai loro club di appartenenza, nelle migliore delle ipotesi, "arrotondano" scommettendo; nella peggiore, sono dei burattini nelle mani della criminalità organizzata, perché oberati dai debiti.
A livelli più alti, non è che le cose stiano meglio. Nell'ultimo anno e mezzo sono state tante, troppe, le partite di serie B e di serie A che hanno dato adito a sospetti e che hanno costretto i bookmakers a sospendere il gioco per un eccesso di puntate su un determinato risultato. Abete, presidente della Figc, ha appena rimandato al mittente le accuse (formulate da Ughi, presidente della più grande società di scommesse italiana, la Snai) di non aver indagato nonostante le ripetute segnalazioni.
Viene allora da chiedere ad Abete: è stata mai fatta un'inchiesta su Gallipoli-Grosseto (serie B, stagione 2009-2010), finita 2-2 dopo che era stato registrato un eccesso di puntate proprio sul "risultato esatto" di 2-2? È stata mai fatta un'indagine su Chievo-Catania (serie A, sempre della stagione scorsa), finita in pareggio (1-1) dopo che milioni di sterline erano stati puntati sul segno X su alcuni siti inglesi (oltremanica l'hanno chiamato "The Italian Job").
È stata mai fatta un'indagine su AlbinoLeffe-Piacenza (della stagione in corso), finita 3-3, dopo che su tutti i siti di scommesse on line del mondo, già da un paio di giorni prima della partita, si era diffusa la voce (con conseguente tracollo delle quote di riferimento) che il match sarebbe finito pari e con tanti gol segnati?
L'elenco potrebbe continuare e in gran parte coincide con quello reso pubblico nei giorni scorsi dalla magistratura (la Figc, come al solito, si è mossa dopo). Lo stesso Abete ha pensato bene di aggiungere: "Eh, ma alcune partite sospette che ci erano state segnalate non sono poi terminate con il risultato previsto".
Povera "anima candida". Proprio in quello sta l'abilità dei "taroccatori" di professione: 9 partite su 10 finiscono come "previsto", la decima (che magari è "saltata" perché alla fine non si è trovato l'accordo tra i giocatori, oppure perché qualcuno ha millantato contatti non avvenuti, come pare sia successo per Inter-Lecce) fa sì che qualcuno abbia pure la faccia tosta di dire: "Avete visto? Tanto rumore per nulla. Il calcio è pulito".
Ma c'è ancora da spiegare l'ultima frontiera del "tarocco", quella più diffusa a livello internazionale (il fenomeno delle partite combinate non riguarda solo l'Italia, anzi): il gioco "live". Il tragicomico caso dell'amichevole Nigeria-Argentina, roba di pochi giorni fa, spiega tutto: sul 4-0 per gli africani l'arbitro del Niger Chaibou (già sotto inchiesta per un'altra amichevole-barzelletta: un Bahrein-Togo, in cui il Togo non era quello "vero", ma un manipolo di figuranti assoldato per far finire la partita 3-0) ha pensato bene di dare cinque minuti di recupero (troppi, per un'amichevole), poi, non contento, ha prolungato il recupero di altri tre minuti (!) per assegnare, al 98', un rigore inesistente all'Argentina.
La Fifa sta indagando: il traffico di scommesse "live" sulla partita ha infatti fatto registrare un flusso anonimo di puntate sul "quinto gol della partita" (finita in effetti 4-1), che non ci sarebbe mai stato se l'arbitro non ne avesse combinate di tutti i colori.
Il "live", giocato on line, è un perverso meccanismo per cui puoi scommettere su tutto, da "chi batterà il calcio d'avvio" a "chi batterà il prossimo fallo laterale" (fonti attendibili ci avevano segnalato in tempi non sospetti che Signori era in grado di giocarsi "live", su una sola partita, l'equivalente dello stipendio di un buon dirigente d'azienda). Tra i bookmakers italiani il "live" non è ancora molto sviluppato, sui siti esteri (specie quelli "illegali" da noi) è il più gettonato. Non a caso, uno dei "biscotti" più redditizi del "live" (ci sono state alcune partite italiane recenti che hanno destato sospetti) è quello del "ribaltamento" di un risultato.
Esempio puramente indicativo: la partita "taroccata" è Milan-Bari. A 10 minuti dalla fine, il Milan perde 1-2. Il segno 1, che prima dell'inizio del match valeva 1.20-1.25, ora vale anche 10 o 11 volte la posta. Basta avere un amico bene informato davanti al computer e il biscotto è fatto: se il Milan rimonta e la partita finisce 3-2, si sono vinti un sacco di soldi puntando su un risultato che, se giocato prima dell'inizio della partita, valeva pochissimo. Ancora più facile è truccare le partite puntando sul numero dei gol: è uno "sport" diffusissimo in tutto il mondo. Basta avere dalla propria parte un portiere "compiacente"...
Scommettiamo che... stavolta le condanne arriveranno? Ciclicamente, gli scandali-scommesse escono e, dopo l'avvilente impunità dell'ultimo decennio, c'è "aria" di stangata, un po' come ai tempi di Calciopoli. Aspettiamo le condanne, poi, naturalmente, tutto ricomincerà come prima, fino al prossimo scandalo. Scommettiamo?
Tutto quello che avreste voluto sapere sul calcio e mai avete osato chiedere
Premessa: il rapporto malsano tra calcio e scommesse balza agli "orrori della cronaca" nel lontano 1980, quando scoppia il primo scandalo e in manette ci finiscono fior di calciatori di serie A. La differenza tra trent'anni fa e oggi è però enorme: all'epoca scommettere era proibito, oggi non più. Le scommesse sportive in Italia sono legali dal 1998: il regolamento sportivo impone però ai calciatori di non scommettere. E i cosiddetti "biscotti" (cioè l'alterazione fraudolenta di un risultato), nel frattempo, sono diventati reato penale. Nel 1980 i calciatori riconosciuti colpevoli furono condannati dalla giustizia sportiva, ma vennero assolti dalla giustizia ordinaria.
Le sentenze sportive di trent'anni fa fecero molto discutere: alcune squadre palesemente coinvolte se la cavarono. Come racconta l'ex calciatore Carlo Petrini (che si beccò tre anni e mezzo di squalifica) nel libro "Il fango del dio pallone", venne "graziata" la Juventus, che pure, secondo molte testimonianze, "taroccò" la partita con il Bologna (un 1-1 con due gol da comiche: basta riguardarsi il filmato dell'epoca).
Petrini è un personaggio discutibile, ma le sue descrizioni dei fatti sono troppo circostanziate per pensare che si sia inventato tutto. Secondo lui, tra i giocatori che scommisero su quel Bologna-Juve, c'erano Dossena (mai condannato dalla giustizia sportiva) e Colomba (che se la cavò con tre mesi per omessa denuncia).
Dossena è attualmente il commentatore più importante di Rai Sport: è infatti la "seconda voce" nelle partite della Nazionale (durante la telecronaca di Italia-Estonia di venerdì scorso, interrogato sul nuovo scandalo, s'è salvato in corner: "Il problema delle scommesse fa parte della nostra società". Se lo dice lui...). Colomba è un allenatore di lungo corso: quest'anno ha salvato il Parma dalla retrocessione.
Giocatori, scommesse, partite truccate: allora come oggi. Ma allora c'erano i "picchettari" (spesso collusi con la malavita organizzata), che movimentavano cifre importanti, ma non stratosferiche. Oggi il movimento "legale" delle scommesse sportive (oltre il 90% delle quali vengono effettuate sul calcio) tocca i 4 miliardi e mezzo di euro (il totale del 2010), a cui vanno aggiunti, si stima, altri 2 miliardi e mezzo di scommesse "illegali".
Scommesse illegali? Certo, in Italia non ci facciamo mancare nulla: la legge che regola le scommesse nel nostro Paese è assai restrittiva, ma ha qualche "buco". Semplifichiamo: chi non ha la licenza assegnata dai Monopoli di Stato, è fuorilegge. Solo che i bookmakers "fuorilegge", invocando alcune sentenze più "liberiste" dell'Unione Europea, operano lo stesso, da "clandestini".
Se questo già complica la situazione per le agenzie "fisiche" (quelle in cui si va a giocare di persona), nel campo delle scommesse effettuate su Internet (una bella fetta del mercato, stimabile intorno al 40% del totale), l'illegalità è la regola. I siti "non autorizzati" (quasi sempre di proprietà di bookmakers stranieri) sono tantissimi e proprio per la loro minore "tracciabilità" sono molto spesso utilizzati dai calciatori-scommettitori. L'Eldorado dei siti illegali è in Asia.
Torniamo allo scandalo dei giorni nostri: che le scommesse stiano minando la credibilità del calcio, anche più di quanto emerga dall'inchiesta di Cremona, è fuori di dubbio per qualsiasi addetto ai lavori che non abbia gli occhi bendati. Anche perché si è a mano a mano mischiato con un altro malcostume del calcio: quello dello "scambio di favori".
È notorio, infatti, che nelle ultime giornate di campionato, ormai da decenni, le squadre più "motivate" (per ragioni di classifica) abbiano molto spesso la meglio anche su avversarie sulla carta molto più forti. Si potrebbero fare decine e decine di esempi: tanto che le quote dei bookmakers a un certo punto della stagione (si comincia sempre prima: quest'anno il fenomeno ha riguardato gli ultimi sette-otto turni di serie A e B) "impazziscono": vittorie che dovrebbero essere pagate 5 o 6 volte la posta, sono quotate 1.30; pareggi che in genere valgono più o meno 3 volte la posta, si trovano a 1.40-1.50.
I calciatori-scommettitori uniscono l'utile al dilettevole: combinano il risultato per "ragioni sportive" e in più ci scommettono sopra. Le partite "chiacchierate" del 2011 che potrebbero far parte di questa categoria sono Chievo-Sampdoria 0-0 e Brescia-Bologna 3-1. In entrambi i casi i bookmakers (non solo italiani) avevano sospeso l'accettazione delle puntate rispettivamente sul segno X e sul segno 1, che poi si sono verificati. Anzi, per Brescia-Bologna si sospetta addirittura che le giocate riguardassero il risultato esatto di 3-1.
Ma che cosa ha permesso il dilagare di questo malcostume? In primo luogo, almeno in Italia, un diffuso senso di impunità, cioè la quasi certezza di non essere scoperti, oppure (ancor peggio) la quasi certezza di passarla liscia anche se scoperti. Dal 1998 a oggi sono stati innumerevoli i casi in cui si è sospettato che le scommesse potessero aver influenzato il risultato di una partita, ma le indagini sono state poche e le condanne pochissime, e quasi sempre lievi.
Il primo piccolo-grande scandalo che ha riguardato un match italiano nell'era "post-legalizzazione" risale al 2000: per l'anonima partita di coppa Italia Atalanta-Pistoiese viene registrata un'incredibile quantità di puntate, pari a un miliardo delle vecchie lire, sullo stesso, particolarissimo (e in genere poco giocato) esito: 1 primo tempo, X finale.
Dall'indagine sportiva emerge che alcuni calciatori delle due squadre si sono accordati per quel risultato. Tra questi, Cristiano Doni (uno dei protagonisti dello scandalo attuale), che sarà peraltro assolto già in primo grado. Altri calciatori, invece, vengono condannati (a un anno di squalifica) in primo grado e assolti in appello. Con grande sorpresa generale, visto che le indagini avevano chiaramente evidenziato che i calciatori incriminati avevano chiamato al telefono amici e parenti per invitarli a puntare sul risultato "taroccato".
Nove anni dopo, il direttore sportivo dell'Atalanta dell'epoca, Randazzo, ha detto la sua sull'argomento in un libro autobiografico: "Io, in tutta chiarezza, ho il grandissimo dubbio che l'illecito sia stato commesso e, aggiungo, che sia stato commesso con il coinvolgimento dei giocatori e, forse, degli stessi allenatori delle due squadre. È un dubbio che mi porto dietro e che nessuna sentenza, rispettabilissima ed enunciata da grandi giuristi, riuscirà a rimuovere". Forse non tutti sanno che... uno dei calciatori prima condannati e poi assolti (giocava nella Pistoiese) è Allegri, l'allenatore del Milan campione d'Italia.
In questi anni, di casi come quello di Atalanta-Pistoiese, ce ne sono stati tanti, e quasi tutti sono finiti nel nulla. Altro esempio: svariati calciatori, per lo più dell'Udinese, sono stati coinvolti nel 2005 in uno "scandaletto" sempre legato alle scommesse. La condanna sportiva più alta è ammontata a cinque mesi di squalifica, toccati, guarda caso, a Sommese, anche lui nuovamente coinvolto nell'inchiesta di Cremona. D'altra parte, anche Bettarini era già stato squalificato in modo lieve. Quando entri in un certo "giro", pare che sia davvero difficile uscirne.
A forza di insabbiare, il bubbone si è ingrossato a dismisura. Nelle serie minori (dalla Lega Pro in giù), come riportato da una puntuale inchiesta pubblicata in questi mesi dalla "Gazzetta dello Sport", il malaffare impera: con le scommesse si finanzia tutto il "giocattolo", perché di soldi "puliti", in giro, ce ne sono pochissimi.
Le proprietà di intere squadre sono nelle mani di mafia, camorra o ‘ndrangheta, che nelle scommesse hanno trovato un'irripetibile occasione di riciclaggio. I calciatori, che spesso non vengono pagati dai loro club di appartenenza, nelle migliore delle ipotesi, "arrotondano" scommettendo; nella peggiore, sono dei burattini nelle mani della criminalità organizzata, perché oberati dai debiti.
A livelli più alti, non è che le cose stiano meglio. Nell'ultimo anno e mezzo sono state tante, troppe, le partite di serie B e di serie A che hanno dato adito a sospetti e che hanno costretto i bookmakers a sospendere il gioco per un eccesso di puntate su un determinato risultato. Abete, presidente della Figc, ha appena rimandato al mittente le accuse (formulate da Ughi, presidente della più grande società di scommesse italiana, la Snai) di non aver indagato nonostante le ripetute segnalazioni.
Viene allora da chiedere ad Abete: è stata mai fatta un'inchiesta su Gallipoli-Grosseto (serie B, stagione 2009-2010), finita 2-2 dopo che era stato registrato un eccesso di puntate proprio sul "risultato esatto" di 2-2? È stata mai fatta un'indagine su Chievo-Catania (serie A, sempre della stagione scorsa), finita in pareggio (1-1) dopo che milioni di sterline erano stati puntati sul segno X su alcuni siti inglesi (oltremanica l'hanno chiamato "The Italian Job").
È stata mai fatta un'indagine su AlbinoLeffe-Piacenza (della stagione in corso), finita 3-3, dopo che su tutti i siti di scommesse on line del mondo, già da un paio di giorni prima della partita, si era diffusa la voce (con conseguente tracollo delle quote di riferimento) che il match sarebbe finito pari e con tanti gol segnati?
L'elenco potrebbe continuare e in gran parte coincide con quello reso pubblico nei giorni scorsi dalla magistratura (la Figc, come al solito, si è mossa dopo). Lo stesso Abete ha pensato bene di aggiungere: "Eh, ma alcune partite sospette che ci erano state segnalate non sono poi terminate con il risultato previsto".
Povera "anima candida". Proprio in quello sta l'abilità dei "taroccatori" di professione: 9 partite su 10 finiscono come "previsto", la decima (che magari è "saltata" perché alla fine non si è trovato l'accordo tra i giocatori, oppure perché qualcuno ha millantato contatti non avvenuti, come pare sia successo per Inter-Lecce) fa sì che qualcuno abbia pure la faccia tosta di dire: "Avete visto? Tanto rumore per nulla. Il calcio è pulito".
Ma c'è ancora da spiegare l'ultima frontiera del "tarocco", quella più diffusa a livello internazionale (il fenomeno delle partite combinate non riguarda solo l'Italia, anzi): il gioco "live". Il tragicomico caso dell'amichevole Nigeria-Argentina, roba di pochi giorni fa, spiega tutto: sul 4-0 per gli africani l'arbitro del Niger Chaibou (già sotto inchiesta per un'altra amichevole-barzelletta: un Bahrein-Togo, in cui il Togo non era quello "vero", ma un manipolo di figuranti assoldato per far finire la partita 3-0) ha pensato bene di dare cinque minuti di recupero (troppi, per un'amichevole), poi, non contento, ha prolungato il recupero di altri tre minuti (!) per assegnare, al 98', un rigore inesistente all'Argentina.
La Fifa sta indagando: il traffico di scommesse "live" sulla partita ha infatti fatto registrare un flusso anonimo di puntate sul "quinto gol della partita" (finita in effetti 4-1), che non ci sarebbe mai stato se l'arbitro non ne avesse combinate di tutti i colori.
Il "live", giocato on line, è un perverso meccanismo per cui puoi scommettere su tutto, da "chi batterà il calcio d'avvio" a "chi batterà il prossimo fallo laterale" (fonti attendibili ci avevano segnalato in tempi non sospetti che Signori era in grado di giocarsi "live", su una sola partita, l'equivalente dello stipendio di un buon dirigente d'azienda). Tra i bookmakers italiani il "live" non è ancora molto sviluppato, sui siti esteri (specie quelli "illegali" da noi) è il più gettonato. Non a caso, uno dei "biscotti" più redditizi del "live" (ci sono state alcune partite italiane recenti che hanno destato sospetti) è quello del "ribaltamento" di un risultato.
Esempio puramente indicativo: la partita "taroccata" è Milan-Bari. A 10 minuti dalla fine, il Milan perde 1-2. Il segno 1, che prima dell'inizio del match valeva 1.20-1.25, ora vale anche 10 o 11 volte la posta. Basta avere un amico bene informato davanti al computer e il biscotto è fatto: se il Milan rimonta e la partita finisce 3-2, si sono vinti un sacco di soldi puntando su un risultato che, se giocato prima dell'inizio della partita, valeva pochissimo. Ancora più facile è truccare le partite puntando sul numero dei gol: è uno "sport" diffusissimo in tutto il mondo. Basta avere dalla propria parte un portiere "compiacente"...
Scommettiamo che... stavolta le condanne arriveranno? Ciclicamente, gli scandali-scommesse escono e, dopo l'avvilente impunità dell'ultimo decennio, c'è "aria" di stangata, un po' come ai tempi di Calciopoli. Aspettiamo le condanne, poi, naturalmente, tutto ricomincerà come prima, fino al prossimo scandalo. Scommettiamo?
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Una nuova partita è nel mirino degli inquirenti per quel che riguarda l’inchiesta sul calcioscommesse di questi ultimi giorni.
Come ripreso anche da businessonline.it anche Milan-Bari potrebbe essere stata oggetto di scommesse, come risulterebbe da alcune intercettazioni. La partita, terminata 1-1, avrebbe invece dovuto far registrare un over per i rossoneri. Ma qualcuno dei giocatori pugliesi si sarebbe tirato indietro all’ultimo momento per timore di essere scoperto dalla propria società.
Come ripreso anche da businessonline.it anche Milan-Bari potrebbe essere stata oggetto di scommesse, come risulterebbe da alcune intercettazioni. La partita, terminata 1-1, avrebbe invece dovuto far registrare un over per i rossoneri. Ma qualcuno dei giocatori pugliesi si sarebbe tirato indietro all’ultimo momento per timore di essere scoperto dalla propria società.
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
(ANSA) - Un nuovo fascicolo su Napoli-Parma dell'aprile 2010 potrebbe essere aperto dalla Procura di Napoli sulla base di elementi raccolti negli ultimi giorni, e in particolare sulla foto in cui Antonio Lo Russo, esponente dell'omonimo clan camorristico del quartiere Miano, compare a bordo campo durante la gara. E' verosimile che la Procura disponga accertamenti sull'immagine, scattata dal fotografo dell'ANSA Ciro Fusco.
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Pirani: 30 partite truccate.
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Signori : "scommetto che sono di più' '"19angelo85 ha scritto:Pirani: 30 partite truccate.

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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Per quanto riguarda i ripescaggi per la serie B:
In caso di vacanza di organico nel campionato di serie B 2011/2012, determinatasi
all’esito delle procedure di rilascio delle Licenze Nazionali per l’ammissione al
relativo campionato, non si procederà ad integrazione di organico, salvo che le non
ammissioni determinino un organico complessivo inferiore a 20 squadre. In tal caso
l’organico di serie B 2011/2012 sarà integrato fino al raggiungimento del numero di 20
squadre.
Per il ripescaggio al Campionato di Serie B 2011/2012 si formerà una griglia composta
dalle società retrocesse dal Campionato di Serie B alla I Divisione al termine della
stagione agonistica (2010/2011) e dalle società che hanno conservato il diritto di
partecipazione al Campionato di I Divisione di entrambi i gironi (2010/2011).
La graduatoria delle società ricomprese in detta griglia sarà così formulata:
- società perdente l’eventuale play-out del Campionato di Serie B (2010/2011) o
società classificatasi 19° nel medesimo campionato, qualora non si disputi il play-out (Albinoleffe o Piacenza)
- società classificatasi 20° nel Campionato di Serie B (2010/2011)(Triestina)
- società classificatasi 21° nel Campionato di Serie B (2010/2011)(Portogruaro)
- società classificatasi 22°nel Campionato di Serie B (2010/2011) (Frosinone)
- società perdente la finale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011) che ha conseguito il miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (La perdente tra Verona-Salernitana o la perdente tra Juve Stabia e Atletico Roma)
- società perdente la finale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011) che ha conseguito il minor punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (La perdente tra Verona-Salernitana o la perdente tra Juve Stabia e Atletico Roma)
In caso di parità di punteggio in classifica, al termine della regular season, tra le sopra citate società perdenti la finale play – off del Campionato di I Divisione,prevarrà la società che ha vinto più gare; in caso di ulteriore parità, la società che ha segnato più reti; in caso di ulteriore parità, la società che ha subito meno reti; in caso di ulteriore parità, si procederà a sorteggio.
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011) che ha conseguito il miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011), con secondo miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regularseason (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011), con terzo miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011), che ha conseguito il minor punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
In caso di parità di punteggio in classifica, al termine della regular season, tra le società sopra citate perdenti le semifinali play – off del Campionato di I Divisione, prevarrà la società che ha vinto più gare; in caso di ulteriore parità, la società che ha segnato più reti; in caso di ulteriore parità, la società che ha subito meno reti; in caso di ulteriore parità, si procederà a sorteggio.
- società classificatasi 6°, con miglior punteggio in classifica tra i due gironi del Campionato di I Divisione (2010/2011) Spezia
- società classificatasi 6°, con minor punteggio in classifica tra i due gironi del Campionato di I Divisione (2010/2011) Foggia
In caso di vacanza di organico nel campionato di serie B 2011/2012, determinatasi
all’esito delle procedure di rilascio delle Licenze Nazionali per l’ammissione al
relativo campionato, non si procederà ad integrazione di organico, salvo che le non
ammissioni determinino un organico complessivo inferiore a 20 squadre. In tal caso
l’organico di serie B 2011/2012 sarà integrato fino al raggiungimento del numero di 20
squadre.
Per il ripescaggio al Campionato di Serie B 2011/2012 si formerà una griglia composta
dalle società retrocesse dal Campionato di Serie B alla I Divisione al termine della
stagione agonistica (2010/2011) e dalle società che hanno conservato il diritto di
partecipazione al Campionato di I Divisione di entrambi i gironi (2010/2011).
La graduatoria delle società ricomprese in detta griglia sarà così formulata:
- società perdente l’eventuale play-out del Campionato di Serie B (2010/2011) o
società classificatasi 19° nel medesimo campionato, qualora non si disputi il play-out (Albinoleffe o Piacenza)
- società classificatasi 20° nel Campionato di Serie B (2010/2011)(Triestina)
- società classificatasi 21° nel Campionato di Serie B (2010/2011)(Portogruaro)
- società classificatasi 22°nel Campionato di Serie B (2010/2011) (Frosinone)
- società perdente la finale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011) che ha conseguito il miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (La perdente tra Verona-Salernitana o la perdente tra Juve Stabia e Atletico Roma)
- società perdente la finale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011) che ha conseguito il minor punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (La perdente tra Verona-Salernitana o la perdente tra Juve Stabia e Atletico Roma)
In caso di parità di punteggio in classifica, al termine della regular season, tra le sopra citate società perdenti la finale play – off del Campionato di I Divisione,prevarrà la società che ha vinto più gare; in caso di ulteriore parità, la società che ha segnato più reti; in caso di ulteriore parità, la società che ha subito meno reti; in caso di ulteriore parità, si procederà a sorteggio.
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011) che ha conseguito il miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011), con secondo miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regularseason (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011), con terzo miglior punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
- società perdente la semifinale play-off del Campionato di I Divisione (2010/2011), che ha conseguito il minor punteggio in classifica, tra i due gironi, al termine della regular season (Benevento 61 punti, Sorrento 58, Alessandria e Taranto 55)
In caso di parità di punteggio in classifica, al termine della regular season, tra le società sopra citate perdenti le semifinali play – off del Campionato di I Divisione, prevarrà la società che ha vinto più gare; in caso di ulteriore parità, la società che ha segnato più reti; in caso di ulteriore parità, la società che ha subito meno reti; in caso di ulteriore parità, si procederà a sorteggio.
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Bettarini: “Io già colpevole per i media”

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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
I Monopoli di Stato hanno inviato alla Procura di Cremona il dossier con le 37 partite con scommesse anomale già segnalate. Nel fascicolo, secondo quanto apprende Agipronews, ci sono cinque partite di serie A, dodici di serie B e venti di Lega Pro. Le gare sono arrivate sui tavoli della procura federale della Figc su segnalazione dei Monopoli di Stato, attraverso il sofisticato meccanismo di controllo ‘Robocop a disposizione dell’ente regolatore del gioco. Il sistema è in grado di controllare singole scommesse e giocate multiple fino a cinque gare e monitora i flussi di qualsiasi tipologia di scommessa inserita nei palinsesti di gioco sul calcio.
Fonte: repubblica.it
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
AVVOCATO CHIACCHIO: “NAPOLI-PARMA? NON C’E’ NULLA DI CUI PREOCCUPARSI”Meridiano ha scritto:(ANSA) - Un nuovo fascicolo su Napoli-Parma dell'aprile 2010 potrebbe essere aperto dalla Procura di Napoli sulla base di elementi raccolti negli ultimi giorni, e in particolare sulla foto in cui Antonio Lo Russo, esponente dell'omonimo clan camorristico del quartiere Miano, compare a bordo campo durante la gara. E' verosimile che la Procura disponga accertamenti sull'immagine, scattata dal fotografo dell'ANSA Ciro Fusco.
Anche l’avvocato Chiacchio è intervenuto a Radio Goal in merito alla vicenda ‘Calcioscommesse’ che, in queste ultime ore, sta coinvolgendo anche la squadra partenopea nel timore generale: “Io ritengo che non sia certa la riapertura dell’indagine federale. Sembra ci sia già stata, infatti, la trasmissione agli atti della Procura della Repubblica a quella Federale e la conseguenza è stata l’archiviazione, senza alcun rinvio a giudizio. Ci può essere una nuova informativa a causa di qualche elemento nuovo e, a mio avviso, una nuova archiviazione. Di andamenti anomali e scommesse ce ne sono stati per molte gare e di tutte queste segnalazioni nessuna ha portato ad un deferimento. Voglio rassicurare, quindi, tutti i tifosi sulla vicenda. Nessun individuo malavitoso è stato visto avvicinarsi ad un giocatore, e ricordo che non basta segnalare un andamento anomalo per far riaprire un fascicolo. Nessuno, neanche il Ministero dell’Interno, è fornito di uno strumento in grado di controllare tutte le scommesse. Nessuno deve preoccuparsi”.
www.pianetazzurro.it
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Stasera sentivo che ci sarebbero altre partite di A
se fosse vero si rischia che il campionato incominci molto tardi

se fosse vero si rischia che il campionato incominci molto tardi IL TRAPIANTO E' VITA!
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
Si devono sbrigare perchè ci sono gli europei.Meridiano ha scritto:Stasera sentivo che ci sarebbero altre partite di Ase fosse vero si rischia che il campionato incominci molto tardi
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Al massimo possono tardare di 1-2 settimane..
Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
E' la volta buona che iniziamo il Fantacalcio alla prima giornata19angelo85 ha scritto:Si devono sbrigare perchè ci sono gli europei.Meridiano ha scritto:Stasera sentivo che ci sarebbero altre partite di Ase fosse vero si rischia che il campionato incominci molto tardi
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Al massimo possono tardare di 1-2 settimane..
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Re: Maxi-inchesta sulle scommesse. Arrestato anche Beppe Sig
19angelo85 ha scritto:Si devono sbrigare perchè ci sono gli europei.Meridiano ha scritto:Stasera sentivo che ci sarebbero altre partite di Ase fosse vero si rischia che il campionato incominci molto tardi
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Al massimo possono tardare di 1-2 settimane..
Si però cosi si rischierebbe di ripetere lo stesso errore di Farsopoli,dove il processo in pochissimo è stato aperto e chiuso.
Si devono analizzare come si deve tutte le situazioni,a costo che ci siano forti ritardi!!