Copa America 2016

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41 le partite del laziale Lucas Biglia con la Seleccion, alla terza Coppa America; 1 gol per lui, alla Colombia

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GRUPPO C



Chicago (Stati Uniti), Soldier Field 5 giugno 2016 ore 16 locali (le h 23 italiane del 5 giugno): calcio d’inizio di Jamaica – Venezuela.

Risultato finale Jamaica – Venezuela 0-1

Marcatori: 15′ pt Jozef Martinez (V)


Glendale (Phoenix-Arizona, Stati Uniti), University of Phoenix Stadium 5 giugno 2016 ore 17 locali (le h 02.00 italiane del 6 giugno): calcio d’inizio di Messico – Uruguay.

Risultato finale Messico – Uruguay 3-1

Marcatori: 4° pt Alvaro Pereira (M), 29′ st Godin (U), 40′ st Rafa Marquez (M), 47′ st Hector Herrera (M)


Classifica dopo il 1° turno: Messico 3, Venezuela 3, Jamaica 0, Uruguay 0.

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Copa America, Argentina-Cile 2-1: Banega e Di Maria per la vittoria dell’Albiceleste



La gara inizia con l’Argentina subito propositiva, che al 2′ minuto colpisce già una traversa con il colpo di testa di Gaitan, in campo al posto dell’acciaccato Messi. I ritmi sono molto alti e i capovolgimenti di fronte veloci e continui: l’Albiceleste attacca con Di Maria, che ci prova a più riprese, la Roja riparte velocemente con Vargas e Sánchez alla ricerca del vantaggio. Ottime le trame di gioco degli uomini di Martino con Mascherano e Banega in cabina di regia, ma il trio Vidal-Díaz-Aránguiz non è da meno ed alla tecnica unisce tanta corsa. Al 22′ grande azione dell’Argentina: Di Maria parte dalla propria difesa e scambia con Banega, il quale serve Higuain al centro dell’area che la tocca, ma si vede deviata in angolo la sua deviazione. Dal corner seguente Rojo colpisce di testa, ma la sfera termina di poco a lato.
Brutta gestione della palla per la difesa di Martino che al 30′ sbaglia un disimpegno in uscita e perde la sfera, Vidal la fa sua e serve Sánchez: l’attaccante dell’Arsenal calcia a colpo sicuro, ma Romero compie un grande intervento salvando la propria porta. Higuain ci prova dalla distanza, risponde il solito Sánchez su calcio di punizione. La gara resta avvincente e combattuta, Di Maria è incontenibile e delizia la platea con due tunnel a distanza di pochi minuti. L’Albiceleste ci prova con maggior convinzione ed anche Mercado arriva alla conclusione dopo una lunga azione, il Cile però non demorde e con Sánchez crea non pochi grattacapi alla difesa avversaria. Il primo tempo, però, si chiude a reti inviolate.


La ripresa parte subito con un’occasione per il Cile, il tiro dalla distanza di Díaz deviato in corner. Pochi minuti dopo la conclusione di Sánchez, ben controllata da Romero. La squadra di Martino sembra intontita, il Cile ci prova, ma alla prima occasione l’Albiceleste passa: palla recuperata da Banega e filtrante per Di Maria, el Fideo controlla e calcia di sinistro superando Bravo. Vantaggio Argentina al 50′ minuto. Il Cile non demorde e dopo pochi giri di lancette arriva alla conclusione con il neo-entrato Orellana, chiuso senza problemi da Romero. La Selecciòn si difende e riparte, poi i ragazzi di Rosario imbastiscono una nuova azione decisiva: stavolta è Di Maria a ricevere palla tra le linee e a servire Banega, il centrocampista controlla e calcia, trovando la rete anche grazie alla deviazione di Isla. Pochi minuti dopo si rivede Higuain che calcia in diagonale, ma Bravo è decisivo a chiudere la traiettoria dell’argentino.
Il Cile ci prova, soprattutto con Sánchez, ma l’Argentina si difende bene e riparte in contropiede, sfiorado la terza rete soprattutto con Rojo e due volte con Lamela nel finale. Sono 3 i minuti di recupero, giusto il tempo di vedere il gol di testa di Fuenzalida poco prima del triplice fischio. La gara finisce così: Argentina-Cile 2-1.


I PROTAGONISTI – Tra le fila dell’Argentina ottima prova di Angel Di Maria, dai suoi piedi partono tutte le azioni più pericolose della squadra del Tata Martino: conclusioni, due tunnel, una rete, un assist e tante ottime iniziative personali. Buona partita per Mascherano in mezzo al campo, molto bene anche Banega, decisivo in occasione della rete di Di Maria e freddo sul gol del 2-0. Lavoro sporco quello di Gonzalo Higuain, ingabbiato dai centrali cileni non riesce a ricevere palloni giocabili per andare con costanza alla conclusione. Il migliore del Cile è Alexis Sánchez, che ci prova a più riprese ed è sempre pericoloso quando ha la palla tra i piedi. Vidal ci mette la solita corsa, unita alla qualità, ma risulta troppo nervoso, mentre è deludente la prova dell’ex Napoli Vargas.




TABELLINO E PAGELLE DEL MATCH:

Argentina-Cile 2-1 (50′ Di Maria, 58′ Banega, 93′ Fuenzalida)

Argentina (4-3-3): Romero 6; Mercado 6.5, Otamendi 6, Funes Mori 6, Rojo 6.5; Augusto Fernández 6.5, Mascherano 6.5, Banega 7; Di María 7 (80′ Lamela 6), Higuain 6 (73′ Aguero 6), Gaitan 6 (86′ Kranevitter s.v.). All. Martino.

Cile (4-4-2): Bravo 5.5; Isla 5.5, Medel 6, Jara 6, Mena 5.5 (53′ Orellana 6); Díaz 5.5, Aránguiz 5 (81′ Fuenzalida 6), Vidal 6; Beausejour 5.5, Alexis Sánchez 6.5, Vargas 5 (67′ Pinilla 5.5). All. Pizzi.

Arbitro: Fedorczuk D. (Uru)

Ammoniti: Vidal, Isla, Medel (C), Di Maria, Rojo (A).

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Copa America, Panama-Bolivia 2-1: Perez sorprende due volte i boliviani


Al Camping World Stadium di Orlando in scena la prima gara del gruppo D, in attesa del big match del raggruppamento che vedrà una contro l’altra Argentina e Cile. La gara inizia e la prima occasione capita tra i pieni di Torres, che si libera bene e calcia non molto lontano dalla porta boliviana. L’attaccante panamense ci riprova qualche minuto più tardi su calcio di punizione, con la palla diretta in porta che viene però deviata in angolo da Lampe. Il gol è nell’aria e la Bolivia non riesce ad uscire dalla propria metà campo: all’11’ minuto Quintero controlla palla e crossa in area avversaria, Perez si fionda sulla sfera e calcia velocemente in porta sorprendendo l’estremo difensore boliviano. Vantaggio Panama, si sblocca il risultato. La Bolivia prova subito a recuperare e, prima con Arce e poi con Marvin Bejarano, impensierisce Penedo che però controlla senza troppi problemi. Al 27′ è Panama, però, a sfiorare il raddoppio: cross al centro per Perez che controlla bene e poi calcia in porta, ma Carlos Lampe si supera e nega il secondo gol all’attaccante avversario.
I ritmi non sono altissimi, ma le due selezioni si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi: le due squadre sono abbastanza ruvide e l’arbitro Montero è spesso costretto ad interrompere il gioco a causa di duri interventi da parte di entrambe le compagini. Il primo tempo si conclude così. Ad inizio ripresa Baldivieso decide di cambiare subito qualcosa, togliendo dal campo Eguino e Saucedo per Melean e Campos: la Bolivia inizia con piglio diverso e dopo 10 minuti agguanta il pareggio con la conclusione di Arce dall’interno dell’area di rigore, sugli sviluppi di un calcio piazzato.
La gara resta tirata, non mancano gli interventi duri. Panama sfiora il vantaggio prima con Quintero al 74′, che però calcia debolmente addosso a Lampe, poi con Gomez all’85. Subito dopo Tejada sciupa un’ottima occasione, ma ci pensa ancora Perez a trovare la rete 3 minuti più tardi e a riportare in vantaggio i suoi. La gara termina così: 2-1 Panama, Bolivia battuta.




TABELLINO DEL MATCH:

Panama-Bolivia 2-1 (11′ Perez, 54′ Arce, 88′ Perez)

Panama (4-4-2): Penedo; Machado, Baloy, Cummings (64′ Henriquez), Miller; Cooper (75′ Arroyo), Godoy, Cooper, Quintero; Torres (56′ Tejada), Pérez. All.: Gomez

Bolivia (3-4-3): Lampe, Eguino (46′ Melean), Zenteno, Cabrera; D.Bejarano, Azogue, Saucedo (46′ Campos), M.Bejarano; Smedberg, Duk (87′ Ramallo), Arce. All.: Baldivieso

Arbitro: Montero R. (Cos)

Ammoniti: Arce, Azogue (B), Cummings, Perez, Cooper, Baloy, Machado (P)

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Grande soddisfazione per Panama che all'esordio in Copa America ha ottenuto un successo superando 2-1 la Bolivia. Il tecnico della marea roja Hernan Dario Gomez ha commentato così la gara: "Panama ha avuto momenti brillanti e di difficoltà. Le squadre sudamericane sono difficili da affrontare. Il miglior momento è stato all'inizio della partita, prima della rete del vantaggio".

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L'Argentina batte il Cile nel primo match di queste due squadre nella Copa America Centenario. Intervenuto in conferenza stampa dopo la partita, Gerardo Martino ha così commentato: "Dobbiamo sempre sottostare e provvedere a sostituire al meglio gli eventuali assenti che potrebbero esserci in questa competizione. Oggi abbiamo vinto con merito, la squadra ha saputo stare bene in campo e fare un buon gioco. Aver vinto ci rende più forti, visto che il Cile è l'avversario numero uno nel girone. Messi? In quattro giorni sarà in condizione di poter giocare".

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Argentina-Cile era la partita più attesa della prima giornata e non ha deluso le aspettative, nonostante l’assenza di Messi, ancora non al meglio. Parte forte l’Albiceleste, che centra subito la traversa con un colpo di testa di Gaitán, in campo al posto del Pallone d’Oro. Passano pochi minuti e una provvidenziale deviazione di Vidal mette in angolo un colpo di tacco di Higuaín che sarebbe stato vincente. Sul successivo calcio d’angolo, Rojo sfiora ancor ali vantaggio con un colpo di testa che termina di un soffio fuori. Nel finale di tempo si fa vedere per la prima volta in attacco il Cile, con Sánchez che impegna seriamente Romero.
La ripresa si apre subito con la rete argentina: è il 51′ quando Banega (migliore in campo insieme a Di María) strappa un pallone sulla trequarti avversaria ad Áranguiz e serve Di María, che di freddezza e precisione infila Bravo per poi esultare dedicando il gol alla nonna mancata pochi giorni fa. Il 2-0 è una fotocopia del primo gol, ma a parti invertite: questa volta è Di María che passa il pallone al nuovo acquisto dell’Inter, che con un rasoterra non lascia scampo alla Roja e raddoppia al 59′. Il Cile è in confusione e riesce solamente a rendere meno pesante la sconfitta col gol di Fuenzalida al 93′. Ottima partenza per l’Argentina, considerando anche l’assenza di Messi. La squadra di Martino vince e convince davanti circa quarantamila tifosi presenti a Santa Clara con la maglia albiceleste, prendendosi la mini-rivincita della finale persa l’anno scorso. La grande rivincita dovrà invece arrivare nella notte tra il 26 e il 27 giugno per essere completa.


CLASSIFICA: Argentina 3, Panama 3, Bolivia 0, Cile 0.

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Javier Mascherano, giocatore dell'Argentina, ha parlato a Sky Sport al termine della vittoria contro il Cile: "Abbiamo giocato con intelligenza. Il nostro trionfo è stato meritato. I giocatori del Cile sono tra i migliori al mondo ed è stata una partita molto dura. E' difficile incontrare una squadra che vuole essere protagonista come noi. Abbiamo vinto anche senza Messi ma con lui è tutta un'altra cosa".

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Il c.t. del Paraguay Ramon Diaz ha presentato così in conferenza stampa la partita di stanotte con la Colombia: "L'assenza di James sarà molto importante, visto che si tratta di uno dei migliori calciatori del mondo, ma i Cafeteros hanno comunque tanti altri elementi di livello. Per questo dovremo essere intelligenti e razionare le energie. Loro hanno avuto un giorno in più di riposo rispetto a noi e non hanno dovuto viaggiare. Anche se perderemo, avremo comunque possibilità di passare il turno"

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Messi in campo con Panama

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Poker degli Stati Uniti a Costa Rica, 50° gol in nazionale per Dempsey


Gli Stati Uniti battono 4-0 Costa Rica al Soldier Field di Chicago e tornano prepotentemente in corsa per la qualificazione ai quarti di finale della Copa America del Centenario. La squadra di Klinsmann, sconfitta all’esordio dalla Colombia, ha avuto vita molto più facile del previsto e dopo aver sbloccato subito il match con un rigore di Dempsey ha segnato nel primo tempo ancora con Jermaine Jones e Bobby Wood. Nel finale piazza il poker Zusi.

50° gol per Dempsey – Gli americani devono vincere e Klinsmann se la gioca con il 4-3-3, Costa Rica invece, forte del pareggio con il Paraguay della prima giornata, si presenta in campo con una formazione assai abbottonata. I propositi di Ramirez, una gloria del calcio costaricano, però vanno a farsi benedire subito. Perché dopo nemmeno dieci minuti l’arbitro concede un rigore generoso ai padroni di casa. Dal dischetto Dempsey non sbaglia e realizza così il 50° gol con la nazionale a stelle strisce. L’ex del Fulham così si avvicina ulteriormente a Landon Donovan (57) e diventa il dodicesimo calciatore di sempre a raggiungere almeno i cinquanta gol in nazionale.


Forte del vantaggio gli Stati Uniti continuano ad attaccare, mentre Costa Rica non dà segni di risveglio. Così già nel finale del primo tempo gli americani chiudono i conti. Segna prima il senatore Jermaine Jones, che con un destro preciso supera Pemberton, poi tocca a Bobby Shou Wood, calciatore nato alle Hawaii, che da vero centravanti difende il pallone, si gira su se stesso e firma il 3-0. Nella ripresa succede poco. Costa Rica è poca cosa e gli Stati Uniti pensano già a risparmiare energie in vista del match con il Paraguay, ma per rendere più goduriosa la serata arriva anche la marcatura di Graham Zusi. Il 4-0 fa respirare Klinsmann e gli Stati Uniti e mette quasi alla porta della Copa America del Centenario il Costa Rica.

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Colombia-Paraguay 2-1 Bacca gol: è già ai Quarti

La Colombia fa sul serio. Dopo aver battuto all’esordio in Coppa America gli Stati Uniti, concede il bis contro il Paraguay, piegato 2-1. E si qualifica per i quarti di finale. Gol del milanista Bacca e di James Rodriguez, ancora in versione fuoriserie. In un torneo nel quale l’Argentina sembra l’unica superpotenza, i Cafeteros possono sognare in grande. Specie col fantasista del Real Madrid scatenato. E dire che la sua presenza era addirittura a rischio per un acciacco alla spalla sinistra rimediato contro gli americani. Invece ha fatto ancora la differenza. Bene anche Bacca, terminale di gioco dei sudamericani e stavolta a segno con una rete da centravanti autentico. Facendo la conta degli “italiani”, da segnalare che si è fatto male nel finale Zapata, che nel post partita zoppicava per un problema a una caviglia ancora da valutare. Il Paraguay, sotto 2-0, ha avuto il merito di non arrendersi, trascinato da Romero, davvero un bel giocatore a metà campo, e da un gol da sogno di Ayala. Ma l’Albirroja non è riuscita a completare la rimonta, complice proprio il rosso per doppia ammonizione rimediato da Romero (trattenuta) ingenuamente con 10’ da giocare, quando era il momento del forcing della disperazione.



Si gioca a Pasadena, al Rose Bowl. Alle 19.30 della costa ovest, un orario decente per evitare che il caldo torrido californiano impedisca ritmi spettacolari. Stadio pieno neanche per metà, i prezzi sono proibitivi, e la stragrande maggioranza veste colombiano… E può subito far festa. All’11’ infatti angolo da destra di James Rodriguez, che telecomanda il sinistro a a centro area, dove Bacca svetta di testa e segna l’1-0. Come contro gli Usa, gol in avvio. E proprio come contro i ragazzi di Klinsmann, il raddoppio non si fa attendere e ipoteca la partita. James arriva a rimorchio su un contropiede “alla mano” di stampo rugbistico, iniziato da Bacca e rifinito da Cardona.
Il sinistro è secco e incrociato: la rete si gonfia per il 2-0. Il Paraguay replica. Segna in fuorigioco, è pericoloso spesso e volentieri nelle occasioni di palla inattiva. Su punizione ci prova prima Romero di sinistro, e Ospina non si lascia sorprendere, poi Lezcano con l’altro piede, fermato dalla traversa. Il Paraguay insiste, caparbio, ma trova sulla sua strada un Ospina superlativo che si esalta con una parata tanto coreografica quanto efficace sul colpo di testa del solito Romero, che davvero le prova tutte. Al 25’ del secondo tempo Ayala, entrato nel secondo tempo, trova un gol pazzesco. Il più bello del torneo, sinora. Un destro violentissimo dalla grande distanza. E stavolta Ospina proprio non può fare miracoli. Ma il Paraguay non sfonda più, regalando l’ultimo brivido con un mischione in area avversaria nel finale con Sanabria che non trova il tempo per la stoccata vincente. La Colombia, se non perde con la Costa Rica, passa il turno come prima forza del girone A. In caso di successo degli americani contro il Paraguay e di (improbabile) sconfitta contro i centroamericani conterebbe la differenza reti e non lo scontro diretto favorevole ai sudamericani.



il tabellino — COLOMBIA-PARAGUAY 2-1
(primo tempo 2-0)
MARCATORI: Bacca (C) all’11’, J. Rodriguez (C) al 30’ p.t., Ayala (P) al 25’ s.t.

COLOMBIA (4-4-1-1): Ospina; Arias, Zapata (dal 45’ s.t. Mina), Murillo, Diaz; Cuadrado (dal 42’ s.t. Moreno), Perez (dal 14’ s.t. Celis), Torres, Cardona; Rodriguez; Bacca. All. Pekerman.

PARAGUAY (4-4-2): Villar; Valdez, Gomez, Da Silva, Samudio; Almiron, Ortiz, Romero, Da Motta (dal 1’s .t. Ayala); E. Benitez (dal 1’ s.t. J. Benitez), Lezcano (dal 22’ s.t. Sanabria). All. Diaz.

ARBITRO: Lopes (Bra).
NOTE: espulso Romero al 36’ s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Murillo, Lezcano. Recupero: 4’ p.t., 5 p.t..

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La classifica del gruppo vede quindi prima la Colombia a quota 6, seguita da Stati Uniti a 3 e Paraguay e Costa Rica a 1.

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Nel post gara della sfida contro il Paraguay l'attaccante del Milan e della Nazionale colombiana Carlos Bacca ha analizzato la partita. Ecco quanto riportato da Sky Sport: "Sono contento, adesso penso solo alla Nazionale, sono felice per la squadra, per il gol e per come abbiamo giocato. Abbiamo lavorato bene, i segnali positivi si erano visti anche nella gara precedente. Pensiamo a una partita alla volta, adesso testa alla sfida contro Costa Rica".

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Brasile, stavolta è un 7-1 dolce: Coutinho distrugge Haiti



Da un 7-1 a un altro 7-1. Ironico, ma è da qui che inizia la cavalcata della speranza per un Brasile povero, umile, incerottato ma consapevole di poterci quantomeno provare. Haiti è poca cosa, per carità, tanto che a Orlando si divertono un po' tutti: da Coutinho, autore di una tripletta, a Renato Augusto (doppietta) per finire con la coppia santista Lucas Lima-Gabriel. Con quest'ultimo che, con i suoi 19 anni, firma con una staffilata mancina il suo primo centro ufficiale con la maglia della Seleção. Dunga, costantemente nel mirino della critica, può respirare. Mentre sorride nonostante il ko anche la nazionale haitiana: il tap in ravvicinato di Marcelin, autore del momentaneo 1-5 al 70', rappresenta il primo gol dei nordamericani in Copa America. E contro il Brasile, poi.

Le selezione di Neveu se ne torna mestamente a casa, com'era prevedibile alla vigilia, ma per il resto il gruppo B è più aperto che mai. Bene ricapitolare la situazione di classifica: Brasile e Perú 4 punti, Ecuador 2. Con brasiliani e incas che si affrontano all'ultima giornata. Intanto, il 2-2 tra Perú ed Ecuador concorre al premio di gara più spettacolare della Copa: avanti di due reti dopo meno di un quarto d'ora (stupendo il vantaggio di Cueva), Guerrero e compagni subiscono la reazione ecuadoriana e la doppia rimonta firmata Enner Valencia-Miller Bolaños, bravi a sfruttare il posizionamento errato della difesa avversaria. E poi, fino al 90' sono emozioni su emozioni, anche a causa di uno schieramento lunghissimo da parte di entrambe. Tutto rimandato agli ultimi 90 minuti: nella notte tra domenica e lunedì, varrà la pena rimanere svegli.



I tabellini delle partite

BRASILE-HAITI 7-1

Brasile (4-2-3-1): Alisson; Dani Alves, Gil, Marquinhos, Filipe Luis; Casemiro (62' Lucas Lima), Elias (72' Walace); Willian, Renato Augusto, Coutinho; Jonas (46' Gabriel). Ct: Dunga

Haiti (4-1-4-1): Placide; Goreux, Genevois, Jerome, Jaggy; Alexandre (62' Hilaire); Louis, Marcelin, Lafrance, Alcenat (83' Maurice); Belfort (49' Nazon). Ct: Neveu

Arbitro: Mark Geiger (USA)

Gol: 14', 29' e 92' Coutinho (B), 35' e 86' Renato Augusto (B), 59' Gabriel (B), 67' Lucas Lima (B), 70' Marcelin (H)

Note: ammoniti Goreux (H), Casemiro (B)