Figurine Juve scudettata al macero, chiesti danni a Moggi
Inviato: 21.01.09 - 14:40
Non solo la regolarità del campionato, ma anche quella delle «collezione» di figurine. I danni prodotti dal ciclone Calciopoli e da quello che i pm definiscono «sistema Moggi» si riverberano anche sugli stampatori delle figurine.
Avevano già stampato un milione di figurine celebrative del 29esimo scudetto oltre a calendari, penne colorate e poster che avrebbero dovuto invadere edicole e centri commerciali subito dopo la conquista del titolo. Ma tutto quel materiale celebrativo finì al macero, perchè intanto era scoppiata «Calciopoli» e per i tifosi della Juve non c’era più niente da festeggiare. La «Edigamma Publishing», casa editrice romana, oggi si è presentata nell’aula del tribunale di Napoli per la prima udienza del processo di «Calciopoli» e, attraverso il legale Romolo Roboa, ha chiesto di essere ammessa al processo come parte civile contro Moggi e gli altri imputati. «Nel 2005 - racconta il legale - dopo due anni di trattative la «Edigamma» riuscì ad ottenere la concessione dal settore merchandising della Juventus e dalla Cantelli editrice (società che editava il magazine ufficiale «Urrah Juventus», ndr) per produrre «penne magiche», calendari, figurine e altro materiale. Durante il campionato, quando fu praticamente certo che la Juventus avrebbe vinto il titolo, la società mise in produzione del materiale celebrativo dello scudetto, ma alla fine dovette mandare tutto al macero con un notevole danno economico, oltre un milione di euro». Ora la «Edigamma» attende la decisione del giudice per entrare tra le parti civili e ottenere, in caso di condanna, un risarcimento per quelle figurine che nessun tifoso avrebbe voluto incollare o scambiare.
(fonte: itasportpress.it)
Avevano già stampato un milione di figurine celebrative del 29esimo scudetto oltre a calendari, penne colorate e poster che avrebbero dovuto invadere edicole e centri commerciali subito dopo la conquista del titolo. Ma tutto quel materiale celebrativo finì al macero, perchè intanto era scoppiata «Calciopoli» e per i tifosi della Juve non c’era più niente da festeggiare. La «Edigamma Publishing», casa editrice romana, oggi si è presentata nell’aula del tribunale di Napoli per la prima udienza del processo di «Calciopoli» e, attraverso il legale Romolo Roboa, ha chiesto di essere ammessa al processo come parte civile contro Moggi e gli altri imputati. «Nel 2005 - racconta il legale - dopo due anni di trattative la «Edigamma» riuscì ad ottenere la concessione dal settore merchandising della Juventus e dalla Cantelli editrice (società che editava il magazine ufficiale «Urrah Juventus», ndr) per produrre «penne magiche», calendari, figurine e altro materiale. Durante il campionato, quando fu praticamente certo che la Juventus avrebbe vinto il titolo, la società mise in produzione del materiale celebrativo dello scudetto, ma alla fine dovette mandare tutto al macero con un notevole danno economico, oltre un milione di euro». Ora la «Edigamma» attende la decisione del giudice per entrare tra le parti civili e ottenere, in caso di condanna, un risarcimento per quelle figurine che nessun tifoso avrebbe voluto incollare o scambiare.
(fonte: itasportpress.it)