Nicchi nuovo presidente dell'Aia
Inviato: 06.03.09 - 17:15
L'ex fischietto di Arezzo eletto grazie a 163 voti contro i 155 di Apricena
ROMA, 6 marzo - Ha vinto Marcello Nicchi ma l'Associazione Italiana Arbitri è profondamente spaccate. Perché il 55enne ex arbitro aretino ha ottenuto 163 voti su 319; 155 voti sono andati a Matteo Apricena che alla vigialia era dato in ampio vantaggio. Ma le urne hanno sovvertito i pronostici. Il suo vice sarà l'ex guaardalinee Narciso Pisacreta mentre alla guida del settore tecnico andrà l'ex internazionale Alfredo Trentalange. E a Trentalange, Nicchi deve gran parte del suo successo. Inizialmnte l'ex fischietto torinese sembrava intenzionato a sostenere Apricena, poi si è spostato dalla parte di Nicchi portandosi dietro un notevole serbatoio di voti, il Piemonte in partiocolare. Nicchi ce l'ha fatta al secondo tentativo, l'ultima volta fu battuto da Gussoni. Il neo presiendete dell'Aia dovrebe confermare Collina come designatore della A ma la possibilità che per quella poltrona rispunti la candidatura di Braschi è piuttosto elevata. Nel discorso dell'investitura, Nicchi ha affertato: «Non tollereremo più che nell'assiociazione arbitri si parli di Calciopoli». Con un po' di retorica il neo presidente ha parlato di una «svolta storica per l'immagine dell'Aia».
ROMA, 6 marzo - Ha vinto Marcello Nicchi ma l'Associazione Italiana Arbitri è profondamente spaccate. Perché il 55enne ex arbitro aretino ha ottenuto 163 voti su 319; 155 voti sono andati a Matteo Apricena che alla vigialia era dato in ampio vantaggio. Ma le urne hanno sovvertito i pronostici. Il suo vice sarà l'ex guaardalinee Narciso Pisacreta mentre alla guida del settore tecnico andrà l'ex internazionale Alfredo Trentalange. E a Trentalange, Nicchi deve gran parte del suo successo. Inizialmnte l'ex fischietto torinese sembrava intenzionato a sostenere Apricena, poi si è spostato dalla parte di Nicchi portandosi dietro un notevole serbatoio di voti, il Piemonte in partiocolare. Nicchi ce l'ha fatta al secondo tentativo, l'ultima volta fu battuto da Gussoni. Il neo presiendete dell'Aia dovrebe confermare Collina come designatore della A ma la possibilità che per quella poltrona rispunti la candidatura di Braschi è piuttosto elevata. Nel discorso dell'investitura, Nicchi ha affertato: «Non tollereremo più che nell'assiociazione arbitri si parli di Calciopoli». Con un po' di retorica il neo presidente ha parlato di una «svolta storica per l'immagine dell'Aia».