Spaccarotella: "Temo ritorsioni"
Inviato: 13.03.09 - 14:32
Il poliziotto accusato dell'omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri ha paura per la sua famiglia e si difende: "Non volevo".
A più di anno dalla morte di Gabriele Sandri, Luigi Spaccarotella torna finalmente a parlare, difendosi dall'accusa di omicidio volontario: "La pistola è stata usata solo per interrompere la rissa in corso all'area di servizio.
Evidentemente tutti i tentativi che sono stati fatti in precedenza sono stati vani".
"So che quel giorno mi sono sentito male per quello che è accaduto - aggiunge l'agente di polizia attualmente sospeso dal servizio in un'intervista a Sky Tg 24.
È una cosa che non mi sarei mai aspettato nella mia carriera, che non avrei mai voluto che succedesse".
Spaccarotella teme che adesso gli amici di Sandri cerchino di farsi giustizia da soli: "Che abbia paura di ritorsioni mi sembra più che logico.
Sono una persona normalissima e più che per me ho paura per la mia famiglia.
Che gli ultra siano quello che sono non c’è bisogno che lo venga a dire io.
Lo sapete meglio di me. Per il resto sono tranquillo e fiducioso".
L'unico indiziato di un processo che inizierà il 20 marzo conclude dichiarandosi disposto ad incontrare i famigliari della vittima: "Lo farei volentieri anche se so che non saprei cosa dire.
Loro hanno perso un figlio, è stata sicuramente una cosa da me non voluta".
http://notizie.it.msn.com/sport/calcio/ ... d=15028675
______
Ma il carcere quando? Anche se lui è l'opposto di un ultras, non vuol dire che tutte le sue azioni sono corrette.
Se non voleva davvero, la pistola non la impugnava.
Dai giustizia italiana, vediamo che sai fare stavolta.
A più di anno dalla morte di Gabriele Sandri, Luigi Spaccarotella torna finalmente a parlare, difendosi dall'accusa di omicidio volontario: "La pistola è stata usata solo per interrompere la rissa in corso all'area di servizio.
Evidentemente tutti i tentativi che sono stati fatti in precedenza sono stati vani".
"So che quel giorno mi sono sentito male per quello che è accaduto - aggiunge l'agente di polizia attualmente sospeso dal servizio in un'intervista a Sky Tg 24.
È una cosa che non mi sarei mai aspettato nella mia carriera, che non avrei mai voluto che succedesse".
Spaccarotella teme che adesso gli amici di Sandri cerchino di farsi giustizia da soli: "Che abbia paura di ritorsioni mi sembra più che logico.
Sono una persona normalissima e più che per me ho paura per la mia famiglia.
Che gli ultra siano quello che sono non c’è bisogno che lo venga a dire io.
Lo sapete meglio di me. Per il resto sono tranquillo e fiducioso".
L'unico indiziato di un processo che inizierà il 20 marzo conclude dichiarandosi disposto ad incontrare i famigliari della vittima: "Lo farei volentieri anche se so che non saprei cosa dire.
Loro hanno perso un figlio, è stata sicuramente una cosa da me non voluta".
http://notizie.it.msn.com/sport/calcio/ ... d=15028675
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Ma il carcere quando? Anche se lui è l'opposto di un ultras, non vuol dire che tutte le sue azioni sono corrette.
Se non voleva davvero, la pistola non la impugnava.
Dai giustizia italiana, vediamo che sai fare stavolta.