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I direttori di gara rischiano il deferimento alla giustizia interna dell'Associazione

ROMA, 3 aprile - Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, con una circolare ha sottolineato che agli arbitri è vietato fare dichiarazioni che non siano state preventivamente autorizzate, anche attraverso Internet come nei casi di Facebook o dei blog, e che è vietato ai direttori di gara partecipare a gruppi di discussione. Nicchi ha aggiunto che sarà deferito alla Procura arbitrale chi violerà queste disposizioni. L'ultimo caso del genere è certamente quello di Gianluca Paparesta, arbitro collocato fuori dagli organici per motivi tecnici, che sul suo blog ha continuato a riportare i testi di intercettazioni risalenti all'epoca di Calciopoli. Tuttavia la circolare di Nicchi fa riferimento invece «con particolare riguardo ai giovani, più portati a ricorrere ai mezzi di comunicazione informatica».

E' bello notare che pensano alle cose serie.

ma non si era detto che Nicchi avrebbe fatto parlare gli arbitri? a me sembra tutto uguale a prima.

che stronzata.

Vis Pesaro ha scritto:che stronzata.

E insomma... diciamo che si stanno dichiarando.
Chi arbitra (a certi livelli) non può comunicare ed esporsi come il resto della popolazione mondiale... un po come avveniva coi vari personaggi malavitosi illustri... agire nell'ombra e negare sempre.
Evviva Nicchi, e anche sua madre se permettete.

gianplecce ha scritto:ma non si era detto che Nicchi avrebbe fatto parlare gli arbitri? a me sembra tutto uguale a prima.

Senza dubbio parleranno, ma non con noi che paghiamo abbonamenti e biglietti.
Gente più elevata, una ristretta NICCHIa...

e' la solita mafia italiana...il divieto di facebook e' mirato,psicologicamente facilita l'essere se stessi e la propria sfera comunicativa,puo' uscire qualcosa,semplificare gli sfoghi...praticamente hanno qualcosa da nascondere,cosi' nicchi e' corso ai ripari.Ridicolo non e',pensano proprio a tutto....e' semplicemente e italianamente mafioso e fascista.X me e' un indizio di calciopoli 2,altroche'.....

facinoroso ha scritto:e' la solita mafia italiana...il divieto di facebook e' mirato,psicologicamente facilita l'essere se stessi e la propria sfera comunicativa,puo' uscire qualcosa,semplificare gli sfoghi...praticamente hanno qualcosa da nascondere,cosi' nicchi e' corso ai ripari.Ridicolo non e',pensano proprio a tutto....e' semplicemente e italianamente mafioso e fascista.X me e' un indizio di calciopoli 2,altroche'.....

ma io dico..perchè anche qui ci piazzi il termine mafioso e fascista? mi spieghi il nesso tra i due?
o perlomeno chi è fascista è mafioso e viceversa?
eliminiamo la figura del gabellotto allora...

AH AH AH CERTO!!!