I nuovi ricchi
Inviato: 15.07.09 - 14:51
«Sono tempi duri, bisogna tirare la cinghia», «c’è crisi, sono cominciati gli anni delle vacche magre». Il ritornello ormai è sempre quello e il “virus” - si dice - ha contagiato anche il mondo del calcio.
A guardare bene la situazione, però, non è vero che i nostri club calcistici stiano risparmiando sul mercato. Anzi - fatta eccezione per il “nuovo” Milan - il nostro pallone è prodigo come sempre, nonostante l’acuirsi delle difficoltà nelle cessioni. La vera novità sono le “piccole”, ormai ex tali, spendaccione come mai per colmare il gap con le grandi.
l’oro di de laurentiis:
Il Napoli con il prossimo acquisto di Victor Obinna (22) per 6 milioni di euro supererà di nuovo la Juventus in testa alla classifica delle squadre che hanno investito di più nella prima parte dell’estate.
Considerando gli ingaggi di Luca Cigarini (11 milioni), Fabio Quagliarella (16), Juan Camilo Zuniga (8), Morgan De Sanctis (2) e Hugo Campagnaro (4, più la metà di Daniele Mannini), il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha speso in un mese quasi 50 milioni, 47 in solo denaro contante.
Poco più della Juve che, dopo due anni di «risparmi» (parola dell’ad Jean-Claude Blanc), si è potuta permettere investimenti cash per 46 milioni: 25 per Diego e 21 per Felipe Melo (più Marco Marchionni).
Ai piedi del podio l’ex “risparmiosa” Lazio di Claudio Lotito, costretta ai costosi riscatti di Mauro Zarate (20 milioni all’Al-Saad) e Matuzalem (6 milioni al Real Saragozza, più il prestito oneroso di Juan Pablo Carrizo).
I biancocelesti precedono l’Inter, “campione d’Italia del mercato” da molto più di quattro anni consecutivi. Diego Milito e Thiago Motta sono stati i due colpacci di Massimo Moratti: 30 milioni, coperti per metà dalle contropartite tecniche. Tutto qui? E Josè Mourinho protesta pensando al Real Madrid.
La “povera” Sicilia s’è fatta valere nell’ultimo mercato. Forse Walter Zenga avrà esagerato a dire che il suo Palermo è da scudetto, ma Maurizio Zamparini rischia di vincere il tricolore dei presidenti se i suoi due colpi, il 23enne centrocampista Nicolas Bertolo (3,5 milioni) e il trequartista Javier Pastore (20 anni, costato 5,5 milioni) manterranno quanto promettono. E altri arriveranno. Nove milioni finora la spesa dei rosanero, la stessa di Antonino Pulvirenti, patron del Catania. Anche i rossazzurri hanno investito in “carne argentina” (il 24enne centrocampista Pablo Barrientos e il portiere Mariano Andujar, 26 anni). In più sono arrivati il giovanissimo Balzej Augustyn (21, dal Legia Varsavia) e Gennaro Delvecchio (31, dalla Samp).
Genoa pronto a spendere Ha speso un po’ anche il Cagliari, obbligato a comprare un attaccante (Nenè) dopo la partenza di Robert Acquafresca, e il Bologna, che spera ora in una salvezza più tranquilla dell’ultima. Spesucce anche per Chievo e Bari, ma con parsimonia. Occhio invece al Genoa: il bilancio, nononostante il super incasso dall’Inter, è già a -4 ed Enrico Preziosi prepara il colpo da 10 milioni: Rodrigo Palacio (27) del Boca Juniors.
Qualcuno si limita a scambi e prestiti: colpa della promozione tardiva (Livorno), dei pochi obiettivi (Sampdoria) o davvero di una crisi, ma quella societaria (Roma).
Poi ci sono gli altri, quelli che nelle trattative sono abituati a guadagnarci: il Parma (+2 milioni), il Siena (+6) e l’Udinese (+7). Qualcuno poi, come Atalanta (+13) e Fiorentina (+17) si è proprio arricchito quest’anno. E il Milan? I rossoneri hanno un attivo di 60 milioni, ma ne spenderanno meno di 20. Alla fine il bilancio delle compravendite sarà +40: una volta ci si comprava Manuel Rui Costa, oggi si ripianano debiti. È la crisi.
Fonte :Libero-news.it
A guardare bene la situazione, però, non è vero che i nostri club calcistici stiano risparmiando sul mercato. Anzi - fatta eccezione per il “nuovo” Milan - il nostro pallone è prodigo come sempre, nonostante l’acuirsi delle difficoltà nelle cessioni. La vera novità sono le “piccole”, ormai ex tali, spendaccione come mai per colmare il gap con le grandi.
l’oro di de laurentiis:
Il Napoli con il prossimo acquisto di Victor Obinna (22) per 6 milioni di euro supererà di nuovo la Juventus in testa alla classifica delle squadre che hanno investito di più nella prima parte dell’estate.
Considerando gli ingaggi di Luca Cigarini (11 milioni), Fabio Quagliarella (16), Juan Camilo Zuniga (8), Morgan De Sanctis (2) e Hugo Campagnaro (4, più la metà di Daniele Mannini), il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha speso in un mese quasi 50 milioni, 47 in solo denaro contante.
Poco più della Juve che, dopo due anni di «risparmi» (parola dell’ad Jean-Claude Blanc), si è potuta permettere investimenti cash per 46 milioni: 25 per Diego e 21 per Felipe Melo (più Marco Marchionni).
Ai piedi del podio l’ex “risparmiosa” Lazio di Claudio Lotito, costretta ai costosi riscatti di Mauro Zarate (20 milioni all’Al-Saad) e Matuzalem (6 milioni al Real Saragozza, più il prestito oneroso di Juan Pablo Carrizo).
I biancocelesti precedono l’Inter, “campione d’Italia del mercato” da molto più di quattro anni consecutivi. Diego Milito e Thiago Motta sono stati i due colpacci di Massimo Moratti: 30 milioni, coperti per metà dalle contropartite tecniche. Tutto qui? E Josè Mourinho protesta pensando al Real Madrid.
La “povera” Sicilia s’è fatta valere nell’ultimo mercato. Forse Walter Zenga avrà esagerato a dire che il suo Palermo è da scudetto, ma Maurizio Zamparini rischia di vincere il tricolore dei presidenti se i suoi due colpi, il 23enne centrocampista Nicolas Bertolo (3,5 milioni) e il trequartista Javier Pastore (20 anni, costato 5,5 milioni) manterranno quanto promettono. E altri arriveranno. Nove milioni finora la spesa dei rosanero, la stessa di Antonino Pulvirenti, patron del Catania. Anche i rossazzurri hanno investito in “carne argentina” (il 24enne centrocampista Pablo Barrientos e il portiere Mariano Andujar, 26 anni). In più sono arrivati il giovanissimo Balzej Augustyn (21, dal Legia Varsavia) e Gennaro Delvecchio (31, dalla Samp).
Genoa pronto a spendere Ha speso un po’ anche il Cagliari, obbligato a comprare un attaccante (Nenè) dopo la partenza di Robert Acquafresca, e il Bologna, che spera ora in una salvezza più tranquilla dell’ultima. Spesucce anche per Chievo e Bari, ma con parsimonia. Occhio invece al Genoa: il bilancio, nononostante il super incasso dall’Inter, è già a -4 ed Enrico Preziosi prepara il colpo da 10 milioni: Rodrigo Palacio (27) del Boca Juniors.
Qualcuno si limita a scambi e prestiti: colpa della promozione tardiva (Livorno), dei pochi obiettivi (Sampdoria) o davvero di una crisi, ma quella societaria (Roma).
Poi ci sono gli altri, quelli che nelle trattative sono abituati a guadagnarci: il Parma (+2 milioni), il Siena (+6) e l’Udinese (+7). Qualcuno poi, come Atalanta (+13) e Fiorentina (+17) si è proprio arricchito quest’anno. E il Milan? I rossoneri hanno un attivo di 60 milioni, ma ne spenderanno meno di 20. Alla fine il bilancio delle compravendite sarà +40: una volta ci si comprava Manuel Rui Costa, oggi si ripianano debiti. È la crisi.
Fonte :Libero-news.it