"Palline dei sorteggi riconoscibili"
Inviato: 06.11.09 - 18:10
Nuove dichiarazioni shock su Calciopoli: "Le palline usate per i sorteggi arbitrali erano vecchie, usurate e decolorate, in particolare nella stagione 2004-2005" - ha detto Manfredi Martino, all'epoca segretario della Commissione arbitrale nazionale (Can), ascoltato come teste davanti ai giudici del Tribunale di Napoli. "Nella scelta dell'arbitro di Milan-Juventus, decisiva per quel campionato - ha aggiunto - qualcosa non andò per il verso giusto...".
Martino, pressato dal pm Narducci, ha detto le sue sensazioni di quel giorno, quando c'era da stabilire il direttore di gara della partita scudetto: "Ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall'Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri".
Ha risposto Paolo Bergamo, presente all'udienza presso la nona sezione del tribunale di Napoli: "Il designatore arbitrale Pier Luigi Pairetto era troppo lontano dal tavolo dei sorteggi per riuscire a vedere le palline che venivano pescate dal giornalista di turno. Mi preme chiarire con precisione - ha detto Bergamo - come avveniva il sorteggio. In un'aula aperta al pubblico e davanti alle telecamere della tv ci sistemavamo a un tavolo lungo quattro-cinque metri. A un'estremità c'era Pairetto e davanti a sé aveva un'urna di vetro dove venivano poste le palline con all'interno i nomi degli arbitri. Al centro del tavolo sedeva un notaio incaricato dalla Figc, e c'ero io. All'altra estremità del tavolo c'era l'altra urna con all'interno le sfere relative alle partite da abbinare. Dalla sua posizione Pairetto non poteva vedere cosa ci fosse nell'altra urna. Inoltre noi non conoscevamo il nome del giornalista che sarebbe stato designato dall'Ussi se non pochi attimi prima del sorteggio".
(fonte: sportmediaset.it)
Martino, pressato dal pm Narducci, ha detto le sue sensazioni di quel giorno, quando c'era da stabilire il direttore di gara della partita scudetto: "Ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall'Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri".
Ha risposto Paolo Bergamo, presente all'udienza presso la nona sezione del tribunale di Napoli: "Il designatore arbitrale Pier Luigi Pairetto era troppo lontano dal tavolo dei sorteggi per riuscire a vedere le palline che venivano pescate dal giornalista di turno. Mi preme chiarire con precisione - ha detto Bergamo - come avveniva il sorteggio. In un'aula aperta al pubblico e davanti alle telecamere della tv ci sistemavamo a un tavolo lungo quattro-cinque metri. A un'estremità c'era Pairetto e davanti a sé aveva un'urna di vetro dove venivano poste le palline con all'interno i nomi degli arbitri. Al centro del tavolo sedeva un notaio incaricato dalla Figc, e c'ero io. All'altra estremità del tavolo c'era l'altra urna con all'interno le sfere relative alle partite da abbinare. Dalla sua posizione Pairetto non poteva vedere cosa ci fosse nell'altra urna. Inoltre noi non conoscevamo il nome del giornalista che sarebbe stato designato dall'Ussi se non pochi attimi prima del sorteggio".
(fonte: sportmediaset.it)