i deliri di Maifredi
Inviato: 01.12.09 - 10:57
questa si candida per la vittoria del titolo "minchiata del millennio" :rolldown: :
Maifredi choc: La Juve aveva preso Gerrard e Ronaldo
TORINO, 30 novembre - «Calciopoli? Meglio stendere un velo pietoso su questa vicenda. Ve lo dico, Moggi e Giraudo avevano già comprato Gerrard e Cristiano Ronaldo». L'ex allenatore della Juve, Gigi Maifredi, torna a parlare. Senza peli sulla lingua, dice la sua su tutti i temi bianconeri. «Ferrara è stato un grandissimo giocatore - spiega a RadioErre2 all'interno della trasmissione "Tutti pazzi per la Juve" - ma non era assolutamente pronto per una squadra come la Juventus. Se invece la scelta della società è stata fatta per il futuro è ancora più sbagliato perché alla Juve si gioca solo per vincere e non si può aspettare che uno faccia esperienza a Torino. L’unica analogia che vedo tra questa e la mia Juve è la mancanza alle spalle dell’allenatore di una società esperta e competente. Sulla qualità della rosa non scherziamo invece. Io al posto di Ferrara sarei già sopra l’Inter ed in testa alla classifica. Con una squadra con 4/5 di difesa della Nazionale, Sissoko, Camoranesi, Diego, Melo ed il parco attaccanti che la Juve si ritrova io mi metterei a fumare, mi siederei con calma in panchina ed a fine gara chiederei solo con quanti gol di distacco si è vinto. Il 4-2-3-1 provato in questa stagione è in assoluto il modulo peggiore per questa squadra. E che dire poi di Del Piero? Lui è un fuoriclasse assoluto ma o lo si fa giocare da seconda punta o bisogna avere il coraggio di mandarlo in panchina. Questa Juve può giocare solo con il 4-3-1-2 o con il 4-4-2 magari mascherato da 4-3-3».
UN TEATRINO - Maifredi dice la sua su Calciopoli. «Si erano gettate le basi per un dominio bianconero che sarebbe durato almeno 20 anni ed allora hanno dovuto per forza inventarsi uno scandalo che uccidesse una squadra del genere. E la nuova proprietà Juve ne è stata complice. Ma dove si è visto mai un avvocato difensore che ancora prima di esser giudicato va davanti alla giuria e patteggia una pena congrua?».
IL FALLIMENTO - Ecco la ricostruzione del suo periodo in bianconero. «Quando nel 1990 fui scelto dalla Juve per allenarla toccai il cielo con un dito. Io sono juventino sin da piccolo e tutt’ora sono rimasto bianconero nel cuore. Purtroppo anche se in quel momento ero il miglior tecnico in grado di allenare la Juve e trasportarla nel cambiamento epocale del passaggio dal gioco a uomo a quello a zona, non mi resi subito conto dell’importanza del ruolo che ricoprivo. Iniziai subito malissimo con la Supercoppa ma non fu solo colpa mia. E’ anche vero che sono stato un asino a non accettare il triennale che mi era stato proposto ad inizio stagione, ma alla base del mio licenziamento c’è stato soprattutto il litigio pre-natalizio avuto con la dirigenza. Ero ancora furioso per aver gettato al vento il primo posto per colpa di un pareggio casalingo contro il Cagliari, e mi stavo mangiando la squadra quando scopriì che la società invece di sostenermi stava pensando ad organizzare la festa natalizia. Scrivetelo, è questa la vera causa del litigio, altro che tutte quelle menzogne lette in questi anni. Alla base di tutto questo c’era la mancanza in società di una figura forte come Boniperti, di un tutore come Moggi. Montezemolo praticamente non c’era mai per i suoi mille impegni in giro: 2 giorni in America, 2 a Zurigo, l’incarico da dirigente in RCS ed inoltre viveva a Roma…. Se fossi rimasto sulla panchina della Juve l’anno dopo avrei vinto lo scudetto ed avremmo costruito un ciclo di vittorie!».
TUTTOSPORC
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Maifredi choc: La Juve aveva preso Gerrard e Ronaldo
TORINO, 30 novembre - «Calciopoli? Meglio stendere un velo pietoso su questa vicenda. Ve lo dico, Moggi e Giraudo avevano già comprato Gerrard e Cristiano Ronaldo». L'ex allenatore della Juve, Gigi Maifredi, torna a parlare. Senza peli sulla lingua, dice la sua su tutti i temi bianconeri. «Ferrara è stato un grandissimo giocatore - spiega a RadioErre2 all'interno della trasmissione "Tutti pazzi per la Juve" - ma non era assolutamente pronto per una squadra come la Juventus. Se invece la scelta della società è stata fatta per il futuro è ancora più sbagliato perché alla Juve si gioca solo per vincere e non si può aspettare che uno faccia esperienza a Torino. L’unica analogia che vedo tra questa e la mia Juve è la mancanza alle spalle dell’allenatore di una società esperta e competente. Sulla qualità della rosa non scherziamo invece. Io al posto di Ferrara sarei già sopra l’Inter ed in testa alla classifica. Con una squadra con 4/5 di difesa della Nazionale, Sissoko, Camoranesi, Diego, Melo ed il parco attaccanti che la Juve si ritrova io mi metterei a fumare, mi siederei con calma in panchina ed a fine gara chiederei solo con quanti gol di distacco si è vinto. Il 4-2-3-1 provato in questa stagione è in assoluto il modulo peggiore per questa squadra. E che dire poi di Del Piero? Lui è un fuoriclasse assoluto ma o lo si fa giocare da seconda punta o bisogna avere il coraggio di mandarlo in panchina. Questa Juve può giocare solo con il 4-3-1-2 o con il 4-4-2 magari mascherato da 4-3-3».
UN TEATRINO - Maifredi dice la sua su Calciopoli. «Si erano gettate le basi per un dominio bianconero che sarebbe durato almeno 20 anni ed allora hanno dovuto per forza inventarsi uno scandalo che uccidesse una squadra del genere. E la nuova proprietà Juve ne è stata complice. Ma dove si è visto mai un avvocato difensore che ancora prima di esser giudicato va davanti alla giuria e patteggia una pena congrua?».
IL FALLIMENTO - Ecco la ricostruzione del suo periodo in bianconero. «Quando nel 1990 fui scelto dalla Juve per allenarla toccai il cielo con un dito. Io sono juventino sin da piccolo e tutt’ora sono rimasto bianconero nel cuore. Purtroppo anche se in quel momento ero il miglior tecnico in grado di allenare la Juve e trasportarla nel cambiamento epocale del passaggio dal gioco a uomo a quello a zona, non mi resi subito conto dell’importanza del ruolo che ricoprivo. Iniziai subito malissimo con la Supercoppa ma non fu solo colpa mia. E’ anche vero che sono stato un asino a non accettare il triennale che mi era stato proposto ad inizio stagione, ma alla base del mio licenziamento c’è stato soprattutto il litigio pre-natalizio avuto con la dirigenza. Ero ancora furioso per aver gettato al vento il primo posto per colpa di un pareggio casalingo contro il Cagliari, e mi stavo mangiando la squadra quando scopriì che la società invece di sostenermi stava pensando ad organizzare la festa natalizia. Scrivetelo, è questa la vera causa del litigio, altro che tutte quelle menzogne lette in questi anni. Alla base di tutto questo c’era la mancanza in società di una figura forte come Boniperti, di un tutore come Moggi. Montezemolo praticamente non c’era mai per i suoi mille impegni in giro: 2 giorni in America, 2 a Zurigo, l’incarico da dirigente in RCS ed inoltre viveva a Roma…. Se fossi rimasto sulla panchina della Juve l’anno dopo avrei vinto lo scudetto ed avremmo costruito un ciclo di vittorie!».
TUTTOSPORC
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