Le dieci rivelazioni del 2009
Inviato: 28.12.09 - 07:41
Altri tre giorni per salutare un nuovo anno e dire addio ad un 2009, ricco di soddisfazioni per molti. L'anno del rilancio, delle scoperte ma anche delle rinascite. Abbiamo la mente offuscata dal mercato: perché il 2 gennaio si riparte, tutto d'un fiato fino al primo febbraio; forse è anche più bello così.
Concentrato in un mese, un mix di emozioni tra mercato e campionato. Non ci inventiamo nulla: alla fine di ogni anno si fanno bilanci, pagelle e si guarda avanti con buoni propositi. Il 2009 che sta per finire ci ha regalato numerose sorprese. 10 nomi da premiare.
Il Milan ha riscoperto Ignazio Abate, prodotto del vivaio che finalmente è tornato a casa, dopo le tappe a Napoli, Modena, Piacenza e Torino. Leonardo si è dovuto adeguare alle esigenze del club, Abate si è dovuto adeguare alle esigenze del tecnico. Ed ecco che un centrocampista offensivo della Nazionale Under 21 viene "arrangiato" a terzino destro. Ottima intuizione e soprattutto ottima interpretazione. Per questo Motivo Ignazio Abate merita di essere nella top ten di questo 2009.
Da un milanista ad un ex milanista: Alessandro Matri. Questo è stato l'anno della sua consacrazione; aspettavamo da tempo che sbocciasse. Lo avevamo seguito dai primi passi a Rimini, con Leo Acori, pronto per fare il salto. Sì ci siamo, tra poco ci riesce, stai a vedere che questo è l'anno giusto… ne abbiamo sentite tante, ma mai realizzava a tal punto da strappare l'attenzione delle grandi. Adesso sì, questa parte finale di 2009 ha regalato al Cagliari un bomber di prospettiva con garanzia sul presente.
Il giovane dell'anno non può che essere Andrea Ranocchia, da Bari via Genova. Sentiamo parlare di lui come se avesse 30 anni. Infatti, da almeno 5, circola il suo cognome (bizzarro e simpatico) e puntualmente viene accostato a grandi squadre come Juventus, Fiorentina e Napoli. A Bari l'esplosione definitiva con Ace Ventura. Difensore che ricorda il più giovane dei Nesta. Un'eredità importante a patto che non si monti la testa; altrimenti sarebbe tutto sprecato. Quante rivelazioni anche in panchina.
Non vorrebbero salutare il 2009 almeno 5 allenatori. Antonio Conte ci ha regalato a Bari emozioni infinite. Riportando i pugliesi in serie A e facendoci conoscere un nuovo modo di fare la fase offensiva. Il suo 4-2-4 champagne ha dato spettacolo. Ha provato a trasportare tutto da Bari a Bergamo ma verso Milano, uscita Viale Certosa, ha trovato il casello bloccato.
Che anno anche per Mimmo Di Carlo, allenatore del Chievo Verona. Non credevamo riuscisse a fare tanto. A fine 2008 ci trovammo alla riunione A.I.C. a Milano ed era appena subentrato. Era partito bene ma comunque con delle sconfitte. Credeva nella salvezza ma non avrebbe mai immaginato l'anno successivo di partire con la sesta, senza inserire prima tutte le altre marce. Gioca bene e diverte, fa punti e valorizza i giovani che Sartori ha portato a Verona (vedi Mantovani e Bentivoglio).
Come non inserire tra le rivelazioni del 2009 Massimiliano Allegri? Se togliamo gli avvii di stagione, a Cagliari sta riportando il grande calcio che mancava da un po'. Al di là delle fantasie di alcuni colleghi, che in estate lo volevano al Milan, prima o poi merita una grande. Un passo alla volta si arriva lontano.
Ha bisogno di altri due anni di rodaggio. Attenzione alla serie B, ci sono allenatori sottovalutati. L'anno che sta per chiudersi ha confermato che la serie A ha "bruciato" troppo in fretta Stefano Pioli. Campionato dignitoso a Piacenza (dopo la sua partenza il club emiliano si è sciolto come neve al sole) e stagione da incorniciare, fin qui, a Sassuolo. Con un vice Salvetti ed un altro attaccante di spessore può riprendersi quello che a Parma gli fu tolto. Persona perbene ed allenatore preparato. W Pioli e il suo calcio efficace.
Può prendere una cornice e metterci dentro il calendario del 2009 anche Franco Colomba, l'uomo della provvidenza, colui che prende le barche a largo e le porta a riva con una facilità disarmante. In serie B prese l'Ascoli quasi annegato e lo portò ad un passo dal Paradiso. Ci riprova quest'anno nella sua Bologna, in una categoria superiore. L'inizio è stato più che positivo.
Tra le rivelazioni di quest'anno c'è anche un giovane Direttore Sportivo: Riccardo Bigon. Passare da team manager e/o aiutante di Lillo Foti a Reggio Calabria a Direttore Sportivo del Napoli è come guidare da anni una Fiat 500 (non vuol dire che la Reggina sia un' auto da rottamare) e all'improvviso trovarsi al volante di una Ferrari rosso fuoco. Le rivelazioni non per forza devono essere positive. Prende l'eredità di Pierpaolo Marino e dovrà dimostrare di esserne all'altezza. Il 2010 sarà il suo anno; vi diremo più avanti se nel bene o nel male.
Infine un passaggio anche in Lega Pro. La nostra Top Ten si conclude con una squadra, proprio per non farci mancare nulla: Novara! Una società modello, un Direttore Sportivo (Pasquale Sensibile) preparato, un allenatore (Attilio Tesser) che cerca rivincite personali e una squadra pronta per il grande salto. Insomma, un modello da premiare.
Fonte:sportitalia servizio di Michele Criscitiello
Concentrato in un mese, un mix di emozioni tra mercato e campionato. Non ci inventiamo nulla: alla fine di ogni anno si fanno bilanci, pagelle e si guarda avanti con buoni propositi. Il 2009 che sta per finire ci ha regalato numerose sorprese. 10 nomi da premiare.
Il Milan ha riscoperto Ignazio Abate, prodotto del vivaio che finalmente è tornato a casa, dopo le tappe a Napoli, Modena, Piacenza e Torino. Leonardo si è dovuto adeguare alle esigenze del club, Abate si è dovuto adeguare alle esigenze del tecnico. Ed ecco che un centrocampista offensivo della Nazionale Under 21 viene "arrangiato" a terzino destro. Ottima intuizione e soprattutto ottima interpretazione. Per questo Motivo Ignazio Abate merita di essere nella top ten di questo 2009.
Da un milanista ad un ex milanista: Alessandro Matri. Questo è stato l'anno della sua consacrazione; aspettavamo da tempo che sbocciasse. Lo avevamo seguito dai primi passi a Rimini, con Leo Acori, pronto per fare il salto. Sì ci siamo, tra poco ci riesce, stai a vedere che questo è l'anno giusto… ne abbiamo sentite tante, ma mai realizzava a tal punto da strappare l'attenzione delle grandi. Adesso sì, questa parte finale di 2009 ha regalato al Cagliari un bomber di prospettiva con garanzia sul presente.
Il giovane dell'anno non può che essere Andrea Ranocchia, da Bari via Genova. Sentiamo parlare di lui come se avesse 30 anni. Infatti, da almeno 5, circola il suo cognome (bizzarro e simpatico) e puntualmente viene accostato a grandi squadre come Juventus, Fiorentina e Napoli. A Bari l'esplosione definitiva con Ace Ventura. Difensore che ricorda il più giovane dei Nesta. Un'eredità importante a patto che non si monti la testa; altrimenti sarebbe tutto sprecato. Quante rivelazioni anche in panchina.
Non vorrebbero salutare il 2009 almeno 5 allenatori. Antonio Conte ci ha regalato a Bari emozioni infinite. Riportando i pugliesi in serie A e facendoci conoscere un nuovo modo di fare la fase offensiva. Il suo 4-2-4 champagne ha dato spettacolo. Ha provato a trasportare tutto da Bari a Bergamo ma verso Milano, uscita Viale Certosa, ha trovato il casello bloccato.
Che anno anche per Mimmo Di Carlo, allenatore del Chievo Verona. Non credevamo riuscisse a fare tanto. A fine 2008 ci trovammo alla riunione A.I.C. a Milano ed era appena subentrato. Era partito bene ma comunque con delle sconfitte. Credeva nella salvezza ma non avrebbe mai immaginato l'anno successivo di partire con la sesta, senza inserire prima tutte le altre marce. Gioca bene e diverte, fa punti e valorizza i giovani che Sartori ha portato a Verona (vedi Mantovani e Bentivoglio).
Come non inserire tra le rivelazioni del 2009 Massimiliano Allegri? Se togliamo gli avvii di stagione, a Cagliari sta riportando il grande calcio che mancava da un po'. Al di là delle fantasie di alcuni colleghi, che in estate lo volevano al Milan, prima o poi merita una grande. Un passo alla volta si arriva lontano.
Ha bisogno di altri due anni di rodaggio. Attenzione alla serie B, ci sono allenatori sottovalutati. L'anno che sta per chiudersi ha confermato che la serie A ha "bruciato" troppo in fretta Stefano Pioli. Campionato dignitoso a Piacenza (dopo la sua partenza il club emiliano si è sciolto come neve al sole) e stagione da incorniciare, fin qui, a Sassuolo. Con un vice Salvetti ed un altro attaccante di spessore può riprendersi quello che a Parma gli fu tolto. Persona perbene ed allenatore preparato. W Pioli e il suo calcio efficace.
Può prendere una cornice e metterci dentro il calendario del 2009 anche Franco Colomba, l'uomo della provvidenza, colui che prende le barche a largo e le porta a riva con una facilità disarmante. In serie B prese l'Ascoli quasi annegato e lo portò ad un passo dal Paradiso. Ci riprova quest'anno nella sua Bologna, in una categoria superiore. L'inizio è stato più che positivo.
Tra le rivelazioni di quest'anno c'è anche un giovane Direttore Sportivo: Riccardo Bigon. Passare da team manager e/o aiutante di Lillo Foti a Reggio Calabria a Direttore Sportivo del Napoli è come guidare da anni una Fiat 500 (non vuol dire che la Reggina sia un' auto da rottamare) e all'improvviso trovarsi al volante di una Ferrari rosso fuoco. Le rivelazioni non per forza devono essere positive. Prende l'eredità di Pierpaolo Marino e dovrà dimostrare di esserne all'altezza. Il 2010 sarà il suo anno; vi diremo più avanti se nel bene o nel male.
Infine un passaggio anche in Lega Pro. La nostra Top Ten si conclude con una squadra, proprio per non farci mancare nulla: Novara! Una società modello, un Direttore Sportivo (Pasquale Sensibile) preparato, un allenatore (Attilio Tesser) che cerca rivincite personali e una squadra pronta per il grande salto. Insomma, un modello da premiare.
Fonte:sportitalia servizio di Michele Criscitiello