Togo: i morti sono tre Niente Coppa d'Africa
Inviato: 09.01.10 - 14:55
La Confederazione africana: due dei feriti di ieri sono deceduti per la gravità delle lesioni riportate. La squadra, come riportato dalla BBC, ha deciso di non giocare la Coppa d'Africa ed è già partita in aereo per tornare a casa.
ORE 14.17 — Le vittime sarebbero tre: l'allenatore in seconda, il responsabile della comunicazione e l'autista (ieri segnalato come deceduto e stamattina no, ndnr). Parlando con i francesi di Radio Montecarlo, il giocatore Alaixys Romao ha affermato che il responsabile della comunicazione e il secondo del ct sono morti la notte scorsa alle 4.30. “Ci hanno appena detto che due dei nostri sono morti. Si tratta di Abalo Amélété, dello staff tecnico, e di Stan Ocloo, dell’ufficio stampa". Entrambi erano stati colpiti al ventre dai proiettili sparati dai ribelli del Flec ieri pomeriggio. Altra notizia: Obilale, il portiere ferito, è stato operato ieri a Cabinda ma oggi dovrebbe essere già stato trasferito in Sudafrica in un ospedale più attrezzato. Una volta appreso dei decessi, la delegazione togolese avrebbe deciso di lasciare l’Angola e, stando a quanto riportato da media francesi un aereo speciale è già partito da Lomé, capitale del Togo, per Cabinda dove si trovano attualmente gli ‘Sparvieri’ capitanati da Adebayor. “Stiamo aspettando l’aereo per tornare in Togo – ha detto Romao, centrocampista del Grenoble all’Equipe –. Stiamo anche parlando con le altre squadre del nostro gruppo (Ghana, Costa d’Avorio e Burkina Faso, ndr) per cercare di convincerli a boicottare con noi la competizione”.
ORE 12 — In mattinata erano arrivate le reazioni. Ovvie e comprensibili. A partire dal capitano dei togolesi, Emmanuel Adebayor. "Come capitano della mia squadra, posso dire che se non sarà garantita la sicurezza non parteciperemo alla Coppa - ha detto l'attaccante del Manchester City alla Bbc -. Si tratta di una partita di calcio e di uno dei tornei più importanti dell'Africa, ma non credo che ci sia gente disposta a dare la vita. Parlerò con il mio team e prenderemo la decisione più giusta per le nostre carriere, le nostre vite e le nostre famiglie.
In fondo, questo è soltanto football. Molti giocatori vogliono andarsene: hanno visto la morte e vogliono tornare dalle loro famiglie". Secondo gli organizzatori la Nazionale togolese non avrebbe informato del suo arrivo in Angola in pullman - accusa lanciata da Virgilio Santos, funzionario della Cocan (il Comitato organizzatore della Coppa d'Africa) al quotidiano portoghese A Bola -. "Avevamo chiesto a tutte le delegazioni di informarci quando sarebbero arrivate e di darci i numeri dei passaporti dei loro giocatori - ha detto Santos -. Il Togo è stata l'unica Nazionale a non rispondere e a non informare il Cocan che viaggiava in bus. I risultati sono chiari. Nessuna squadra doveva viaggiare in autobus. L'incidente non sarebbe avvenuto". Accuse peraltro smentite dalla pubblicazione sui giornali angolani della notizia dell'arrivo in pulmann della squadra.
INGHILTERRA — Intanto i club della Premier League avevano chiesto garanzie circa la sicurezza dei loro giocatori che partecipano alla Coppa. "Dopo il terribile attentato della squadra nazionale del Togo - si legge in una nota della federazione calcistica inglese - la Football Association è in contatto con diversi club che hanno i giocatori coinvolti nella Coppa d'Africa. Continueremo a garantire che siano informati continuamente di tutti gli sviluppi e faremo tutto il possibile per assistere i nostri club. La FA sta contattando diversi organizzazioni, tra cui la Fifa". Il Manchester City, squadra del togolese Adebayor, è tra in club inglesi più preoccupati. "Siamo attualmente in contatto con la FA per quanto riguarda quello che potrà accadere", spiega nel suo sito il club.
Fonte:gazzetta.it
Senza parole....
ORE 14.17 — Le vittime sarebbero tre: l'allenatore in seconda, il responsabile della comunicazione e l'autista (ieri segnalato come deceduto e stamattina no, ndnr). Parlando con i francesi di Radio Montecarlo, il giocatore Alaixys Romao ha affermato che il responsabile della comunicazione e il secondo del ct sono morti la notte scorsa alle 4.30. “Ci hanno appena detto che due dei nostri sono morti. Si tratta di Abalo Amélété, dello staff tecnico, e di Stan Ocloo, dell’ufficio stampa". Entrambi erano stati colpiti al ventre dai proiettili sparati dai ribelli del Flec ieri pomeriggio. Altra notizia: Obilale, il portiere ferito, è stato operato ieri a Cabinda ma oggi dovrebbe essere già stato trasferito in Sudafrica in un ospedale più attrezzato. Una volta appreso dei decessi, la delegazione togolese avrebbe deciso di lasciare l’Angola e, stando a quanto riportato da media francesi un aereo speciale è già partito da Lomé, capitale del Togo, per Cabinda dove si trovano attualmente gli ‘Sparvieri’ capitanati da Adebayor. “Stiamo aspettando l’aereo per tornare in Togo – ha detto Romao, centrocampista del Grenoble all’Equipe –. Stiamo anche parlando con le altre squadre del nostro gruppo (Ghana, Costa d’Avorio e Burkina Faso, ndr) per cercare di convincerli a boicottare con noi la competizione”.
ORE 12 — In mattinata erano arrivate le reazioni. Ovvie e comprensibili. A partire dal capitano dei togolesi, Emmanuel Adebayor. "Come capitano della mia squadra, posso dire che se non sarà garantita la sicurezza non parteciperemo alla Coppa - ha detto l'attaccante del Manchester City alla Bbc -. Si tratta di una partita di calcio e di uno dei tornei più importanti dell'Africa, ma non credo che ci sia gente disposta a dare la vita. Parlerò con il mio team e prenderemo la decisione più giusta per le nostre carriere, le nostre vite e le nostre famiglie.
In fondo, questo è soltanto football. Molti giocatori vogliono andarsene: hanno visto la morte e vogliono tornare dalle loro famiglie". Secondo gli organizzatori la Nazionale togolese non avrebbe informato del suo arrivo in Angola in pullman - accusa lanciata da Virgilio Santos, funzionario della Cocan (il Comitato organizzatore della Coppa d'Africa) al quotidiano portoghese A Bola -. "Avevamo chiesto a tutte le delegazioni di informarci quando sarebbero arrivate e di darci i numeri dei passaporti dei loro giocatori - ha detto Santos -. Il Togo è stata l'unica Nazionale a non rispondere e a non informare il Cocan che viaggiava in bus. I risultati sono chiari. Nessuna squadra doveva viaggiare in autobus. L'incidente non sarebbe avvenuto". Accuse peraltro smentite dalla pubblicazione sui giornali angolani della notizia dell'arrivo in pulmann della squadra.
INGHILTERRA — Intanto i club della Premier League avevano chiesto garanzie circa la sicurezza dei loro giocatori che partecipano alla Coppa. "Dopo il terribile attentato della squadra nazionale del Togo - si legge in una nota della federazione calcistica inglese - la Football Association è in contatto con diversi club che hanno i giocatori coinvolti nella Coppa d'Africa. Continueremo a garantire che siano informati continuamente di tutti gli sviluppi e faremo tutto il possibile per assistere i nostri club. La FA sta contattando diversi organizzazioni, tra cui la Fifa". Il Manchester City, squadra del togolese Adebayor, è tra in club inglesi più preoccupati. "Siamo attualmente in contatto con la FA per quanto riguarda quello che potrà accadere", spiega nel suo sito il club.
Fonte:gazzetta.it
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