Moggi:Il Milan promise trapianto di capelli a Rodomonti
Inviato: 10.02.10 - 13:57
CALCIO - Moggi: Milan promise trapianto di capelli a Rodomonti
Wednesday 10 February 2010
Lunga udienza del processo Calciopoli che riprende il suo corso dopo la pausa natalizia di fronte ai giudici della nona sezione. Un'udienza monotematica, che per quanto aggiornata a metà pomeriggio durerà almeno altri due-tre giorni nelle prossime settimane. E'cominciata l'audizione del grande investigatore di calciopoli, il tenente-colonnello Auricchio, braccio investigativo dei pm di Napoli. Ha cominciato l'audizione il pm Narducci che per circa sei ore ha chiesto ad Auricchio di ripercorrere i fatti dell'indagine, cominciata nel luglio 2004. Molte le schermaglie tra avvocati e pm perché il teste rispondeva leggendo i brogliacci di polizia giudiziaria e non le intercettazioni integrali come trascritte dalla perizia del tribunale.
Il colpo di scena, però, a fine udienza, dopo che Auricchio ha chiesto l'interruzione della sua testimonianza per motivi familiari. Ha chiesto e ottenuto la parola Luciano Moggi, presente in aula come Bergamo, Pairetto, De Sanctis e Bertini, che confutando le tesi di Auricchio (più volte ripreso dal presidente della giuria Casoria : «Dica i fatti, non esprima valutazioni») ha detto: «Dite che Rodomonti era un arbitro vicino alla Juve, e dite che la vostra indagine aveva due obiettivi, la Gea e la Juve. Ebbene, è falso: Rodomonti semmai era vicino a tutti: perché non citate l'intercettazione di Rodomonti con il dirigente milanista Meani, che dopo una vittoria 1-0 del Milan su rigore assegnato proprio dallo stesso arbitro, dice 'Il rigore era giusto, vedrai che il presidente ti fa fare i capelli (il trapianto, ndr) da trentamila in Svizzera'. Questo è l'arbitro vicino alla Juve, visto che Milan e Juve duellavano per lo scudetto. E poi - prosegue Moggi - è da ridere dire che io sceglievo gli assistenti, visto che avete intercettato una mia telefonata alle 11.53 coi nomi giusti senza verificare che Manfredi Martino, il segretario della Can, mandava a tutti i dirigenti i nomi alle 11.40. A Meani una volta ha mandato un sms per comunicare la designazione di Trefoloni, dicendo: 'Siamo tutti con voi, non mollate', ed eravamo in piena volata scudetto. Questa era la spia all'interno della Can». Prossima udienza martedi 16, si proseguirà con l'audizione di Auricchio.
Dovevano smaltire le fialette in eccesso di crescina,sponsorizzate da ronaldo??
XD
Wednesday 10 February 2010
Lunga udienza del processo Calciopoli che riprende il suo corso dopo la pausa natalizia di fronte ai giudici della nona sezione. Un'udienza monotematica, che per quanto aggiornata a metà pomeriggio durerà almeno altri due-tre giorni nelle prossime settimane. E'cominciata l'audizione del grande investigatore di calciopoli, il tenente-colonnello Auricchio, braccio investigativo dei pm di Napoli. Ha cominciato l'audizione il pm Narducci che per circa sei ore ha chiesto ad Auricchio di ripercorrere i fatti dell'indagine, cominciata nel luglio 2004. Molte le schermaglie tra avvocati e pm perché il teste rispondeva leggendo i brogliacci di polizia giudiziaria e non le intercettazioni integrali come trascritte dalla perizia del tribunale.
Il colpo di scena, però, a fine udienza, dopo che Auricchio ha chiesto l'interruzione della sua testimonianza per motivi familiari. Ha chiesto e ottenuto la parola Luciano Moggi, presente in aula come Bergamo, Pairetto, De Sanctis e Bertini, che confutando le tesi di Auricchio (più volte ripreso dal presidente della giuria Casoria : «Dica i fatti, non esprima valutazioni») ha detto: «Dite che Rodomonti era un arbitro vicino alla Juve, e dite che la vostra indagine aveva due obiettivi, la Gea e la Juve. Ebbene, è falso: Rodomonti semmai era vicino a tutti: perché non citate l'intercettazione di Rodomonti con il dirigente milanista Meani, che dopo una vittoria 1-0 del Milan su rigore assegnato proprio dallo stesso arbitro, dice 'Il rigore era giusto, vedrai che il presidente ti fa fare i capelli (il trapianto, ndr) da trentamila in Svizzera'. Questo è l'arbitro vicino alla Juve, visto che Milan e Juve duellavano per lo scudetto. E poi - prosegue Moggi - è da ridere dire che io sceglievo gli assistenti, visto che avete intercettato una mia telefonata alle 11.53 coi nomi giusti senza verificare che Manfredi Martino, il segretario della Can, mandava a tutti i dirigenti i nomi alle 11.40. A Meani una volta ha mandato un sms per comunicare la designazione di Trefoloni, dicendo: 'Siamo tutti con voi, non mollate', ed eravamo in piena volata scudetto. Questa era la spia all'interno della Can». Prossima udienza martedi 16, si proseguirà con l'audizione di Auricchio.
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