Lo Monaco: "La Lega Pro va ridotta a soli tre gironi e..."
Inviato: 21.10.10 - 17:52
Il mondo del calcio in queste ore è alle prese con temi scottanti che riguardano la riforma dei campionati. L’Italia ha 132 squadre professionistiche contro le 92 in Inghilterra. Occorre insomma un cambio di rotta cercando soluzioni alternative e riforme compatibili. Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania e Consigliere di Lega, ha indicato in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it la sua ricetta per uscire dalla crisi strutturale del calcio italiano.
Direttore, quest'anno sono state 21 le squadre, fra B e Lega Pro, che non sono riuscite a iscriversi al campionato. Il prossimo anno, potrebbero essere molte di più. Lei è favorevole al blocco dei ripescaggi?
“Sono d’accordo sulla riforma totale dei campionati soprattutto partendo dalla Lega Pro. Non hanno motivo di esistere 90 società suddivise in 5 gironi. Quest’anno molte di esse non sono riuscite neanche ad iscriversi e addirittura è stato anche complicato procedere con il ripescaggio perché tanti club non avevano i requisiti. E’ assurdo che la Lega di A mantenga tutte queste squadre di C, quindi occorre una riforma che parta dalla base”.
Per il blocco dei ripescaggi, crede sarà semplice trovare l’accordo fra varie Leghe e componenti?
“Gli accordi non sono mai facili da trovare, ma penso che sia inevitabile che chi di dovere, e mi riferisco ai rappresentanti della Lega Pro ma anche a quelli di A, trovino una intesa. Noi diamo un contributo economico importante alla C, somme che ci sottraggono dai diritti tv. Ma mi chiedo: che fine fanno questi soldi? Insomma ribadisco che avere 90 squadre di Lega Pro con tutte queste implicazioni, è un’assurdità. Quindi riforma necessaria con solo tre gironi tra prima e seconda divisone. Anzi io vedrei bene un Catania 2 o un Inter 2 in Lega Pro che parteciperebbero senza classifica in moda da far giocare i giovani della Primavera. Questo tra l’altro consentirebbe di abbassare l’età media in questa categoria che a differenza degli altri campionati europei ha un limite più alto di 2 anni. Un’altra assurdità del calcio italiano”.
(fonte: itasportpress.it)
Raga, che ne pensate?
Direttore, quest'anno sono state 21 le squadre, fra B e Lega Pro, che non sono riuscite a iscriversi al campionato. Il prossimo anno, potrebbero essere molte di più. Lei è favorevole al blocco dei ripescaggi?
“Sono d’accordo sulla riforma totale dei campionati soprattutto partendo dalla Lega Pro. Non hanno motivo di esistere 90 società suddivise in 5 gironi. Quest’anno molte di esse non sono riuscite neanche ad iscriversi e addirittura è stato anche complicato procedere con il ripescaggio perché tanti club non avevano i requisiti. E’ assurdo che la Lega di A mantenga tutte queste squadre di C, quindi occorre una riforma che parta dalla base”.
Per il blocco dei ripescaggi, crede sarà semplice trovare l’accordo fra varie Leghe e componenti?
“Gli accordi non sono mai facili da trovare, ma penso che sia inevitabile che chi di dovere, e mi riferisco ai rappresentanti della Lega Pro ma anche a quelli di A, trovino una intesa. Noi diamo un contributo economico importante alla C, somme che ci sottraggono dai diritti tv. Ma mi chiedo: che fine fanno questi soldi? Insomma ribadisco che avere 90 squadre di Lega Pro con tutte queste implicazioni, è un’assurdità. Quindi riforma necessaria con solo tre gironi tra prima e seconda divisone. Anzi io vedrei bene un Catania 2 o un Inter 2 in Lega Pro che parteciperebbero senza classifica in moda da far giocare i giovani della Primavera. Questo tra l’altro consentirebbe di abbassare l’età media in questa categoria che a differenza degli altri campionati europei ha un limite più alto di 2 anni. Un’altra assurdità del calcio italiano”.
(fonte: itasportpress.it)
Raga, che ne pensate?