Adriano "Roma, vado via a testa alta"
Inviato: 09.03.11 - 18:04
Alla fine, la rescissione era vera. Nonostante le polemiche a distanza tra il procuratore Gilmar Rinaldi e chi rappresenta l’Imperatore in Italia, Adriano ha effettivamente risolto il contratto che lo legava alla Roma sino al 30 giugno 2013. La conferma è arrivata in giornata. E il brasiliano ha colto l’occasione per salutare la Capitale.
VIA A TESTA ALTA – Niente tensione, soltanto la voglia di entrambe le parti di lasciar cadere la cosa. Adriano, nel corso di un’intervista concessa a Sky, ha voluto raccontare la propria versione dei fatti, molto più “serena” di quanto ipotizzato negli ambienti vicini a Trigoria. “Abbiamo preso questa decisione di comune accordo – racconta l’Imperatore – io e la società. Purtoppo sono stato bloccato da troppi infortuni. Potevo anche rimanere direttamente in Brasile, ma non volevo fare come all’Inter quando non ero nemmeno rientrato per discutere la rescissione con i vertici nerazzurri. Perdo tanti soldi, ma voglio essere felice. Da qui me ne vado a testa alta”.
NESSUN RIMPIANTO – Adriano si è liberato di un peso, non ci vuole molto a capirlo: “Non ho mai trattato male nessuno qui a Roma. Ho rispettato tutto e tutti. Ma ho visto che non ce la facevo più dopo tutti questi infortuni e io sono molto sensibile. Ho deciso di tornare in Brasile, anche perché i miei figli mi mancano tanto. Ne ho due e non posso stare lontano da loro, così come non è semplice farli venire in Italia. A 29 anni certe cose iniziano a pesarti”.
QUANTI INFORTUNI – Poteva andare meglio, questo è chiaro a tutti. Ma non tutta la colpa è dell’attaccante brasiliano. “Non sono riuscito a impormi – spiega – perché mi sono fatto male troppo spesso. Prima all’adduttore, poi c’è stato il problema alla caviglia che mi ha tenuto fuori due mesi. Non sono mai stato infortunato tanto. È un segno di Dio, che mi dice di tornare in Brasile”. Questa volta, però, sarà in modo definitivo.
VIA A TESTA ALTA – Niente tensione, soltanto la voglia di entrambe le parti di lasciar cadere la cosa. Adriano, nel corso di un’intervista concessa a Sky, ha voluto raccontare la propria versione dei fatti, molto più “serena” di quanto ipotizzato negli ambienti vicini a Trigoria. “Abbiamo preso questa decisione di comune accordo – racconta l’Imperatore – io e la società. Purtoppo sono stato bloccato da troppi infortuni. Potevo anche rimanere direttamente in Brasile, ma non volevo fare come all’Inter quando non ero nemmeno rientrato per discutere la rescissione con i vertici nerazzurri. Perdo tanti soldi, ma voglio essere felice. Da qui me ne vado a testa alta”.
NESSUN RIMPIANTO – Adriano si è liberato di un peso, non ci vuole molto a capirlo: “Non ho mai trattato male nessuno qui a Roma. Ho rispettato tutto e tutti. Ma ho visto che non ce la facevo più dopo tutti questi infortuni e io sono molto sensibile. Ho deciso di tornare in Brasile, anche perché i miei figli mi mancano tanto. Ne ho due e non posso stare lontano da loro, così come non è semplice farli venire in Italia. A 29 anni certe cose iniziano a pesarti”.
QUANTI INFORTUNI – Poteva andare meglio, questo è chiaro a tutti. Ma non tutta la colpa è dell’attaccante brasiliano. “Non sono riuscito a impormi – spiega – perché mi sono fatto male troppo spesso. Prima all’adduttore, poi c’è stato il problema alla caviglia che mi ha tenuto fuori due mesi. Non sono mai stato infortunato tanto. È un segno di Dio, che mi dice di tornare in Brasile”. Questa volta, però, sarà in modo definitivo.