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La GEA nel mirino dell'Antitrust

Inviato: 14.01.06 - 13:09
da Vis Pesaro
«Se l'organizzazione sportiva non stabilirà regole diverse sarà l'Antitrust a dover intervenire». Antonio Catricalà, presidente dell'Antitrust, torna a parlare degli intrecci parentali tra procuratori e società di calcio, denunciando i rischi di «un evidente conflitto di interessi». Sulle norme che regolano il settore, e in particolare sulle polemiche per il ruolo della Gea World, è tuttora in corso un'indagine conoscitiva dell'Authority. «Il rimedio al problema — ha dichiarato Catricalà a Prima Comunicazione — non può certo essere quello di ammettere semplicemente queste parentele che poi finiscono solo per produrre pubblicità favorevole: perché se io, procuratore, dichiaro che sono parente del presidente del Milan o della Juventus o di altre squadre, evidentemente reclamizzo la mia posizione».

In realtà il dialogo tra le parti era già stato avviato nelle scorse settimane. In particolare con la Figc e l'Asso-agenti, ma anche con la Iasa. L'associazione internazionale presieduta da Alessandro Moggi se da un lato aveva assicurato la sua disponibilità a fornire all'Autorità tutte le informazioni e le notizie utili per svolgere al meglio l'indagine conoscitiva, dall'altro aveva auspicato il raggiungimento di un accordo attraverso la realizzazione di un codice etico condiviso da tutte le istituzioni competenti (dalla Figc alla Lega Calcio, per finire con l'Associazione calciatori e quella degli allenatori).