L'analisi del Fisco sul Calcio
Inviato: 25.02.06 - 19:56
Resta pesante la situazione del Messina dei Franza: 13 milioni di euro rateizzati e 4 milioni sospesi. L'enorme debito della Lazio, 140 milioni, è stato in gran parte rateizzato con la trattativa monstre della scorsa estate: 103 milioni da restituire in 23 anni. Poi ci sono le "big five" dal comportamento ineccepibile: Juventus, Milan, Inter, Fiorentina (la cui ragione sociale è Florentia Viola srl) e Roma non hanno debiti con il Fisco. E così Livorno, Palermo, Udinese, Lecce, Siena e Chievo.
La serie B - 148 milioni di debiti totali - è zavorrata dai 62 milioni del'Ac Perugia, la società della famiglia Gaucci dichiarata fallita lo scorso autunno. Luciano Gaucci, fuggito a Santo Domingo con un mandato di cattura per bancarotta fraudolenta, sta provando ad alleggerire la sua posizione attraverso una complessa trattativa con un "presunto creditore" (Capitalia) attraverso l'avvocato Giuliano Pompa. In situazione critica c'è il Brescia calcio di Corioni, quasi sette milioni di fiscalità non pagate e per ora sospese. A causa dei fallimenti, delle "retrocessioni" e della successiva applicazione del lodo Petrucci sono diventati praticamente irrecuperabili i debiti di Torino (33 milioni), Salernitana (30 milioni) e Venezia (14 milioni).
In serie C1 e C2 il dato diventa numericamente più sottile, ma, visti gli scarsi fatturati, percentualmente catastrofico. In C1 sono a posto solo 12 società su 36. In C2 i vecchi crack di Fiorentina, Napoli, Ancona e Cosenza hanno aperto voragini nei confronti dell'amministrazione fiscale.
All'inizio del prossimo mese, con l'analisi dei dati dell'ultimo controllo a rete, si scoprirà se - come teme l'Agenzia delle entrate - alcuni club hanno ripreso a posticipare i pagamenti.
La serie B - 148 milioni di debiti totali - è zavorrata dai 62 milioni del'Ac Perugia, la società della famiglia Gaucci dichiarata fallita lo scorso autunno. Luciano Gaucci, fuggito a Santo Domingo con un mandato di cattura per bancarotta fraudolenta, sta provando ad alleggerire la sua posizione attraverso una complessa trattativa con un "presunto creditore" (Capitalia) attraverso l'avvocato Giuliano Pompa. In situazione critica c'è il Brescia calcio di Corioni, quasi sette milioni di fiscalità non pagate e per ora sospese. A causa dei fallimenti, delle "retrocessioni" e della successiva applicazione del lodo Petrucci sono diventati praticamente irrecuperabili i debiti di Torino (33 milioni), Salernitana (30 milioni) e Venezia (14 milioni).
In serie C1 e C2 il dato diventa numericamente più sottile, ma, visti gli scarsi fatturati, percentualmente catastrofico. In C1 sono a posto solo 12 società su 36. In C2 i vecchi crack di Fiorentina, Napoli, Ancona e Cosenza hanno aperto voragini nei confronti dell'amministrazione fiscale.
All'inizio del prossimo mese, con l'analisi dei dati dell'ultimo controllo a rete, si scoprirà se - come teme l'Agenzia delle entrate - alcuni club hanno ripreso a posticipare i pagamenti.
