Un mese esatto a partire da oggi per il fischio d’inizio della competizione continentale più antica della storia.
Nell’edizione 2016 il prestigioso torneo ha un grande elemento di unicità: la Conmebol, ovvero la Confederazione calcistica sudamericana, compie il suo primo secolo di vita e per l’occasione ha deciso di rinominare eccezionalmente la sua manifestazione più conosciuta in Copa America Centenario. Per la prima volta si terrà al di fuori del territorio sudamericano, trasferendosi negli States: in questa inedita formula parteciperanno anche squadre extra-continentali grazie all’accordo raggiunto con la Concaf (la federazione calcistica di Nord-Centro America e Caraibi).
Una sorta di sogno divenuto realtà, perchè per decenni si è delineata l’ipotesi di un reale campionato delle Americhe: spesso la Comnebol ha invitato due squadre ospiti a partecipare alla Copa America ma sempre nel ruolo di “comparse”. Per la prima volta le due federazioni sono co-protagoniste di una kermesse che ha tutte le carte per rappresentare la rivale degli Europei. In virtù del nuovo assetto, anzichè le usuali 12 formazioni sudamericane, ne parteciperanno 10 (il campione in carica Cile, Argentina, Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Paraguay, Peru, Uruguay e Venezuela) con l’aggiunta di 6 nazionali appartenenti alla federazione ospitante: Stati Uniti come paese organizzatore, Messico qualificato, Costa Rica (vincitrice Copa Centroamericana 2014), Giamaica (vincitrice Coppa dei Caraibi 2014), Haiti e Panama (vincenti dagli spareggi). Il calcio d’inizio della Copa America Centenario avverrà al Levi’s Stadium di Santa Clara, in California, tra i padroni di casa a stelle e strisce e la Colombia per il Girone A.
Ma vediamo nel dettaglio la distribuzione delle 16 squadre partecipanti nei quattro gironi.
GIRONE A: USA, Colombia, Costa Rica e Paraguay: Le prime due squadre sembrano essere favorite per il passaggio agli ottavi ma la sorpresa potrebbe essere rappresentata dal Paraguay. Gli States, guidati dall’ex interista Jurgen Klinsmann, si riuniranno in ritiro a partire dal 16 maggio, prima di intensificare la preparazione con una serie di amichevoli di lusso (Porto Rico, Ecuador e Bolivia). Interessante sarà la sfida incrociata con un altro ex nerazzurro, l’allenatore del Paraguay Ramon Diaz.
GIRONE B – Brasile, Ecuador, Haiti e Perù: La Seleçao dovrebbe avanzare alla fase successiva senza particolari problemi; più combattuto il secondo posto tra Ecuador e Perù, mentre Haiti sembra avere poche speranze di staccare il biglietto per i quarti di finale, come già avvenuto nel 2002 e 2009. Dunga dovrà fare a meno di Neymar: il Barcellona ha consentito ad una sola partecipazione tra Copa e Olimpiadi e l’attaccante ha scelto di partecipare a Rio 2016. Ma l’allenatore ha lasciato fuori dalla rosa altre stelle internazionali come David Luiz, Thiago Silva e Juan Manuel Vargas.
GIRONE C – Messico, Uruguay, Giamaica e Venezuela: Rappresenta il gruppo probabilmente più equilibrato del torneo. Uruguay e Messico sono le favorite per il passaggio, ma anche il Venezuela non starà di certo a guardare. Alla luce di quanto avvenuto in Premier League con il Leicester, anche la Giamaica potrebbe rappresentare la vera outsider, allenata dal veterano tedesco Winfried Schafer .
GIRONE D – Argentina, Cile, Panama e Bolivia: L’albiceleste e i detentori del titolo dovrebbero avere un cammino agevole, nonostante la novità rappresentata dall’ingresso del ct cileno Juan Antonio Pizzi. Bolivia e Panama tenteranno di mettere il bastone fra le ruote alle blsonate avversarie e cercheranno di assicurarsi un . Il ct argentino Martino si avvarrà dell’esplosiva freschezza di Paolo Dybala e del super cannoniere Gonzalo Higuain, oltre ad aver chiamato gli “italiani” Lucas Biglia e Facundo Roncaglia. Out invece Caceres per infortunio.