I nemici del Toro e della libertà d'espressione
Inviato: 08.11.06 - 23:07
Da quelche tempo i tifosi del Toro sono estremamente critici nei contronti di diversi giornali torinesi che svolgono una campagna contraria alla società presieduta da Urbano Cairo. Tali comportamenti hanno recentemente condotto al progetto di un volantino da diffondersi allo stadio affermando il supporto alla società e la critica agli editori in questione. L'ipotizzato volantino e il supporto dato da ToroNews alla società, palesando dubbi e paure circa campagne di stampa distruttive nei confronti di Cairo, e quindi, è bene ricordarlo agli autori di tali campagne, nei confronti del Toro e tutti i suoi tifosi, ha già visto una violenta e prepotente risposta da parte dell'editoria torinese.
In sprezzo di qualsiasi rispetto per i diritti costituzionalmente sanciti di libera espressione, qualche "giornalaio" forse troppo legato ai poteri forti della Torino imprenditoriale, ha diffidato il sito ToroNews, con chiaro scopo intimidatorio, essendo nebulose e sostanzialmente insussistenti le basi legali a supporto della diffida, dal dare spazio nel suo forum ad iniziative critiche nei confronti dei quotidiani medesimi.
L'iniziativa è specchio dell'abuso e del disprezzo nei confronti di una sana e critica espressione del pensiero, già perpetratasi nei mesi passati con costante e minuziosa pervicacia. Gli editori in questione tentano, con un'azione tesa a diffondere paura e timore nell'espressione di posizioni critiche nei loro confronti, di ammutolire un dibattito che è montato feroce da parte del popolo granata circa una evidente campagna denigratoria e destabilizzante operta nei confronti del presidente Cairo.
Quel che un tempo, ormai lontano, era una delle letture più amate dai tifosi del Toro è oggi diventuta un nemico implacabile e potenzialmente capace di attentare alla vita stessa di una tra le più gloriose società sportive internazionali, che, insieme alla sua tifoseria, ha fatto dell'onore, l'amore ed il rispetto per la memoria e quei valori che essa porta, un baluardo invalicabile dal tempo, gli eventi effimeri, le sconfitte e le brutture che hanno colpito le dinamiche sportive italiane negli ultimi anni.
Questi quotidiani, ed i poteri di cui sono voce, sono ormai espressione di tutto ciò che il Toro non è, sono esatto contrario di quel che il cuore, la passione granata e la sua storia sono. Questi quotidiani sono entrati oggi in una guerra aperta e dichiarata senza ragioni plausibili nei confronti del Toro, della società sportiva che oggi lo incarna e, sopratutto, di tutti i tifosi granata. Si tratta, a parere di chi scrive, anzitutto di un "autogol" clamoroso, dettato da logiche di temeraria prepotenza, tanto comuni al recente passato e che tante disfunzioni hanno creato nel sistema calcio nella sua interezza, prostrandolo in uno stato di crisi unico nel panorama internazionale e nella storia dello sport più diffuso al mondo.
Chi scrive leva la sua flebile voce, sperando che divenga urlo inarrestabile unita a quella delle migliaia che ne condividono le idee, per affermare la necessità di una forte risposta a questa dichiarazione di guerra. La società civile, il popolo granata, tutti i tifosi e gli amanti del calcio rispondano a questi tentativi di manipolazione dell'informazione, perchè il silenzio di oggi può essere la resa incondizionata di domani.
L'astensione dalla fruizione dei prodotti editoriali che veicolano questi messaggi destabilizzanti per il calcio italiano nella sua interezza, e non solo nei limitati confronti della società granata, è un primo ed imprescindibile passo, ma non sufficiente. Ad esso deve unirsi una critica costante e diffusa a certi comportamenti editoriali. La rete offre uno strumento efficace e straordinario. Blog, forum e siti internet devono essere utilizzati per controbattere colpo su colpo a questa guerra follemente dichiarata e pervicacemente condotta nei confronti di una gloriosa società e tifoseria come quella del Toro e che, lo ripeto, colpisce indirettamente tutti i tifosi e le società calcistiche che non posseggono poteri mediatici ed occulti capaci di sostenerle. Credo che se qualcuno ha l'ardire di interrompere il processo d'analisi critica e la diffusione delle idee altrui, questi debba essere contrastato in maniera inesorabile, tanto più se a muoverlo siano mere logiche mercantilistiche e se gli strumenti utilizzati siano quelli della prepotenza e la strategia del terrore.
GCF
In sprezzo di qualsiasi rispetto per i diritti costituzionalmente sanciti di libera espressione, qualche "giornalaio" forse troppo legato ai poteri forti della Torino imprenditoriale, ha diffidato il sito ToroNews, con chiaro scopo intimidatorio, essendo nebulose e sostanzialmente insussistenti le basi legali a supporto della diffida, dal dare spazio nel suo forum ad iniziative critiche nei confronti dei quotidiani medesimi.
L'iniziativa è specchio dell'abuso e del disprezzo nei confronti di una sana e critica espressione del pensiero, già perpetratasi nei mesi passati con costante e minuziosa pervicacia. Gli editori in questione tentano, con un'azione tesa a diffondere paura e timore nell'espressione di posizioni critiche nei loro confronti, di ammutolire un dibattito che è montato feroce da parte del popolo granata circa una evidente campagna denigratoria e destabilizzante operta nei confronti del presidente Cairo.
Quel che un tempo, ormai lontano, era una delle letture più amate dai tifosi del Toro è oggi diventuta un nemico implacabile e potenzialmente capace di attentare alla vita stessa di una tra le più gloriose società sportive internazionali, che, insieme alla sua tifoseria, ha fatto dell'onore, l'amore ed il rispetto per la memoria e quei valori che essa porta, un baluardo invalicabile dal tempo, gli eventi effimeri, le sconfitte e le brutture che hanno colpito le dinamiche sportive italiane negli ultimi anni.
Questi quotidiani, ed i poteri di cui sono voce, sono ormai espressione di tutto ciò che il Toro non è, sono esatto contrario di quel che il cuore, la passione granata e la sua storia sono. Questi quotidiani sono entrati oggi in una guerra aperta e dichiarata senza ragioni plausibili nei confronti del Toro, della società sportiva che oggi lo incarna e, sopratutto, di tutti i tifosi granata. Si tratta, a parere di chi scrive, anzitutto di un "autogol" clamoroso, dettato da logiche di temeraria prepotenza, tanto comuni al recente passato e che tante disfunzioni hanno creato nel sistema calcio nella sua interezza, prostrandolo in uno stato di crisi unico nel panorama internazionale e nella storia dello sport più diffuso al mondo.
Chi scrive leva la sua flebile voce, sperando che divenga urlo inarrestabile unita a quella delle migliaia che ne condividono le idee, per affermare la necessità di una forte risposta a questa dichiarazione di guerra. La società civile, il popolo granata, tutti i tifosi e gli amanti del calcio rispondano a questi tentativi di manipolazione dell'informazione, perchè il silenzio di oggi può essere la resa incondizionata di domani.
L'astensione dalla fruizione dei prodotti editoriali che veicolano questi messaggi destabilizzanti per il calcio italiano nella sua interezza, e non solo nei limitati confronti della società granata, è un primo ed imprescindibile passo, ma non sufficiente. Ad esso deve unirsi una critica costante e diffusa a certi comportamenti editoriali. La rete offre uno strumento efficace e straordinario. Blog, forum e siti internet devono essere utilizzati per controbattere colpo su colpo a questa guerra follemente dichiarata e pervicacemente condotta nei confronti di una gloriosa società e tifoseria come quella del Toro e che, lo ripeto, colpisce indirettamente tutti i tifosi e le società calcistiche che non posseggono poteri mediatici ed occulti capaci di sostenerle. Credo che se qualcuno ha l'ardire di interrompere il processo d'analisi critica e la diffusione delle idee altrui, questi debba essere contrastato in maniera inesorabile, tanto più se a muoverlo siano mere logiche mercantilistiche e se gli strumenti utilizzati siano quelli della prepotenza e la strategia del terrore.
GCF