Fabian O'Neill "Ecco come truccavamo le partite"
Inviato: 03.03.07 - 14:10
Partite “truccate” in Italia in serie A, con i giocatori in campo che si scambiano segnali convenzionali. L’accusa arriva dal Sudamerica da Fabian O'Neill, ex giocatore uruguayano di Cagliari, Juventus e Perugia. Le dichiarazioni, che arrivano quattro anni dopo la suna parmanenza in Italia, sono state raccolte dal programma televisivo brasiliano 'Caixa Pretà (scatola nera, in portoghese) e rilanciate sul portale web Terra. L’ex giocatore, che ha lasciato il calcio quattro anni fa, non ha specificato in quali partite nelle quali giocò il risultato sarebbe stato manipolato, ma ha precisato qual era il segnale che dava ai compagni: “Se, a centrocampo, alzavo le due mani, il gioco era truccato, se ne alzavo solo una, non c'era combine”.
“A volte - ha proseguito O'Neill -, il pareggio era la soluzione per entrambe le squadre a rischio di retrocessione, ma c'era un terzo club che non era d’accordo, e che offriva denaro a uno degli altri due perchè vincesse o perdesse”.
“In un caso - ricorda l’ex giocatore - eravamo d’accordo perchè si arrivasse al pareggio. Ma a tre minuti dalla fine, fermi sull'1-1, uno dei nostri prese il pallone e da 40 metri lo piazzò nell’angolino delle rete avversaria. Non sarebbe dovuto succedere, e invece successe. Gli chiedemmo cosa stesse facendo. Alla fine i nostri difensori lasciarono gli altri segnare in extremis, e entrambi i club si salvarono. Sembrava una scena da film”. L’ex giocatore, 34 anni, arrivò al Cagliari dal Nacional Montevideo nel 1995: restò in rossoblù fino al 2000 quando venne acquistato dalla Juventus, due anni dopo si trasferì al Perugia, prima di tornare di nuovo al Cagliari nel 2002, poi nel 2003 l’ultima stagione al Nacional Montevideo. Con la nazionale uruguayana O'Neill giocò 20 partite, tra le quali i Mondiali in Corea e Giappone nel 2002.
“A volte - ha proseguito O'Neill -, il pareggio era la soluzione per entrambe le squadre a rischio di retrocessione, ma c'era un terzo club che non era d’accordo, e che offriva denaro a uno degli altri due perchè vincesse o perdesse”.
“In un caso - ricorda l’ex giocatore - eravamo d’accordo perchè si arrivasse al pareggio. Ma a tre minuti dalla fine, fermi sull'1-1, uno dei nostri prese il pallone e da 40 metri lo piazzò nell’angolino delle rete avversaria. Non sarebbe dovuto succedere, e invece successe. Gli chiedemmo cosa stesse facendo. Alla fine i nostri difensori lasciarono gli altri segnare in extremis, e entrambi i club si salvarono. Sembrava una scena da film”. L’ex giocatore, 34 anni, arrivò al Cagliari dal Nacional Montevideo nel 1995: restò in rossoblù fino al 2000 quando venne acquistato dalla Juventus, due anni dopo si trasferì al Perugia, prima di tornare di nuovo al Cagliari nel 2002, poi nel 2003 l’ultima stagione al Nacional Montevideo. Con la nazionale uruguayana O'Neill giocò 20 partite, tra le quali i Mondiali in Corea e Giappone nel 2002.