Sambenedettese Genoa - scontri
Inviato: 26.03.07 - 18:51
Non spariamo sempre a 0 sugli Ultras questa ne è la prova!
Incidenti Samb-Genoa, assolto un tifoso
Un 34enne di Castorano è stato scagionato dall'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale durante gli scontri fra ultras e forze dell'ordine del 24 aprile scorso. Ora tre agenti della Celere di Bologna potrebbero subire l'accusa di calunnia, falsa testimonianza e falso in atto pubblico.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovanni Cinciripini, 34 enne originario di Castorano, è stato assolto con formula piena dalle accuse di violenza, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Si tratta di una delle nove persone arrestate nelle ore immediatamente seguenti ai violenti scontri fra tifosi e forze dell'ordine, avvenuti all'interno della curva nord dello stadio Riviera delle Palme durante i minuti precedenti all'inizio del match Samb-Genoa del 23 aprile 2006.
Il giudice Giuliana Filippello ha pronunciato la sentenza il 26 marzo, stabilendo l'assoluzione per non aver commesso il fatto e decidendo la trasmissione del fascicolo alla Procura della Repubblica di Ascoli, che dovrà valutare se procedere contro tre agenti del reparto Celere di Bologna per i reati di falsa testimonianza, calunnia e falso in atto pubblico.
Cinciripini, difeso dall'avvocato Mauro Gionni, venne rilasciato dopo quattro notti trascorse nel carcere di Marino del Tronto e fu condannato insieme con altre otto persone. Per tutti furono stabilite pene che andavano dai quattro ai sei mesi di reclusione, con il beneficio della condizionale per gli incensurati. L'avvocato Gionni scelse di non patteggiare la pena e il suo assistito fu rinviato a giudizio, diversamente dagli altri otto arrestati la cui colpevolezza era evidente da immagini e riprese video acquisite dalla Procura.
L'accusa sosteneva che l'imputato avesse ripetutamente lanciato sassi e oggetti contundenti contro le forze dell'ordine, appostato sulle scale della curva. La difesa invece ha sempre sostenuto che l’imputato era rimasto nell’antistadio dietro la curva nord per tutto l'arco di tempo in cui avvennero gli scontri.
Secondo i filmati e i video in mano alla difesa, oltre che in base ad alcune testimonianze, Cinciripini avrebbe subito un pestaggio ingiustificato da parte di alcuni agenti. La difesa ha inoltre sostenuto che l'episodio fosse avvenuto mentre l'imputato cercava di avvicinarsi pacificamente agli agenti.
http://www.sambenedettoggi.it/wp-conten ... lietta.jpg
Incidenti Samb-Genoa, assolto un tifoso
Un 34enne di Castorano è stato scagionato dall'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale durante gli scontri fra ultras e forze dell'ordine del 24 aprile scorso. Ora tre agenti della Celere di Bologna potrebbero subire l'accusa di calunnia, falsa testimonianza e falso in atto pubblico.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovanni Cinciripini, 34 enne originario di Castorano, è stato assolto con formula piena dalle accuse di violenza, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Si tratta di una delle nove persone arrestate nelle ore immediatamente seguenti ai violenti scontri fra tifosi e forze dell'ordine, avvenuti all'interno della curva nord dello stadio Riviera delle Palme durante i minuti precedenti all'inizio del match Samb-Genoa del 23 aprile 2006.
Il giudice Giuliana Filippello ha pronunciato la sentenza il 26 marzo, stabilendo l'assoluzione per non aver commesso il fatto e decidendo la trasmissione del fascicolo alla Procura della Repubblica di Ascoli, che dovrà valutare se procedere contro tre agenti del reparto Celere di Bologna per i reati di falsa testimonianza, calunnia e falso in atto pubblico.
Cinciripini, difeso dall'avvocato Mauro Gionni, venne rilasciato dopo quattro notti trascorse nel carcere di Marino del Tronto e fu condannato insieme con altre otto persone. Per tutti furono stabilite pene che andavano dai quattro ai sei mesi di reclusione, con il beneficio della condizionale per gli incensurati. L'avvocato Gionni scelse di non patteggiare la pena e il suo assistito fu rinviato a giudizio, diversamente dagli altri otto arrestati la cui colpevolezza era evidente da immagini e riprese video acquisite dalla Procura.
L'accusa sosteneva che l'imputato avesse ripetutamente lanciato sassi e oggetti contundenti contro le forze dell'ordine, appostato sulle scale della curva. La difesa invece ha sempre sostenuto che l’imputato era rimasto nell’antistadio dietro la curva nord per tutto l'arco di tempo in cui avvennero gli scontri.
Secondo i filmati e i video in mano alla difesa, oltre che in base ad alcune testimonianze, Cinciripini avrebbe subito un pestaggio ingiustificato da parte di alcuni agenti. La difesa ha inoltre sostenuto che l'episodio fosse avvenuto mentre l'imputato cercava di avvicinarsi pacificamente agli agenti.
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