Seedorf avvisa Ronaldinho: "Benvenuto, ma il 10 è mio"
Inviato: 14.04.08 - 15:36
Il centrocampista è entusiasta a proposito di un eventuale arrivo del brasiliano, ma avverte: "Non chieda la mia maglia". Sul Milan fa autocritica, ma sostiene anche che i fischietti con i loro errori avrebbero penalizzato la marcia rossonera almeno in 10 occasioni
Ronaldinho e Clarence Seedorf. Ap
MILANO, 14 aprile 2008 - Clarence Seedorf non è certo un tipo che le manda a dire. A Ronaldinho compreso. "Se arriva al Milan sono contento, è un altro grande campione. È il benvenuto", dichiara l'orange a proposito di un eventuale approdo del fenomeno del Barcellona. Ma allo stesso tempo lo avvisa così: non chieda la maglia numero 10.
GERARCHIE - "Quando sono arrivato al Milan dall'Inter, dove avevo il 10, non l'ho fatto perché era sulle spalle di Rui Costa - spiega Seedorf -. Poi quando Rui è andato via, allora ho chiesto di poterlo avere, d'altronde il 10 è sempre stato il mio numero preferito. Credo che questo modo di fare possa valere per tutti". Per il resto l'arrivo di Dinho è un bene, una di quelle cose "che possono restituire entusiasmo all'ambiente". Ma bastasse Ronaldinho. In questo senso Seedorf è chiaro: "L'allenatore e la società sanno quello che serve, si tratta di trovare giocatori che possano fare la differenza. Io in questi discorsi non entro, spero solo che la società faccia quello di cui c'è bisogno".
ARBITRI - Sì, il coraggio non è mai mancato a Clarence; anche quando si tratta di puntare il dito indice contro gli arbitri. L'accusa è chiara: i fischietti sbagliano troppo. L'olandese rivede il film della stagione rossonera e, oltre a una buona dose di autocritica, non può fare a meno di mettere nella lista anche gli errori arbitrali.
10 PARTITE - "Non amo parlare degli arbitri - sottolinea Seedorf -, anche perché discutere con loro è difficile, ti dicono: 'Ho visto così e decido io'. Anche sabato però ci sono stati episodi che hanno condizionato la partita. Loro devono applicare un regolamento che interpretano come vogliono". Poi entra nello specifico: "Quest'anno il Milan ha subito troppi errori da parte degli arbitri e questo ha condizionato tanto la stagione. Tre o quattro errori vanno bene, ma ci sono state almeno dieci partite con errori arbitrali abbastanza gravi".
IL 4° POSTO - Archiviata la questione arbitrale, Seedorf parla poi del momento rossonero no del Milan, anche se non nasconde il suo ottimismo. "Noi ci abbiamo messo del nostro, ma visti i risultati di ieri ce la possiamo ancora fare. I risultati di ieri ci fanno sperare e arrabbiare allo stesso tempo. Sperare perché sono risultati buoni, ma arrabbiare perché è un'altra opportunità persa per avvicinarci al quarto posto per la quarta volta in un mese e mezzo".
GOL SUBITI - Infine un'analisi sulla tenuta della squadra. E Seedorf ancora una volta è obiettivo: "Contro la Juve il primo tempo è stato totalmente del Milan, ma nonostante questo abbiamo subito due gol e questo ci deve far riflettere".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Pia ... dorf.shtml
Ronaldinho e Clarence Seedorf. Ap
MILANO, 14 aprile 2008 - Clarence Seedorf non è certo un tipo che le manda a dire. A Ronaldinho compreso. "Se arriva al Milan sono contento, è un altro grande campione. È il benvenuto", dichiara l'orange a proposito di un eventuale approdo del fenomeno del Barcellona. Ma allo stesso tempo lo avvisa così: non chieda la maglia numero 10.
GERARCHIE - "Quando sono arrivato al Milan dall'Inter, dove avevo il 10, non l'ho fatto perché era sulle spalle di Rui Costa - spiega Seedorf -. Poi quando Rui è andato via, allora ho chiesto di poterlo avere, d'altronde il 10 è sempre stato il mio numero preferito. Credo che questo modo di fare possa valere per tutti". Per il resto l'arrivo di Dinho è un bene, una di quelle cose "che possono restituire entusiasmo all'ambiente". Ma bastasse Ronaldinho. In questo senso Seedorf è chiaro: "L'allenatore e la società sanno quello che serve, si tratta di trovare giocatori che possano fare la differenza. Io in questi discorsi non entro, spero solo che la società faccia quello di cui c'è bisogno".
ARBITRI - Sì, il coraggio non è mai mancato a Clarence; anche quando si tratta di puntare il dito indice contro gli arbitri. L'accusa è chiara: i fischietti sbagliano troppo. L'olandese rivede il film della stagione rossonera e, oltre a una buona dose di autocritica, non può fare a meno di mettere nella lista anche gli errori arbitrali.
10 PARTITE - "Non amo parlare degli arbitri - sottolinea Seedorf -, anche perché discutere con loro è difficile, ti dicono: 'Ho visto così e decido io'. Anche sabato però ci sono stati episodi che hanno condizionato la partita. Loro devono applicare un regolamento che interpretano come vogliono". Poi entra nello specifico: "Quest'anno il Milan ha subito troppi errori da parte degli arbitri e questo ha condizionato tanto la stagione. Tre o quattro errori vanno bene, ma ci sono state almeno dieci partite con errori arbitrali abbastanza gravi".
IL 4° POSTO - Archiviata la questione arbitrale, Seedorf parla poi del momento rossonero no del Milan, anche se non nasconde il suo ottimismo. "Noi ci abbiamo messo del nostro, ma visti i risultati di ieri ce la possiamo ancora fare. I risultati di ieri ci fanno sperare e arrabbiare allo stesso tempo. Sperare perché sono risultati buoni, ma arrabbiare perché è un'altra opportunità persa per avvicinarci al quarto posto per la quarta volta in un mese e mezzo".
GOL SUBITI - Infine un'analisi sulla tenuta della squadra. E Seedorf ancora una volta è obiettivo: "Contro la Juve il primo tempo è stato totalmente del Milan, ma nonostante questo abbiamo subito due gol e questo ci deve far riflettere".
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Pia ... dorf.shtml