Matarrese "se necessario, celle negli stadi"
Inviato: 11.09.08 - 13:37
"Se necessario costruiamo celle negli stadi per mettervi subito chi delinque". Lo ha detto il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, a margine della presentazione della campagna di comunicazione contro la violenza degli stadi promossa dal Ministero dell' Interno.
MARONI, SPOT E MAGLIETTE CONTRO I TIFOSI VIOLENTI - Spot in televisione, nei cinema e sui siti internet, nonché magliette per dire no ai tifosi violenti. E' l'iniziativa di comunicazione del ministero dell'Interno presentata oggi dal ministro Roberto Maroni, dal presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese e dal presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. Si tratta, ha spiegato Maroni "di una Campagna di sensibilizzazione per promuovere i valori veri dello sport ed il tifo corretto: l'iniziativa si affianca alle misure anti violenza adottate". la Campagna partirà domani con uno spot di 30 secondi sulle reti Rai, che presentano immagini di belle azioni di gioco alternate alle violenze dei tifosi. Lo slogan è "Tifosi violenti, vigliacchi all'ultimo stadio". In seguito gli spot andranno in onda anche sulle reti Mediaset, in alcuni cinema, sui siti internet dei quotidiani sportivi ed anche sui maxi schermi degli stadi. Nella prossima giornata di Campionato, inoltre, i calciatori di A e di B entreranno in campo indossando una maglietta con la scritta 'Stop alla violenza'. Ad indossarla, oggi al Viminale, il pugile medagliato di Pechino Clemente Russo. Matarrese ha assicurato che "continueremo a combattere la violenza senza abbassare la guardia: i presidenti stanno facendo l'impossibile, a volte hanno espressioni poco felici, ma poi si ravvedono e non dimentichiamo che alcuni vanno in giro con la scorta perché si sono opposti alle tifoserie violente". Abete, da parte sua, ha sottolineato che "questa è una battaglia che si può vincere insieme".
BOTTA E RISPOSTA MATARRESE-MARONI SU GIUSTIZIA SPORT - Botta e risposta tra il ministro dell'Interno, Roberto Maroni e il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, sulla giustizia sportiva, dopo che ieri il ministro aveva annunciato l'intenzione di inserire nel ddl sicurezza misure per meglio raccordare le decisioni della giustizia sportiva con le esigenze dell'ordine pubblico. "Lasciamo lavorare - ha attaccato Matarrese - la giustizia sportiva, rispettiamo l'autonomia dello sport per non creare pericolose invasioni di campo: ognuno faccia quello che sa fare". C'é, ha risposto Maroni "il pieno e totale rispetto dell'autonomia del giudice sportivo. Ho solo auspicato che ci sia un'intesa ancora maggiore tra chi ha la responsabilità di gestione dell'ordine pubblico (il Viminale) e chi ha la responsabilità di gestire sul piano sportivo le conseguenze del comportamento dei tifosi". Ad esempio, ha aggiunto, "la chiusura delle curve del San Paolo di Napoli decisa dal giudice sportivo, ha conseguenze sull'ordine pubblico".
"Ognuno continui a fare ciò che sa fare meglio", ha detto ancora Antonio Matarrese. "Inizio a conoscere e a rispettare il ministro Maroni, un ministro che prima sorride e poi ci frega...", ha ironizzato il presidente della Lega calcio che ha poi tirato una precisa stoccata: "Vorrei sottolineare e ribadire che ognuno si deve prendere le proprie responsabilità senza invadere il territorio dell'altro. Noi abbiamo grande rispetto nei vostri confronti - ha detto Matarrese rivolgendosi a Maroni - ma ognuno continui a fare ciò che sa fare meglio. Rispettiamo quindi l'autonomia dello sport".
MARONI, SPOT E MAGLIETTE CONTRO I TIFOSI VIOLENTI - Spot in televisione, nei cinema e sui siti internet, nonché magliette per dire no ai tifosi violenti. E' l'iniziativa di comunicazione del ministero dell'Interno presentata oggi dal ministro Roberto Maroni, dal presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese e dal presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. Si tratta, ha spiegato Maroni "di una Campagna di sensibilizzazione per promuovere i valori veri dello sport ed il tifo corretto: l'iniziativa si affianca alle misure anti violenza adottate". la Campagna partirà domani con uno spot di 30 secondi sulle reti Rai, che presentano immagini di belle azioni di gioco alternate alle violenze dei tifosi. Lo slogan è "Tifosi violenti, vigliacchi all'ultimo stadio". In seguito gli spot andranno in onda anche sulle reti Mediaset, in alcuni cinema, sui siti internet dei quotidiani sportivi ed anche sui maxi schermi degli stadi. Nella prossima giornata di Campionato, inoltre, i calciatori di A e di B entreranno in campo indossando una maglietta con la scritta 'Stop alla violenza'. Ad indossarla, oggi al Viminale, il pugile medagliato di Pechino Clemente Russo. Matarrese ha assicurato che "continueremo a combattere la violenza senza abbassare la guardia: i presidenti stanno facendo l'impossibile, a volte hanno espressioni poco felici, ma poi si ravvedono e non dimentichiamo che alcuni vanno in giro con la scorta perché si sono opposti alle tifoserie violente". Abete, da parte sua, ha sottolineato che "questa è una battaglia che si può vincere insieme".
BOTTA E RISPOSTA MATARRESE-MARONI SU GIUSTIZIA SPORT - Botta e risposta tra il ministro dell'Interno, Roberto Maroni e il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, sulla giustizia sportiva, dopo che ieri il ministro aveva annunciato l'intenzione di inserire nel ddl sicurezza misure per meglio raccordare le decisioni della giustizia sportiva con le esigenze dell'ordine pubblico. "Lasciamo lavorare - ha attaccato Matarrese - la giustizia sportiva, rispettiamo l'autonomia dello sport per non creare pericolose invasioni di campo: ognuno faccia quello che sa fare". C'é, ha risposto Maroni "il pieno e totale rispetto dell'autonomia del giudice sportivo. Ho solo auspicato che ci sia un'intesa ancora maggiore tra chi ha la responsabilità di gestione dell'ordine pubblico (il Viminale) e chi ha la responsabilità di gestire sul piano sportivo le conseguenze del comportamento dei tifosi". Ad esempio, ha aggiunto, "la chiusura delle curve del San Paolo di Napoli decisa dal giudice sportivo, ha conseguenze sull'ordine pubblico".
"Ognuno continui a fare ciò che sa fare meglio", ha detto ancora Antonio Matarrese. "Inizio a conoscere e a rispettare il ministro Maroni, un ministro che prima sorride e poi ci frega...", ha ironizzato il presidente della Lega calcio che ha poi tirato una precisa stoccata: "Vorrei sottolineare e ribadire che ognuno si deve prendere le proprie responsabilità senza invadere il territorio dell'altro. Noi abbiamo grande rispetto nei vostri confronti - ha detto Matarrese rivolgendosi a Maroni - ma ognuno continui a fare ciò che sa fare meglio. Rispettiamo quindi l'autonomia dello sport".