Un estenuante e scenografico Gran Premio di Singapore si è concluso, ricalcando l’ordine della qualifica per quanto riguarda il podio. Torna la doppietta Ferrari sul podio dopo un digiuno che durava dal Gp Spagna 2013.
Vince Sebastian Vettel, protagonista di una gara in attacco fin dall’inizio, con la leadership dal primo al 61° giro. Dallo start in poi ha inanellato giri velocissimi e costruito un consistente gap da Daniel Ricciardo, anche lui veloce ma non abbastanza per riuscire a sopravanzare l’ex compagno di squadra. Terzo l’altro Ferrarista Kimi Raikkonen, seguito da Nico Rosberg che nulla ha potuto contro le Ferrari. Lo start è stato caratterizzato dalla Toro Rosso di Verstappen, che è rimasto piantato sulla casella di partenza. Ciò non gli è costato il ritiro e il giovane olandese ha potuto recuperare alla grande, approfittando delle due Safety car entrate in pista. La prima è stata causata all’uscita dai box dal contatto tra Felipe Massa, anche lui più tardi ritirato, e Nico Hulkenberg.
Il tedesco è uscito di pista dopo aver speronato la Williams. Inizialmente si era in regime di Virtual Safety Car, per poi optare per la Safety car. La seconda vettura di sicurezza è stata chiamata in via precauzionale, dopo l’invasione di pista da parte di un tifoso. L’uomo sarebbe uscito da una tribuna in assenza dei marshals.
Doppio ritiro in casa McLaren-Honda in quello che sarebbe stato il Gran Premio della rinascita. Entrambi i piloti erano riusciti ad agguantare la zona punti, quando le chiamate ai box via team radio hanno spento le speranze dei piloti e dei tifosi. Nella prima metà della gara tutti i riflettori erano puntati sul derby spagnolo con Sainz all’inseguimento di Fernando Alonso, l’unica azione in pista in quel momento. Alonso si è ritirato per primo a causa del surriscaldamento del cambio.
Analoga situazione per Jenson Button, che all’inizio della gara aveva lamentato anche dei problemi ai freni. Uno zero anche per il leader del Mondiale Lewis Hamilton, in un weekend altamente sottotono, partito quinto già con problemi alla Power Unit. Toto Wolff aveva infatti comunicato che entrambe le Mercedes avrebbero potuto riscontrare cali di potenza nel corso della gara. Ritiro anche per Romain Grosjean. A punti invece Felipe Nasr, decimo, dietro alle due Toro Rosso. Verstappen dopo una serie di sorpassi magistrali ha brillantemente rifiutato l’ordine di scuderia del 59° giro, che gli avrebbe intimato di cedere la posizione a Carlos Sainz Jr.
ARRIVO:
1. GER S.Vettel Ferrari Ferrari 2:01:22.118
2. AUS D.Ricciardo Red Bull Renault +1.478
3. FIN K.Raikkonen Ferrari Ferrari +17.154
4. GER N.Rosberg Mercedes Mercedes +24.720
5. FIN V.Bottas Williams Mercedes +34.204
6. RUS D.Kvyat Red Bull Renault +35.508
7. MEX S.Perez Force India Mercedes +50.836
8. NET M.Verstappen Toro Rosso Renault +51.450
9. SPA C.Sainz Jr Toro Rosso Renault +52.860
10. BRA F.Nasr Sauber Ferrari +90.045
11. SWE M.Ericsson Sauber Ferrari +97.507
12. VEN P.Maldonado Lotus Mercedes +97.718
13. FRA R.Grosjean Lotus Mercedes +2 Giri
14. USA A.Rossi Marussia Ferrari +2 Giri
15. GBR W.Stevens Marussia Ferrari +2 Giri
-. GBR J.Button McLaren Honda Ritirato
-. SPA F.Alonso McLaren Honda Ritirato
-. GBR L.Hamilton Mercedes Mercedes Ritirato
-. BRA F.Massa Williams Mercedes Ritirato