Giro d'Italia 2012, impresa di Rubiano! Rosa a Malori!
Grande impresa del colombiano Miguel Angel Rubiano Chavez che conquista in solitaria la sesta tappa del Giro d'Italia 2012, con arrivo a Porto Sant'Elpidio. Il corridore colombiano dell'Androni Venezuela precede per distacco Adriano Malori (Lampre-ISD), che regola il drappello inseguitore battendo il polacco Michal Golas (OPQS).
Proprio Malori, bravissimo a conquistare l'abbuono del secondo posto davanti al rivale Golas, è la nuova maglia rosa del Giro
mentre Rubiano, in fuga per quasi duecento chilometri, conquista la maglia azzurra di miglior scalatore e balza al quarto posto della classifica, dietro Malori, Golas e Ryder Hesjedal (Garmin-Barracuda).
Dopo le tante volate di inizio corsa gruppo era atteso oggi da una tappa piuttosto nervosa e ricca di continui saliscendi. Dopo una ventina di chilometri va via la fuga buona, composta da ben quindici corridori. Si tratta di Manuel Belletti (AG2R), Miguel Rubiano (Androni), Adriano Malori (Lampre), Aleksandr Dyachenko (Astana), la maglia azzurra Alfredo Balloni (Farnese-SelleItalia), Dominique Rollin (FDJ-BigMat), Jack Bauer (Garmin-Barracuda), Aleksandr Kuschinsky e Gatis Smukulis (Katusha), Jens Keukeleire (Orica-GreenEDGE), Dennis Van Winden (Rabobank), Pablo Lastras (Movistar), Michal Golas (OPQS), Luke Roberts (Saxo Bank) e Cesare Benedetti (NetApp).
Con il passare dei chilometri arrivano i primi ritiri, quelli di Romain Feillu (Vacansoleil-DCM) e Thor Hushovd (BMC), mentre in seguito lascia anche Tyler Farrar (Garmin-Barracuda), e i primi staccati dal drappello di testa. Sui gran premi della montagna, con Balloni staccato, sono Golas e Rubiano a darsi battaglia ma è il Passo della Cappella lo scenario dei primi colpi di scena. In salita va in leggera difficoltà il francese John Gadret (Ag2r La Mondiale), che però riesce a rientrare in discesa. Proprio in discesa a cadere è Pablo Lastras, uno dei fuggitivi, che non riesce a ripartire ed è costretto all'abbandono.
Dietro in gruppo comincia a esserci selezione, con i velocisti che perdono contatto e con la maglia rosa di Ramunas Navardauskas (Garmin-Barracuda) che va un po' in difficoltà, staccandosi e rientrando a più riprese in gruppo. Davanti intanto restano Malori, Rubiano, che sarà la nuova maglia azzurra, Dyachenko, Smukulis, Bauer, Golas, Roberts, a lungo maglia rosa virtuale, e Benedetti.
Sulla salita di Montegranaro resta solo il colombiano Rubiano, mentre Golas, Benedetti, Dyachenko e Malori scollinano a quasi un minuto. Dietro, mentre continua il calvario di un comunque bravissimo Navardauskas, che arriverà poi a quindici minuti, si alternano in testa al gruppo Liquigas, Astana e BMC, ma non c'è un inseguimento convinto agli attaccanti. A venti chilometri dal traguardo, con il ritardo ormai incolmabile, provano a muoversi prima Brambilla e poi Visconti, ma senza guadagnare nulla.
Nel finale, con Rubiano ormai avviato verso il successo, la corsa diventa una lotta sul filo dei secondi per la conquista della rosa. In gioco ci sono lo stesso colombiano, Malori, Golas e Ryder Hesjedal, la cui Garmin si sveglia troppo tardi e si porta in testa al gruppo solo negli ultimi dieci chilometri, recuperando ma non abbastanza. Di rosa, finalmente, si veste un italiano: Adriano Malori.
Fonte:gazzetta.it