[Ciclismo] Giro d'Italia 2016

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7 maggio 2016
Tappa 2
Arnhem Nijmegen 190 km

Il percorso si svolge, sostanzialmente pianeggiante, nelle pianure attorno alle due città di estremità.
Si incontrano saliscendi, villaggi, rotatorie e dossi lungo l’intero tracciato. Da segnalare un restringimento di carreggiata al km 90 dove si percorre un breve tratto di pista ciclabile. Nel finale si scala il primo GPM del Giro lungo 1.1 km con pendenze fino al 11%. Nel finale ci si immette nel circuito cittadino di Nijmegen, 8.6 km da ripetere due volte. Il vento è l’ulteriore difficoltà che caratterizza l’intero percorso. Circuito interamente cittadino di 8.6 km da percorrere due volte caratterizzato da viali ampi e rettilinei e rotatorie. Si attraversa il fiume Waal due volte su ponti con lievi pendenze in salita e discesa. Rettilineo di arrivo (350 m) in asfalto (larghezza 8 m). Ultimi chilometri dal tracciato arcuato senza vere curve.

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9 I corridori under 30 nei primi 10 della cronometro inaugurale. Unica eccezione: Cancellara, ottavo

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Giro d'Italia 2016, Kittel senza rivali! Modolo terzo


Imprendibile Marcel Kittel nella prima volata del Giro d'Italia 2016. Il tedesco parte da dietro, ma nessuno è in grado di impensierirlo, con Arnaud Démare impotente che ne resta alla ruota, mentre Sacha Modolo (Lampre-Merida) va a completare il podio di giornata. Buon quinto Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF), al termine di una lotta quasi corpo a corpo con Caleb Ewan (Orica GreenEDGE), mentre disperso è André Greipel assieme alla sua Lotto - Soudal.
Nessun problema per Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), che mantiene la maglia rosa per un secondo sul tedesco, mentre secondo, con lo stesso tempo, è sempre Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo).

Subito dopo il chilometro zero, Giacomo Berlato (NIPPO - Fantini) si lancia all'attacco, portandosi dietro Omar Fraile (Dimension Data) e Maarten Tjallingii (LottoNL - Jumbo). Il gruppo non reagisce lasciando spazio ai coraggiosi fuggitivi che, rapidamente, acquisiscono un margine importante. Dopo 55 chilometri il distacco raggiunge un picco di 9'23", ma alla fine la Giant - Alpecin decide di mettersi in testa, assottigliando il gap. Gli uomini di Tom Dumoulin lavorano da soli fino alla metà del percorso, per poi trovare la collaborazione delle squadre degli sprinter, Etixx - QuickStep in primis.

La corsa procede senza scossoni verso il traguardo di Nijmegen, anche se le prime scaramucce si vedono ai traguardi volanti, nei quali Giacomo Nizzolo (Trek - Segafredo) fa bottino pieno. L'accordo dei fuggitivi, il cui margine rimane intorno ai tre minuti fino al GPM, si spezza proprio per la conquista della prima maglia azzurra. Sull'unica asperità di giornata, i tre pretendenti si studiano, con la volata che viene vinta di prepotenza da Fraile davanti ad un volitivo Tjallingii, già soddisfatto per essere passato in testa ai due TV, mentre Berlato si deve accontentare del terzo posto.






A quel punto soddifatti, Fraile e Tjallingii confabulano e sembrano intenzionati a farsi riprendere dal gruppo. Di tutt'altro avviso è invece Berlato, che prova più volte a rilanciare, sempre rintuzzato dai compagni di avventura. Procedendo a scatti il vantaggio crolla sempre più, tanto che a 25 chilometri dalla conclusione rimangono ormai solo una manciata di secondi ai tre attaccanti. Dopo quello che è sembrato un chiarimento, Berlato parte indisturbato all'attacco, riuscendo a guadagnare rapidamente circa un minuto su un gruppo abbastanza disinteressato alla sua azione, permettendogli di entrare in solitaria nel circuito conclusivo.
Con il passare dei chilometri la sua azione si appesantisce, mentre in gruppo si inizia ad organizzarsi con le formazioni dei velocisti che iniziano a preparare i propri treni in vista di quella che sembra una inevitabile volatona conclusiva. Anche gli uomini di classifica si portano nelle prime posizioni per non rischiare nulla, con Vincenzo Nibali (Astana), sempre molto attento, innalzando notevolmente la velocità. L'ultimo attaccante di giornata viene così ripreso praticamente sotto lo striscione dei dieci chilometri alla conclusione. Da quel momento è una girandola di colori in testa al gruppo, che sfreccia veloce fra due ali di folla. In testa si alternano soprattutto Cannondale, LottoNL-Jumbo, Giant-Alpecin, Movistar e Astana.
Inizialmente più defilate, FDJ ed Etixx - QuickStep provano a salire in cattedra negli ultimissimi chilometri, impostando la volata per i propri capitani. Quando ormai sembra tutto pronto per lo show dei belgi, all'ultimo chilometro i francesi provano a prendere le cose in mano, rompendo gli schemi. Fabio Sabatini sembra partire troppo lungo, tanto che Marcel Kittel decide di non seguirlo, prendendo la ruota di Arnaud Démare, a sua volta lanciato da un compagno. Quanto questi rallenta, a partire è il tedesco, alla cui ruota sgomitano Caleb Ewan (Orica GreenEDGE) e Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF). Il cambio di ritmo del tedesco è impressionante e nessuno ha modo di contrastarlo. Quasi per distacco il successo è dunque di Marcel Kittel, seguito da Démare e da un rimontante Sacha Modolo (Lampre-Merida), partito forse troppo dietro.

Ordine di arrivo

1 Marcel KITTEL GER EQS 28 4:38:31
2 Arnaud DEMARE FRA FDJ 25 +0
3 Sacha MODOLO ITA LAM 29 +0
4 Moreno HOFLAND NED TLJ 25 +0
5 Nicola RUFFONI ITA BAR 26 +0
6 Alexander PORSEV RUS KAT 30 +0
7 Caleb EWAN AUS OGE 22 +0
8 Kristian SBARAGLI ITA DDD 26 +0
9 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +0
10 Giacomo NIZZOLO ITA TFS 27 +0
11 Paolo SIMION ITA BAR 24 +0
12 Nikias ARNDT GER TGA 25 +0
13 Elia VIVIANI ITA SKY 27 +0
14 Eduard Michael GROSU ROU NIP 24 +0
15 André GREIPEL GER LTS 34 +0
16 Aleksei TCATEVICH RUS KAT 27 +0
17 Rick ZABEL GER BMC 23 +0
18 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +0
19 Silvan DILLIER SUI BMC 26 +0
20 Daniel OSS ITA BMC 29 +0
21 Viacheslav KUZNETSOV RUS KAT 27 +0
22 Tobias LUDVIGSSON SWE TGA 25 +0
23 Matteo PELUCCHI ITA IAM 27 +0
24 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +0
25 Simon CLARKE AUS CPT 30 +0
26 Davide MALACARNE ITA AST 29 +0
27 Mickael DELAGE FRA FDJ 31 +0
28 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +0
29 Ivan SAVITSKIY RUS GAZ 24 +0
30 Valerio AGNOLI ITA AST 31 +0
31 Rafal MAJKA POL TNK 27 +0
32 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +0
33 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 +0
34 Nicolas ROCHE IRL SKY 32 +0
35 Alexander KOLOBNEV RUS GAZ 35 +0
36 Tom DUMOULIN NED TGA 26 +0
37 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +0
38 Diego ULISSI ITA LAM 27 +0
39 Jose Joaquin ROJAS GIL ESP MOV 31 +0
40 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +0
41 Georg PREIDLER AUT TGA 26 +0
42 Jakub MARECZKO ITA STH 22 +0
43 Sonny COLBRELLI ITA BAR 26 +0
44 Mirco MAESTRI ITA BAR 25 +0
45 David DE LA CRUZ MELGAREJO ESP EQS 27 +0
46 Leigh HOWARD AUS IAM 27 +0
47 Pavel KOCHETKOV RUS KAT 30 +0
48 Stefan KUENG SUI BMC 23 +0
49 Manuele BOARO ITA TNK 29 +0
50 Johann VAN ZYL RSA DDD 25 +0
51 Alexandre GENIEZ FRA FDJ 28 +0
52 Andre Fernando S. Martins CARDOSO POR CPT 32 +0
53 Patrick GRETSCH GER ALM 29 +0
54 Eugert ZHUPA ALB STH 26 +0
55 Roger KLUGE GER IAM 30 +0
56 Sebastian HENAO GOMEZ COL SKY 23 +0
57 Tim WELLENS BEL LTS 25 +0
58 Artur ERSHOV RUS GAZ 26 +0
59 Jay MCCARTHY AUS TNK 24 +0
61 Primož ROGLIC SLO TLJ 27 +0
62 Guillaume BONNAFOND FRA ALM 29 +0
63 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +0
64 Davide FORMOLO ITA CPT 24 +0
65 Ivan ROVNY RUS TNK 29 +0
66 Christian KNEES GER SKY 35 +0
67 Jakob FUGLSANG DEN AST 31 +0
68 Michele SCARPONI ITA AST 37 +0
69 Daniel MARTÍNEZ COL STH 20 +0
70 Eugenio ALAFACI ITA TFS 26 +0
71 Kanstantsin SIUTSOU BLR DDD 34 +0
72 Matteo MONTAGUTI ITA ALM 32 +0
73 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +0
74 Manuele MORI ITA LAM 36 +0
75 Fabio SABATINI ITA EQS 31 +0
76 Bakhtiyar KOZHATAYEV KAZ AST 24 +0
77 Pavel BRUTT RUS TNK 34 +0
78 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +0
79 Matthias BRANDLE AUT IAM 27 +0
80 Tanel KANGERT EST AST 29 +0
81 Manuel SENNI ITA BMC 24 +0
82 Andrei SOLOMENNIKOV RUS GAZ 29 +0
83 Darwin ATAPUMA HURTADO COL BMC 28 +0
84 Vegard Stake LAENGEN NOR IAM 27 +0
85 Axel DOMONT FRA ALM 26 +0
86 Lawrence WARBASSE USA IAM 26 +0
87 Jean-Christophe PERAUD FRA ALM 39 +0
88 Maxime MONFORT BEL LTS 33 +0
89 Valerio CONTI ITA LAM 23 +0
90 Rein TAARAMAE EST KAT 29 +0
91 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +0
92 Anton VOROBYEV RUS KAT 26 +0
93 Jesus HERNANDEZ BLAZQUEZ ESP TNK 35 +0
94 Riccardo STACCHIOTTI ITA NIP 25 +0
95 Stefano PIRAZZI ITA BAR 29 +0
96 Martijn KEIZER NED TLJ 28 +0
97 Marco COLEDAN ITA TFS 28 +0
98 Matteo BUSATO ITA STH 29 +0
99 Ryder HESJEDAL CAN TFS 36 +0
100 Jos VAN EMDEN NED TLJ 31 +0
101 Jay Robert THOMSON RSA DDD 30 +0
102 Igor ANTON HERNANDEZ ESP DDD 33 +0
103 Alberto BETTIOL ITA CPT 23 +0
104 Moreno MOSER ITA CPT 26 +0
105 Merhawi KUDUS GHEBREMEDHIN ERI DDD 22 +0
106 Ignatas KONOVALOVAS LTU FDJ 31 +0
107 Luka MEZGEC SLO OGE 28 +0
108 Evgeny PETROV RUS TNK 38 +0
109 Matej MOHORIC SLO LAM 22 +0
110 Simone PETILLI ITA LAM 23 +0
111 Marc SARREAU FRA FDJ 23 +0
112 Mikel NIEVE ITURALDE ESP SKY 32 +0
113 Boy VAN POPPEL NED TFS 28 +0
114 Enrico BATTAGLIN ITA TLJ 27 +0
115 Pawel POLJANSKI POL TNK 26 +0
116 Hugo HOULE CAN ALM 26 +0
117 Alexander SEROV RUS GAZ 34 +0
118 Amets TXURRUKA ESP OGE 34 +0
119 Ruben PLAZA MOLINA ESP OGE 36 +0
120 Marcel WYSS SUI IAM 30 +0
121 Damien HOWSON AUS OGE 24 +0
122 Heinrich HAUSSLER AUS IAM 32 +0
123 Artem OVECHKIN RUS GAZ 30 +0
124 Aleksey RYBALKIN RUS GAZ 23 +0
125 Matteo TOSATTO ITA TNK 42 +0
126 Bram TANKINK NED TLJ 38 +0
127 Murilo Antonio FISCHER BRA FDJ 37 +0
128 Przemyslaw NIEMIEC POL LAM 36 +0
129 Cristian RODRIGUEZ MARTIN ESP STH 21 +0
130 Joseph Lloyd DOMBROWSKI USA CPT 25 +0
131 Matteo TRENTIN ITA EQS 27 +0
132 Manuel BELLETTI ITA STH 31 +0
133 Julen AMEZQUETA ESP STH 23 +0
134 Twan CASTELIJNS NED TLJ 27 +0
135 Francesco Manuel BONGIORNO ITA BAR 26 +0
136 Giulio CICCONE ITA BAR 22 +0
137 Hubert DUPONT FRA ALM 36 +0
138 Riccardo ZOIDL AUT TFS 28 +0
139 Maxim BELKOV RUS KAT 31 +0
140 Jack BOBRIDGE AUS TFS 27 +0
141 Laurent DIDIER LUX TFS 32 +0
142 Giovanni VISCONTI ITA MOV 33 +0
143 Jurgen ROELANDTS BEL LTS 31 +0
144 Ilia KOSHEVOY BLR LAM 25 +0
145 Pieter SERRY BEL EQS 28 +0
146 Javier MORENO BAZAN ESP MOV 32 +0
147 Chad HAGA USA TGA 28 +0
148 Eros CAPECCHI ITA AST 30 +0
149 José HERRADA LOPEZ ESP MOV 31 +0
150 Liam BERTAZZO ITA STH 24 +0
151 Egor SILIN RUS KAT 28 +0
152 Nathan BROWN USA CPT 25 +0
153 Ramunas NAVARDAUSKAS LTU CPT 28 +0
154 Andrey ZEITS KAZ AST 30 +0
155 Ian BOSWELL USA SKY 25 +0
156 Sean DE BIE BEL LTS 25 +0
157 Manuel QUINZIATO ITA BMC 37 +0
158 Joseph ROSSKOPF USA BMC 27 +0
159 Alessandro DE MARCHI ITA BMC 30 +0
160 Alexander FOLIFOROV RUS GAZ 24 +0
161 Gianfranco ZILIOLI ITA NIP 26 +0
162 Pim LIGTHART NED LTS 28 +0
163 Arnaud COURTEILLE FRA FDJ 27 +0
164 Carlos VERONA QUINTANILLA ESP EQS 24 +0
165 Lukasz WISNIOWSKI POL EQS 25 +0
166 Bert DE BACKER BEL TGA 32 +0
167 Alessandro BISOLTI ITA NIP 31 +0
168 Biel KADRI FRA ALM 30 +0
169 Damiano CUNEGO ITA NIP 35 +0
170 David LOPEZ GARCIA ESP SKY 35 +0
171 Michael HEPBURN AUS OGE 25 +0
172 Roberto FERRARI ITA LAM 33 +0
173 Svein TUFT CAN OGE 39 +0
174 Genki YAMAMOTO JPN NIP 25 +0
175 Jelle VANENDERT BEL LTS 31 +27
176 Adam HANSEN AUS LTS 35 +31
177 Albert TIMMER NED TGA 31 +43
178 Sam BEWLEY NZL OGE 29 +45
179 Giacomo BERLATO ITA NIP 24 +1:02
180 Benoît VAUGRENARD FRA FDJ 34 +1:08
181 Lars Ytting BAK DEN LTS 36 +1:13
182 Omar FRAILE MATARRANZ ESP DDD 26 +1:13
183 Songezo JIM RSA DDD 26 +1:13
184 Jasha SÜTTERLIN GER MOV 24 +1:13
185 Rory SUTHERLAND AUS MOV 34 +1:13
186 Philip DEIGNAN IRL SKY 33 +1:13
187 Nicola BOEM ITA BAR 27 +1:13
188 Simone ANDREETTA ITA BAR 23 +1:13
189 Iuri FILOSI ITA NIP 24 +1:13
190 Tom STAMSNIJDER NED TGA 31 +1:17
191 Olivier LE GAC FRA FDJ 23 +1:38
192 Stefan DENIFL AUT IAM 29 +1:38
193 Maarten TJALLINGII NED TLJ 39 +1:48
194 Grega BOLE SLO NIP 31 +1:51
195 Fabian CANCELLARA SUI TFS 35 +1:51
196 Jaco VENTER RSA DDD 29 +1:51
197 Cheng JI CHN TGA 29 +1:51
198 Filippo POZZATO ITA STH 35 +0

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Marcel Kittel non ha deluso le aspettative al Giro d'Italia 2016. Alla sua seconda partecipazione, il velocista della Etixx - QuickStep conquista il suo terzo successo in altrettante tappe in linea disputate, curiosamente tutte sinora fuori dai confini italiani visto che i primi due successi erano arrivati in terra d'Irlanda, nel 2014. Uomo più atteso, il tedesco non si è fatto intimorire dalla pressione oggi con una volata di testa e potenza, nella quale ha saputo aspettare il momento giusto per partire, lasciando a bocca asciutta tutti i suoi avversari.

Un successo che non può che farlo sorridere dopo il traguardo: "È stato assolutamente fantastico - dichiara - Oggi speravo di ottenere un gran risultato, ma non puoi mai sapere cosa aspettarti in una competizione di così alto livello. Qualche volta le cose non vanno come previsto, ma oggi la squadra è stata fantastica, mi sono sentito molto bene e tutto questo ha reso possibile la vittoria". A far sorridere ulteriormente il gigante di Arnstadt è il fatto che all'arrivo ci fosse la sua compagna, neerlandese di nascita, e la sua famiglia a fare il tifo per lui. Una componente non indifferente, che ha dato "una spinta in più per poter far meglio".

Autore di una buona cronomero ieri, per Kittel oggi c'era la possibilità di indossare la maglia rosa, ma avrebbe dovuto decidere di chiudere sulle fughe per giocarsi gli abbuoni ai Traguardi Volanti. Così non è stato e i dieci secondi non sono bastati per portarlo in cima alla classifica. Un appuntamento che potrebbe essere semplicemente rimandato di un giorno: "Sicuramente è possibile, ma c'è prima una volata da disputare. Proveremo a lottare per la vittoria e da lì potrebbero arrivare gli abbuoni per sognare la maglia rosa - conclude - Un passo alla volta..."

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la classifica dei Big




198 corridori al via del Giro d'Italia 2016, ma quanti possono ambire a delle posizioni di classifica? Abbiamo dunque preparato una selezione di nomi che potrebbero giocarsi le posizioni medio-alte della classifica. Questo gruppo si screma ulteriormente tra coloro che possono puntare alla vittoria o al podio e chi invece spera in una top 10. Si tratta di pochi posti per tanti corridori che sognano di vivere un momento di gloria in un grande evento del ciclismo.

Al termine della seconda frazione, cambia poco o nulla nelle gerarchie degli uomini di classifica, con Tom Dumoulin (Giant - Alpecin) che si conferma in maglia rosa.

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Tom DUMOULIN NED TGA 26 4:49:34
2 Primož ROGLIC SLO TLJ 27 +0
4 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +6
7 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +13
15 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +19
19 Alexandre GENIEZ FRA FDJ 28 +21
21 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +22
22 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +24
28 Jakob FUGLSANG DEN AST 31 +28
29 Tim WELLENS BEL LTS 25 +28
32 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +30
37 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +32
40 Ryder HESJEDAL CAN TFS 36 +33
42 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +33
55 Carlos Alberto BETANCUR GOMEZ COL MOV 27 +37
58 Rafal MAJKA POL TNK 27 +38
60 Jean-Christophe PERAUD FRA ALM 39 +38
62 Maxime MONFORT BEL LTS 33 +38
63 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +40
88 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +47
95 Davide FORMOLO ITA CPT 24 +50
96 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +50
98 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 +50
167 Damiano CUNEGO ITA NIP 35 +1:27

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Giro d'Italia 2016, Kittel intoccabile! Sul podio Viviani e Nizzolo


Marcel Kittel fa il vuoto nella terza tappa del Giro d'Italia 2016.
Tappa e maglia dunque per il velocista tedesco, che grazie ai dieci secondi di abbuono conquistati anche oggi si prende anche la leadership della generale. Al termine di una volata anche oggi senza storia, il capitano della Etixx - QuickStep vince praticamente per distacco su Elia Viviani (Sky), abile nel prendere la sua ruota, ma costretto a restargli nella scia. A completare il podio Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), che sembra perdere l'attimo giusto e si trova poi ad inseguire, chiudendo la volata in rimonta.

Per il secondo giorno consecutivo la fuga parte praticamente subito e per il secondo giorno consecutivo al suo interno ci sono Maarten Tjallingii (LottoNL-Jumbo) e Giacomo Berlato (Nippo-Vini Fantini), stavolta accompagnati da Johan Van Zyl (Dimension Data) e Julen Amézqueta (Wilier-Southeast), che raggiunge gli altri tre rapidamente. Il loro vantaggio massimo supera appena i sei minuti visto che il gruppo non sembra voler concedere troppo spazio, tenendo sotto controllo la situazione fin dall'inizio. Malgrado un percorso semplice, numerose cadute hanno caratterizzato la corsa, a partire da quella che, a circa metà gara, ha costretto Jean-Christophe Péraud (Ag2r La Mondiale) a salire in ambulanza, lasciando così la Corsa Rosa, con una vistosa ferita al volto. Un ruolo importante lo gioca anche il vento, che in alcuni frangenti soffia con forza, tanto che la Lotto Soudal prova più volte, con successo, a spezzare il gruppo. Il forcing della formazione belga provoca qualche danno, con il plotone che si divide in più tronconi prima di ricompattarsi una volta passata la fase più calda.



Il distacco dagli attaccanti scende così in maniera notevole a circa 50 chilometri dalla conclusione, ormai ridotto a poco più di due minuti. Ulteriori cadute, fortunatamente senza conseguenze per Jay Thomson (Dimension Data), Mirco Maestri (Bardiani - CSF) e Sven Tuft (Orica GreenEDGE), provocano nuovi frazionamenti, ma nuovamente il gruppo si aspetta, ridando nuove speranze agli attaccanti, che provano a rilanciare la propria azione. L'accordo permette ai quattro coraggiosi di giornata di entrare nel circuito finale in testa, riuscendo a mantenere il proprio vantaggio intorno ai 2'30". Una fase di confusione su chi debba prendere in mano l'inseguimento dà ulteriore linfa all'azione dei fuggitivi della prima ora, che riescono ad approfittare al meglio del circuito cittadino, in cui il ritmo del gruppo non può svilupparsi in maniera eccessiva. L'accordo che aveva così ben resistito anche alla lotta per il GPM, conquistato da Tjallingi che al traguardo va così ad indossare la maglia azzurra, si rompe ad una dozzina di chilometri dal traguardo, con l'offesiva solitaria di Van Zyl.

Il ciclista africano mantiene a lungo un vantaggio intorno al minuto rispetto agli inseguitori, sempre indecisi sul da farsi, in particolare dopo una caduta che coinvolge buona parte del treno FDJ, tra i più attivi ieri. Dopo aver inizialmente tirato, la Etixx - QuickStep si concede un momento di riposo, costringendo Lampre - Merida, Wilier - Souteast e Bardiani - CSF a bruciare le loro cartucce prima del nuovo intervento dello squadrone belga, che a circa cinque chilometri dalla conclusione riprende la situazione in mano grazie a Bob Jungels. La trenata del campione lussemburghese contro il tempo infrange i sogni di gloria di Van Zyl, ripreso poco dopo il cartello che indica due chilometri al traguardo.


Da quel momento è dunque lotta per le posizioni tra i velocisti, con gli uomini di classifica che si fanno da parte visto che si è ormai in neutralizzazione. Etixx - QuickStep e Trek - Segafredo sembrano le più decise e sono loro a lanciare i propri capitani, in particolare con Giacomo Nizzolo che sembra ottimamente posizionato. A lanciare volata lunga è nuovamente Fabio Sabatini, che innalza il ritmo quanto basta perché il suo capitano sia l'unico a poter dare la nuova sferzata, decisiva. Quando Marcel Kittel parte, infatti, non ce n'è per nessuno, con Elia Viviani (Sky), che ne perde addirittura la ruota, pur riuscendo a restare nella scia che gli permette di prendersi un bel secondo posto davanti un rimontante Nizzolo, che sembra aver perso l'attimo.



ORDINE D'ARRIVO

1. Marcel Kittel (Etixx-Quick Step) in 4h23'45"
2. Elia Viviani (Team Sky) st
3. Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) st
4. André Greipel (Lotto Soudal) st
5. Alexander Porsev (Katusha) st
6. Kristian Sbaragli (Dimension Data) st
7. Moreno Hofland (LottoNL-Jumbo) st
8. Arnaud Démare (FDJ) st
9. Rick Zabel (BMC Racing) st
10. Matej Mohoric (Lampre-Merida) st

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Classifica Generale Giro 2016

1. Marcel Kittel (Etixx-Quick Step)
2. Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) +9"
3. Andrey Amador (Movistar Team) +15"
4. Tobias Ludvigsson (Giant-Alpecin) +17"
5. Moreno Moser (Cannondale) +21"
6. Bob Jungels (Etixx-Quick Step) +22"
7. Matthias Brandle (IAM) +23"
8. Roger Kluge (IAM) +25"
9. Chad Haga (Giant-Alpecin) st
10. Georg Preidler Giant-Alpecin) st

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Oggi primo giorno di riposo. Il Giro riparte domani dall’Italia con la quarta tappa Catanzaro-Praia a Mare: 200 km nervosi e ondulati.
Due gpm (3a cat.) e uno strappo (18%) ai -10 km.

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13 I successi di Kittel nei Giri (4 Giro, 8 Tour, 1 Vuelta): 3° in attività dopo Cavendish (44) e Greipel (17)

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5 Le volate che ancora mancano: Benevento, Foligno, Bibione, Cassano d’Adda, Torino

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Quarta tappa: Catanzaro-Praia a Mare

Dopo il trasferimento dall'Olanda ed il giorno di riposo a Catanzaro, il 99esimo Giro d'Italia riparte oggi con la quarta tappa, la Catanzaro-Praia a Mare di 200 chilometri interamente in Calabria. Frazione mossa, ma non particolarmente impegnativa nei primi 120 km. Si snoda essenzialmente lungo strade a scorrimento veloce ampie intervallate da alcune gallerie. Dopo Cetraro Marina si affronta la salita di Bonifati (3ª categoria) seguita dalla discesa che riporta sulla Strada statale 18 dalla quale si esce per affrontare il secondo Gpm di giornata di 3ª categoria a San Pietro (prima parte con pendenze sensibili). Dopo il traguardo volante di Scalea il tracciato diventa più impegnativo per i saliscendi e per il percorso costellato di curve e controcurve fino all'immettersi negli ultimi 10 km.




Ultimi km piuttosto articolati. A 10 km dall'arrivo si affronta la vera difficoltà di giornata, il durissimo strappo di via del Fortino: 1,8 km con pendenze che si arrampicano fino al 18%. Poi la discesa su Praia attraverso strade ampie con curve non particolarmente impegnative. Da segnalare due gallerie nella prima parte (meno pendente) della discesa.
Rettilineo di arrivo lungo 2500 m (larghezza 7,5 m) su asfalto con una sola leggera semicurva ai 400 metri. Insomma, un finale che ricorda una Classica e che si addice ad attaccanti esplosivi. Da Nibali a Valverde: si muoveranno i big di classifica? Il meteo prevede bel tempo temperature attorno ai 25 gradi, vento praticamente assente. Il via è alle 12.20, l'arrivo è previsto tra le 17 e le 17.30.

[matteo9502]

Oggi bel finale. I big non dovrebbero muoversi ma mi aspetto comunque diversi attacchi negli ultimi 50km.

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Giro d'Italia, 4ª tappa, numero di Ulissi: vince in solitaria. Dumoulin torna in rosa

La mano aperta di Diego Ulissi afferra il trionfo nella quarta tappa. Cinque, fa segno il livornese sul podio, come le vittorie conquistate al Giro d'Italia. L'ultima è la più bella, intensa, emozionante. Arriva dopo una galoppata in solitaria di oltre otto km, in coda a una giornata tortuosa come i saliscendi della Calabria, quelli che portano da Catanzaro a Praia a Mare e condiscono il Giro di 200 km emozionanti. Secondo, a 5'', arriva Tom Dumoulin (in coppia con lo scalatore della Lotto-Jumbo Steven Kruijswijk), sempre più convertito alle corse a tappe. L'olandese della Giant riprende la maglia rosa con 20'' sul lussemburghese Jungels (Etixx), mentre Marcel Kittel affonda ai primi abbozzi di salita. Tutto invariato tra i big di classifica: Nibali, Valverde e Landa arrivano in gruppo 6'' dopo, anche se lo spagnolo di Sky è stato costretto a ricucire dopo una mossa dei primi due. Con loro anche Chaves, Zakarin, Pozzovivo, Uran e Majka.


La fuga parte dopo 15 km. Nel quartetto al vento ci sono il veneto Nicola Boem della Bardiani-Csf (vincitore l’anno scorso della tappa di Forlì dopo una fuga a lunga gittata), lo statunitense Joey Rosskopf (Bmc), lo sloveno Matej Mohoric (Lampre-Merida) e l’austriaco ex detentore dell’Ora Mathias Brandle (Iam). Il loro tentativo si esaurisce sul secondo gpm di giornata (terza categoria): 5,3 km al 6,6% di pendenza media, sufficienti per mettere in crisi la maglia rosa Marcel Kittel e gli altri velocisti. A pochi metri dallo scollinamento, ci prova Damiano Cunego: il re del Giro 2004 conquista i punti del gpm che gli valgono la maglia azzurra (esattamente 12 anni dopo la sua prima vittoria al Giro nella tappa di Pontremoli) ma non insiste nell'azione, mentre gli uomini dell’Astana prendono il comando della corsa.
Quando la strada spiana e mancano 37 km al traguardo, è l’Ag2r a lanciare l’attacco con i francesi Guillaume Bonnafond e Axel Domont. La loro azione accende la scintilla: la corsa esplode tra scatti e constroscatti. Davanti si ritrovano in undici, tra cui il capitano della Lampre Diego Ulissi, assistito alla perfezione da Valerio Conti. La mossa si rivela decisiva perché al temutissimo strappo di via del Fortino (1,8 km con punte al 18%) il livornese si dimostra il più forte, stacca tutti i compagni e passa solitario in vetta. Mancano 8,7 km: qua inizia la crono individuale di Ulissi. Dumoulin e Kruijswijk provano a riportarsi sotto, ma il capitano della Lampre resiste e trionfa.




ARRIVO

1. Diego ULISSI (Lampre-Merida) 200 km in 4.46'51'', media 41,834 km/h; 2. Dumoulin (Ola) a 5''; 3. Kruijswijk (Ola); 4. Valverde (Spa) a 6''; 5. Brambilla; 6. Nibali; 7. Zakarin (Rus); 8. Busato; 9. Chaves (Col); 10. Roche (Irl); 11. Firsanov (Rus); 12. Majka (Pol); 13. Preidler (Aut); 14. Pozzovivo; 15. Siutsou (Bie); 16. Uran (Col); 17. Taaramae (Est); 18. Kochetkov (Rus); 19: Fuglsang (Dan); 20. Landa (Spa);
30. Amador (C. Rica) a 43''.


CLASSIFICA GENERALE

1. Tom DUMOULIN (Ola - Giant); 2. Jungels (Lus) a 20''; 3. Ulissi; 4. Kruijswijk (Ola) a 24''; 5. Preidler (Aut); 6. Nibali a 26''; 7. Valverde (Spa) a 31''; 8. Fuglsang (Dan) a 35''; 9. Roche (Irl) a 37''; 10. Chaves (Col); 11. Zakarin (Rus) a 39''; 12. Uran (Col) a 40''; 13. Majka (Pol) a 45''; 16. Landa (Spa) a 47''; 18. Amador (C. Rica) a 50''; 22. Formolo a 57''.

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TAPPA 6 :PONTE ROCCARASO (AREMOGNA)


Primo arrivo in salita in una tappa breve, ma sostanzialmente tutta di montagna. Primi 20 km pianeggianti seguiti dalla prima salita che tra falsopiano di accesso e salita vera e propria porta a salire per quasi 40 km con pendenze medio facili. Segue una discesa su strade ampie, ma con tratti dalla superficie usurata. Dal km 75 al km 135 si viaggia su strade a scorrimento veloce, ampie e prevalentemente rettilinee con diverse gallerie nella parte finale. Dopo Castel di Sangro (TV) inizia la salita finale che porta all’arrivo. Salita finale di 17 km alla media del 4.8%. Prima parte abbastanza ripida con un breve tratto che arriva fino al 12% seguita da un tratto in falsopiano (attraversamento dell’abitato di Roccaraso). A 7 km dall’arrivo si riprende a salire con pendenze variabili dal 7% al 4%. Ultimo km al 7% con rettilineo finale lungo 120 m tutto in salita (fondo in asfalto, larghezza 6 m). Il Giro d'Italia torna dopo 29 anni con un arrivo di tappa a Roccaraso, nel 1987 fu Moreno Argentin a vincere la tappa da Rieti a Roccaraso.

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40,5 I km della crono del Chianti. La 9a tappa si corre domenica: è il grande obiettivo di Tom Dumoulin