Malesia, Simoncelli perde il caso e viene colpito:E' Morto

[mogol83]

Anch'io la penso come te Angelo...e sono consapevole che rischiamo di passare per bigotti!
Bella la frase sul Sic quando ha detto che non aveva paura di ammazzarsi in moto perché c'è più vita i 5 minuti di intensità che in anni e anni di vita-non vita.
Ma credo allo stesso tempo che si debbano scegliere passioni NON a priori pericolose...e ce ne sono tante...

Con questo non voglio gettare fango su nessuno, rispetto le scelte di tutti ma non condivido questi tipi di scelta.

[19angelo85]

Anch'io la penso come te Angelo...e sono consapevole che rischiamo di passare per bigotti!
Bella la frase sul Sic quando ha detto che non aveva paura di ammazzarsi in moto perché c'è più vita i 5 minuti di intensità che in anni e anni di vita-non vita.
Ma credo allo stesso tempo che si debbano scegliere passioni NON a priori pericolose...e ce ne sono tante...

Con questo non voglio gettare fango su nessuno, rispetto le scelte di tutti ma non condivido questi tipi di scelta.

Riprendo la sua frase. "c'è più vita i 5 minuti di intensità che in anni e anni di vita-non vita".

Oggi se avessi il potere di salire lassù, gli direi una semplice cosa (a lui e a quelli che praticano questi sport):
"Guarda la sofferenza che questa passione ha portato a tua madre, tuo padre, i tuoi fratelli e sorelle, la tua fidanzata e chi ti vuole bene. Sei ancora convinto di quello che hai detto?"
Secondo me, se questa gente avesse la possibilità di rispondere, direbbe che sono stati dei cazzoni e sfidare ogni giorno la morte.

[tarantocalcio]

Non sono d'accordo..per coloro che praticano questi sport pericolosi la passione è la stessa di noi che tifiamo le nostre squadre del cuore... tu Angelo riusciresti a fare a meno del Foggia? beh io del Taranto proprio no,quindi capisco benissimo queste persone e sono assolutamente del parere che ognugno debba vivere la propria vita al massimo delle proprie aspirazioni. E sono anche convinto del fatto che tutte queste persone risponderebbero alla tua domanda. si lo rifarei.

[19angelo85]

Non sono d'accordo..per coloro che praticano questi sport pericolosi la passione è la stessa di noi che tifiamo le nostre squadre del cuore... tu Angelo riusciresti a fare a meno del Foggia? beh io del Taranto proprio no,quindi capisco benissimo queste persone e sono assolutamente del parere che ognugno debba vivere la propria vita al massimo delle proprie aspirazioni. E sono anche convinto del fatto che tutte queste persone risponderebbero alla tua domanda. si lo rifarei.

Tu rischi la vita per il Taranto? Non credo.
Io mi andrei a gettare nelle fiamme per la mia squadra, la mia Nazione o la mia città ma se questo dovesse arrecare dolore a MIA MADRE E MIO PADRE, io non rischierei MAI.

[19angelo85]

Non sono d'accordo..per coloro che praticano questi sport pericolosi la passione è la stessa di noi che tifiamo le nostre squadre del cuore... tu Angelo riusciresti a fare a meno del Foggia? beh io del Taranto proprio no,quindi capisco benissimo queste persone e sono assolutamente del parere che ognugno debba vivere la propria vita al massimo delle proprie aspirazioni. E sono anche convinto del fatto che tutte queste persone risponderebbero alla tua domanda. si lo rifarei.

Ok, allora sarebbero contenti di essersi divertiti su 2 ruote ma di aver recato un dolore immenso e senza fine ai genitori e a tutti quelli che lo hanno voluto bene.

[tarantocalcio]

Non sono d'accordo..per coloro che praticano questi sport pericolosi la passione è la stessa di noi che tifiamo le nostre squadre del cuore... tu Angelo riusciresti a fare a meno del Foggia? beh io del Taranto proprio no,quindi capisco benissimo queste persone e sono assolutamente del parere che ognugno debba vivere la propria vita al massimo delle proprie aspirazioni. E sono anche convinto del fatto che tutte queste persone risponderebbero alla tua domanda. si lo rifarei.

Tu rischi la vita per il Taranto? Non credo.
Io mi andrei a gettare nelle fiamme per la mia squadra, la mia Nazione o la mia città ma se questo dovesse arrecare dolore a MIA MADRE E MIO PADRE, io non rischierei MAI.

Il senso del mio collegamento è la passione che c'è in ognuno di noi e che non si può tenere a freno.

Per quanto riguarda il recare dispiacere alle persone a te vicine, si è vero questa è l'unica nota negativa.

[19angelo85]

Non sono d'accordo..per coloro che praticano questi sport pericolosi la passione è la stessa di noi che tifiamo le nostre squadre del cuore... tu Angelo riusciresti a fare a meno del Foggia? beh io del Taranto proprio no,quindi capisco benissimo queste persone e sono assolutamente del parere che ognugno debba vivere la propria vita al massimo delle proprie aspirazioni. E sono anche convinto del fatto che tutte queste persone risponderebbero alla tua domanda. si lo rifarei.

Tu rischi la vita per il Taranto? Non credo.
Io mi andrei a gettare nelle fiamme per la mia squadra, la mia Nazione o la mia città ma se questo dovesse arrecare dolore a MIA MADRE E MIO PADRE, io non rischierei MAI.

Il senso del mio collegamento è la passione che c'è in ognuno di noi e che non si può tenere a freno.

Per quanto riguarda il recare dispiacere alle persone a te vicine, si è vero questa è l'unica nota negativa.

Si, non la tieni a freno fin quando non rischi di morire.
Quando vedi la morte in faccia il freno lo DEVI tirare. E lo dico non per il diretto interessato ma per chi resterà sulla terra a vivere con un continuo e straziante dolore.

[Meridiano]

Tu rischi la vita per il Taranto? Non credo.
Io mi andrei a gettare nelle fiamme per la mia squadra, la mia Nazione o la mia città ma se questo dovesse arrecare dolore a MIA MADRE E MIO PADRE, io non rischierei MAI.

Stupende parole Angelo,
LA PENSO COSI ANCHE IO PAROLA PER PAROLA

[Dominik87]

http://www.milannews.it/?action=read&id ... 679&ref=nf A questo link potrete vedere la maglia rossonera di Simoncelli , autografata da tutti i giocatori e dallo staff tecnico del Milan , che verrà donata alla famiglia di Super Sic in occasione dei funerali.

[MrVaridoianis]

Io sono completamente in disaccordo..

Per me si vive per sè stessi. Ogni passione non seguita è un rimpianto, e francamente non credo che l'uomo sia nella condizione di poter rinunciare a qualcosa per il piacere di altri. Non ci sono seconde possibilità.
Tutti gli uomini nel loro profondo sono egoisti, per il semplice motivo che siamo nati per pensare a noi stessi e non agli altri. Che poi non si possa vivere in solitudine è un altro paio di maniche, ma rinunciare a una passione per il bene di qualcun altro a mio modo di vedere è una follia.

Fondamentalmente, a livello di appagamento, e anche a livello puramente personale, non è tanto diverso dal collezionare francobolli. Che poi si rischi la morte è un risvolto che chi pratica uno sport del genere con passione tende, giustamente, a non considerare: appaga, soddisfa, rende felice, ti fa sentire vivo. Non fa molta differenza il COSA si sceglie di fare nella vita, ma il COME ti fa vivere, il come ti fa stare in pace con te stesso e ti fa sentire partecipe di quello che è il tuo progetto di vita, che sia diventare un avvocato o andare in moto a 300 all'ora.

Si tratta ovviamente di punti di vista diversi, ma secondo me è presuntuoso giudicare negativamente chi ha scelto di seguire la propria passione, anche a costo di rischiare la vita.
Se qualcuno ti venisse a dire che guardare le partite del Foggia è da idioti come ti sentiresti? Se tua madre domattina ti dicessi "Scegli, se vuoi continuare ad essere mio figlio non devi più scopare e guardare il Foggia fino alla fine dei tuoi giorni", tu cosa gli risponderesti?

[crash83]

Quindi uno non deve seguire le sue passioni, anche se rischiose, perché altrimenti farebbe soffrire i suoi parenti?

Per me dire questo significa rinnegare la storia. Le principali scoperte, le principali imprese, le principali cose che oggi ricordiamo, che ci hanno permesso il progresso e lo sviluppo, sia nel pensiero che nella tecnologia, sono arrivare grazie ad individui che hanno follemente inseguito un ideale. In alcuni casi raggiungendolo, in altri casi morendo e consentendo ai propri successori di ottenerlo.

Penso ad alcune delle principali scoperte dell'uomo, il fuoco, l'aereo, la scoperta dell'America, della Groenlandia, le missioni nello spazio, Galileo Galilei che è andato contro la Chiesa, le guerre di indipendenza, ecc. Quanti morti ci saranno stati per consegnare qualcosa all'umanità? Se non ci fosse chi rischia, oggi probabilmente non avremmo tante cose di uso comune, che oggi sono sicure e ovvie ma che prima, quando non esistevano, per chi le ha scoperte non lo erano.

Simoncelli andando in moto non si prefiggeva come scopo quello di scoprire qualcosa o di essere d'aiuto all'umanità: correva a 200 all'ora su una moto perché gli piaceva, perché guadagnava bene e perché gli dava popolarità, punto. Il suo talento gli ha consentito di trasformare questo hobby in un lavoro. Lavoro rischioso come ce ne sono tanti altri in cui la probabilità di morire è persino più alta rispetto alle corse in moto. Lui ha accettato questo rischio perché la pensava in un certo modo, come i soldati che vanno in guerra, o le forze dell'ordine che rischiano la vita correndo dietro ai delinquenti, o come chi lavora nello scantinato di una casa non a norma che poi gli cade in testa, o come chi lavora in una fabbrica e muore.

Se ragionassimo, purtroppo sì va detto da bacchettoni, dicendo che "queste cose non vanno fatte perché si rischia troppo e si fanno soffrire i propri cari" oppure "rispetto ma non capisco perché uno faccia queste cose", oltre a ragionare in maniera vagamente ipocrita (perché poi bene o male uno se li vede pure i gran premi, per dire), significa andare davvero contro il senso stesso della storia, significa abbandonarsi all'idea una vita piatta su un mondo che non contemplerebbe la parola "rischio" e che quindi sarebbe fine a se stesso ("beh perché altrimenti si farebbero soffrire i propri cari...").

Poi naturalmente c'è l'errore opposto, ovvero quello di dipingere le persone come eroi: chi si batte per un ideale è un eroe, chi muore per una corsa in moto non è un eroe, non è un martire, non è una persona leggendaria che sfortunatamente ha perso la vita: è semplicemente un essere umano che ha scelto un certo tipo di vita, accettando un alto livello di rischio, e che per questo non va né giudicato né idolatrato, ma rispettato nel silenzio della sua morte, evitando sia di celebrarlo sia di dire "eh però se l'è cercato".

Ovviamente senza fare polemica, ognuno è libero di pensarla come vuole ci mancherebbe altro.

[MrVaridoianis]

Perfettamente d'accordo con Crash

[tarantocalcio]

Condivido l'opinione di crash ed alexito

[PeppeJackson]

Perfettamente d'accordo con Crash

[sfuscio85]

Stupendo come tutti si siano uniti per la tragedia di questo ragazzo. Una delle poche volte in cui mi sono commosso anch'io. Ciao Sic, lo avevi promesso. Sei salito sul gradino più alto.