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Adoravo Nash, ma ora non potrò più seguirlo con lo stesso affetto.
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tarantocalcio ha scritto:Adoravo Nash, ma ora non potrò più seguirlo con lo stesso affetto.
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Stai tranquillo che non avete fatto una trade da "anello".AMMAZZALORSO ha scritto:tarantocalcio ha scritto:Adoravo Nash, ma ora non potrò più seguirlo con lo stesso affetto.
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Lo so, ne sono cosciente che non siamo da titolo neanche così...tarantocalcio ha scritto:Stai tranquillo che non avete fatto una trade da "anello".AMMAZZALORSO ha scritto:tarantocalcio ha scritto:Adoravo Nash, ma ora non potrò più seguirlo con lo stesso affetto.
Vedremo come si evolverà la situazione, se acquistiamo qualcun'altro...
Ultima modifica di AMMAZZALORSO il 07.07.12 - 09:59, modificato 1 volta in totale.
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"Tifosi di Miami, date per favore il benvenuto al nuovo membro della squadra: Ray Allen”. LeBron James annuncia così l’ultimo colpo del mercato Nba, la scelta del miglior tiratore da tre punti di tutti i tempi di lasciare Boston e “portare il suo talento a South Beach”. Allen, 37 anni il prossimo 20 luglio, ha accettato il triennale da 9,5 milioni offertogli dai campioni in carica, come confermato dal suo agente a Espn, lasciando sul tavolo il biennale da 12 milioni che gli offrivano i Celtics, a cui era approdato nel 2007 vincendo il titolo alla prima stagione ma con cui i rapporti si erano guastati nell’ultima stagione, quando la guardia era prima stata quasi ceduta nell’ultimo giorno di mercato e poi era finita in panchina per lasciare posto nel quintetto titolare a Avery Bradley. Allen è stato a Miami giovedì, ha cenato con Pat Riley, coach Spoelstra e Alonzo Mourning, poi è tornato a casa a riflettere. E ha deciso di accettare la corte dei campioni in carica, portata avanti anche da LeBron e Wade.
Allen era in cima alla lista dei desideri di Miami (considerando anche l’operazione alla schiena che terrà fuori per un po’ Mike Miller), che ora potrà concentrarsi sul reparto lunghi, a cui però potrà offrire solo il minimo per i veterani (1,4 milioni l’anno. Rashard Lewis (piace anche a New York, Atlanta e Lakers) e Marcus Camby sono attesi a South Beach nel weekend, con il 38enne centro, che nell’ultima parte di stagione a Houston ha viaggiato a 7,1 punti e 9,3 rimbalzi di media in 19 partite, nel mirino anche di New York (incontro già fissato, i Knicks trattano anche Jared Jeffries come alternativa), Dallas e San Antonio (che tratta sempre il rinnovo con Tim Duncan).
Ultima modifica di AMMAZZALORSO il 07.07.12 - 10:02, modificato 1 volta in totale.
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Un pò di news.....
HOUSTON e DALLAS
Perso Goran Dragic (che ha scelto Phoenix), ceduto a Toronto Kyle Lowry, in attesa di sapere se i Knicks pareggeranno il quadriennale da 29 milioni offerto a Jeremy Lin, Houston va a caccia di un play. In cima alla lista c’è Aaron Brooks, 27enne reduce da un anno in Cina che i Rockets spedirono a Phoenix nel febbraio 2011 per prendere Dragic. Houston ha contattato anche Ramon Sessions e Ray Felton, che però sono nel mirino anche di Dallas, altra squadra che dopo il no di Deron Williams e gli addii di Jason Kidd e Jason Terry ha bisogno di rinforzi nel backcourt. I Mavs stanno anche pensando di farsi avanti per Elton Brand, che l’11 luglio verrà liberato da Philadelphia attraverso la clausola amnesty. Le squadre con spazio sotto il salary cap hanno 48 ore per accaparrarselo prima che diventi free agent, e Dallas ha bisogno di un lungo e spazio salariale per fare l’offerta più alta.
HOWARD
I Nets preparano un nuovo assalto a Dwight Howard dopo aver convinto Mirza Teletovic ad accettare un triennale da 9 milioni anziché da 15 per avere più spazio di manovra. Brooklyn comunque avrà bisogno di coinvolgere una terza squadra nella trattativa e intanto valuta le alternative: in cima alla lista c’è Ersan Ilyasova, il lungo turco che ha sul tavolo un quinquennale da 40 milioni offertogli da Milwaukee e che la prossima settimana dovrebbe incontrare Cleveland. Alla finestra per Howard ci sono anche i Lakers: “Gli auguro quello che è meglio per lui” ha detto dal training camp di Team Usa Kobe Bryant.
Attento Mirko.....![]()
ERIC GORDON
Eric Gordon, che vuole andare a Phoenix accettando il quadriennale da 58 milioni che i Suns gli hanno offerto, manda messaggi a New Orleans: “Se pareggeranno dovrò giocare a basket, ma penso che Phoenix sia la franchigia giusta per me e non c’è nulla che gli Hornets potranno fare per farmi cambiare idea”.
PHOENIX
I Suns intanto hanno già pronta l’alternativa: Lou Williams, che ha detto addio a Philadelphia dopo che i Sixers hanno preso Nick Young.
CHICAGO
Chicago tratta il ritorno di Kirk Hinrich, già ai Bulls dal 2003 al 2010, ed è pronta a dare battaglia a Indiana per Courtney Lee, O.J. Mayo (piace molto anche a Dallas) e Gerald Green, ala 26enne che ha già incontrato Pacers e Bulls ed è pronta a vedere anche i Nets, con cui ha viaggiato a 12,9 punti di media nell’ultima stagione.
CHARLOTTE
Intanto Antawn Jamison ha incontrato Charlotte: “Abbiamo rotto il ghiaccio e c’è un reciproco interesse - ha detto il 36enne che vive proprio a Queen City - Ora spetta a me decidere se preferisco stare vicino ai miei figli o scegliere una big per cercare di vincere un titolo”.
Ultima modifica di AMMAZZALORSO il 07.07.12 - 18:45, modificato 1 volta in totale.
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La firma di Allen fa male un casino, più moralmente che tecnicamente, in quanto ormai un giocatore vecchio e rotto. I miei celtics stan venendo fuori molto bene, ci manca solo qualcosina in PM/G.
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Questa acquisto non l'ho capito....Ryan Anderson vestirà la maglia dei New Orleans Hornets durante le prossime 4 stagioni. Il giocatore ha infatti raggiunto un accordo quadriennale da 36 milioni di dollari con gli Hornets che nel sign-and-trade con i Magic mandano in Florida Gustavo Ayon.
Anderson la scorsa stagione ha chiuso con 16 punti e 7 rimbalzi di media.
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Gran bel colpo per gli Hornets! Lasciano andare Ayon e non ri-firmeranno Landry, cosi da AG si son presi Anderson grandissimo tiratore dalla lunga distanza e buon rimbalzista.AMMAZZALORSO ha scritto:Questa acquisto non l'ho capito....Ryan Anderson vestirà la maglia dei New Orleans Hornets durante le prossime 4 stagioni. Il giocatore ha infatti raggiunto un accordo quadriennale da 36 milioni di dollari con gli Hornets che nel sign-and-trade con i Magic mandano in Florida Gustavo Ayon.
Anderson la scorsa stagione ha chiuso con 16 punti e 7 rimbalzi di media.

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Ma Camby non aveva dichiarato che voleva giocare titolare in una squadra che voleva ambire al titolo?Buone notizie arrivano per l’altra franchigia newyorchese. Marcus Camby, infatti, alla fine ha scelto per un ritorno alle origini e ha firmato un triennale con i Knicks da 13 milioni di dollari. Camby arriva nella Grande Mela grazie a un “sign and trade” che porta a Houston Toney Douglas, Josh Harrellson, Jerome Jordan e due seconde scelte, nel 2014 e nel 2015. Il giocatore ha confermato le voci che davano per imminente la sua firma pubblicando sulla sua pagina di Twitter un semplice ma chiarissimo “NY”. “Adora i tifosi di New York, ha vissuto anni straordinari con la maglia dei Knicks - dice una fonte vicina al giocatore - per lui non poteva esserci una soluzione migliore”. Triennale (ma da 12 milioni) anche per Danny Green che dopo una sorprendente stagione a San Antonio, ha deciso di rinnovare con gli Spurs.
New York al momento non lo è e poi in questo momento ha davanti Chandler.
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Lakers tra Howard e i Nets
E se Bynum va a Houston...
La titubanza di Orlando ad accettare l’offerta dei Nets per Dwight Howard ha riportato in pista i Lakers che sentono di poter superare Brooklyn mettendo sul piatto della bilancia Andrew Bynum. Nelle ultime ore, però, anche Houston si è fatta avanti e potrebbe essere proprio la franchigia texana a spingere Howard a LA. I Rockets, infatti, hanno un disperato bisogno di una stella nel proprio roster e sarebbero disposti a spedire a Orlando un “package” ancora da definire, ma allettante soprattutto di prospettiva futura per una serie di prime scelte, per poter entrare in gioco in una trade di tre squadre che porterebbe Howard ai Lakers e Bynum a Houston.
Sogno lakers — Il General Manager dei Magic Rob Hennigan vuole costruire per il futuro e potrebbe anche dare il proprio benestare, a patto che Houston si prenda anche Jason Richardson e il suo pesante contratto. Arrivasse davvero Howard, Los Angeles, sponda Lakers, naturalmente, diventerebbe di colpo la grande favorita nella Western Conference, superando, almeno sulla carta, anche i Thunder. Un quintetto con Nash, Bryant, World Peace, Gasol e Howard avrebbe farebbe davvero venire l’aquilina in bocca ai tifosi dei Lakers. I Nets comunque non mollano la presa e sentono di poter arrivare in tempi brevi, a Dwight Howard.
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A questa squadra manca terribilmente un play...Gli Hornets bloccano Gordon. Pareggiata l'offerta dei Suns
New Orleans pareggia l'offerta di Phoenix, 58 milioni di dollari, e trattiene quindi il 23enne ex Indiana.
Gli Hornets hanno pareggiato l'offerta dei Phoenix Suns di 58 milioni di dollari in quattro anni per Eric Gordon, trattenendo così la guardia restricted free agent a New Orleans. La manovra per tenere Gordon era attesa, visto che sia il g.m. Dell Demps che il coach Monty Williams hanno dichiarato di sperare che il 23enne ex Indiana potesse essere il tassello centrale di un progetto di ricostruzione che include la prima scelta assoluta del draft Anthony Davis e la n°10, Austin Rivers.
SOLO 9 PARTITE — Resta da vedere se i tifosi accetteranno o meno questa decisione, visto che la scorsa settimana, nei giorni precedenti alla firma dell'offerta dei Suns, Gordon ha detto di sperare nell'approdo a Phoenix. "Eric è un grandissimo giocatore e siamo felici di averlo in squadre" dice Demps. Intanto Gordon ha usato un tono più conciliante nel comunicato rilasciato da New Orleans. "Ovviamente durante le trattative contrattuali c'è sempre quell'elemento di business, ma comunque non ho mai perso il mio rispetto dei New Orleans - dice Gordon - spero di poter dare il massimo in campo durante la prossima stagione e portare la squadra al successo". Nella stagione appena trascorsa, Gordon ha giocato solo 9 partite a causa di un ematoma nel ginocchio destro, rimosso con un intervento chirurgico. Tuttavia, ha ottenuto la media più alta in squadra, con 20.6 punti, vincendo 6 partite e perdendone 3.
MAI MENO DI 16 PUNTI — Gli Hornets hanno acquistato Gordon poco prima dell'inizio della scorsa stagione in uno scambio riguardante più giocatori che ha fatto approdare il playmaker Chris Paul ai Los Angeles Clippers. In quattro stagioni in Nba, Gordon non è mai sceso sotto i 16,1 punti a partita fatti registrare nell'anno da rookie; nemmeno nella sua terza stagione, in cui nonostante abbia giocato solo 56 partite con i Clippers, ha ottenuto la media di 22.3 punti a partita. È stato preconvocato al ritiro della nazionale olimpica statunitense mancando di un soffio l'ingresso nella lista definitiva, perdendo il ballottaggio finale con James Harden di Oklahoma. Demps e Williams non hanno mai avuto dubbi nel definire Gordon come miglior giocatore di New Orleans e tassello fondamentale per il futuro a lungo termine del club. Tuttavia, la prima stagione di Gordon agli Hornets ha lasciato molti fan perplessi sulla veridicità del suo desiderio di rimanere a New Orleans. Dopo aver messo a segno il canestro della vittoria degli Hornets nella prima giornata di campionato a (guardate che coincidenza) Phoenix, si è fermato per due settimane per cercare di recuperare dai problemi al ginocchio. Ha provato a rientrare nella sconfitta con Philadelphia il 4 gennaio, ma il ginocchio non era ancora a posto. Si è quindi sottoposto a un lungo e a quanto pare inutile periodo di sei settimane di riabilitazione che ha acceso il dibattito tra i fan che cominciavano a sospettare che il giocatore in realtà non volesse scendere in campo. Queste voci si sono rafforzate dopo il rifiuto di Gordon sul rinnovo contrattuale di quattro anni proposto dagli Hornets a gennaio, verso la scadenza del periodo dei rinnovi per quei giocatori che sarebbero diventati free agent a fine stagione.
TIFOSI PERPLESSI — A metà febbraio, Gordon, su spinta degli Hornets, ha scelto di sottoporsi a un intervento chirurgico, facendo il suo rientro trionfale il 4 aprile, segnando 15 punti nella vittoria inaspettata contro una Denver destinata ai playoff. New Orleans ha vinto solo 21 partite in tutta la stagione scorsa, conquistandone 8 delle ultime 13 grazie al ritorno di Gordon. Il giocatore è stato visto spesso nelle strutture di allenamento del club nei giorni precedenti al draft e ha dichiarato di aver fiducia nel nuovo proprietario Tom Benson, che possiede anche i New Orleans Saints del campionato Nfl. Tuttavia, all'inizio del mercato dei free agent, Gordon ha fatto il giro delle squadre interessate ai suoi servizi, ottenendo un'offerta da Phoenix che rappresentava il massimo che si potesse pagare per un restricted free agent di un'altra squadra. In seguito, Gordon ha dichiarato di sperare di approdare ai Suns visto lo sforzo fatto per prenderlo, inoltre, la decisione degli Hornets di prendere Rivers, guardia tiratrice al college come Gordon, gli avevano fatto intendere che i piani della squadra fossero altri. Inoltre il giocatore aveva dichiarato che gli Hornets non erano riusciti a far fronte al bisogno di altri giocatori sotto canestro.
Tuttavia, da questi commenti di Gordon, gli Hornets hanno preso l'ala Ryan Anderson, alta 208 cm, e ceduto l'ex guardia tiratrice titolare Jarret Jack con uno scambio che ha lasciato altri 5 milioni di dollari di spazio di manovra nel salary cap per far sì che New Orleans potesse arrivare a un altro lungo free agent. Gli Hornets hanno cominciato ad allenare Rivers a giocare da playmaker a partire dalla Summer League di Las Vegas cominciata questo fine settimana. Tutte queste manovre aiuteranno Gordon a esplodere definitivamente a New Orleans. Solo il tempo ci dirà se il giocatore ha veramente l'intenzione di farlo.
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Lunedì dovrebbe essere il giorno della firma per Marco Belinelli, andrà nella città del vento ovvero ai Chicago Bulls!
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Belinelli-Chicago: c'è l'accordo
Ai Bulls per i prossimi 2 anni
L'azzurro ha raggiunto un'intesa con i Bulls. Guadagnerà 3,8 milioni fino al 2014. E' già nella Windy City per le visite mediche e la firma del contratto. L'annuncio ufficiale solo dopo la rinuncia ad Asik
Marco Belinelli è un giocatore dei Bulls. L'accordo tra il 26enne azzurro e Chicago è cosa fatta: contratto un biennale da 3,8 milioni complessivi. L'annuncio ufficiale la franchigia che ha chiuso il 2011-12 col miglior record dell'Nba lo darà domani, dopo la rinuncia a Omer Asik. L'azzurro è sbarcato a Chicago alle 23 ora italiana: dovrà superare le visite mediche prima di siglare il contratto che lo terrà sulle sponde del lago Michigan fino al 2014. L'estate in cerca di squadra di Beli, free agent dopo due grandi stagioni a New Orleans, finisce quindi con l'accordo con una franchigia che nel 2012-13 aspetterà il ritorno dell'infortunato Derrick Rose (le previsioni più ottimiste parlano di gennaio, le più pessimiste di marzo) per tornare a nutrire ambizioni di titolo.
EFFETTO DOMINO — La firma di Belinelli con la bi-annual exception significa che Chicago non potrà per regolamento superare un monte salari di 74,3 milioni. Tra l'azzurro e Chicago esiste un'intesa di massima da quasi una settimana, ma i dettagli sono stati definiti solo oggi, dopo che Beli si era preso un weekend di riflessione e i Bulls (che nel frattempo hanno annunciato il ritorno di Kirk Hinrich, play titolare in attesa del ritorno di Rose) stavano pensando a come sostituire Asik. Chicago ha offerto a Belinelli meno di quanto l'azzurro ha guadagnato la scorsa stagione a New Orleans (3,4 milioni), ma lo ha convinto con la possibilità di far parte di una squadra che senza l'infortunio di Rose lotterebbe per il titolo. L'arrivo di Belinelli si unisce a quello di Nazr Mohammed, centro che nei piani dei Bulls andrà a fare la riserva di Joakim Noah: il suo ingaggio al minimo salariale (anche in questo caso manca solo l'ufficialità) implica la rinuncia definitiva ad Asik, restricted free agent a cui Houston ha offerto un triennale da 25,1 milioni (con ultimo anno a 14,9 milioni) che Chicago ha deciso di non pareggiare. E' probabile che i Bulls aspettino fino al termine ultimo concesso loro dal regolamento (le 6 del mattino italiane di mercoledì) per ufficializzare l'addio al turco e annunciare l'arrivo di Belinelli. Ma l'accordo ormai è fatto.
BENCH MOB — Belinelli è reduce dalla sua miglior stagione di sempre in Nba, chiusa con 11,8 punti e 2,6 rimbalzi di media in 66 partite con New Orleans (55 da titolare). A Chicago, almeno all'inizio, farà il sesto uomo, prima riserva di un backcourt che, in attesa di Rose, avrà Hinrich e Rip Hamilton (lo scorso anno ha saltato 38 partite per infortunio) titolari e la matricola Marquis Teague, play uscito da Kentucky, a cercare di guadagnarsi minuti. Beli sarà l'arma da tre punti di una bench mob completamente rinnovata rispetto a quella che nella scorsa stagione ha costituito uno dei punti di forza della squadra di coach Tom Thibodeau: via Watson (finito a Brooklyn), Korver (ceduto ad Atlanta), Brewer (lasciato libero) e Asik, dentro oltre all'azzurro Radmanovic e Mohammed. L'unico superstite è Taj Gibson, prima riserva del reparto lunghi.
L'ESTATE DI BELI — L'accordo con i Bulls è il penultimo capitolo dell'intensa estate di Belinelli, che ha rinunciato alla Nazionale per concentrarsi sulla ricerca di una nuova squadra Nba. L'azzurro si è presentato sul mercato free agent con la fama di essere uno dei migliori tiratori da tre su piazza, ma ha dovuto aspettare quasi 3 settimane per trovare squadra. New Orleans, il team in cui Beli è sbocciato nelle ultime 2 stagioni dopo aver patito tanto nelle prime 3 annate in Nba, ha fatto un pensierino a riprenderselo ma le possibilità di un ritorno dell'azzurro nella Big Easy si sono azzerate quando gli Hornets hanno pareggiato l'offerta di Phoenix e si sono ripresi Eric Gordon. Dallas e i Lakers (che hanno ancora bisogno di un tiratore dalla panchina) ci hanno pensato, i Clippers si sono fatti avanti concretamente ma poi hanno virato su Grant Hill. E quando Chicago ha bussato alla sua porta, Belinelli non ci ha pensato troppo e ha detto sì. Per i prossimi due anni sarà un Bull. Con tanta voglia di conquistarsi sempre più spazio e di lottare finalmente per il titolo.
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E' un sognoooooooooooooooooooooo!! Dopo Steve Nash, Dwight!!!!
Fatta, Howard ai Lakers.Mega scambio a 4 squadre
Il centro lascia Orlando e approda a Los Angeles: Bynum finisce a Philadelphia, Iguodala a Denver, i Magic si devono accontentare di Afflalo, Harrington, Vucevic, Harkless e tre future prime scelte, una da ogni squadra coinvolta nell’operazione
La telenovela Dwight Howard è arrivata alla sua puntata finale proprio nel momento più inaspettato. Con l’Olimpiade a farla da padrone, le voci sul divorzio tra i Magic e la loro stella si erano affievolite così tanto da lasciar pensare addirittura a una possibile convocazione di Dwight Howard per la preseason con i Magic.
l'operazione — Invece ancora una volta il General Manager dei Lakers Mitch Kupchak ha messo a segno un colpo da cinema assicurandosi il miglior centro della Nba e mettendo sul piatto solamente Andrew Bynum e una futura prima scelta. Pau Gasol, che in un primo tempo sembrava destinato ai Magic, resta così a LA. I Lakers però hanno avuto bisogno dell’aiuto di Nuggets e 76ers per mettere in piedi la complessa trade che porta in California Howard, a Philadelphia Bynum e Jason Richardson e a Denver Andre Iguodala. Orlando sacrifica così la sua stella e riceve Arron Afflalo, Al Harrington, Nikola Vucevic, Moe Harkless e tre future prime scelta (una da ogni squadra coinvolta nell’operazione). Tutti contenti quindi, anche se sicuramente Orlando avrebbe potuto (e dovuto) fare meglio considerato il valore di Howard che sarà anche volubile e spesso difficile da decifrare, ma sul parquet sa fare la differenza come pochi nella Nba. Kupchak così prenota con larghissimo anticipo il premio di dirigente dell’anno nella Nba, assicurandosi Howard senza rinunciare a Pau Gasol, tutto questo dopo aver trovato il modo di mettere in piedi un inaspettato e imprevedibile “sign and trade” all’inizio di luglio con i Suns per portare a LA Steve Nash
lakers squadra da battere — I gialloviola adesso diventano così la squadra da battere nella Western Conference potendo contare su un quintetto stile All Star Game formato da Steve Nash, Kobe Bryant, Metta World Peace, Pau Gasol e Dwight Howard. Considerato anche l’upgrade della panchina con l’arrivo di Antawn Jamison, i tifosi dei Lakers possono davvero strofinarsi le mani. Anche i Nuggets di Danilo Gallinari sorridono per l’arrivo di Colorado di un giocatore comunque di grande affidabilità, nonostante sia reduce da una stagione altalenante, come Andre Iguodala. Nella mattinata di venerdì arriverà l’ufficialità della Nba ma oramai tutto e’ deciso, Dwight Howard imita Shaquille O’Neal e divorzia dai Magic per sbarcare a LA sponda Lakers.
Mirkooooooooooooooooooooooooooo!!