Il Giro d'Italia 2016 entra nel vivo con uno spettacolare tappone dolomitico. È infatti in programma la Farrà d'Alpago - Corvara (210,0 km) che affronterà alcune delle cime dolomitiche più classiche. Dopo circa 30 chilometri comincerà la lunga salita che porterà i corridori verso la prima difficoltà di giornata, il Passo Pordoi (1ª cat., 9,3 km al 6,9%, 9,0% max), seguito in rapida successione da Passo Sella (2ª cat., 5,5 km all'8,0%, 12,0% max), Passo Gardena (3ª cat., 5,8 km al 4,4%, 9,0% max), Passo Campolongo (2ª cat., 6,0 km al 5,8 km, 13,0% max) e quindi da una serie di saliscendi prima del terribile Passo Giau (1ª cat., 9,8 km al 9,4%, 14,0% max). Allo scollinamento mancheranno 41 chilometri al traguardo e, dopo una ripida discesa, ci sarà spazio ancora per il Passo Valparola (2ª cat., 11,5 km al 5,8%, 14% max) prima della picchiata verso Corvara in Badia. Non va poi sottovalutato il Muro del Gatto, strappo di circa 300 metri al 13,1% che i corridori dovranno affrontare al termine della discesa dal Valparola a circa cinque chilometri dal traguardo. Sei passi dolomitici sono tutt’altro che una passeggiata, tanto da poter avere un effetto contrario sulla spettacolarità della corsa favorendo un eccessivo attendismo in gruppo. Se invece i corridori decideranno di fare corsa dura, potremmo assistere a risvolti clamorosi.
LE SALITE DI OGGI
km 94,7 | Cat. 1: Passo Pordoi (9,3 km al 6,9%, 9% max)
km 106,6| Cat. 2: Passo Sella/Sellajoch (5,5 km al 8,0%, 12% max)
km 117,7 | Cat. 3: Passo Gardena/Grödnerjoch (5,8 km al 4,4%, 9% max)
km 132,8 | Cat. 2: Passo Campolongo (6,0 km al 5,8%, 13% max)
km 168,8 | Cat. 1: Passo Giau (9,8 km al 9,4%, 14% max)
km 190,6 | Cat. 2: Passo Valparola (11,5 km al 5,8%, 14% max)
ORARIO DI PARTENZA: 11:05
ORARIO DI ARRIVO: 16:52 - 17:42
DIRETTA TV: 12.30 Raisport1 / 14.30 Eurosport 1 / 15:10 Rai3
Dopo la prova dimostrata oggi, la Astana sarà la squadra che proverà a scardinare la situazione. Vincenzo Nibali in salita è apparso indubbiamente brillante e dalla sua avrà Jakob Fuglsang e Michele Scarponi, oggi capaci di tirare a lungo e restare praticamente sino alla fine con i migliori. Su un percorso così accidentato, avranno terreno per cercare di inventarsi qualcosa, soprattutto con la Movistar che ora ha la maglia rosa e non si può nascondere, per cui l'obiettivo sarà cercare di sfiancarli e isolare Alejandro Valverde, oggi apparso anche lui molto pimpante e, soprattutto, molto attento alle mosse del rivale. Andrey Amador ha mostrato di non essere al livello dei migliori scalatori, confermando inoltre nelle interviste dopo gara di essere pronto a lavorare per il suo capitano anche con il simbolo del primato sulle spalle.
Particolarmente in evidenza oggi son stati anche Steven Kruijswisjk (LottoNL-Jumbo), Esteban Chaves (OricaGreenEDGE) e Rafal Majka (Tinkoff), con in particolare i primi due che non hanno avuto paura di prendere in mano la situazione per far esplodere la corsa. Meno appariscente, il polacco si è tuttavia sempre fatto trovare pronto, con una pedalata apparsa sempre molto facile. In salita sono assolutamente da temere, con le loro squadre che non sembrano all'altezza di quelle dei due grandi sfidanti, ma che anche oggi hanno dimostrato di potersi provare ad inventare qualcosa in appoggio ai propri capitani.
Più in sofferenza sono sembrati invece Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale), Ilnur Zakarin (Katusha) e Rigoberto Uran (Cannondale), che sono comuque riusciti a difendersi al traguardo, arrivando con i migliori. Bisogna capire se si è trattato di una giornata no, complice il ritmo molto elevato, o se c'è qualcosa di più che potrebbe pregiudicare le prestazioni anche nei prossimi giorni. Soprattutto il russo preoccupa ancora le posizioni alte della classifica, dalle quali sembra quasi completamente escluso un Ryder Hesjedal (Trek-Segafredo) ancora oggi in sofferenza, ma da lui è sempre lecito aspettarsi qualche azione da lontano.
Alcuni cacciatori di tappe che oggi non si sono mossi, o che comunque non hanno speso molto, potrebbero cercare di sorprendere i big, a partire da uomini come Manuel Bongiorno (Bardiani-CSF), Ruben Plaza (Orica GreenEDGE), Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), Rein Taaramae (Katusha), George Preidler (Giant-Alpecin), Merhawi Kudus (Dimension Data), mentre corridori come Maxime Monfort (Lotto Soudal), Kanstantin Sivstov (Dimension Data), Sergey Firsanov (Gazprom-Rusvelo), Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) e Igor Anton (Dimension Data) potrebbero approfittarne per provare a riposizionarsi in classifica, senza disdegnare chiaramente anche un possibile successo parziale.
