ogeid36 ha scritto:Alex una domanda visto che sei gran conoscitore di Tennis!!
Io nonostante non segua molto questo sport ho sempre stimato il grandissimo re Roger,ma proprio perchè seguo poco questo sport non mi riesco a spiegare come mai questo suo calo,non è un tennista che sfrutta tutto il suo fisico quindi con l'età ne doveva risentire di meno,come mai allora questo calo vertiginoso ??
Tecnicamente è, assieme a Sampras, probabilmente il miglior interprete mai esistito..
Il calo tutto sommato è abbastanza fisiologico: Roger ha un talento cristallino, è l'eleganza applicata al tennis, un mix di classe e intelligenza tennistica che sarebbe difficile da concepire senza presupporre l'esistenza di una divinità a tal proposito dedicata (un po' come Eupalla per il calcio, va).
La sua "sfortuna" è stata quella di trovarsi di fronte, nella sua "seconda era tennistica" (intendendo per "prima" gli anni d'oro nei quali è stato inavvicinabile per chiunque) della macchine da guerra quali Nadal e (ora) anche Djokovic. Bisognerebbe stabilire il confine tra i suoi demeriti e i meriti dei due succitati, per mano dei quali ha patito la maggior parte delle sue sconfitte, a conti fatti.. fisicamente ha patito un calo, come è ovvio che sia, è questo lo si può evincere facilmente dando uno sguardo ai suoi match recenti, molti dei quali composti da primi set giocati su alti livelli, e che proseguono con secondi, terzi ed eventuali quarti/quinti set con percentuali di errori e salire e rendimento a servizio a scendere.
Poi ci sono anche motivazioni tecniche: molte sconfitte di Nadal sono arrivate senza reali tentativi di opporre una tattica allo strapotere da fondo dello spagnolo, a volta mi sono incazzato davanti al televisore nel vederlo accettare la battaglia (impari) da fondocampo impostagli da Nadal provando soltanto raramente ad accorciare lo scambio..
Federer si è sempre caratterizzato per la capacità di tirare fuori il meglio di sè nei punti decisivi, prerogativa dei grandissimi di questo sport: credo quindi che abbia sofferto l'ascesa di Nadal che gli ha soffiato il primato del ranking e i favori del pronostico praticamente in ogni torneo.. e non è facile neanche per un professionista mentalmente granitico come lo svizzero tra l'altro abituato alla vittoria come (quasi) unica possibilità di concludere i match, ripartire con umiltà "da zero" per tentare di opporre resistenza a un tennista nei confronti del quale ha subito una sorta di complesso di inferiorità, pur consapevole di essere tecnicamente nell'olimpo di questo sport..
Non ultima, aggiungerei una motivazione prettamente "tattica", che se vogliamo è stato anche un suo limite psicologico: alla soglia dei 30 anni, avrebbe dovuto rendersi conto prima di non poter giocare una intera stagione a livelli stratosferici, e avrebbe dovuto accettare quindi di ridurre il numero di tornei giocati centellinando le energie psicofisiche per presentarsi al meglio nelle occasioni di rilievo quali Slam e Masters..
Nonostante tutte queste belle digressioni, ci tengo a ricordare che nella recente semifinale di Madrid, nel primo set ha triturato anche il marziano di Manacor, salvo calare drasticamente nel secondo set esponendosi al palleggio selvaggio di Nadal.. la difficoltà che di recente non è riuscito a superare è stata quella di mantenere al 110% il livello del suo tennis per tutto il match, limitandosi in larghi tratti delle sue apparizioni ad aggrapparsi al servizio cercando (e trovando) solo di rado un tennis più aggressivo e intraprendente, unico viatico in grado di fruttare qualcosa contro avversari più potenti e solidi sotto il profilo dei colpi di rimbalzo..
